Befana a piazza Navona, tornano i banchi dei Tredicine. È polemica

 da: http://roma.corriere.it/notizie/cronaca/15_novembre_21/befana-piazza-navona-tornano-tredicine-polemica-c5d2240c-907e-11e5-ac55-c4604cf0fb92.shtml

Tredicine Alfiero... Tredicine Dino... Tredicine Elio... Tredicine Tania Donatella... Ecco alcuni dei nomi che hanno vinto il bando per la Festa della Befana in piazza Navona. E con concessione decennale. L’elenco di coloro che dal 6 dicembre allestiranno il nuovo banco «tipo» per vendere dolciumi, statuine del presepe o giocattoli nella più caratteristica fiera natalizia della capitale, vede un ritorno alla «tradizione» anche negli assegnatari. Il nuovo bando che doveva portare sulla piazza banchi perfino di operatori stranieri non ha così raggiunto i risultati sperati. «Avevamo ragione quando, dopo il primo momento di contentezza, ci siamo resi conto che il bando avrebbe portato la sopravvivenza ai soliti noti fino al 2024 - afferma Viviana Piccirilli Di Capua, dell’Associazione abitanti centro storico - per questo mi auguro che coloro che possono, compreso il Commissario, rivedano questa situazione che non ha nulla di trasparente e va sicuramente a decremento di quanto era stato espresso dal I Municipio».

«L’assessore Sabella - aggiunge - ha detto che chi scrive le delibere o è ignorante o le fa pretestuosamente: qualcuno faccia tesoro di queste parole e prenda un serio provvedimento». Misurando molto le parole non nascondono del resto la loro poca soddisfazione anche la presidente del I municipio, Sabrina Alfonsi, e l’assessore municipale al Commercio, Jacopo Pescetelli: «Sicuramente - dicono - possiamo affermare di non essere soddisfatti del risultato ottenuto sotto il profilo delle garanzie per la qualità della merce in vendita. A quanto emerge da una prima lettura delle diverse graduatorie in alcuni settori, come i dolciumi, i punteggi per la certificazione della qualità della merce sembrano non essere stati assegnati, il che ha aumentato in modo preponderante il peso del requisito di anzianità. Faremo ovviamente tutte le verifiche amministrative del caso sull’esito del lavoro della Commissione per essere certi che sia stato rispettato in pieno il principio di legalità».

Ma intanto niente novità, e niente «biologico» come invece richiesto. E ai primi due posti per la vendita di dolci c’è Alfiero Tredicine: «C’è stata una riduzione del 50 per cento dei banchi di dolciumi - spiega Pescetelli - che due siano dei Tredicine è normale, vige un criterio di anzianità. Non siamo soddisfatti». Neppure per le novità nei presepi o giocattoli: per 20 postazioni ci sono state solo 16 domande e due sono stati esclusi. Ci saranno quindi solo 14 banchi. Gli altri sei? «Li rimetteremo in gara l’anno prossimo», spiega l’assessore. Per di più nella graduatoria del commercio dei giocattoli appare al numero due il «Food Store di Tredicine Alfiero». E per altre postazioni c’è chi dice che si tratti, in alcuni casi, di loro parenti.

E Stilinga pensa: ARIDATECE MARINO!
l'alternativa è boicottare piazza Navona, evitarla per tutto il periodo natalizio e asciugare economicamente il settore, monopolio dei soliti noti, in modo che la botta sui denti sia forte e chiara!

Pinotti: "Inviamo armi in Medio Oriente nel rispetto della legge''

da: http://video.repubblica.it/politica/pinotti-inviamo-armi-in-medio-oriente-nel-rispetto-della-legge/219154?ref=HREC1-3


A margine di un convegno sulla difesa a Roma, l'ad di Finmeccanica Mauro Moretti risponde alle polemiche sulla vendita di armamenti e i commerci dell'Italia con Paesi come Arabia Saudita, Kuwait, Qatar, dal cui interno provengono - secondo molti analisti - finanziamenti e supporto all'Is. Dal palco dello stesso convegno, il ministro della Difesa Pinotti sottolinea che: "All'interno dei Paesi Arabi ci sono fondazioni private che finanziano i terroristi e vanno estirpate, ma dire di non fare più affari con quei Paesi è come dire che non bisognava più avere rapporti con l'Italia perchè c'era la mafia". Pinotti replica anche alle critiche per l'autorizzazione concessa alle recenti spedizioni da Cagliari verso l'Arabia Saudita di carichi di bombe assemblate in Italia, nonostante le evidenze che ordigni dello stesso tipo siano stati usati dai sauditi nei bombardamenti dello Yemen. Infine al cardinal Bagnasco, che aveva proposto un embargo planetario verso i Paesi che fanno affari e finanzano il terrore, Moretti ribatte caustico ricordando i passati da ordinario militare del cardinale.

(video di Marco Billeci e Francesco Giovannetti)