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"qui era tutta carfagna"

Stilinga sono tre giorni che gira ridendo al pensiero della battuta di Roberto Benigni su palazzo Grazioli, dove "qui era tutta carfagna".

La metafora della nostalgia di quando c'era la campagna al posto della città, di quando c'era una moltitudine di portatrici sane di "carfagna", cioè della parte per il tutto e la "carfagna" ne diventa metafora.

Roberto Benigni è un genio che ha dipinto in una frase lo stato malinconico di un uomo che ha perso la pace perchè casa sua non è più quella di una volta, non può più pascolare nella "carfagna" a palazzo Grazioli, come usava fare...
Esemplare e sintetico!

Stilinga alla scoperta di Oslo

Visita al Vigeland park a Oslo



Posted by PicasaE naturalmente non si può non visitare Oslo senza un giretto alla Galleria Nazionale d'Arte e al The Museum of Decorative Arts and Design, dove ammirare la collezione di abiti storici dal 1700 ad oggi e le numeorse esibizioni in corso sul design norvegese.

La città offre moltissimo in termini di escursioni sia culturali (ottime quando piove) che in termini naturali (parchi, spiagge, colline, laghi) e il tutto è a portata di bus (20 minuti per andare alla spiaggia o in collina).

Inoltre, distaccarsi dalla "situazione" italiana per un 7 giorni non è che faccia male, anzi, ricarica la mente e ci si sente in pace col mondo, soprattutto se ci si immerge nelle buone maniere norvegesi, nel silenzio del traffico che non esiste ad Oslo, nella civiltà totale e nel rispetto che si avverte per tutti, oltre che alla pulizia totale delle strade, dei parchi e dei luoghi pubblici, vero fiore all'occhiello del paese scandinavo.





Stilinga ad Oslo


Durante una canicola imbarazzante e fastidiosissima che a Roma, ancora, attanaglia la popolazione e la vita individuale in modo feroce, Stilinga ha fatto un break di una settimana immergendosi corpo e mente nella città di Oslo e nella sua rigogliosa natura.

La città è spettacolare e soprattutto lo è la sua posizione nel fiordo, come del resto è spettacolare la somma tra antico e moderno, lo spazio assoluto dato alla natura e il rispetto dei suoi abitanti, tutti concetti piuttosto rari in questa Italia in piena decadenza socio-culturale e politico-economica.

I norvegesi sono sobri, pacifici, silenziosi e gentili, vivono senza stress, non si muovono in motore, anche perchè d'inverno a cosa serve? e non fanno casini con le auto e tantomeno esiste il traffico.

La maggior parte della popolazione usa i mezzi pubblici (ogni 5 minuti ne passa uno) e raggiungono tutto senza affanno (disturbo costante della città di Roma).

Insomma, ricaricare la batteria esitenziale a Oslo non solo è possibile, ma doveroso.
La città non è molto affollata, per fortuna, e la vita è davvero a livello umano.

Unica pecca? il costo della vita che è altissimo, ma che si può affrontare, andandoci in vacanza con una massiccia dose di autoregolamentazione e organizzazione (tipo ostello o hotel con cucinino a disposizione), per non spendere patrimoni inutilmente.
La notte a Oslo praticamente non esiste!
Ci sono circa 21 ore di sole e come si vede in questa foto, l'orologio segna quasi le 22.00 e si vede!

Ci si accorge della notte che arriva, dal calare delle temperature: infatti dalle 21.00 in poi inizia a farsi sentire il freddino e andando avanti, nonostante si veda bene, anche l'orologio biologico dice di riposare.

Ma per i nottambuli, la sera (cioè il giorno notturno) è appena iniziata e si può tirare tardi fino al mattino senza sosta, visto che i diversivi sono molteplici.

Durante il giorno, poi, si consiglia di seguire gli abitanti della capitale scandinava e andare per parchi a fare picnic a qualsiasi ora, senza tema di mangiare fuori orario, in quanto qui ognuno fa come gli pare, tranne i negozi che chiudono alle 17.00, mentre i supermarket (Rema1000 e Minipris) alle 23.00 durante la settimana). E allora evvai col barbecue a tutte le ore!
Posted by Picasa

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L’abbronzatura non è più di moda

Sono ormai diversi anni che l’abbronzatura non è più di moda, resistono solo alcuni “drogati” da lettino solare e resistono soprattutto i più giovani, che incuranti dei danni si espongono sempre e troppo lungamente, senza protezione alcuna per la loro delicata pelle.

Stilinga ha abbandonato il concetto “mi abbronzo quasi a sbronzarmi di sole” già da parecchi anni, causa melanoma in famiglia, e, infatti, è colei che si aggira su spiagge popolate da gente seminuda, tutta coperta nelle ore di punta, ed è colei che espone la pelle solo dopo averla incremata con protezione effetto stucco, (altissima) e, infatti, dopo una giornata di mare Silinga è comunque bianca, e oserei dire felicemente.

Il sole come il mare è stupendo, se lo conosci bene, mai fidarsi della propria invincibilità adolescenziale, perché prima o poi la pelle, nel caso del sole, ti presenta il conto e a volte è salatissimo.

Quindi ben venga la tendenza (davvero anti rughe) del non abbronzarsi e del rimanere del proprio incarnato.