Stilinga and Annienoir are happy to inform all the shoe lovers, shoe designers and shoe producers, that they have just developed and published a trend book for the female Shoe field, made to focus on major important trends for the next winter seasons.
This ultimate work is a proposal of very interesting and updated design ideas for platforms, lasts, heels and uppers, due to their Italian shoe design creativity and their studies of the coming seasons.
This special trend book is enriched with a broad research done in the most important European shopping streets, with color charts and impressive and detailed sketches.
The trends in shoes of this book are going to make a statement in the next Winter seasons.
The 60 pages book is something you should not miss for creating your new shoe collections and to know what concepts and ideas are going to become reality in the coming seasons.
Every copy will be made on demand by Blurb.
This is the fashion blog of Stilinga, a fashion designer who works from home. She is from Rome, Italy and she writes about trends, things she loves to do in Rome and art. Questo è il fashion blog, e non solo, di stilinga (una stilista che lavora da casa - è una stilista-casalinga) e che spesso tra una creazione di moda e l'altra, tra ricerche e fiere, si occupa anche del suo quotidiano e del contesto in cui vive.
Trend Book for Shoes: Autumn winter by Annienoir and Stilinga
Trend forecast shoes by Stilinga and Annienoir
BOOK INFO
Trend and inspiration for shoes of the next seasons autumn/winter 2010/11 and 2011/12.
Photographic researches, palette colours and suggestions for the 4 coolest themes that the designers will propose for the future shoes collections.
BOOK INFO
Trend and inspiration for shoes of the next seasons autumn/winter 2010/11 and 2011/12.
Photographic researches, palette colours and suggestions for the 4 coolest themes that the designers will propose for the future shoes collections.
Le intereferenze della Chiesa cattolica nelle elezioni regionali
Stilinga ha appena appreso da L'Unità on line di oggi, 23.03.10, che Bagnasco ha affermato:
«Quale solidarietà sociale è possibile se si rifiuta o si sopprime la vita, specialmente la più debole?». Se lo chiede il presidente della Cei, card. Angelo Bagnasco, che invita gli elettori cattolici a tener conto nel voto alle regionali dei temi etici non negoziabili. Questo, spiega, è suggerito anche dall'impiego della RU486 e dalla diffusione di metodiche contraccettive cosidette di emergenza, che preoccupano i vescovi italiani, per i quali in questo modo «l'aborto sarà prolungato e banalizzato», con il risultato di una «invisibilità etica che è disconoscimento che ogni essere è per se stesso, fin dall'inizio della sua avventura umana». «In questo contesto, inevitabilmente denso di significati, sarà bene - scandisce il card. Bagnasco - che la cittadinanza inquadri con molta attenzione ogni singola verifica elettorale, sia nazionale sia locale e quindi regionale». Parole molto chiare, che escludono qualunque sostegno alle candidate del Pd per il Lazio e il Piemonte, che hanno preso posizione pubblicamente a favore dell'impiego della RU486 nelle strutture sanitarie che dipendono - come è noto - proprio dalle Regioni.
Allora, di fronte a tale arroganza e presunzione cattolica, Stilinga afferma che la Chiesa dovrebbe occuparsi dei suoi problemi interni (pare ne abbiano parecchi ultimamente, o no?) e magari si dovrebbe occupare anche di più della spiritualità dei suoi adepti, non del corpo, soprattutto non del corpo delle donne anche perchè gli eclessiastici che parlano e indicano cosa è secondo loro giusto per le donne, non risulta abbiano un apparato riproduttivo femminile e quindi come possono ragionare in termini teorici di argomenti lontanissimi dal loro corpo e dalla loro condizione totale di essere umani maschili? Vogliamo parlare della loro prostata?
Del resto noi donne, esseri umani degni e cittadine italiane possiamo affermare e chiedere:
"Quale solidarietà sociale è possibile se si rifiuta di debellare i pedofili, gli strupratori, gli assassini, i mafiosi e i ladri da ogni diocesi, da ogni chiesa del mondo e non ci si rifiuta di sommistrare loro i sacramenti? o si brutalizza la vita di giovani inermi e deboli? "
E' anche da sottolineare che ora il Papa ha ammesso l'esistenza di diversi casi di pedofilia, ma per quando tempo la Chiesa ha saputo ed omertosamente ha taciuto? e quante connessioni ha la Chiesa con la mafia?
Allora se Bagnasco predica, anche Stilinga e ogni singolo essere umano predica! Vediamo se questi arroganti preti colgono l'antifona! E noi votiamo per chi vogliamo senza seguire le indicazioni inopportune di Bagnasco e della Chiesa.
«Quale solidarietà sociale è possibile se si rifiuta o si sopprime la vita, specialmente la più debole?». Se lo chiede il presidente della Cei, card. Angelo Bagnasco, che invita gli elettori cattolici a tener conto nel voto alle regionali dei temi etici non negoziabili. Questo, spiega, è suggerito anche dall'impiego della RU486 e dalla diffusione di metodiche contraccettive cosidette di emergenza, che preoccupano i vescovi italiani, per i quali in questo modo «l'aborto sarà prolungato e banalizzato», con il risultato di una «invisibilità etica che è disconoscimento che ogni essere è per se stesso, fin dall'inizio della sua avventura umana». «In questo contesto, inevitabilmente denso di significati, sarà bene - scandisce il card. Bagnasco - che la cittadinanza inquadri con molta attenzione ogni singola verifica elettorale, sia nazionale sia locale e quindi regionale». Parole molto chiare, che escludono qualunque sostegno alle candidate del Pd per il Lazio e il Piemonte, che hanno preso posizione pubblicamente a favore dell'impiego della RU486 nelle strutture sanitarie che dipendono - come è noto - proprio dalle Regioni.
Allora, di fronte a tale arroganza e presunzione cattolica, Stilinga afferma che la Chiesa dovrebbe occuparsi dei suoi problemi interni (pare ne abbiano parecchi ultimamente, o no?) e magari si dovrebbe occupare anche di più della spiritualità dei suoi adepti, non del corpo, soprattutto non del corpo delle donne anche perchè gli eclessiastici che parlano e indicano cosa è secondo loro giusto per le donne, non risulta abbiano un apparato riproduttivo femminile e quindi come possono ragionare in termini teorici di argomenti lontanissimi dal loro corpo e dalla loro condizione totale di essere umani maschili? Vogliamo parlare della loro prostata?
Del resto noi donne, esseri umani degni e cittadine italiane possiamo affermare e chiedere:
"Quale solidarietà sociale è possibile se si rifiuta di debellare i pedofili, gli strupratori, gli assassini, i mafiosi e i ladri da ogni diocesi, da ogni chiesa del mondo e non ci si rifiuta di sommistrare loro i sacramenti? o si brutalizza la vita di giovani inermi e deboli? "
E' anche da sottolineare che ora il Papa ha ammesso l'esistenza di diversi casi di pedofilia, ma per quando tempo la Chiesa ha saputo ed omertosamente ha taciuto? e quante connessioni ha la Chiesa con la mafia?
Allora se Bagnasco predica, anche Stilinga e ogni singolo essere umano predica! Vediamo se questi arroganti preti colgono l'antifona! E noi votiamo per chi vogliamo senza seguire le indicazioni inopportune di Bagnasco e della Chiesa.
Vedo Escort!
Stilinga, un primo pomeriggio di un lunedì qualsiasi, aspettava per un appuntamento qualcuno con cui fare un colloquio di lavoro (di progettazione creativa, è bene dichiararlo) a Piazza di Spagna e in quel quarto d'ora d'attesa, ha notato con sgomento un via vai inarrestabile di donne taccute (con tacchi vertiginosi), labbrute (con labbra canotto di plastica), minigonnute (con minigonne inguinali) e iper curate che solo a vederle si capisce che appartengano alla legione delle 350 Escort che affollano il centro di Roma nei giorni lavorativi dei parlamentari/faccendieri/ladri/massoni/camorristi/uomini primitivi.
La scoperta e la sensazione di estraniamento dal reale ha gettato Stilinga nello sconforto totale infatti non faceva altro che cercarsi nel vetro specchiante di qualche negozio per vedersi e vedersi vestita, da vera signora, diversa e molto distante da tutte quelle povere figlie (definite da qualcuno donne disinibile ma che in realtà fingono solo per soldi) che per guadagnare molto in questo miserevole Paese la danno ai potenti, sperando di potere un giorno anche loro, eserciare il potere dei loro clienti (senza eufemismi) puttanieri.
Insomma un mondo Escort e Trans si muove, vive ed esiste in pieno centro, tra i turisti e non e le si nota subito non solo per i tacchi e le mini, ma per le firme e gli accessori di marca, di lusso raffinato che esibiscono, trofei e supporto psicologico della loro "professione".
Vorrei lanciare un appello: SI VIVE BENE PURE SENZA MARCHE ADDOSSO, SENZA GRIFFE DI LUSSO E PERO' AVENDO MOLTA DIGNITA', VERO LUSSO CONTEMPORANEO.
Stilinga inoltre sottolinea come quei primitivi maschi parlamentari, faccendieri, mafiosi che vanno con "donne disinibite" (si fa per dire) siano dei beoti idioti e oltremodo RACCHI fino alla radice del capello (se ancora ne hanno) e tra loro emerge il capo degli idioti puttanieri: Mr B.
Ma se tutte queste belle donne avessero avuto accesso possibile ad altre carriere, oneste, dignitose e ben pagate, maschi primitivi davvero sarebbero venute a pagamento con voi?
La risposta è unica: NO.
La scoperta e la sensazione di estraniamento dal reale ha gettato Stilinga nello sconforto totale infatti non faceva altro che cercarsi nel vetro specchiante di qualche negozio per vedersi e vedersi vestita, da vera signora, diversa e molto distante da tutte quelle povere figlie (definite da qualcuno donne disinibile ma che in realtà fingono solo per soldi) che per guadagnare molto in questo miserevole Paese la danno ai potenti, sperando di potere un giorno anche loro, eserciare il potere dei loro clienti (senza eufemismi) puttanieri.
Insomma un mondo Escort e Trans si muove, vive ed esiste in pieno centro, tra i turisti e non e le si nota subito non solo per i tacchi e le mini, ma per le firme e gli accessori di marca, di lusso raffinato che esibiscono, trofei e supporto psicologico della loro "professione".
Vorrei lanciare un appello: SI VIVE BENE PURE SENZA MARCHE ADDOSSO, SENZA GRIFFE DI LUSSO E PERO' AVENDO MOLTA DIGNITA', VERO LUSSO CONTEMPORANEO.
Stilinga inoltre sottolinea come quei primitivi maschi parlamentari, faccendieri, mafiosi che vanno con "donne disinibite" (si fa per dire) siano dei beoti idioti e oltremodo RACCHI fino alla radice del capello (se ancora ne hanno) e tra loro emerge il capo degli idioti puttanieri: Mr B.
Ma se tutte queste belle donne avessero avuto accesso possibile ad altre carriere, oneste, dignitose e ben pagate, maschi primitivi davvero sarebbero venute a pagamento con voi?
La risposta è unica: NO.
La Maison de la Plage - Paris
E' con grandissimo onore e orgoglio che Stilinga oggi segnala un interessante collettivo artistico che si è riunito in quel di Paris: http://lamaisondelaplag.canalblog.com/
Come recita il blog: "La "MdP 2" est située au coeur de Belleville, rue Dénoyez. C'est l’atelier de M. Decraene, R. Paquez, M.J Caprasse et Isa Kaos mais c’est aussi celui des habitants du quartier qui ont ponctuellement besoin d’un espace d'exposition et de réunion..."
Gli artisti/artigiani/stilisti/designer M.Decraene, R Paquez, M.J. Caprasse e Isa Kaos hanno ravvivato il quartire di Belleville con la loro inarrestabile e feconda creatività. Sicuramente un posto da visitare per ispirarsi.
Come recita il blog: "La "MdP 2" est située au coeur de Belleville, rue Dénoyez. C'est l’atelier de M. Decraene, R. Paquez, M.J Caprasse et Isa Kaos mais c’est aussi celui des habitants du quartier qui ont ponctuellement besoin d’un espace d'exposition et de réunion..."
Gli artisti/artigiani/stilisti/designer M.Decraene, R Paquez, M.J. Caprasse e Isa Kaos hanno ravvivato il quartire di Belleville con la loro inarrestabile e feconda creatività. Sicuramente un posto da visitare per ispirarsi.
Prima noi avevamo la terra e voi la bibbia, poi vi siete presi la terra e ci avete dato la bibbia
Che settimana pazzesca!
così stancante ed intensa, quasi non riesco a scrivere...
Ho intitolato questo post con un detto africano sulla colonizzazione, questo detto mi è rimbalzato in testa appena giunta ad una fiera di materiali per la moda e accessori.
Ero circondata da asiatici, ed erano vestiti con le firme italiane, mentre gli italiani erano vestiti coi prodotti asiatici.
Loro ricchi e felici, noi poveri e tristi...
Questo è il risultato dell'invasione delle produzioni asiatiche nel nostro mercato e nel mondo...
Non c'era una bella aria in fiera, soprattutto tra gli italiani espositori e tra gli addetti ai lavori che erano sul depresso andante, anche colei che ha esposto le tendenze della prossima stagione estiva, necessitava di sostegno psicologico.
Fuori dalla sala delle tendenze, aspettavano il loro turno gli stranieri per l'esposizione in inglese e facevano un tale casino! ridevano, giocavano, si sollazzavano.
Noi italiani, nel buio della sala, mentre le immagini della prossima stagione scorrevano, ascoltavamo mesti ed assorti i seguenti concetti: dobbiamo tornare al fatto al mano, alla slow fashion, dobbiamo trovare i nostri punti di riferimento in un momento di grossa crisi... e fuori gli asiatici ridevano, urlavano, esultavano.
Noi avevamo il made in Italy e loro il prezzo, ora loro hanno il made in Italy e noi non abbiamo nulla, neanche il prezzo!
così stancante ed intensa, quasi non riesco a scrivere...
Ho intitolato questo post con un detto africano sulla colonizzazione, questo detto mi è rimbalzato in testa appena giunta ad una fiera di materiali per la moda e accessori.
Ero circondata da asiatici, ed erano vestiti con le firme italiane, mentre gli italiani erano vestiti coi prodotti asiatici.
Loro ricchi e felici, noi poveri e tristi...
Questo è il risultato dell'invasione delle produzioni asiatiche nel nostro mercato e nel mondo...
Non c'era una bella aria in fiera, soprattutto tra gli italiani espositori e tra gli addetti ai lavori che erano sul depresso andante, anche colei che ha esposto le tendenze della prossima stagione estiva, necessitava di sostegno psicologico.
Fuori dalla sala delle tendenze, aspettavano il loro turno gli stranieri per l'esposizione in inglese e facevano un tale casino! ridevano, giocavano, si sollazzavano.
Noi italiani, nel buio della sala, mentre le immagini della prossima stagione scorrevano, ascoltavamo mesti ed assorti i seguenti concetti: dobbiamo tornare al fatto al mano, alla slow fashion, dobbiamo trovare i nostri punti di riferimento in un momento di grossa crisi... e fuori gli asiatici ridevano, urlavano, esultavano.
Noi avevamo il made in Italy e loro il prezzo, ora loro hanno il made in Italy e noi non abbiamo nulla, neanche il prezzo!
miglioramento del carattere
E' vero, si cambia, si migliora il proprio carattere, ed è quello che sta accadendo anche a Stilinga che sta migliorando e che
-afferma se stessa senza remore
-è fedele a se stessa sempre e comunque, accada quel che accada
-abbandona coloro che per troppo egoismo, narcisismo e protagonismo si distinguono
-consapevolmente racconta come sono andati i fatti e aderisce al reale
-ha coraggio di mantenere la sua posizione e lotta a lungo e con determinazione anche con i consanguinei
-è divenuta inaffidabile con chi è inaffidabile e ritardataria con chi ritarda, testarda coi testardi, aggressiva con gli aggressivi per il gusto di far specchiare tutta la gente che rompe i c...ni! nei propri comportamenti
-è tornata ad essere quella che era da bimba senza se e senza ma e soprattutto ha iniziato a vedersi l'ombelico!
-è persa nuovamente in se stessa!
-ha mandato all'aria la "buona" educazione e l'essere una brava bambina!
-finalmente è inaffidabile, dice una cosa e ne pensa un'altra e ne fa un'altra ancora
-lotta con chi le manca di rispetto e chi fa promesse e poi non le mantiene
-prende allegramente in giro maschi arroganti e pieni di sè, che invece sono deboli ed insicuri
-sempre a quest'ultimi lancia piccole sfide per vedere se si sveglianno una volta per tutte e se davvero hanno un briciolo di coraggio che li renda degni
-afferma se stessa senza remore
-è fedele a se stessa sempre e comunque, accada quel che accada
-abbandona coloro che per troppo egoismo, narcisismo e protagonismo si distinguono
-consapevolmente racconta come sono andati i fatti e aderisce al reale
-ha coraggio di mantenere la sua posizione e lotta a lungo e con determinazione anche con i consanguinei
-è divenuta inaffidabile con chi è inaffidabile e ritardataria con chi ritarda, testarda coi testardi, aggressiva con gli aggressivi per il gusto di far specchiare tutta la gente che rompe i c...ni! nei propri comportamenti
-è tornata ad essere quella che era da bimba senza se e senza ma e soprattutto ha iniziato a vedersi l'ombelico!
-è persa nuovamente in se stessa!
-ha mandato all'aria la "buona" educazione e l'essere una brava bambina!
-finalmente è inaffidabile, dice una cosa e ne pensa un'altra e ne fa un'altra ancora
-lotta con chi le manca di rispetto e chi fa promesse e poi non le mantiene
-prende allegramente in giro maschi arroganti e pieni di sè, che invece sono deboli ed insicuri
-sempre a quest'ultimi lancia piccole sfide per vedere se si sveglianno una volta per tutte e se davvero hanno un briciolo di coraggio che li renda degni
Corso di Adobe Illustrator cs4 presso Abacoop a Roma
Stilinga, recentemente, ha pensato bene di completare la propria formazione iscrivendosi ad un corso di Adobe Illustrator cs4 presso Abaco (http://www.abacoop.it/) a Roma, zona Piramide.
40 ore totali di corso (una volta a settimana) ad un prezzo modico e soprattutto 40 ore tenute da un docente, paziente, equilibrato e pronto ad aiutare e ad approfondire le tematiche dei diversi allievi, Renato Zocchi.
Maggiori info su:
http://www.renatozocchi.com/
40 ore totali di corso (una volta a settimana) ad un prezzo modico e soprattutto 40 ore tenute da un docente, paziente, equilibrato e pronto ad aiutare e ad approfondire le tematiche dei diversi allievi, Renato Zocchi.
Maggiori info su:
http://www.renatozocchi.com/
Quanto sono cari i servizi postali di Poste Italiane
Arrivo or ora dall'ufficio postale di via della Fotografia, a Roma Sud, pare che abbiano assaltato col mitra un altro ufficio delle Poste non troppo lontano e già questa notizia mi sgomenta. Della serie vai all'ufficio ed entri in un incubo.
Ma poi anche se non assaltano l'ufficio in cui sei, nell'incubo ci sei ugualmente.
Aspetto 30 minuti secchi, in piedi, ho solo 4 numeri davanti, per spedire una scatola di scarpe del peso di un kg, in Francia, e mi dicono che da quella sede posso inviarla solo con Pacco Celere Internazionale alla modica cifra di 28 e rotti euro. Ma il pacco arriva in due giorni!
Allora chiedo quanto costerebbe inviarlo in maniera ordinaria anche se non hanno i moduli dell'invio ordinario (!) e mi rispondono 17 e rotti euro, ma arriva dopo 30 giorni!
Chiedo in quale ufficio postale nelle vicinanze hanno questi benedetti moduli per l'invio ordinario ed esco esclamando: "Vergogna!"
Allora possibile che spendendo 17 e rotti euro un pacchetto ci metta un mese per arrivare in Francia? e poi non deve arrivare al Nord della Francia, ma quasi ai confini con l'Italia!?
E perchè costa questo bellissimo servizio così tanto? se ci mette un mese dico, dovrebbe costare 3/ 4 euro o no?
E perchè dal resto d'Europa con 3/4 euro si può spedire in modo egregio (3 giorni)? e noi no?
Che siamo il solito paese dei casini con la Posta peggio assortita al mondo?
Una VERGOGNA!
Allora siccome sono una capa tosta e comunque dovevo inviare il pacchetto, ho scoperto che alla Montagnola la posta ora è aperta fino alle 19.00 e finalmente lì posso spedire il pacco alla modica cifra (si fa per dire) 9.20 euro! e senza compilare moduli!
Non mi pare vero, ma stamani in che ufficio postale strozzino ero capitata? Possibile che alcuni uffici posti magari in zone residenziali alte abbiano deciso che i clienti lì debbano per forza spendere di più? sarebbe gravissimo e contro il servizio pubblico!
Ma poi anche se non assaltano l'ufficio in cui sei, nell'incubo ci sei ugualmente.
Aspetto 30 minuti secchi, in piedi, ho solo 4 numeri davanti, per spedire una scatola di scarpe del peso di un kg, in Francia, e mi dicono che da quella sede posso inviarla solo con Pacco Celere Internazionale alla modica cifra di 28 e rotti euro. Ma il pacco arriva in due giorni!
Allora chiedo quanto costerebbe inviarlo in maniera ordinaria anche se non hanno i moduli dell'invio ordinario (!) e mi rispondono 17 e rotti euro, ma arriva dopo 30 giorni!
Chiedo in quale ufficio postale nelle vicinanze hanno questi benedetti moduli per l'invio ordinario ed esco esclamando: "Vergogna!"
Allora possibile che spendendo 17 e rotti euro un pacchetto ci metta un mese per arrivare in Francia? e poi non deve arrivare al Nord della Francia, ma quasi ai confini con l'Italia!?
E perchè costa questo bellissimo servizio così tanto? se ci mette un mese dico, dovrebbe costare 3/ 4 euro o no?
E perchè dal resto d'Europa con 3/4 euro si può spedire in modo egregio (3 giorni)? e noi no?
Che siamo il solito paese dei casini con la Posta peggio assortita al mondo?
Una VERGOGNA!
Allora siccome sono una capa tosta e comunque dovevo inviare il pacchetto, ho scoperto che alla Montagnola la posta ora è aperta fino alle 19.00 e finalmente lì posso spedire il pacco alla modica cifra (si fa per dire) 9.20 euro! e senza compilare moduli!
Non mi pare vero, ma stamani in che ufficio postale strozzino ero capitata? Possibile che alcuni uffici posti magari in zone residenziali alte abbiano deciso che i clienti lì debbano per forza spendere di più? sarebbe gravissimo e contro il servizio pubblico!
Ulteriori casi mentali
CASO MENTALE 5 (i 4 casi mentali sono nei post precedenti)
Il quinto caso mentale di cui tratto oggi, non è una persona, ma un intero sistema che è un caso mentale grave: parlo del sistema idiota e pazzo della delocalizzazione produttiva che è figlio di un altro sistema altrettanto idiota: la Globalizzazione (ma poi cosa vuol dire? da sempre siamo tutti sullo stesso globo... ).
Allora moltissime aziende in Europa e in Usa (ora a noi interessa però solo casa nostra), hanno pensato bene di abbattere i costi del lavoro e di produzione e di lasciare la maggior parte delle nazioni europee occidentali, smantellando le loro fabbriche e volando in zone più vantaggiose per i loro bilanci, però mantenendo il mercato di riferimento in Europa.
E qui cascano orde di asini: queste aziende lasciano dietro le loro spalle migliaia di disoccupati e quindi devastano il territorio europeo occidentale, perchè sono proprio quei disoccupati che non potranno avere potere d'acquisto e sono proprio loro che decreteranno il congelamento del mercato europeo se non trovano subito altre opportunità lavorative remunerative.
Inoltre, il vantaggio di ridurre i costi del lavoro e della produzione, vantaggio acquisito trasferendosi in Europa dell'Est o in Asia, nella testolina bacata di molti manager che lavorano in queste ditte dipartite, si abbinerebbe ad un prezzo finale del prodotto non diminuito rispetto a quando lo stesso era fabbricato in Europa.
Quindi queste teste matte pensano: "BINGO! riduco il costo del prodotto, della forza lavoro andando all'estero, ma il prodotto lo vendo allo stesso prezzo di prima come se lo produco in Europa, sai quanti soldi così incasso?".
E infatti hanno preso per i fondelli i consumatori (parola odiosa) europei per anni, quando la delocalizzazione era ancora in sordina e molti europei ancora lavoravano ed erano ben retribuiti.
Ora che la maggior parte delle aziende ha preso il largo, non ci venissero a dire e non si lamentassero del fatto che il mercato europeo è fermo e che qui non si vendono per esempio le auto (magari prodotte in Polonia), le scarpe di marca (prodotte in Asia), l'abito griffato (che di italiano ha ormai solo il nome), i telefonini del marchio leader di mercato.
Insomma, non si può andare ad ingrassare l'oriente e l'Europa orientale, depauperando l'occidente di lavoro e di produzione, sventrandolo e devastandolo fino al midollo, però sperando che l'occidente rimanga sempre il mercato felice dove vendere tutti i prodotti fatti all'estero, dove produrre tutto costa meno.
Qui c'è una puzza di bruciato da fare paura.
A breve, l'Europa come dice Prodi, diventa un museo e i suoi abitanti dei figuranti.
Quindi, care aziende che avete delocalizzato o che lo farete molto presto, è meglio che iniziate a vendere i vostri prodotti a chi li potrà comprare, cioè i vostri stessi nuovi operai ed impiegati.
E provate a spiegare loro perchè dovrebbero comprare auto a 25.000 euro, scarpe a 250.00 euro, pullover a 400.00 euro e telefonini a 359.00 euro visto che li hanno prodotti loro!
Il quinto caso mentale di cui tratto oggi, non è una persona, ma un intero sistema che è un caso mentale grave: parlo del sistema idiota e pazzo della delocalizzazione produttiva che è figlio di un altro sistema altrettanto idiota: la Globalizzazione (ma poi cosa vuol dire? da sempre siamo tutti sullo stesso globo... ).
Allora moltissime aziende in Europa e in Usa (ora a noi interessa però solo casa nostra), hanno pensato bene di abbattere i costi del lavoro e di produzione e di lasciare la maggior parte delle nazioni europee occidentali, smantellando le loro fabbriche e volando in zone più vantaggiose per i loro bilanci, però mantenendo il mercato di riferimento in Europa.
E qui cascano orde di asini: queste aziende lasciano dietro le loro spalle migliaia di disoccupati e quindi devastano il territorio europeo occidentale, perchè sono proprio quei disoccupati che non potranno avere potere d'acquisto e sono proprio loro che decreteranno il congelamento del mercato europeo se non trovano subito altre opportunità lavorative remunerative.
Inoltre, il vantaggio di ridurre i costi del lavoro e della produzione, vantaggio acquisito trasferendosi in Europa dell'Est o in Asia, nella testolina bacata di molti manager che lavorano in queste ditte dipartite, si abbinerebbe ad un prezzo finale del prodotto non diminuito rispetto a quando lo stesso era fabbricato in Europa.
Quindi queste teste matte pensano: "BINGO! riduco il costo del prodotto, della forza lavoro andando all'estero, ma il prodotto lo vendo allo stesso prezzo di prima come se lo produco in Europa, sai quanti soldi così incasso?".
E infatti hanno preso per i fondelli i consumatori (parola odiosa) europei per anni, quando la delocalizzazione era ancora in sordina e molti europei ancora lavoravano ed erano ben retribuiti.
Ora che la maggior parte delle aziende ha preso il largo, non ci venissero a dire e non si lamentassero del fatto che il mercato europeo è fermo e che qui non si vendono per esempio le auto (magari prodotte in Polonia), le scarpe di marca (prodotte in Asia), l'abito griffato (che di italiano ha ormai solo il nome), i telefonini del marchio leader di mercato.
Insomma, non si può andare ad ingrassare l'oriente e l'Europa orientale, depauperando l'occidente di lavoro e di produzione, sventrandolo e devastandolo fino al midollo, però sperando che l'occidente rimanga sempre il mercato felice dove vendere tutti i prodotti fatti all'estero, dove produrre tutto costa meno.
Qui c'è una puzza di bruciato da fare paura.
A breve, l'Europa come dice Prodi, diventa un museo e i suoi abitanti dei figuranti.
Quindi, care aziende che avete delocalizzato o che lo farete molto presto, è meglio che iniziate a vendere i vostri prodotti a chi li potrà comprare, cioè i vostri stessi nuovi operai ed impiegati.
E provate a spiegare loro perchè dovrebbero comprare auto a 25.000 euro, scarpe a 250.00 euro, pullover a 400.00 euro e telefonini a 359.00 euro visto che li hanno prodotti loro!
Porto Porto nel cuore
Porto vista da Villa Nueva de Gaia.
Castello do Quejio e surfisti sull'Atlantico.
Surfista, oceano e cargo all'orizzonte.
Caffè Majestic a Rua Santa Catarina
Lello Y Irmao
Castello do Quejio e surfisti sull'Atlantico.
Surfista, oceano e cargo all'orizzonte.
Caffè Majestic a Rua Santa Catarina
Lello Y Irmao
O Porto! Oporto
la famosa scala laccata della ancora più famosa libreria storica di Porto: Lello Y Irmao
Oceano Atlantico, vicino Castello do Quejio, di inverno, coi surfisti.
Il ponte Eiffel che unisce Porto a Villa Nueva de Gaia.
Porto sul Douro con i tifosi dell'Arsenal che alle 10 di mattina già bevono pinte di birra, nella città del porto!
Oceano Atlantico, vicino Castello do Quejio, di inverno, coi surfisti.
Il ponte Eiffel che unisce Porto a Villa Nueva de Gaia.
Porto sul Douro con i tifosi dell'Arsenal che alle 10 di mattina già bevono pinte di birra, nella città del porto!
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