This is the fashion blog of Stilinga, a fashion designer who works from home. She is from Rome, Italy and she writes about trends, things she loves to do in Rome and art. Questo è il fashion blog, e non solo, di stilinga (una stilista che lavora da casa - è una stilista-casalinga) e che spesso tra una creazione di moda e l'altra, tra ricerche e fiere, si occupa anche del suo quotidiano e del contesto in cui vive.
Fine del Pd: Franceschini contestato
http://video.corriere.it/franceschini-contestato-ristorante/b8ea4f2a-aa4f-11e2-968c-b1e4e5776c81
Fine del partito mai nato e fine della casta: ultima legislatura dei debosciati inciucisti, incapaci a tutto (soprattutto ad eleggere un nuovo presidente della Repubblica), indigesti al popolo italiano e alieni alla realtà.
Fine del partito mai nato e fine della casta: ultima legislatura dei debosciati inciucisti, incapaci a tutto (soprattutto ad eleggere un nuovo presidente della Repubblica), indigesti al popolo italiano e alieni alla realtà.
Frau Merkel: Italy is not a Club Med country!
While Frau Merkel and her husbad are in Ischia for vacation as you can see in this link
http://www.corriere.it/esteri/foto/03-2013/merkel/accappatoio/merkel-vacanza-relax-ischia_f69a9a4e-99e4-11e2-81ce-7be9fc1a292e.shtml#1
Italians are at home for unemployment resaons and for our economy broke down thanks to German austerity.
Italy is not a Club Med country, since here we have pollution of all kinds:
http://en.wikipedia.org/wiki/Triangle_of_death_(Italy)
http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/03/20/inquinamento-dellaria-nord-italia-maglia-nera-deuropa-lombardia-irrespirabile/198814/
http://www.legambientecalabria.org/home/galleria-fotografica-dettaglio.asp?id_cart=22&cart=Marine%20Pollution%20-%20Roccella%20Ionica%20Settembre%202009
http://www.wantedinrome.com/news/2001904/arsenic-leads-to-water-ban-north-of-rome.html
http://www.guardian.co.uk/world/2012/aug/17/italy-ilva-steelworks-cancer-pollution
http://jerrygarrett.wordpress.com/2012/06/12/taranto-italys-worst-tourist-destination/
http://www.italymag.co.uk/forums/general-chat-about-italy/1580-puglia-toxic-scandal.html
http://staff.polito.it/massimo.zucchetti/Quirra_JEPE.pdf
http://www.numbeo.com/pollution/country_result.jsp?country=Italy
And of course disasters are in every part of the country:
http://www.guardian.co.uk/world/2012/may/29/italy-earthquakes-800-aftershocks-emilia
http://en.wikipedia.org/wiki/2009_L'Aquila_earthquake
http://storyful.com/stories/1000011271
http://italychronicles.com/cinque-terre-floods/
and do not forget mafia, 'ndrangheta, camorra and sacra corona unita!
http://www.corriere.it/esteri/foto/03-2013/merkel/accappatoio/merkel-vacanza-relax-ischia_f69a9a4e-99e4-11e2-81ce-7be9fc1a292e.shtml#1
Italians are at home for unemployment resaons and for our economy broke down thanks to German austerity.
Italy is not a Club Med country, since here we have pollution of all kinds:
http://en.wikipedia.org/wiki/Triangle_of_death_(Italy)
http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/03/20/inquinamento-dellaria-nord-italia-maglia-nera-deuropa-lombardia-irrespirabile/198814/
http://www.legambientecalabria.org/home/galleria-fotografica-dettaglio.asp?id_cart=22&cart=Marine%20Pollution%20-%20Roccella%20Ionica%20Settembre%202009
http://www.wantedinrome.com/news/2001904/arsenic-leads-to-water-ban-north-of-rome.html
http://www.guardian.co.uk/world/2012/aug/17/italy-ilva-steelworks-cancer-pollution
http://jerrygarrett.wordpress.com/2012/06/12/taranto-italys-worst-tourist-destination/
http://www.italymag.co.uk/forums/general-chat-about-italy/1580-puglia-toxic-scandal.html
http://staff.polito.it/massimo.zucchetti/Quirra_JEPE.pdf
http://www.numbeo.com/pollution/country_result.jsp?country=Italy
And of course disasters are in every part of the country:
http://www.guardian.co.uk/world/2012/may/29/italy-earthquakes-800-aftershocks-emilia
http://en.wikipedia.org/wiki/2009_L'Aquila_earthquake
http://storyful.com/stories/1000011271
http://italychronicles.com/cinque-terre-floods/
and do not forget mafia, 'ndrangheta, camorra and sacra corona unita!
Mamma Aldrovandi: "Il sit-in di oggi? Una provocazione gratuita" - Video - Corriere TV
Mamma Aldrovandi: "Il sit-in di oggi? Una provocazione gratuita" - Video - Corriere TV
Famiglia Aldrovandi noi siamo con voi e la polizia ci fa paura!
Famiglia Aldrovandi noi siamo con voi e la polizia ci fa paura!
Fornero e ribeccati pure questo articolo!
da: http://www.alessandrorobecchi.it/index.php/201303/il-loden-va-in-naftalina-non-ci-manchera/
Il loden va in naftalina. Non ci mancherà
pubblicato in Il Fatto Quotidiano
Avviso. Doveste sentire in giro di un posto vacante da consigliere comunale, o responsabile di biblioteca pubblica, o dirigente scolastico di qualche sperduto istituto della provincia, fate un fischio. Avvertite Mario Monti, che da qualche mese si offre indomito per ogni incarico o mansione, da presidente della Repubblica in giù, passando per presidente del Senato e presidente del Consiglio se le cose dovessero mettersi, invece che male, malissimo. Sui grandi giornali che ne hanno sostenuto l’azione dipingendolo come salvatore della patria, ora fingono di non conoscerlo: prima Mario Monti campeggiava nei titoli a nove colonne, e ora bisogna cercarlo nelle brevi di cronaca, accanto al gattino recuperato dai pompieri e alla mostra canina.
Questo mesto tramonto – non solo di Mario Monti, ma anche di tutti gli innamorati del suo loden – getta una luce inquietante sulla parola “tecnico”, che per oltre un anno ha tenuto banco nell’immaginario politico nazionale. Ora che avremo (forse) un nuovo premier, (forse) un nuovo governo e (forse) uno stretto sentierino da percorrere verso il nebuloso futuro, una cosa è certa: l’esperienza dello squadrone tecnico che ha guidato il paese finisce tra gli sberleffi e le risate in sottofondo come nelle peggiori sit-com.
Abbiamo la più grave crisi diplomatica degli ultimi anni (quella con l’India). Abbiamo prescrizioni più facili per certi reati di concussione. E soprattutto abbiamo la peggior riforma del lavoro dai tempi di Ramsete II, perché la riforma Fornero ha avuto per i lavoratori precari italiani più o meno le stesse conseguenze del vaiolo sugli aztechi: una strage. Con il suo aplomb da madamina sabauda, il ditino alzato e l’aria da docente spazientita, la signora – al netto delle lacrime – concionava di flessibilità buona e flessibilità cattiva. Promise a tutti che modificare l’articolo 18 avrebbe reso più facili le assunzioni, e invece – all’apparir del vero – sono aumentati licenziamenti e contenziosi, e la disoccupazione ha raggiunto punte record. Solo il cinque per cento dei precari è stato “stabilizzato”. Per il 27 per cento di loro, invece, si è aperta una botola sotto i piedi e sono spariti a ingrossare le statistiche della disoccupazione. Un altro 22 per cento è passato a un contratto con meno tutele, cioè stavano immersi nel guano fino al mento e la riforma Fornero ha fatto l’onda. “E’ una scommessa, non so se funzionerà”, ha detto madama Fornero della sua riforma. Era il 25 gennaio, e già si sapeva che la scommessa era persa di brutto. Ieri ha sottolineato con foga che la sua riforma era fatta per la crescita, non per la crisi. Che è un po’ come presentarsi in bikini al Polo Nord e dire: “ma io mi ero vestito per i Caraibi, mica per sto freddo!”. Per tacere della maestosa figuraccia sul numero degli esodati, degli sconclusionati attacchi a chi forniva cifre vere, trattato come sabotatore della patria e nemico della ripresa.
Bene. Anzi male. Comunque vada, l’allegra pattuglia dei “tecnici” ci lascia e non si trova nessuno – nemmeno gli entusiasti sponsor della prima ora – che ne sentirà la mancanza. Ora puliscono le scrivanie e tornano alle loro occupazioni. Ci lasciano un disastro considerevole e si portano via quell’aura di superiorità “tecnica” che li ha avvolti e protetti. La speranza è che si portino a casa anche tutte quelle chiacchiere su merito, competenza, capacità, preparazione e altre eleganti suppellettili da scrivania – compresa l’agenda Monti – da inscatolare in queste ore.
Questo mesto tramonto – non solo di Mario Monti, ma anche di tutti gli innamorati del suo loden – getta una luce inquietante sulla parola “tecnico”, che per oltre un anno ha tenuto banco nell’immaginario politico nazionale. Ora che avremo (forse) un nuovo premier, (forse) un nuovo governo e (forse) uno stretto sentierino da percorrere verso il nebuloso futuro, una cosa è certa: l’esperienza dello squadrone tecnico che ha guidato il paese finisce tra gli sberleffi e le risate in sottofondo come nelle peggiori sit-com.
Abbiamo la più grave crisi diplomatica degli ultimi anni (quella con l’India). Abbiamo prescrizioni più facili per certi reati di concussione. E soprattutto abbiamo la peggior riforma del lavoro dai tempi di Ramsete II, perché la riforma Fornero ha avuto per i lavoratori precari italiani più o meno le stesse conseguenze del vaiolo sugli aztechi: una strage. Con il suo aplomb da madamina sabauda, il ditino alzato e l’aria da docente spazientita, la signora – al netto delle lacrime – concionava di flessibilità buona e flessibilità cattiva. Promise a tutti che modificare l’articolo 18 avrebbe reso più facili le assunzioni, e invece – all’apparir del vero – sono aumentati licenziamenti e contenziosi, e la disoccupazione ha raggiunto punte record. Solo il cinque per cento dei precari è stato “stabilizzato”. Per il 27 per cento di loro, invece, si è aperta una botola sotto i piedi e sono spariti a ingrossare le statistiche della disoccupazione. Un altro 22 per cento è passato a un contratto con meno tutele, cioè stavano immersi nel guano fino al mento e la riforma Fornero ha fatto l’onda. “E’ una scommessa, non so se funzionerà”, ha detto madama Fornero della sua riforma. Era il 25 gennaio, e già si sapeva che la scommessa era persa di brutto. Ieri ha sottolineato con foga che la sua riforma era fatta per la crescita, non per la crisi. Che è un po’ come presentarsi in bikini al Polo Nord e dire: “ma io mi ero vestito per i Caraibi, mica per sto freddo!”. Per tacere della maestosa figuraccia sul numero degli esodati, degli sconclusionati attacchi a chi forniva cifre vere, trattato come sabotatore della patria e nemico della ripresa.
Bene. Anzi male. Comunque vada, l’allegra pattuglia dei “tecnici” ci lascia e non si trova nessuno – nemmeno gli entusiasti sponsor della prima ora – che ne sentirà la mancanza. Ora puliscono le scrivanie e tornano alle loro occupazioni. Ci lasciano un disastro considerevole e si portano via quell’aura di superiorità “tecnica” che li ha avvolti e protetti. La speranza è che si portino a casa anche tutte quelle chiacchiere su merito, competenza, capacità, preparazione e altre eleganti suppellettili da scrivania – compresa l’agenda Monti – da inscatolare in queste ore.
Fornero: BECCATI QUESTA! Rai Tre Presadiretta - Domenica 17 marzo 2013
Fornero, Elsa Fornero, beccati 'sta paccata di rivelazioni sulla tua riforma del lavoro, dannosa ed inutile!
E poi vieni a dire che i giovani sono choosy e senza voglia di lavorare!
Vista la tua completa inesperienza ed ignoranza in materia di lavoro, non si capisce per quale motivo ancora non ti abbiano tolto la cattedra universitaria. Potresti assaggiare la favolosa posizione degli esodati e ti farebbe bene capire la realtà sulla tua pelle, una volta tanto.
Ringraziamo Presa Diretta!
Rai Tre Presadiretta - Domenica 17 marzo 2013
E poi vieni a dire che i giovani sono choosy e senza voglia di lavorare!
Vista la tua completa inesperienza ed ignoranza in materia di lavoro, non si capisce per quale motivo ancora non ti abbiano tolto la cattedra universitaria. Potresti assaggiare la favolosa posizione degli esodati e ti farebbe bene capire la realtà sulla tua pelle, una volta tanto.
Ringraziamo Presa Diretta!
Rai Tre Presadiretta - Domenica 17 marzo 2013
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