Il seguente articolo di Ezio Mauro sintetizza l'allarme e la paura che provano gli italiani quando accendono il pc o la tv e sentono blaterare i media di un vero problema urgente in Italia: il semi presidenzialismo!
Scherzano?
Ma i media e soprattutto questa fessa ed idiota categoria di gente (truffaldina, ladra, ipocrita, incoerente, che prende i voti a tradimento) che si definisce politica e che ci (s)governa malamente e bizzarramente facendo patti con il diavolo, in questo tumultuoso e triste periodo, si rendono minimamente conto che di questo argomento non solo non possono occuparsi ma NON DEVONO!
Siccome questi politici da strapazzo si credono rockstar, viaggiando in auto blu, non incontrando manco per sbaglio una persona normale sulla loro strada, vivendo nella vera bambagia e nel super lusso, non essendo votati direttamente dagli elettori, ora credono di poter prolungare la loro agiatissima e super comoda vita, distraendo l'opinione pubblica (che li odia giustamente) con questioni che non dovrebbero nemmeno lontanamente immaginare!
Altre sono le priorità del Paese: disoccupazione, rilancio dell'economia, sviluppo, uguaglianza tra i cittadini da ristabilire, cambiamento del porcellum, sanità, scuola, ricerca, tutela del paesaggio e dei beni culturali, ricostruzione de L'Aquila e dei paesi dell'Emilia, Ilva, etc. etc.
E cosa tirano fuori? il presidenzialismo, giusto per andare contro il popolo italiano, farlo spaventare con la loro arroganza e la loro aggressività!
E per favore abbiano un minimo di decenza e di vergogna! Li aspettiamo alle prossime elezioni per estinguerli definitivamente! E che i media non si filino di pezza questi attorucoli che si definiscono politici, in modo da ristabilire un minimo di equilibrio nelle loro teste bacate!
Nessuna scorciatoia
di EZIO MAURO
da:
http://www.repubblica.it/politica/2013/06/03/news/nessuna_scorciatoia-60228088/?ref=HREC1-3
Quando non siamo capaci di usare uno strumento collaudato, ottenendo i risultati previsti, la colpa è nostra, non dello strumento. Prima di gettarlo via, dovremmo provare a cambiare i nostri metodi e la nostra mentalità, tornando a un corretto utilizzo delle regole e delle tecniche.
Invece il sistema politico, dopo la clamorosa prova di impotenza dell'elezione presidenziale dominata dai franchi tiratori del Pd, vuole cambiare le regole, passando al presidenzialismo con il Capo dello Stato eletto dal popolo.
Come se il fallimento cui abbiamo assistito increduli fosse dovuto alle procedure, e non alla mancanza di una politica degna di questo nome.
Il presidenzialismo (o meglio il semi-presidenzialismo, perché di questo si tratta) non è in sé un tabù. È la vocazione e la qualificazione costituente di questi partiti che lascia molti dubbi.
Si mette mano alla Costituzione senza un disegno generale e un sentimento dello Stato condivisi, cercando in tal modo di far durare il governo per ragioni esterne, di semplificare i meccanismi istituzionali nella direzione del leaderismo carismatico, soprattutto di creare un'ideologia artificiale di riferimento ad una maggioranza anomala.
In più, si procede attraverso un meccanismo di scambio tra poteri, non attraverso la ricerca di una comune cultura repubblicana, capace di adeguare la Costituzione ma soprattutto di rispettarla.