“FREDDO E GELO, ECCO LA BUONA SCUOLA DI RENZI”



da: http://www.retescuole.net/senza-categoria/freddo-e-gelo-ecco-la-buona-scuola-di-renzi


Problema forse trascurato o sopportato da tutti: presidi, docenti, ata, rsu, famiglie, studenti, sindacati. Basta cercare un po’ in rete per avere una panoramica sicuramente parziale


“FREDDO E GELO, ECCO LA BUONA SCUOLA DI RENZI”



A Rosolini (Sr) scuole senza riscaldamento – 22 gennaio 2016


http://www.tecnicadellascuola.it/item/17342-a-rosolini-sr-scuole-senza-riscaldamento.html



«Mia figlia con i geloni per colpa del freddo a scuola», e mostra la foto su Facebook – 22 gennaio 2016


http://www.lavocedimanduria.it/wp/92565.html



Scuole al freddo, protestano i genitori a Palermo – Video – 21 gennaio 2016


http://www.hercole.it/index.php?option=com_content&task=view&id=56779&Itemid=111



Scuole al freddo, più controlli Lunedì mattina c’è l’ispezione – 21 gennaio 2016


http://nuovavenezia.gelocal.it/venezia/cronaca/2016/01/21/news/scuole-al-freddo-piu-controlli-lunedi-mattina-c-e-l-ispezione-1.12819984



Nautico, freddo in classe studenti fuori dalla scuola – 21 gennaio 2016


http://nuovavenezia.gelocal.it/venezia/cronaca/2016/01/21/news/nautico-freddo-in-classe-studenti-fuori-dalla-scuola-1.12820261



Termosifoni ko alla Busoni. Alunni gelati, genitori in rivolta – 21 gennaio 2016


http://www.lanazione.it/empoli/termosifoni-spenti-busoni-1.1662340



300 bambini a casa: riscaldamenti guasti – 21 gennaio 2016


http://www.tecnicadellascuola.it/item/17284-300-bambini-a-casa-riscaldamenti-guasti.html



Istituto d’arte al gelo, gli alunni protestano con coperte e tè caldo – 21 gennaio 2016


http://iltirreno.gelocal.it/massa/cronaca/2016/01/21/news/istituto-d-arte-al-gelo-gli-alunni-protestano-con-coperte-e-te-caldo-1.12817709



Riscaldamenti spenti, scuole al gelo: protestano studenti e genitori – 21 gennaio 2016


http://www.palermotoday.it/cronaca/scuole-senza-riscaldamento-freddo-2016.html



Freddo a scuola, i bambini pagano 3 euro per il riscaldamento. – 20 gennaio 2016


http://www.ragusanews.com/2016/01/20/attualita/freddo-a-scuola-i-bambini-pagano-3-euro-per-il-riscaldamento-replica/61406



Torre Annunziata, scuola Alfieri: bambini al freddo e senza bagni – 20 gennaio 2016


http://www.lostrillone.tv/torre-annunziata-scuola-alfieri-bambini-al-freddo-e-senza-bagni/6746.html



Tagliacozzo: alunni al freddo e al gelo – 19 gennaio 2016


http://www.rete8.it/cronaca/1234tagliacozzo-alunni-al-freddo-e-al-gelo/



‘Al Polo si sta meglio’. Scuole al freddo: la protesta corre sui post-it – 19 gennaio 2016


http://www.ragusah24.it/la-foto-del-giorno/al-polo-si-sta-meglio-scuole-al-freddo-la-protesta-corre-sui-post-it/



Cinque scuole al freddo a Grugliasco: chiuso un nido e una materna – 18 gennaio 2016


http://www.lastampa.it/2016/01/18/cronaca/cinque-scuole-al-freddo-a-grugliasco-chiuso-un-nido-e-una-materna-dtbIY33jU3QWcVisGEzyeO/pagina.html


Boccadifalco, scuole al freddo: i bambini fanno lezione al gelo – 17 gennaio 2016


http://www.palermotoday.it/cronaca/boccadifalco-scuola-senza-riscaldamento.html



Striscioni provocatori contro il governo: “Freddo e gelo, ecco la buona scuola di Renzi” – 15 gennaio 2016


http://www.lecceprima.it/politica/striscioni-provocatori-contro-il-governo-freddo-e-gelo-ecco-la-buona-scuola-di-renzi.html



Scuola elementare via San Giacomo: non funziona il riscaldamento, alunni al freddo – 14 gennaio 2016


http://vigentino.milanotoday.it/scuola-via-san-giacomo-freddo-caldaia-rotta.html



Troppo freddo e gli studenti se ne vanno – 13 gennaio 2016


http://www.corriereromagna.it/news/imola/17147/Troppo-freddo-e-gli-studenti-se.html



Tutti gli articoli che riguardano ‘Freddo Nelle Scuole’ ordinati dal più recente al più … Gelo nelle scuole lecces – 19 dicembre 2015


http://www.leccenews24.it/tag/freddo-nelle-scuole/



Scuola : Bambini al freddo e al gelo, monta la protesta – 10 dicembre 2015


http://www.ildispariquotidiano.it/it/scuola-bambini-al-freddo-e-al-gelo-monta-la-protesta/#.VqM43vnhDIU



Somma. L’ “E. Majorana” al freddo e al gelo, scatta la protesta. Il preside: “Scuola inagibile” – 2 dicembre 2015


http://ilmediano.com/somma-l-e-majorana-al-freddo-e-al-gelo-scatta-la-protesta-il-preside-scuola-inagibile/

I narcodollari del Chapo erano riciclati in Svizzera

Il faccendiere Renaldo Negele faceva arrivare i soldi a Zurigo dove li cambiava in franchi con una commissione del 25%: una volta "ripuliti" i proventi ripuliti finivano in Liechtenstein

IL COSTITUZIONALISTA: “NON È UN PLEBISCITO SU RENZI. IN GIOCO C’È LA DEMOCRAZIA”

di Silvia Truzzi
tempi: “L’11 gennaio le riforme saranno votate dalla Camera, ragionevolmente si andrà a stretto giro al Senato. Immaginiamo il referendum a ottobre 2016”. E i modi: “Se perdo il referendum costituzionale considero fallita la mia esperienza in politica”. Nella conferenza stampa di fine anno, Matteo Renzi ha dettato le condizioni. Più della sicumera, a preoccupare è la volontà di legare il proprio destino al cambiamento della Carta: se il referendum diventa un plebiscito a favore o contro il premier, il contenuto delle riforme passerà in secondo piano. Per questo il comitato dei No alla riforma è già in piena attività: lunedì ci sarà un primo confronto, nella sala della Regina alla Camera dei Deputati, proprio mentre a Montecitorio i deputati voteranno il ddl Boschi: tra i relatori ci sarà anche Gaetano Azzariti, ordinario di Diritto costituzionale alla Sapienza.
Professore, quali sono i rischi della personalizzazione del Referendum?
Renzi ha ragione: il referendum costituzionale è più importante delle amministrative. Sbaglia però, per egocentrismo, pensando che la rilevanza della sfida sia legata alla sua persona. La posta in gioco è ben più importante, concerne la qualità del nostro sistema democratico. Con questo referendum si deve stabilire se si deve porre il suggello ad un ventennio di regresso o se è possibile immaginare una ripartenza per una riqualificazione della democrazia. Il pericolo che vedo è che il dibattito pubblico non sia incentrato sul contenuto delle riforme, bensì solo sulla figura del presidente del Consiglio.
Per come l’ha messa il premier sembra che il referendum sia una gentile concessione. O una regalia.
I miei studenti vengono bocciati su questa domanda: basta leggere l’articolo 138. C’è scritto che in seconda votazione è necessaria la maggioranza dei due terzi. Tutto si può immaginare salvo che questa maggioranza qualificata venga raggiunta. Quindi il referendum potrà essere richiesto da quei soggetti elencati nell’articolo richiamato: tra questi non figura il governo.
I sostenitori del ddl Boschi puntano sui futuri risparmi del Senato dimezzato.
Vogliamo risparmiare? Chiudiamo il Parlamento. Vuol mettere il risparmio? Battute a parte, l’argomento è poco nobile. Per tagliare le spese basterebbe una diminuzione del numero dei nostri rappresentanti e degli emolumenti che percepiscono. Mille parlamentari sono troppi, ridurre però solo il numero dei senatori è un sintomo di falsa coscienza.
Cosa vi proponete di fare con i Comitati del No?
Bisogna in tutti i modi evitare di farsi trascinare nella rissa mediatica a base di slogan per concentrarsi sulle effettive ragioni di contrasto. Il primo punto riguarda la crisi della rappresentanza: la riforma e la nuova legge elettorale cercano di definire una democrazia senza popolo. Questa tendenza va contrastata proponendo un rilancio della rappresentanza politica: senza popolo non si governa democraticamente. L’altro elemento di crisi riguarda il sistema parlamentare. Il dibattito di questa riforma è stato dominato dalle tecnicalità del bicameralismo perfetto, perdendo di vista la crisi in cui versa il Parlamento. Io credo che sarebbe necessario riformare le istituzioni per dare più potere al Parlamento e meno al governo: l’opposto di quanto la maggioranza sostiene ora. I veri conservatori sono coloro che sono al governo: la riforma Boschi è in stretta linea di continuità con il ventennio precedente, caratterizzato dalla conservazione.
Avete parlato di nuovo di “torsione autoritaria”.
Mi stupisce la finta ingenuità della politica: negli studi di Diritto costituzionale se ne parla da vent’anni. Bisogna chiedersi se Italicum e ddl Boschi favoriscono o contrastano la tendenza verso la verticalizzazione del potere. Mi pare evidente che la risposta è affermativa.
Può chiarire la questione del referendum con funzione oppositiva?
L’articolo 138 prevede che possano fare domanda di referendum “un quinto dei membri di una Camera o cinquecentomila elettori o cinque Consigli regionali”. È uno strumento pensato per le minoranze che si vogliano opporre alla decisione del Parlamento. Il referendum del 2006 contro la riforma del centrodestra ne è un esempio: il corpo elettorale ha cancellato la decisione assunta dal Parlamento. Nel 2001 fu invece la maggioranza di centro sinistra a chiedere un’inutile conferma della riforma del Titolo V, snaturando la natura del referendum che da oppositivo si è fatto plebiscitario. Mi pare che Renzi abbia intenzione di riproporre questa formula: ma il referendum o è oppositivo o non è.
il Fatto Quotidiano, 6 gennaio 2016