da: http://it.fashionmag.com/news/Prada-afferma-che-le-sue-aperture-di-negozi-compenseranno-le-chiusure-nel-2016-17,680304.html#utm_source=newsletter&utm_medium=email
Il marchio italiano di moda Prada compenserà le nuove aperture di negozi con chiusure selettive quest'anno e il prossimo, nel tentativo di proteggere i suoi margini di profitto dall'attuale debolezza della domanda.
Il gruppo milanese, riportando i suoi dati economici, ha riferito di aver registrato un calo dei profitti annuali più grande del previsto. Il suo utile prima degli interessi e delle imposte è sceso del 28% nei 12 mesi conclusisi a gennaio, attestandosi al 14% del fatturato dal 20% di un anno prima.
"Non vedo un sostanziale cambiamento nell'andamento del mercato," ha riferito il Presidente di Prada, Carlo Mazzi, agli analisti.
"I problemi del mercato in termini di situazione economica del mondo e dei cambiamenti...nei consumatori, specialmente nelle nuove generazioni...sono piuttosto chiari per tutti".
Prada ha intrapreso una rapidissima ed estesa politica di espansione retail dopo essere entrato nel listino della Borsa di Hong Kong nel 2011, ma è stato colpito dal rallentamento economico della Cina e dal giro di vite sul fenomeno degli eccessivi regali di lusso elargiti nel Paese asiatico, nel quale ottiene più di un quinto delle sue vendite.
Del resto, anche il leader del settore dei beni di lusso, il gruppo francese LVMH, ha comunicato di aver ottenuto un fatturato al di sotto delle previsioni nel primo trimestre, perché lo shopping dei turisti nei mercati chiave, tra cui Hong Kong, è rimasto su livelli bassi.
Alessandra Cozzani, che è stata assunta dall'azienda di Miuccia Prada e Patrizio Bertelli a febbraio come Chief Financial Officer dopo l'uscita improvvisa dello storico CFO Donatello Galli, ha dichiarato che Prada bilancerà le nuove aperture con le chiusure e lavorerà per mantenere bassi i costi operativi.
"La rete retail ... rimarrà sicuramente la stessa nel 2016 e probabilmente anche nel 2017. Stiamo lavorando per aumentare la produttività dei punti vendita," ha detto la Cozzani agli analisti.
Prada controllava 618 negozi a gestione diretta al 31 gennaio, dopo aver realizzato 22 aperture nette nel corso dell'anno. Gli onerosi contratti di locazione dei negozi hanno gonfiato la base di costi del marchio italiano, proprio mentre si è avuta una stagnazione delle vendite.
Le vendite al dettaglio di Prada sono diminuite del 5% a cambi costanti nel 2015. Il gruppo ha smesso di pubblicare le cifre di vendita attribuibili ai negozi di nuova apertura rapportate alle vendite effettuate da negozi che sono aperti più di un anno, ma JP Morgan stima che esse siano calate del 9% nel quarto trimestre.
Prada sta anche lottando per attrarre la domanda di quei tanti consumatori odierni che da un lato si rivolgono sempre più a marche maggiormente economiche e dall'altro ai nomi più esclusivi e di nicchia.
Il responsabile del marketing strategico di Prada Stefano Cantino ha dichiarato che il gruppo milanese scommetterà sull'e-commerce, con l'obiettivo di raddoppiare i ricavi in questo ambito nel corso dei prossimi due anni.
A tale scopo, comincerà a lavorare con partner come Yoox Net-A-Porter per vendere i suoi prodotti su vari e-shop multibrand.
Per rafforzare i rapporti con i clienti, saranno adottate anche iniziative digitali e di marketing. "Dal momento che abbiamo un minor numero di clienti che vengono nei nostri negozi, dobbiamo trattarli molto bene", ha concluso Cantino.
Il marchio italiano di moda Prada compenserà le nuove aperture di negozi con chiusure selettive quest'anno e il prossimo, nel tentativo di proteggere i suoi margini di profitto dall'attuale debolezza della domanda.
Il gruppo milanese, riportando i suoi dati economici, ha riferito di aver registrato un calo dei profitti annuali più grande del previsto. Il suo utile prima degli interessi e delle imposte è sceso del 28% nei 12 mesi conclusisi a gennaio, attestandosi al 14% del fatturato dal 20% di un anno prima.
"Non vedo un sostanziale cambiamento nell'andamento del mercato," ha riferito il Presidente di Prada, Carlo Mazzi, agli analisti.
"I problemi del mercato in termini di situazione economica del mondo e dei cambiamenti...nei consumatori, specialmente nelle nuove generazioni...sono piuttosto chiari per tutti".
Prada ha intrapreso una rapidissima ed estesa politica di espansione retail dopo essere entrato nel listino della Borsa di Hong Kong nel 2011, ma è stato colpito dal rallentamento economico della Cina e dal giro di vite sul fenomeno degli eccessivi regali di lusso elargiti nel Paese asiatico, nel quale ottiene più di un quinto delle sue vendite.
Del resto, anche il leader del settore dei beni di lusso, il gruppo francese LVMH, ha comunicato di aver ottenuto un fatturato al di sotto delle previsioni nel primo trimestre, perché lo shopping dei turisti nei mercati chiave, tra cui Hong Kong, è rimasto su livelli bassi.
Alessandra Cozzani, che è stata assunta dall'azienda di Miuccia Prada e Patrizio Bertelli a febbraio come Chief Financial Officer dopo l'uscita improvvisa dello storico CFO Donatello Galli, ha dichiarato che Prada bilancerà le nuove aperture con le chiusure e lavorerà per mantenere bassi i costi operativi.
"La rete retail ... rimarrà sicuramente la stessa nel 2016 e probabilmente anche nel 2017. Stiamo lavorando per aumentare la produttività dei punti vendita," ha detto la Cozzani agli analisti.
Prada controllava 618 negozi a gestione diretta al 31 gennaio, dopo aver realizzato 22 aperture nette nel corso dell'anno. Gli onerosi contratti di locazione dei negozi hanno gonfiato la base di costi del marchio italiano, proprio mentre si è avuta una stagnazione delle vendite.
Le vendite al dettaglio di Prada sono diminuite del 5% a cambi costanti nel 2015. Il gruppo ha smesso di pubblicare le cifre di vendita attribuibili ai negozi di nuova apertura rapportate alle vendite effettuate da negozi che sono aperti più di un anno, ma JP Morgan stima che esse siano calate del 9% nel quarto trimestre.
Prada sta anche lottando per attrarre la domanda di quei tanti consumatori odierni che da un lato si rivolgono sempre più a marche maggiormente economiche e dall'altro ai nomi più esclusivi e di nicchia.
Il responsabile del marketing strategico di Prada Stefano Cantino ha dichiarato che il gruppo milanese scommetterà sull'e-commerce, con l'obiettivo di raddoppiare i ricavi in questo ambito nel corso dei prossimi due anni.
A tale scopo, comincerà a lavorare con partner come Yoox Net-A-Porter per vendere i suoi prodotti su vari e-shop multibrand.
Per rafforzare i rapporti con i clienti, saranno adottate anche iniziative digitali e di marketing. "Dal momento che abbiamo un minor numero di clienti che vengono nei nostri negozi, dobbiamo trattarli molto bene", ha concluso Cantino.