Il popolo italiano è un popolo paziente, calmo, oserei dire pure autolesionista ed inevitabilmente rassegnato!
Dopo tutto come si potrebbe spiegare la realtà che stiamo vivendo se non con la rassegnazione?
Un numero sempre più crescente di italiani (ahimè) per uscire dalle estreme difficoltà disperanti hanno deciso di farla finita, ma avrebbero fatto bene ad urlare la loro pena e ad unirsi agli altri in sofferenza per esplicitare quanto pesi economicamente la situazione di crisi ed ingiustizia in cui il Paese si trova.
Per non parlare della situazione di assolutismo politico, ammantato da falsa democrazia, in cui versiamo nel 2012, ma la storia non insegna nulla?
E non accenniamo all'oscurantismo religioso che da sempre condiziona visibilmente la vita di chi ancora perdura nel nostro stivale ormai davvero malconcio.
C'è solo una cosa da fare: ribellarsi allo sfascio e collettivizzare le paure per scuotere i politici, l'Europa, gli economisti e trovare i veri fautori della crisi per processarli e riportare un minimo di equità su questo stivale vecchio, martoriato e rotto!