da: http://www.repubblica.it/politica/2015/03/12/news/i_vescovi_contro_berlusconi_-109344295/?ref=HREA-1
Il segretario della Cei è tornato sulle motivazioni della sentenza che ha visto l'assoluzione dell'ex Cav e ha sottolineato: "Tutte le volte in cui c'è un'assoluzione bisogna andare a leggere le motivazioni, se un fatto è legale non è detto che sia morale"
ROMA - Il segretario della Cei mons. Nunzio Galantino si schiera con il quotidiano dei vescovi Avvenire nella vicenda processuale che ha visto l'assoluzione di Silvio Berlusconi nel processo Ruby: "Avvenire ha preso una posizione coraggiosa che va sostenuta e confermata" ha detto Galantino, che poi ha aggiunto: "La legge arriva fino a un certo punto ma il discorso morale è un altro".
Il direttore del quotidiano dei vescovi Marco Tarquinio ha scritto in un editoriale che "l'esito penale favorevole a Berlusconi non cancella il rilievo istituzionale e morale" e aggiunge che "un'assoluzione con le motivazioni sinora conosciute non coincide con un diploma di benemerenza politica e di approvazione morale". Non è la prima volta che la Cei prende posizione contro alcuni comportamenti dell'ex premier. Nel settembre 2011 l'allora segretario della Cei Angelo Bagnasco aveva parlato di "comportamenti contrari al pubblico costume e alla sobrietà richiesta dalla stessa Costituzione", riferendosi all'art. 54 della Carta che impone ai funzionari pubblici di "adempiere con disciplina e onore" a ogni pubblico ufficio. E aveva definito tali stili di vita come "difficilmente compatibili con la dignità delle persone e il decoro delle istituzioni e della vita pubblica".
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