Burberry si concentra sulle borse e i prodotti di base per invertire il calo degli utili

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Il marchio di lusso britannico Burberry ha comunicato di voler ridurre l'ampiezza della propria gamma di prodotti e di volersi concentrare maggiormente sulle borse, cercando di ripensare i contorni della propria attività dopo che il suo profitto annuale è sceso. Il tutto anche a causa di un contesto di mercato difficile, che anche quest'anno non mostra segnali di miglioramento.

Burberry, che ha perso più di un terzo del suo valore di mercato negli ultimi 12 mesi (il suo titolo in Borsa è diminuito del 37%, per la precisione), ha indicato che il suo obiettivo è di raggiungere almeno 100 milioni di sterline (pari a 144 milioni di dollari e 129 milioni di euro) di risparmi annui entro il 2019, senza scendere però nei dettagli di questi efficientamenti. Solo 20 milioni di sterline di risparmi saranno però ottenuti nell'anno in corso.

Come parte di questo piano, il marchio, nato 160 anni fa in Inghilterra e famoso per i suoi trench con le fodere a scacchi, ha detto che eliminerà il 15-20% dei prodotti singoli che fanno parte di più linee nel corso del prossimo anno.

Burberry ha anche fatto sapere che i suoi designer si concentreranno di più sulle borse, area di prodotti a più rapida crescita e dai maggiori margini rispetto all'abbigliamento, e nella quale è in ritardo rispetto a rivali come Louis Vuitton e Prada.

Christopher Bailey, che ricopre congiuntamente gli incarichi di CEO e direttore dello stile, ha dichiarato di essere "impegnato nella realizzazione dei cambiamenti necessari" per Burberry. Ma ha aggiunto: “Sono consapevole che ci stiamo imbarcando in questo progetto nel momento in cui il nostro comparto si trova ad affrontare sfide significative".

Come i suoi competitor del settore del lusso, Burberry è stato colpito da un rallentamento delle vendite a Hong Kong e nella Cina continentale, mentre i suoi flagship store delle capitali europee sono stati disertati da molti turisti cinesi dopo gli attacchi terroristici dello scorso anno a Parigi.

Il marchio britannico non riesce poi ad essere altrettanto bravo dei suoi rivali nelle basi del commercio al dettaglio, ha detto Bailey. Le sue vendite per metro quadro di circa 1.600 euro all'anno sono pari a circa un terzo di quanto ottiene Louis Vuitton, e sono anche significativamente al di sotto di Prada e Moncler, secondo gli analisti di UBS.

Si rende quindi necessario un aumento della produttività dei negozi, che Burberry intende ottenere modificando le gamme dei suoi articoli tenendo in considerazione i gusti delle clientele locali, migliorando il servizio clienti, portando la formazione del personale ad un livello superiore e cambiando i layout dei negozi per mettere in evidenza in modo più semplice le sue linee di prodotti più “facili”.

La società ha presentato il suo piano di rilancio dopo la segnalazione di un calo del 10% dell'utile adjusted ante imposte per 421 milioni di sterline nell'esercizio chiuso a fine marzo, sostanzialmente in linea con le previsioni degli analisti.

Burberry ha poi aumentato il suo dividendo per l'intero anno del 5%, a 37 pence, e ha comunicato che riacquisterà fino a 150 milioni di sterline di azioni a partire da quest'anno.

Il brand inglese ha anche indicato di avere prospettive poco rosee per l'esercizio in corso attendendosi profitti proiettati verso la parte inferiore delle previsioni di mercato, che variano dai 375 ai 449 milioni di sterline, e che saranno più ponderate per il secondo semestre rispetto allo scorso anno.

Versione italiana di Gianluca Bolelli; fonte: Reuters