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Multiple colors for a classy and traditional male brogue

latest trends in female shoes from Rome, Italy


new wedges from Cesare Paciotti and wild colors on suede

Animalier is the key to the next future seasons

Classy and simple shoes for winter: very Italian style

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Alberta Ferretti: hautue couture on ankle boots

Al Maxxi di Roma: Le storie dell'arte 1960/2010

Oggi Stilinga è andata alla lezione dell'arte, tenuta da Daniela Lancioni, organizzata presso il Maxxi di Roma e che lì si tiene un sabato al mese (la prossima è il18/12/2010, ci si può prenotare 10 giorni prima oppure presentarsi direttamente il giorno della lezione e acquistare il biglietto alla reception dell'Auditorium del Maxxi).

Premesso che:
-arrivare al Maxxi non è facile e nemmeno veloce, se si proviene dall'altra parte di Roma;

-via Guido Reni ed annessi marciapiedi sono non solo sconnessi, ma disastrati in malo modo e pieni di buche e pozzanghere;

-diluviava e il Maxxi apre solo alle ore 11.00,

premesso tutto ciò, si deve dire che alle 10.35 il cospicuo e previdente capannello di persone davanti ai cancelli chiusi era completamente inzuppato in quanto non esiste una pensilina sotto cui ripararsi mentre si aspetta (nonostante la bellezza dell'edificio se il cancello è chiuso non c'è modo di evitare la pioggia e la strada è sprovvista di tutto) e il personale di (in)sicurezza è fermo e insensibile alla causa dell'avventore (della serie siete arrivati in anticipo e diluvia? non apro il cancello e non vi permetto di ripararvi all'ingresso del museo perchè siete peggio dei terroristi e non ho nessuna pietà verso di voi e tanto meno ho l'autorizzazione della direzione centrale, per farvi andare sotto il tetto dell'ingresso, ma ho l'autorità -anche minima, ma sempre autorità è- di farvi crepare sotto la pioggia e in mezzo alla strada desolata, attaccateve!).

A questo stato, bagnato, di incredibile idiozia, si è posto un semi rimedio solo verso le 10.50, permettendo finalmente agli astanti di porsi sotto l'agognato tetto davanti all'entrata principale, grazie a non si sa bene quale scienziato che ha avuto un po' di buon senso.

I restanti 10-15 minuti, prima dell'ufficiale apertura del museo, sono stati passati da Stilinga in un gregge umano intellettuale, fradicio d'acqua e di rabbia per il trattamento subito e naturalmente senza avere nessuna possibile organizzazione in fila, del resto siamo in Italia, non dimentichiamo che qui le file non sono lontanamente nemmeno concepite.

Finalmente alle 11-11.05 il museo viene aperto e la mandria intellettuale e polemica si fionda confusamente verso le casse dove ritira i biglietti.

Verso le 11.40 la lezione inizia: gli anni '70 si presentano ai nostri occhi di uomini e donne tornati individui in un ambiente asciutto e confortevole e il decennio artistico è sinteticamente delucidato dallo storico dell'arte di cui sopra.

La lezione è stata interessante e  seguita agevolmente da chi non era a digiuno di storia dell'arte contemporanea, per gli altri è risultata un po' fastidiosa e purtroppo incompleta. Stilinga è uscita semi soddisfatta dal Maxxi e ha ripreso la via per la sua odissea fradicia d'acqua verso casa.

More Postcards from Rome: a city center in deep commercial crisis


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An entire street side with shut down shops.




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Forever shut down shops in Via Borgognona.

Postcards from a shabby Rome


The square in front of Termini Station, Rome.


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La Dolce Vita?

Esposizione di artigianato artistico giapponese a Via Fontanella Borghese, Roma

Oggi Stilinga ha avuto la splendida idea di fare una lunga passeggiata in centro, a Roma, e una volta arrivata in Via Fontanella Borghese, lasciandosi alle spalle il negozio-maison di Fendi, sul lato sinistro della stessa strada, ha visto il cartello ritratto qui a fianco.
E' l'invito per accedere ad un bellissimo cortile di un palazzo nobiliare romano, dove regna pace e serenità e dove si affacciano le vetrine di uno spazio molto zen per ordine e fascino e dove Stilinga ha passato almeno 40 minuti buoni in estasi artistico-artigianale, immersa in prodotti, manufatti, essenze del Giappone.

Stilinga ha "goduto" della Koishiwara Pottery, dei porta soia di fantasuteki, e di ombrelli di riso-lampade, di set di tazze per il sakè, di asciugamani ecologici, di cassettiere raffinatissime, di bottoni ricoperti con tessuti a mano dalle texture tradizionali, di incensi in confezioni raffinatissime e molto altro ancora.

Dopo aver toccato New York e Parigi, questa mostra-mercato è approdata a Roma e qui sarà aperta fino al giorno 11 novembre.

Stilinga spera vivamente che l'organizzazione Japan Brand apra stabilmente punti vendita di artigianato originale e davvero "local" giapponese e spera che li apra anche nella capitale.