Talenti creativi italiani in quel di Bruxelles






Stilinga è rimasta molto colpita dal lavoro di due giovani creativi italiani che ora vivono a Bruxelles, dove hanno unito le loro forze in un sodalizio piuttosto riuscito, come vediamo nelle foto sopra. I due giovani, veri, talenti sono Anna Bassano (Annienoir) e Claudio Capanna.
Maggiori info sul lavoro della designer/stylist/fashion marketing researcher anche su: http://www.annienoir.com/

Ultime fashion news dalla Capitale: apre il White Gallery all'Eur

Stilinga dopo un breve periodo di riflessione ha deciso di continuare le sue ricerche sul mondo del fashion nella capitale.

Vediamo cosa ha scoperto.

"Da poche settimane, ha aperto in Piazza Marconi, 18-19 (Eur) una nuova galleria della moda : il White gallery.

Gli spazi sono immensi, i soffitti altissimi, le pareti bianche e i prodotti sono esposti a non finire lungo i corridoi sconfinati del White.

Alexander Mc Queen, Burberry, Chloè, Jacob Cohen e tantissimi altri sono esposti in questo monumentale negozio-boutique, in cui sorridenti e cordiali assistenti alla vendita accolgono gli avventori in modo sospettosamente troppo zelante (soprattutto per Roma e per chi è abituato alle famose commesse romane, vere docenti di cattiveria, indifferenza e di scortesia)."

Stilinga si è avventurata alla ricerca prima, e all'esplorazione poi, di cotanta boutique, durante un sabato mattina assolato e anche desolato.

Infatti, la location di White è sicuramente splendida e avrà modo di essere sostenuta dalla futura vicinanza alla Nuvola (in costruzione) di Fuksas, ma appunto futura, perché per ora l'operazione commerciale rischia di essere una enorme cattedrale nel deserto.

Ma vediamo come la pensa Stilinga:

"Per arrivare a Piazza Marconi si può andare in auto e si punta verso l'obelisco dell'Eur e si parcheggia sulla piazza, ai piedi della scalinata, sul lato destro per chi va in direzione Ostia. Mentre, altrimenti, si può usufruire della metro e poi si percorre a piedi Viale Beethoven (è una bella passeggiata), dove si scopre che un paio di negozi d'abbigliamento hanno chiuso, e ci si lascia alle spalle il laghetto e Viale Europa, dove ancora ora si concentra il grosso dello shopping della zona. Successivamente, si gira in Via Liszt e in fondo a destra ci si inoltra verso il White, accolti da enormi finestre trasformate in vetrine, ma solo per chi è davvero alto, perché i finestroni-vetrina corredati dei prezzi sono talmente elevati per persone dalla statura media come la mia, che non si vede nulla, a meno che non si decida salire sulle panchine di marmo poste sotto ogni vetrina, e allora, una volta saliti sul marmo, da lì si può godere una interessante panoramica dettagliata sul valore commerciale di ogni singolo prodotto esposto. E assicuro i lettori che i prezzi fanno girare la testa, sono alti come le alte vetrine."

Sicuramente, il gruppo di lavoro che si cela dietro il White avrà catalizzato l'attenzione del suo target di clientela e lo avrà fatto in modo strategico, anche perché altrimenti isolato com'è nel vuoto del week end che si respira all'Eur, quartiere che vive solo durante la settimana grazie ai tanti uffici presenti in zona, il negozio-boutique rischia di essere una bellissima creatura (e occasione) sprecata.

Per maggiori info sul web: http://www.myluxury.it/articolo/white-gallery-a-roma-il-primo-lifestyle-store/10905/
e http://www.lussuosissimo.com/white-gallery-a-roma/

FashionMag.com Italia - Iran: bandite le griffe occidentali e gli uomini dai negozi femminili

FashionMag.com Italia - Iran: bandite le griffe occidentali e gli uomini dai negozi femminili

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Questa notizia ha dell'incredibile! non solo va contro la persona, che già in Iran non è libera di scegliere cosa indossare, ma va anche contro la società , composta per lo più da giovani e questa è una pura provocazione con ricadute certe e negative.

Prenotiamo un posto in alto che presto saranno finiti!

Stilinga commenta, straniata e incuriosita, la nuova inusuale tendenza sicura figlia della crisi, tendenza dell'ultima ora e che timidamente si affaccia sempre di più in Italia e cioè l'occupazione dei terrazzi (?), dei posti in alto, di luoghi ben visibili come il Colosseo, da cui le persone in preda alla crisi economica ed ormai esistenziale, piazzandosi, minacciano di buttarsi di sotto, per rendere visibile e conosciuta la loro disperazione lavorativa e di vita.

Il Paese soffre e siamo solo all'inizio, ma non si potranno occupare tutte le vette cittadine, altrimenti bisognerà prendere il numeretto per mettersi in fila e salire ad occupare per un po' gli spazi alti e declamare tutto lo sconforto, la mancanza di prospettive, la disperazione che albergano le nostre anime.

Meglio sarebbe manifestare uniti per (diciamo una settimana?) bloccare il Paese e fare muovere il cervello a coloro che dovrebbero creare e metter in atto strategie vere e risolutive dei problemi di tutti (tranne i ricchi che si stanno incastando-incasellandosi nelle caste dorate- sempre più isolati e cattivi).

Insomma direi che se gli Italiani non fanno ripartire i neuroni dei governanti a suon di manifestazioni qui davvero dobbiamo correre ai piani alti... ma sarebbe meglio che fossero quelli della politica, anche se ora per fare un pertugio nell'opinione pubblica ci si deve armare di coraggio e ci si deve inerpicare singolarmente per rivendicare i propri diritti particolari.

Meglio sarebbe rivendicare i diritti al lavoro e alla vita dignitosa per tutti!

E meglio sarebbe farlo tutti assieme, perché gli Italiani non siano più una massa di individui, ma diventino finalmente un popolo unito e fiero d'esserlo.

Saldi a Copenhagen

Durante la stagione dei saldi, quando è bel tempo e il tutto coincide con la settimana della moda, a Copenhagen i negozianti, per invogliare all'acquisto, usano piazzare dei banchetti proprio fuori dal negozio e qui espongono alcune mercanzie scontate che dovrebbero stuzzicare i passanti e farli possibilmente entrare negli stessi store. Questo è il banchetto della Diesel (il negozio era semivuoto).
Sempre Diesel.







L'usanza è talmente diffusa che anche i grandi magazini come Magasin du Nord e le catene come Part Two "praticano" il concetto di selling col banchetto!





trends da Copenhagen

Il trend assoluto e di massa per questa stagione a Copenhagen è il sandalo Gladiatore e i leggings, portati sotto maxi t-shirt, maxi camicie, vestitini a fiori.
Il concetto Gladiatore non è una novità: a settembre 2008 il Micam ne era pieno. Gladiatore e ballerine la fanno da padrona assolutamente, ovunque e in tutte le salse. Un concetto piuttosto sorprendente per chi vive in Italia è trovare la diffusione del colore rosa per gli uomini. Da noi, è peculiarità della moda meridionale e quindi vedere che in Danimarca tanti uomini, tanti giovani padri e non, sono abbigliati di rosa (t-shirt e camicie) fa specie.
Del resto, un'altra tendenza forte, presso i giovani padri danesi, è la camicia a fiori, dalla stampa piccola e dai colori tenui, da indossare su pantaloni corti, sopra il ginocchio, stile barca e con i mocassini ai piedi.
Mocassini che subito distinguono l'uomo di classe e danaroso da tutti gli altri. Pare un must: hai soldi? allora indossi mocassini testa di moro, sfoderati e della pelle più pregiata. Davvero le scarpe dicono tutto di un uomo!

Qui il rosa è il colore che determina l'appartenenza familiare: il padre, la madre e poi la bimba nel carrozzino e pure la borsa per la bimba, tutto è rosa!

Altra città (Malmo, Svezia) e il rosa è il leit motiv della signora: espadrillas rosa scuro, borsa in tessuto Marimekko, cardigan rosa portato su maxi camicia a stampa rosa e bianca. Naturalmente orecchini e smalto seguono.
A nord Europa ancora molti individui si vestono tutti della tinta che prediligono (a volte in modo imbarazzante), mentre da noi questo vezzo per fortuna è ben superato.