Dopo una notte insonne (in seguito ad una strana uscita della serata precedente), dopo una corposa manifestazione in piazza (oggi), con le occhiaie e la cera non proprio perfetta (ma i capelli da parrucco appena fatto), ho pensato bene di darmi da fare in cucina.
Sarà la primavera? Sarà che domani c'è un pic- nic per salvare il quartiere da un nuovo mostro in costruzione? e allora invece dei panini, uno strudel vegetale è più sostanzioso e gustoso?
Sarà che ero ancora troppo eccitata (mentalmente) dalla sera prima? cioè dalla troppa (?) vita, dalle troppe persone, dalle troppe considerazioni che mi ballavano in testa e che io non riuscivo a smaltire?
Comunque, ho messo mano a farina (in realtà di tre tipi: integrale, doppio 0 e di semola), 2 uova, un po' d'acqua e 3 cucchiai d'olio extra vergine d'oliva e ho iniziato ad impastare per una ventina di minuti circa.
Alla fine, ho posato la palla di pasta (morbida e liscia) nella terrina, l'ho coperta e l'ho nascosta al caldo nel forno spento, quindi ho pranzato e nel mentre ho cucinato anche le verdure (peperoni, zucchine, cipolle, porri, patate) al micro + forno (i forni sono 2 distinti altrimenti sarebbe impossibile).
Finito il pranzo e terminata la cottura delle verdure (tagliate grosse), ho preso un canovaccio, l'ho cosparso di farina di semola (avevo quella a portata di mano) e ho tirato col mattarello metà della pasta, fino a stenderla sottile, quasi trasparente, ma in modo che non si rompesse (fondamentale risultato! come pure ricordarsi di porre le verdure non troppo liquide altrimenti la pasta si rompe ed è un mezzo disastro).
Successivamente, ho spennellato d'olio la pasta e poi ho iniziato a spargere le verdure, la provola affumicata, il grana a scaglie, il pomodoro fresco e crudo, l'aglio sminuzzato, il peperoncino, un po' di sale e una volta finita la farcia (uniforme su tutta la pasta), ho iniziato ad arrotolare lo strudel, aiutandomi con il canovaccio (la semola non fa attaccare la pasta) e arrivata alla fine, si è materializzato il siluro ripieno di verdure e provola che ho infornato per 30-40 minuti a 180°.
Con il resto della pasta ho realizzato un secondo strudel-siluro simile al primo, che ho poi infornato.
Ora le due armi di distruzione di massa culinarie sono adagiate nei loro rispettivi tegami da forno, si stanno assestando. Contemporaneamente fanno bella mostra di sé in cucina.
L'odore racconta che gli strudel sono ottimi, anche perché (modestamente) sono una veterana dello strudel "veggie", ma dal gusto italianissimo e allora domani saprò che la fatica di oggi non è stata sprecata (il giorno dopo la cottura, lo strudel è anche più buono).