HEARTH di Anna Paola Pascuzzi su DaWanda



Intervista ad Anna Paola Pascuzzi: le sue primizie calzaturiere prodotte da Calzarium, Roma

Stilinga ha incontrato la stilista di calzature Anna Paola Pascuzzi che ha appena messo a punto le sue "primizie" calzaturiere per la prossima stagione primaverile.

Eccovi l'intervista.


Stilinga: Come hai iniziato la tua carriera nel settore calzaturiero?


Anna Paola Pascuzzi: Ero appassionata di calzature sin dalla scuola media inferiore, mi fermavo sognante davanti ai negozi di scarpe e da allora non ho smesso di coltivare questa passione.

Stilinga: Quindi è da molto tempo che ti interessi di calzature?

A.P.P.: mi sembra da sempre! considera che dopo il liceo linguistico, ho frequentato per quattro anni l'Accademia di Costume e Moda a Roma, dove ho iniziato a disegnare scarpe, ma senza nessuna conoscenza tecnica, in quel periodo un giornale del settore "Il mondo della calzatura" ha anche pubblicato alcuni miei schizzi in copertina, in seguito sono stata selezionata per il final work dell'Accademia durante l'Alta Moda di Roma. La sfilata era un tributo a Boy George e ai Culture Club: un mondo colorato, multiculturale e gioioso, un mondo che mi appartiene e che avrei anche trasferito in alcuni progetti calzaturieri. Insomma quella sfilata è stato il momento in cui si è delineato il mio stile. Ma siccome ero determinata a specializzarmi nel settore calzature, ho partecipato al concorso di Diego Della Valle "Progetta la Scarpa Hogan" e l'ho vinto.

Stilinga: Complimenti! Quindi sei entrata a pieno titolo nel mondo delle scarpe!


A.P.P.: in effetti...ho iniziato in un brand in cui si dava moltissima importanza al marketing, e ho apprezzato le qualità di Mr Tod's, ma non mi sono fermata lì, anche perchè era un periodo in cui i modelli Tod's cambiavano di pochi millimetri e io volevo esprimermi sulle strutture, sui tacchi, sulle tomaie, ero assetata di conoscenza tecnica e poi avevo l'obiettivo (già in Accademia) di frequentare il C.e.r.c.a.l. di San Mauro Pascoli.

Stilinga: scommetto che anche questo obiettivo l'hai perseguito...


A.P.P.: sì, con molta fatica e tanta tenacia! fui selezionata per frequentare il corso, dopo un periodo piuttosto particolare della mia vita, e sono rimasta in Emilia Romagna per un bel pezzo, affinchè la mia conoscenza venisse soddisfatta. Volevo davvero sapere tutto del settore, dai fornitori al prodotto finale. Il C.e.r.c.a.l. ha cambiato la mia attitudine al lavoro e sono maturata come designer.

Stilinga: da come parli sembra che tu abbia affrontato diversi sacrifici... cioè stelle e qualche stalla...


A.P.P.: esattamente, qualche stella e molte stalle...il mondo della calzatura è un settore irto di difficoltà (anche se la gente non lo sospetta) soprattutto se non si proviene da una famiglia calzaturiera, come è il mio caso, e non si hanno agganci, insomma mi sono buttata senza rete e però ho lottato per la mia preparazione, la mia esperienza e la mia carriera. E le soddisfazioni poi sono arrivate, perchè ho messo a frutto la mia conoscenza lavorando per aziende italiane ed estere e ho capito moltissimo su come funziona il sistema industriale calzaturiero.

Stilinga: quindi hai lavorato per aziende come stilista esterna?

A.P.P.: esattamente! un lavoro tosto e impegnativo, fisicamente e mentalmente, ma per chi ama le scarpe è proprio l'amore che ti fa andare avanti, perchè le montagne da scalare sono sempre lì e sempre nuove, oltre tutto.

Stilinga: parlaci del tuo progetto che presentiamo in questo blog.


A.P.P.: volentieri! il progetto si intitola "Las Bailarinas Locas" e sono nate su tre forme diverse, con materiali a volta di risulta come gli accessori e addirittura fatti a mano da me come le coccarde, i tessuti sono d'abbigliamento e doppiati, ma la componentistica interna è tutta in pelle naturale come il soletto di pulizia e la fodera sono in pelle anallergica e che non stinge. Il progetto è nato in stretta collaborazione con un laboratorio calzaturiero di Roma: Calzarium che si trova a Viale Ippocrate, 94-d. E' da diverso tempo che collaboro con Orazio e Mario e ho imparato tantissimo sulla storia anche calzaturiera di Roma che ormai è considerata finita sul lato scarpe ma che invece era un vulcano di idee negli anni '70. Orazio, Mario, Paolo, Teresa hanno realizzato queste tre paia interamente a mano.


Stilinga: le ballerine sono davvero belle, qual'è il tuo obiettivo con questo progetto?


L'obiettivo? Ma... rilanciare il vero Made in Italy naturalmente, il fatto a mano da esperti artigiani e dimostrare che ingegnandosi si può trasformare la crisi in positivo. E poi vorrei che le persone capissero il valore di scarpe fatte su misura e tutto il lavoro che c'è dietro un paio di calzature.


Stilinga: a cosa ti sei ispirata per questo progetto?


A.P.P.: come dicevo prima, il mio stile idealmente si è concretizzato nella sfilata all' Acquario Romano durante l'Alta Moda di Roma e da allora, mentre lavoravo come free lance, è rimasto in letargo dentro di me. Poi è esploso quando mi fu commissionato un paio di calzature dal Consorzio Pelle Conciata al Vegetale, per una fiera calzaturiera di Tokio. In quel momento ho attinto alla mia indole per unire materiali vegetali marroni con accessori e forme totalmente diversi, perchè volevo dimostrare che un materiale ecologico e considerato fino a quel momento come classico fosse in realtà molto compatibile con un'interpretazione giovanile e moderna. Ancora ora ricevo complimenti per quel paio, soprattutto da ragazze giapponesi che lo trovano bellissimo. Ecco, la mia idea era di riprendere quel mondo lì e riportarlo in Italia sulle ballerine, visto che la struttura avrà ancora una vita lunga.

Stilinga: cosa significa essere una stilista di calzature a Roma?

A.P.P.: bella domanda! un paria sicuramente per chi è dei distretti calzaturieri, soffro di pregiudizi perchè è strano che io risieda a Roma, ma io credo che vivere a Roma, invece, significhi essere più ispirati, più immersa nelle tendenze italiane ed estere, visto il numero di turisti (è il mondo che viene qui) e più "bombardati" dalla creatività che per forza di cose ti circonda. E poi si pensa "out of the box" rispetto a chi vive e respira lo stesso ambiente, vedo le cose da un punto di vista diverso e forse più fresco proprio perchè non sono imbevuta di cosa si produce e per quale mercato. Infatti, questa apertura mentale mi ha permesso di lavorare per aziende molto diverse tra loro anche se la versatilità non è considerata come una forza dai calzaturieri...




Stilinga: prossimi obiettivi?


A.P.P.: continuare a sperimentare forme e colori e rilanciare il Made in Italy! Inoltre, ho registrato un marchio e voglio creare un collettivo per avviare un'attività nuova nel mondo della moda, che finalmente premi e dia valore al Made in Italy, a valori quali la collaborazione, la solidarietà e il fatto a mano, l'ecologia, il riciclo...









Stilinga: sembra proprio un bel progetto! In bocca al lupo e viva il Made in Italy e la creatività!

Maggiori info su Anna Paola Pascuzzi:



Le calzature sono in vendita presso Calzarium a via Morichini, 30 Roma (tel. 06.44.24.1808) e su

Stilinga ha incontrato La Piccola Kreativa e AiaBuna a Milano

Stilinga, che la scorsa settimana era in visita alla fiera del Micam a Milano, ha trovato il tempo di incontrare - tra una ricerca e una serie di foto alle vetrine - due designers del gioiello che partecipano fino al 15 di Marzo al Temporary Shop di Corso Garibaldi, 44.


La Piccola Kreativa e AiaBuna (le due giovani designers sono molto creative e indie nella filosofia e nell'anima) gentilmente si sono prestate ad una serie di foto accanto alle loro "creature": i loro pezzi d'arte unici, fatti a mano e assolutamente innovativi nella concezione e nella realizzazione.
Ma procediamo con ordine: qui di lato La Piccola Kreativa indossa una sua creazione e mostra orgogliosa il resto della sua preziosa collezione (vedi anche foto in alto).

AiaBuna, che Stilinga ha avuto l'onore di incontrare per la prima volta proprio a Corso Garibaldi, 44, illustra le sue geniali opere d'arte, realizzate rigorosamente solo in legno, per avere un pezzo di natura sempre a contatto con la pelle in modo da ricevere energie positive e quasi "curative" dallo stress contemporaneo.
Il marchio in ligure significa Aria Buona e infatti Stilinga ne ha respirata a pieni polmoni quando ha incontrato le due creatrici che nella foto in basso sono ritratte assieme.
E lo spazio del Temporary Shop emanava davvero aria buona, fresca, cortese, una concezione piuttosto diversa e molto positiva rispetto ai soliti circuiti del main stream dello shopping a cui ogni individuo si espone quando si trova a Milano.
Bella l'idea dell'esposizione che rimanda alla natura e bella l'energia delle due giovani e iper professionali designers.



Per maggiori info: http://www.aiabuna.it/ e info@aiabuna.it

e http://www.lapiccolakreativa.com/














La prossima mostra de La Piccola Kreativa

Ecco la prossima mostra a cui La Piccola Kreativa partecipa e che si svolge a Milano dal 1° al 15 Marzo a Corso Garibaldi, 44 presso il Temporary Shop.

Direi davvero di non mancare!





La Piccola Kreativa



Stilinga ha incontrato la Piccola Creativa che ha esposto le sue creazioni durante la manifestazione dell' Independent Fashion Show, organizzato al Circolo degli Artisti a Roma da The Hysterics.


Stilinga: come mai questo nome?
“La Piccola Kreativa”, è così che mi chiamavano all’Università!
Stilinga: ci racconti un po' il tuo percorso artistico?
Dopo essermi laureata in Progettazione della Moda - indirizzo: accessori oreficeria - in quel di Firenze, ho seguito il Corso di Specializzazione di Cool hunting organizzato dal Polimoda dell’ormai affezionato capoluogo toscano.
Stilinga: come definiresti il tuo lavoro?
Precisamente sono una designer del gioiello emergente, ma sono una persona eclettica che ama mettersi alla prova nei diversi settori inerenti la progettazione della moda.
Stilinga: sei stata già notata da qualche rivista di moda?
A tutt’oggi ho qualche pubblicazione all’attivo su Vogue Italia, Vogue Gioiello, Vanity Fair…
Stilinga: complimenti! Come hai organizzato e pianificato il tuo lavoro e come hai iniziato?
Sono un’imprenditrice giovane e rampante: dopo aver registrato il mio marchio, ho iniziato a proporre e vendere le mie creazioni a privati ed a negozi selezionati in Italia ed all’estero. Attualmente seguo personalmente tutti gli aspetti della mia attività: dalla progettazione e realizzazione del gioiello, compreso packaging, catalogo… alla promozione ed alla vendita.
Stilinga: in cosa consiste la tua produzione?
La mia produzione, realizzata a mano in argento ed altri materiali, è costituita da pezzi simili ma non uguali e per questo pezzi unici.
Stilinga: come si differenziano i tuoi prodotti da quelli di altri designers?
Sono una fan della personalizzazione dell’oggetto studiato per il singolo: non è l’oggetto che conferisce importanza alla persona ma la persona in sé che dà il valore aggiunto all’oggetto stesso e sono una sostenitrice dei materiali innovativi e della rivisitazione di tecniche e materiali utilizzati per scopi differenti.
Stilinga: parlando con te si capisce che sei davvero appassionata del tuo lavoro...
Mi dicono che, quando parlo della mia attività, ho un luccichio particolare negli occhi e trasmetto entusiasmo alle persone che mi stanno intorno...se è vero o no questo non lo so, fatto sta che ideare e progettare gioielli è ciò che voglio fare! ...e questo è solo l’inizio!!!
Stilinga: sembra un piano ben definito! Ancora complimenti e in bocca al lupo!

Qui di fianco si possono ammirare alcuni dei prodotti di La Piccola Kreativa, molti altri ancora sono visibili sul suo sito:







Percorso Artistico de La Piccola Kreativa:

ATTUALMENTE: VENDE I GIOIELLI DI SUA PROGETTAZIONE E REALIZZAZIONE
TRAMITE ALCUNI NEGOZI SELEZIONATI, IN ITALIA ED ALL’ESTERO.
COLLABORA con la ditta OROSI’ di Genova.
FEBBRAIO 2009: ha partecipato a THE HYSTERICS INDEPENDENT FASHION SHOW presso il CIRCOLO degli ARTISTI a Roma.
LUGLIO 2008: ha collaborato per la realizzazione del catalogo CAMYLA UNDERWEAR collezione primavera estate 2009.
Da tale data viene saltuariamente pubblicata sul blog STYLENEWS.IT e PASS.STYLE.IT.
GIUGNO 2008: è stata pubblicata sulla rivista VANITY FAIR.
APRILE/GIUGNO 2008: è stata pubblicata sulla rivista D’A e sul blog FASHIONBLOG.IT.
APRILE 2008: è stata pubblicata sul blog FRIZZIFRIZZI.IT.
GENNAIO 2008: è stata invitata, insieme ad altri designer provenienti da tutto il mondo, a partecipare al MACEF di Milano, nell’area “DESIGNER CLUB”.
SETTEMBRE 2007: è stata selezionata, insieme a designer provenienti da tutto il mondo, per partecipare al MORE di Milano, nell’area “MORE DESIGNER CLUB”.
APRILE/GIUGNO 2007: è stata selezionata insieme ad altri 12 finalisti per il concorso “WHO IS ON NEXT” organizzato da VOGUE ITALIA, ALTA ROMA e LEO CUT.
SETTEMBRE 2006: alla FIERA di VICENZA presso il Palakiss ha esposto la sua creazione “Schegge di vita” che ha partecipato al concorso “IL FASCINO DEL PENDENTE” e che è stata pubblicata sulla rivista PALAKISS MAGAZINE di gennaio 2007.
LUGLIO 2006: ha fondato la ditta individuale che porta il suo nome.
MARZO 2006: ha registrato il marchio “LPK - LA PICCOLA KREATIVA” .
FEBBRAIO 2006: dopo essere stata selezionata insieme ad altri nove designer (su un totale di circa 530 concorrenti), ha partecipato al MORE di Milano, nell’area “NEW TALENTS”. In tale evento ha esposto alcune sue creazioni, tra le quali l’anello “Sezione Aurea” che è stato pubblicato su VOGUE ITALIA di marzo 2006. Inoltre la sua linea “Pop Parure” è comparsa su VOGUE GIOIELLO di giugno/luglio 2006.
FEBBRAIO/MARZO 2005: ha frequentato il CORSO di SPECIALIZZAZIONE di COOL HUNTING al POLIMODA di Firenze.
LUGLIO 2003: si è LAUREATA con la votazione di 105/110, presso la Facoltà di Architettura dell’Università degli Studi di Firenze, CORSO di PROGETTAZIONE DELLA MODA, INDIRIZZO: ACCESSORI-OREFICERIA, con una tesi progettuale e descrittiva dal titolo “IL GIOIELLO TOTALE”.
GENNAIO/FEBBRAIO 2003: ha effettuato uno STAGE di FORMAZIONE presso l’UFFICIO STILE della ditta “XENIA GIOIELLI” di Milano.
LUGLIO 1999: ha conseguito il DIPLOMA di MATURITA’ CLASSICA presso l’Istituto Vittorino da Feltre di Genova.

Intervista ad Anna Bassano, creatrice del marchio Annie Noir e giovane promessa della moda italiana

Anna Bassano, giovane stilista creatrice del marchio Annie Noir, ha proposto le sue t-shirt dipinte a mano, al Circolo degli Artisti, durante la tre giorni dell'Independent Fashion Show organizzato da The Hysterics (www.myspace.com/thehystericsfashionshow).
Stilinga è andata ad intervistarla e a cogliere alcune delle sue migliori creazioni (anche se si fa fatica a scegliere).



Altre amazing t-shirt dipinte a mano su www.myspace.com/annienoir


Eccovi l'intervista ad Anna Bassano/AnnieNoir

Stilinga: Anna Bassano come e quando è nata la tua passione per la moda?
Anna Bassano: Credo si possa riassumere nella voce “Gira la moda” , il gioco preferito nei primi anni ’90 da me e tutte le mie amiche!

Stilinga : quali sono i tuoi punti di riferimento nel settore che hanno determinato la tua visione stilistica?
Anna B.: Ho sempre avuto un tratto grafico, linee pulite, forme essenziali … 6267, Calvin Klein, Jil Sander, Marni, Giambattista Valli, eppure adoro Antonio Marras e le sue lavorazioni minuziose e poetiche. Tra i nomi che si stanno affermando, Aroma 30. E girovago sempre nel sito Art Department e tra le pagine del magazine Lula.

Stilinga: come crei una collezione nuova? e come hai creato il tuo marchio?
Anna B.: Il mio progetto di T-shirt AnnieNoir è recente, per cui è in continua evoluzione. Il nome nasce dal mio amore per i suoni della lingua francese (già, lo si legge alla “francese”… ), il logo dal mio amore per il gatto, che considero il mio animale-totem.

Stilinga: cosa caratterizza il tuo stile sia personale che professionale ?
Anna B.: Essenzialità, unicità nella produzione, ed anche un tentativo d’esser alla portata di tutte le tasche. Avere un pezzo unico ad un prezzo abbordabile … è haute couture di strada!

Stilinga: quale è la tua missione e la tua visione nell'ambito moda? quali valori si ritrovano nelle tue proposte?

Anna B.: La peculiarità, anzitutto, una voce fuori dal coro. E tanta ironia! Adoro le sfaccettature.

Stilinga: come pensi che stia mutando la moda/abbigliamento?
Anna B.: C’è una notevole scelta ed un continuo mutamento che però talvolta portano ad una uniformità di idee… Almeno per quel che posso vedere nella città di Roma. Tante proposte di personalizzazione che vanno nella stessa direzione, verso lo stesso gusto.
Per quanto riguarda le alte sfere, continuo a pensare che nonostante i tentativi di approccio alle nuove realtà di comunicazione e d’acquisto, le aziende abbiano perso il desiderio di sperimentazione in chiave “abbordabile” per la gente comune, per andare nei versanti opposti di sperimentazione pura e di tradizione pura.

Stilinga: Sei maggiormente interessata alla moda o allo stile?
Anna B.: Stile, certamente. La moda è un concetto un po’ astratto, dal mio punto di vista.

Stilinga: che cosa pensi della moda di massa e in particolare del fenomeno della fast fashion?
Anna B.: La moda di massa esiste anche nella cultura detta underground, gli stampini sono ovunque … solo che nel fast fashion si risparmia!

Stilinga: cosa significa per te una professione in ambito moda/abbigliamento e quanto conta saper comunicare in questo settore?
Anna B.: La comunicazione è indispensabile per vendere il marchio ed il prodotto, ma anche per giocare. Ed è uno degli aspetti che mi interessa maggiormente nell’ambito moda: styling, shooting editoriali, ricerca… Decisamente interessante!

Stilinga: quali sono i personaggi famosi Italiani e internazionali che ti piacerebbe vestire e che ammiri?
Anna B.: Martin Gore, Audrey Tatou, Filippo Timi, Morgan ed Andy dei Bluvertigo, Cécil Cassel, Emma Watson, Cristiano Godano dei Marlene Kuntz …

Stilinga: quali sono i personaggi famosi Italiani e internazionali che avrebbero bisogno di un bel cambiamento di immagine e stile?
Anna B.: Uff !

Stilinga: cosa pensi della globalizzazione e del local?
Anna B.: Purché si pensi …

Stilinga: credi che valori quale ecologia, rispetto della natura, localismo, riscoperta delle proprie radici possano costituire una tendenza forte che avrà molto seguito in futuro?
Anna B.: Credo sia fondamentale fare ricerca ed investire in questa direzione, ma deve essere anzitutto un imperativo morale, non una necessità dettata dall’ampliamento del portfolio o dal timore di scomparire dalla faccia della terra.
Ci sono questioni legate al rispetto della natura e dei suoi abitanti che vanno prese in considerazione in maniera responsabile ed intelligente, al di là delle ricerche di mercato.

Stilinga: dove trovi l'ispirazione per creare?

Anna B.: Ovunque! Libri, copertine dei libri, riviste commerciali forse più che underground, web … ovunque sia possibile captare un’idea che mi possa rappresentare.

Stilinga: che approccio hai con i mezzi moderni di comunicazione tipo internet?
Anna B.: Non potrei vivere senza … E’ fondamentale fare ricerca ed informazione, ed il web è un ottimo strumento.

Stilinga: Puoi elencare i siti web dove sei presente?
Anna B.: MySpace, Facebook, Iqons, UsTrendy, Coroflot…

Stilinga: che cosa pensi di Roma dal punto di vista stilistico? è una piazza aperta ai nuovi creativi?
Anna B.: Roma sta risvegliandosi da un paio di anni dal torpore creativo… O forse è più corretto affermare che da anni varie correnti personali scorrono nella capitale, ma han preferito rimanere in un circuito “elitario” (giustamente, direi …). Ora c’è una esplosione di fenomeni interessanti all’interno dei quali ci sono a loro volta nomi e realtà maggiormente interessanti su cui puntare.
Forse si stanno rompendo le stesse barriere tra creativi per superare il concetto di rivalità in favore di una collaborazione che possa riaffermare il mercato romano.

Stilinga: quali sono le zone di Roma che ti ispirano maggiormente e non solo a livello stilistico?
Anna B.: A dire il vero, non ho una zona prediletta, ma locali sparsi …

Stilinga: credi che i grandi marchi saranno sempre più forti sul mercato oppure si assisterà alla nascita e all' affermazione di nuove proposte?
Anna B.: La crisi in atto parla chiaro anche per i nomi già affermati … Alcune aziende già stanno muovendosi nella direzione del taglio di spese legate all’evento moda, come ha fatto Laura Biagiotti spostando la collezione Uomo da Milano a Pitti, altri nel taglio al personale …

Stilinga: come arrivi a capire cosa vuole il mercato?
Anna B.: Riaffermo la necessità dell’informazione e della consapevolezza di quello che si sente, si vede, si legge.

Stilinga: a quale fenomeno stilistico del passato, se c'è nel tuo stile, fai spesso riferimento?

Anna B.: Adoro l’epoca della Regina Vittoria.

Stilinga: come gestisci la tua creatività?

Anna B.: Incanalandola quando appare! Spesso la creatività è fugace, per cui bisogna tenerla stretta prima che si dissolva come un sogno al mattino.

Stilinga: in un momento di crisi economica come questo che consigli daresti a giovani stilisti?
Anna B.: Puntare su se stessi e la propria volontà, a costo si sacrifici ed autostima zero. I risultati si vedono a lungo termine, sempre.

Stilinga: si parla spesso della realtà immobile italiana e anche il settore della moda/abbigliamento è ricco di marchi storici e molto forti in termini di distribuzione e comunicazione, che cosa prevedi possa accadere d'ora in poi visto che la situazione economica produrrà cambiamenti notevoli?
Anna B.: La realtà del Made in Italy ha sicuramente un trascorso storico notevole che tuttavia ora non funziona più. Io credo sia dovuto al calo di credibilità di questi ultimi anni, dovuto allo spostamento di lavoro nei Paesi a manodopera economica. A ben seguire alcune inchieste, si scopre che il marchio Made in Italy ha confini molto labili… Per cui, a mio parere, bisogna puntare l’attenzione sui giovani nomi in grado di proporre una sartorialità accessibile in termini di forma e prezzo prima che vengano risucchiati dal sistema moda.

Stilinga: quali siti di ricerca stile visiti e come ti aggiorni?

Anna B.: Primo tra tutti l’italiano FrizziFrizzi.

Stilinga: che obiettivi hai nella tua carriera? e a livello personale?
Anna B.: Mettermi in gioco! Poi chissà… La strada è lunga ed io ho appena iniziato a giocare.

Stilinga: consiglieresti il percorso educativo che hai intrapreso ad altri aspiranti stilisti?
Anna B.: Non saprei … Ognuno affronta questo percorso con predisposizione differente. Certo posso consigliare di puntare su di un percorso meno teorico.

Stilinga: elenca 3 qualità indispensabili per una stilista

Anna B.: Perseveranza, umiltà, ardore di conoscenza.

Stilinga: elenca 3 difetti da evitare per una stilista
Anna B.: Esser convinti d’avere buon gusto! E poi, esser poco comunicativi ed interessati.

Stilinga: quali sono i negozi di Roma che ti attirano maggiormente e perché?
Anna B.: Il Temporary Love in zona Trastevere è un crocevia di artisti, collaborazioni ed iniziative, un ottimo concept store anche per scovare talenti nell’ambito del fashion design. E la Dorothy Circus Gallery per l’arte contemporanea a me affine. Non posso dimenticare Biblio Téq e la sua vasta selezione di tè, caffè, infusi … Uno shop indispensabile.

Stilinga: cosa pensi del vintage? è un concetto ormai assodato e che continuerà oppure è giunto all'apice ed è destinato al declino?

Anna B.: Stop al vintage! E’ un concetto ormai passato che non capisco perché sia l’unico diktat di moda ora… Vintage non è necessariamente sinonimo di Cool.
Naturalmente, opinione personale, senza nulla togliere a chi sa mixare con gusto.

Stilinga: cosa pensi del fatto a mano? credi che il mercato sia pronto per un ritorno al fatto su misura, su richiesta e a prodotti di alta qualità?
Anna B.: La corrente hand made ha radici ben consolidate e scorre sempre al di sotto della moda ufficiale… Adesso, grazie al web, ha una nuova visibilità. Al di là delle ragioni economiche e sociologiche, il mercato dell’autoproduzione è attualmente il più interessante e variegato: oltre alla varietà di scelta che propone, l'handmade offre qualità ed una certificazione di produzione.
Ed ancora insisto, si può spendere senza piangere sul portafoglio avendo un capo unico nel proprio guardaroba, non è un aspetto da sottovalutare in un momento di crisi che molti annunciano durerà per parecchi mesi ancora.

Stilinga: cosa intendi per qualità?
Anna B.: La capacità di un capo di star bene addosso ed anche di durare nel tempo, in termini di gusto e struttura.

Stilinga: che cosa pensi dei prodotti moda industrializzati?
Anna B.: E’ necessario che ci siano, ci si veste per tutte le occasioni, non sempre è possibile vestire haute couture.

Stilinga: che musica ascolti e quali gruppi ti piacciono?
Anna Bassano: Depeche Mode, Antony and the Johnsons, Battiato, Brian Eno, Amalia Grè… Amo la New Wave anni ’80 e l’ultimo indie rock.




Le spose della giovane stilista Nina Voluta

La giovane stilista Nina Voluta, diplomata all’Accademia di Costume e di Moda di Roma e dopo un'esperienza presso Alberta Ferretti, ha creato il marchio Stella Angelika -http://www.stellaangelika.com -con cui propone collezioni di abiti da sposa "dalle linee morbide e fluide che ricordano le ali degli angeli pronte a spiccare il volo in ogni momento", abiti di alta moda e rigorosamente confezionati a mano e su misura, nel suo atelier ai Parioli.

Nina Voluta adora il periodo storico del '700 ed ecco che "piccole rouches pieghettate, maniche ricche e importanti, plissé soleil, organza, taffettà, decori Swarovski, tulle oro-argento e broccati" sono gli stilemi che ispirano la sua inconfondibile sposa.

Una sposa che non rinuncia a sedurre e che, "come gli angeli, può influenzare e proteggere la vita di chi la circonda".


Nina Voluta ha proposto le sue creazioni durante le edizioni del 2007 e 2008, della manifestazione "Roma Fashion White" nella prestigiosa cornice della "chiesa episcopale della comunione anglicana, di San Paolo Entro le Mura, situata in Via Nazionale nel cuore del centro storico di Roma, prezioso gioiello architettonico che il governo italiano ha dichiarato monumento nazionale".
Le lavorazioni proposte, frutto di una continua e costante ricerca sui materiali e sul concetto di sposa romantica ma contemporanea, hanno dato vita a modelli innovativi e unici come, in particolare mostrato in questa foto, modelli che coniugano lavorazioni handmade ed estro creativo, al servizio di una donna che desidera esaltare la sua figura pur rimanendo nell'ambito della tradizione nuziale.
Le forme si affusolano, le lunghezze sono presenti ma non invasive, il candore e il pudore si manifestano in abiti sobri che si esaltano con giochi di volute alle maniche e all'orlo.


Ulteriori informazioni sul lavoro di Nina Voluta sono su http://www.ninavoluta.com/



Pitti Uomo V: H.M.S. Endurance



Interessante la scelta dei tessuti che sono tecnologici e confortevoli vedi imbottiture che mantengono la temperatura del corpo a 37 ° o "panni compact ad alta densità".

Il marchio si ispira all’avventura di Sir Shackleton e propone colori quali blu (navy, carta da zucchero, avio), marrone (testa di moro, fango), verde militare, i “grigi” declinati in varie tonalità, e il melanzana, l'amaranto, il mattone.

La collezione si ispira alla spedizione al Polo Sud del lontano 1914, ecco che allora servono materiali come il “panno compact” e il cotone “effetto cerata” per confezionare capospalla molto caldi e isolanti contro il grande freddo, ed ecco che i capi in piuma 100% goose, leggeri, con un’elevata capacità di regolazione termica si inseriscono a pieno titolo nella collezione che si sviluppa anche in ambito maglieria (finezze dalla 12 alla 3), dove si propone l’interpretazione delle vecchie maglie - stile marina - con inserti in panno.
L'avventura del '14 è poi rievocata dall'uso di lane gasate, cotoni tecnici, filati nylon con miste originali che donano un particolare aspetto casual ed elegante ai prodotti.

Altro dettaglio da considerare: la smerigliatura della maglieria, cioè uno speciale trattamento che dona morbidezza e piacevolezza al tatto.




PITTI UOMO IV: Tween

Il brand TWEEN, propone un uomo pulito, sobrio ed elegante nel vestire, un uomo-ragazzo che è classico quanto basta, ma fresco ed essenziale nel proporsi.

I colori della collezione autunno-inverno 09-10 sono i toni annebbiati del verde, del caffè, del grigio, del blu e del rosso, abbinati al bianco.
La qualità del prodotto, dei materiali e del design vuole porre Tween a metà tra il lusso e il mercato di massa, tra una visione della virilità moderna e legata alla funzionalità e un'aderenza ai valori del brand: autenticità e semplicità.

Maggiori info su http://www.tween.com.tr






Ci piace la giacca di pelle, asciutta, rimodernata e utile per ogni momento della giornata.




Pitti Uomo III: le borse di Furla da uomo per la prossima stagione A/I 2009-10

Questa shopper da uomo di Furla per la prossima stagione A/I 2009-10 è chiamata LONDON CASUAL BU 07 ed è in vitello con stampa "saffiano".

Personalmente, la trovo ottima per viaggiare e penso che la comprerei anche io, quindi più che una borsa da uomo mi sembra una borsa unisex, pulita, duratura nel tempo anche nello stile, non ci si stufa di un modello così. La borsa shopper chiamata AMSTERDAM BU39, ricorda tantissimo le borse di Prada in nylon, borse che hanno decretato la fortuna del brand e che continuano ad avere un loro valore stilistico anche se decisamente non vale la formula qualità-prezzo, perché essendo in nylon, ci si chiede perché bisogna spendere diverse centinaia di euro? In fondo è solo nylon...

In questo caso, la borsa di FURLA ha gli attacchi (manici) e i dettagli in cuoio opaco.

Ci auguriamo vivamente che il prezzo sia abbordabile, perché anche questo modello, io che sono una donna che viaggia molto, lo ruberei al mio lui di corsa.
La borsa ci piace molto.

Decisamente molto formale e classica la seguente cartella office (LONDON FASHION BU14) realizzata in vitello stampa cocco, lucido amaranto.
Si presta come ottimo regalo a qualche professionista.
Il materiale sembra spazzolato e sfumato, almeno in foto, non risulta piatto e questo particolare potrebbe essere l'innovazione del modello che lo distinguerebbe da altri.


La BERLIN BU 49 è una borsa da lavoro, portadocumenti, ma direi porta- tutto, porta anche abiti per una notte fuori.
E' realizzata in feltro grigio con manici e dettagli in cuoio lucido, ha un richiamo militare che funge da decorazione, nel laterale, tipo "mostrina".
Il particolare a vederlo bene non dispiace, in quanto non è molto forte e non disturba il design complessivo della borsa. Bello l'abbinamento feltro e cuoio anche per uomo.


Maggiori informazioni su http://www.furla.com


Pitti uomo - II

Una ulteriore considerazione sulle novità di Pitti Uomo:
se Converse All Star sarà ancora protagonista nella prossima stagione invernale con le sue calzature sportive declinate in materiali di ogni tipo, si deve ricordare il salto in avanti sempre sullo stesso concetto, realizzato da Hope For Men: il modello All Star è reinventato in pelle.

In apparenza il paio di calzature da uomo realizzato da Emma Hope, sembra una All Star, tale e quale, invece la struttura è del tutto diversa ed è impreziosita dall'uso della pelle al posto della gomma.
Interessanti anche le ballerine che Emma Hope propone per la prossima stagione: in tessuto damascato, in velluto con elastico e del tutto comode.

Pitti Uomo

La visita a Pitti Uomo è stata molto interessante, la fiera è andata bene a giudicare dalla massiccia presenza di compratori.

Questa stagione si è rivelata molto interesse soprattutto per marchi come The Royal Pine Club, Sweet Years (bella la proposta di stivali alti da donna con tomaia di vernice e piumino imbottito sul gambale), Roy Roger's (la cui collezione è stata arricchita da pantaloni modello jeans in tessuto diverso e colorato), Mavi (che ha presentato proposte basic), Franklin and Marshall (bella la ricerca, belli i prodotti innovativi come pantaloni da ginnastica inediti e bella la ricostruzione del mood sportivo Uk), Amazonlife (che ha proposto borse in tessuti riciclati e associati al Tree Tap).

Dal punto di vista dell'abbigliamento da uomo su basi classiche si deve sottolineare la grande eco di Brunello Cucinelli Cashmere, interamente prodotto in Italia.

Il marchio ha presentato collezioni solo apparentemente formali: i capispalla da uomo sono tutti da scoprire nelle rifiniture interne, perché le giacche sono sfoderate, e non è un demerito, anzi, risultano arricchite da tasche interne, sono leggere come piume e molto confortevoli ad indossarle, realizzate in tessuti pregiati della migliore tradizione tessile italiana.

Il feedback della fiera di Pitti Uomo è decisamente positivo, soprattutto per quei marchi che hanno evidenziato la loro vocazione "local" e orgogliosamente la ribadiscono nelle proposte made in Italy o made in Japan come per Rei Kawabuko che ha presentato le sue proposte maschili con il marchio Homme Deux.

la focaccia alle cipolle

Oltre che di calzature e tendenze, mi occupo di cibo, nel senso che mi piace mangiare, ma non stra-mangiare, la linea la mantengo (il mio corpo lo merita) e mi piace cucinare, soprattutto ora che fuori è freddo e io mi sono impigrita, allora quando la letargia mi prende, mi scatta anche l'estro creativo e mi sfogo in cucina.

Ieri l'altro, ho preparato la base per la focaccia e avendo voglia di cipolle, ho pensato bene di fare la focaccia con le cipolle (rigorosamente casalinga).

Ho bollito due patate, le ho schiacciate e con il lievito di birra, acqua, un po' d'olio, la farina e un pizzico di sale le ho impastate fino a quando la massa da appiccicosissima, è diventata autonoma.

Successivamente quando la pasta era ben liscia e ben infarinata, l'ho lasciata crescere per 3 - 4 ore circa.

Intanto, nel micro-onde ho messo 4 -5 cipolle, tagliate a rondelle, a cuocere per 20 minuti.

Verso l'imbrunire, ho rimaneggiato la pasta, l'ho stesa in un contenitore rotondo, dove l'ho massaggiata delicatamente per stenderla e poi l'ho ricoperta di cipolle, olio e origano, un po' di sale e l'ho messa al forno a 200 per 25 minuti.

Il risultato? un'ottima focaccia morbida e croccante allo stesso tempo, ricoperta di cipolle.

Sandali di Via Condotti

Questi sandali da sera sono di Philosophy Alberta Ferretti: soletto di pulizia color salmone (il soletto interno ora è di moda rosa, salmone, rosso, etc.), il tacco è un tacco scultura tipo totem, rifinito in nero opaco e con "capitello" al tallone.
La tomaia è in capretto nero e davanti c'è un fioccone nero in raso.

Ieri, 08.01.09, il sandalo era ancora nelle vetrine di via Condotti, invece le altre calzature fotografate alla fine dell'anno erano state sostituite prontamente dalla vetrinista che ha evidentemente deciso di esporre e rinfrescare la vetrina per far rotare i prodotti del negozio, probabilmente in virtù degli abiti da sera scelti e mostrati al pubblico.

Trovo che la rotazione delle vetrine sia una strategia giusta in questo momento, serve per animare il punto vendita e per lanciare messaggi
tipo " entrate gente, il brand è vivo e vegeto, non sente la crisi, tutto si muove qui..." oppure: "siamo all'altezza della situazione - cioè Via dei Condotti - siamo agguerriti anche se vendiamo abiti e accessori romantici, siamo competitivi e non ci fa paura niente e nessuno..."
Insomma è come sfogliare una rivista di moda appena comprata, c'è sempre da vedere e considerare, studiare, soppesare e per una volta tornare a Via Condotti dopo pochi giorni vale la passeggiata, perchè ho visto prodotti nuovi.
Altra scarpa, altra storia: spuntato anni '20, tomaia traforata con trasparente sotto dello stesso colore, effetto ricamo, incrocio di cinturini, piccolo plateau davanti e soletto di pulizia in una tonalità caramello.

Qui si nota il particolare: i bottoncini ricoperti in pelle a cui si agganciano tramite asole i cinturini incrociati. Un design bello nel riferimento al passato e nel coraggio di rilanciare un modello non facile, romantico e con traforature di tempi infantili che contrastano coi tempi bui della modernità.
Questo modello sarà perfetto per la prossima primavera, senza calze coprenti e andrà bene sotto ogni pantalone, camicia e vestito.







Negozi di tendenza al rione Monti/Roma

Prima della fine del 2008 (anno bisesto, nero e funesto... vedi oggi 30.12.08 che scopro radiatore rotto, grrr), insomma ho fatto un giro al Rione Monti e mi sono ritrovata.

Ad un certo punto sono arrivata da IoI, negozio di moda, arte e design a Piazza degli Zingari, 11 quando il mio cuore ha palpitato al ricordo dell'Angelo Mai Occupato (http://www.angelomai.org/) e alle feste e agli amici con cui mi intrattenevo fino a notte tarda (alba), purtroppo l'Angelo Mai non è più lì, in compenso il negozio è vivo e vegeto, molto ben arredato con sedie di legno di cinema dismessi, con tavoli di risulta finto - o vero - povero rimessi in sesto e con proposte moda originali, nel panorama asfittico commerciale romano, un vero toccasana per i creativi dove trovare prodotti Pringle of Scotland, Missoni, Coming Soon (http://www.sinv.com/), etc.

In Piazza madonna dei Monti, ho fatto una pausa pranzo non indifferente: alla Bottega del Caffè (Piazza Madonna dei Monti, 5) si mangiano panini (sic), pasta calda (e vai!), insalate, pochi secondi piatti, qualche dolce in un'atmosfera antica da Bistrò con specchi incorniciati con stucchi, tavolini rotondi e parecchie bottiglie di vino in vista. Il posto è rilassante, molto distante dai terribili bar Usa e Getta, vado di fretta, mi mangio un panino e via, no il bar è perfetto per riposare, gustare e finalmente parlare senza casini di sottofondo in pace e rilassatezza vera (quella romana che a volte ancora si manifesta in qualche sottobosco del centro).

Ma la scoperta (sono un'esploratrice urbana indefessa) è stata il negozio Ninnao, in via Urbana, 54, di gusto parigino, con antichi giocattoli per bambini, che vende abbigliamento da bambino davvero unico. Un posto da fotografare in ogni suo più piccolo particolare a cominciare dalle belle stelle natalizie che decoravano la vetrina: cartone dipinto e appese al soffitto con uno spago. Ha anche il sito web (http://www.spazioninnao.com/), ma non si vede ancora nulla, meglio recarsi di persona e fare l'esperienza direttamente.

tendenze da roma




















Questa meravigliosa vetrina si trova nella zona di via dei Coronari a Roma, in una zona tranquilla per chi ha voglia di una appagante quanto rilassante passeggiata.

Girando l'angolo, poi succede di cambiare epoca, dal mondo antico al mondo contemporaneo:
il negozio si chiama Giardino Segreto e si trova vicino ad un famosissimo locale della capitale "Giulio Passami L'Olio". Quindi la passeggiata al di qua del Tevere è ricca di scoperte, in questo caso il "Giardino Segreto" mi ha affascinato e ho voluto cogliere meglio il particolare come si vede nella terza foto.




















Le scoperte non finiscono mai, anche conoscendo la zona questo negozio è stata una bella sorpresa e quando necessiterò di una boccata d'aria contemporanea forse mi troverò da quelle parti.