Senza perdere un fecondo – Il Fatto Quotidiano

Senza perdere un fecondo – Il Fatto Quotidiano

di Francesca Piccoletti



La marcia pro-life di Alemanno, Polverini e qualche divertente Associazione produttrice di manifesti horror-pulp (ogni aborto è un bambino morto) mi ha convinto.
Mi sento così toccata da voler essere propositiva: accanto all’abolizione totale della libera scelta che ogni donna desidererebbe per la propria vita, propongo una novità assoluta: l’obbligo di paternità post-coito.

Visto che incinta non sono rimasta da sola e non è che do alla luce un Koala, che me lo devo portare attaccato sulle spalle dalla nascita ai trent’anni tutta da sola soltanto perché sono nata con le ovaie, è tempo di considerare la gravidanza come divinamente paritaria.

E’ così che il Signore vuole? Allora seguiamo la natura e oltre che seminarli,questi figli dell’amore, accollateli pure tu, maschio, una volta fatto il danno, grande campione nazionale di Salto della Quaglia.

Prima della consumazione dell’atto dunque, per legge , si dovranno consegnare alla partner : chiavi della macchina, chiavi di casa, passaporto, CUD e numero di telefono dei propri genitori, se viventi, di una ex moglie, se presente, e l’indirizzo del bar dove si va di solito a fare lo sborone con gli amici la domenica a colazione.
Ovviamente non sarà possibile lasciare la regione per le cinque settimane successive al fortunato incontro ( giusto per essere sicure) mentre per i recidivi, quelli cioè che hanno già dei bambini, sarà possibile installare un sistema gps intramuscolo ( e quale lo potrà scegliere la fortunata, a seconda della soddisfazione raggiunta con la performance).

Durante la crescita, per gli alimenti, i vestiti, le scuole, i libri da leggere, le malattie, gli amici che è bene frequentare, le pene d’amore, le vacanze con gli amici e tutto il resto, ci si potrà mettere comodamente d’accordo di volta in volta, tramite chat, Skype o twitter.

Se per caso poi, come a volte capita, ci si fosse trovate coinvolte in uno stupro, una violenza domestica, una gravidanza a rischio, o semplicemente non si fosse pronte perché minorenni, perché non è il momento giusto, perché non si hanno soldi o una casa, perché si lavora con un contratto a progetto senza permesso di maternità in uno stato che non aiuta le madri single in nessun modo, beh, allora, provate a pregare il cielo, sono sicura che sarà di aiuto.

La Gestione Separata INPS e l’iniquità intergenerazionale

La Gestione Separata INPS e l’iniquità intergenerazionale
a cura di Silvestro De Falco
EXECUTIVE SUMMARY
Un sistema a contributi definiti è equo perché l’importo della pensione è una funzione dei contributi previdenziali versati, che sono a loro volta proporzionali ai redditi conseguiti, nel corso della vita lavorativa.
La Gestione Separata INPS è un sistema a contributi definiti e genera rendimenti bassi, non allineati ai rendimenti che si potrebbero ottenere con investimenti comparabili per rischio e scadenza, sia in fase di contribuzione da parte degli iscritti sia in fase di erogazione agli iscritti stessi.
L’iniquità della Gestione Separata è accentuata dalle elevate quote del proprio reddito che gli iscritti devono versare, privando questi ultimi della possibilità di accedere ad alternative più vantaggiose in termini di rendimenti e di agevolazioni fiscali.
A peggiorare ulteriormente le cose, la L. 214/2011 ha stabilito requisiti ancora più onerosi, poiché non si spiega perché si deve rinviare l’età pensionabile a 66 anni e si deve raggiungere un montante minimo tale che la sua conversione in rendita debba essere pari a 1,5 volte l’assegno sociale.
Infatti, in un sistema a contributi definiti non c’è redistribuzione e quello versato è reddito differito dell’iscritto che, in teoria, potrebbe essere restituito sotto forma di rendita vitalizia a qualsiasi età, alla luce dell’aspettativa di vita del beneficiario.
Nel lungo periodo, i rendimenti bassi, la mancanza di quelle agevolazioni fiscali che rendono piani di pensione gestiti dai privati più interessanti e l’inflazione fanno sì che la Gestione Separata INPS sia uno strumento per trasferire sulle generazioni future i costi di un sistema, quello attuale, in cui continuano ad esistere pensioni di importo spropositato rispetto ai contributi versati.