Il mitico, sbrindellato ministro Varoufakis arriva in moto e sfratta la Troika

Lo diceva pure Gad Lerner che Varoufakis è di tendenza: 

http://www.gadlerner.it/2015/01/30/il-mitico-sbrindellato-ministro-varoufakis-arriva-in-moto-e-sfratta-la-troika

Il mitico, sbrindellato ministro Varoufakis arriva in moto e sfratta la Troika


A volte il confronto estetico esprime già una differenza di contenuti sostanziale. Inappuntabile nella sua grisaglia d’ordinanza, oggi a Atene il presidente dell’Eurogruppo, l’olandese Jeroen Dijsselbloem è disceso da una berlina blu, scortata da un’altra berlina blu, per incontrare il nuovo ministro delle Finanze greco, Yanis Varoufakis. Che nel frattempo arrivava all’appuntamento a bordo della sua motocicletta, con zainetto in spalla, e la solita camicia fuori dai pantaloni.

Lo sbrindellato ministro Varoufakis “fa figo” e inaugura una nuova tendenza perchè è autentico: si capisce che la sua non è una posa costruita. Gli viene naturale, e così trasmette un messaggio che appare dirompente proprio perchè è dirompente nella sostanza: d’ora in poi la Grecia non tratterà più con la Troika, cioè con l’organismo formato da Commissione europea, Banca Centrale europea e Fondo monetario internazionale, che di fatto l’ha commissariata negli ultimi quattro anni. Brruuum, brruum! Quando Varoufakis lo ha ripetuto davanti alle telecamere, il compassato Dijsselbloem pareva decisamente irritato. Due concezioni opposte dell’economia entrano in rotta di collisione. Con cortesia, ma senza neanche infilare la camicia nei pantaloni. Mitico Varoufakis!

Novità dalle sfilate di moda uomo? ma meglio il nuovo mondo uomo che viene da...

Dopo le sfilate di moda uomo, discutibili assai in quanto a novità e a rappresentazione della contemporaneità, vediamo, anzi siamo illuminati da un'intuizione forte, semplice e chiara: il nuovo mondo uomo viene dalla Grecia.

Basta dare un'occhiata al carisma di Yanis Varoufakis:
http://www.repubblica.it/economia/2015/02/03/foto/ministro_delle_finanze_greco_varoufakis_arrivato_a_roma-106435459/1/?ref=HREC1-8#1

I veri uomini non portano la cravatta e la camicia la portano di fuori. E diciamo finalmente! Troppo obsoleto l'oggetto cravatta, da troppi anni al collo dei maschi, era ora!

Hanno sguardi importanti che colpiscono, profumano di realtà e se decidono di sfidare la troika lo fanno presentandosi in moto con giacca di pelle e scarpe non proprio nuove, ma vissute.

Soprattutto quanto hanno in testa e come ottenere quello che vogliono per il loro popolo fa la differenza: è carattere e personalità e le mode li seguiranno, eccome se li seguiranno.

Lo scempio che lo Stato Italiano fa dell'Inps!



Le pensioni : ancora silenzio!!

Ieri sera è andata in onda l’ennesima puntata di inchiesta sull’iniquità del sistema pensionistico italiano, una puntata di PRESA DIRETTA su Rai TRE in prima serata dal titolo inequivocabile “Il buco delle pensioni”, nella quale si sono ancora una volta messe in evidenza le storture, gli sprechi e i privilegi, le difficoltà dell’INPS e la sua cattiva gestione, le politiche cieche e assolutamente incongruenti dei Governi passati e dell’immobilismo del Governo attuale, spargendo qua e là informazioni sul futuro “povero” pensionistico dei cittadini italiani soprattutto di tutti coloro che andranno in pensione con il “puro sistema contributivo”! 

Una puntata che al solito ha dato la parola ad esperti, a politici e a tecnici, che ha lasciato sfogare i cittadini colpiti dalla impietosa macchina dell’INPS, stretti fra Durc ed Equitalia, e che fra l’altro ha messo in onda una recente intervista rilasciata dal prof. Tito Boeri prima di essere nominato Presidente dell’Inps, nella quale egli stesso si scaglia contro l’insostenibilità dell’intero sistema previdenziale italiano soprattutto nella ingiustizia degli importi pensionistici maturati con i vecchi sistemi: insomma anche ieri è stato lanciato l’ennesimo allarme sulla drammaticità del futuro pensionistico! 

Sono state ricordate inoltre le scellerate gestioni dell’INPS in merito al suo patrimonio (si pagano affitti per le sedi Inps per 50 milioni all’anno, quando gli stessi immobili erano dello stesso….INPS!) e le mirabolanti scelte sulle rendite vitalizie dei politici e quelle dei manager con punte di pensioni lorde pari a circa 90.000 euro mese!

 Inoltre è stata sottolineata la scelta “strategica” del Governo Monti di far confluire l’INPDAP (settore Pubblico) all’interno dell’INPS portandosi dietro l’enorme debito accumulato negli anni, cui i cittadini sono stati chiamati a ricoprire! 

Una scellerata gestione dell’Ente nato per i dipendenti pubblici nel quale lo Stato è “datore di lavoro” e quindi tenuto ad assolvere per legge al suo compito primario: versare i contributi dei propri dipendenti, cosa chiaramente non avvenuta negli anni e così alla fine pur di “truccare” conti e bilanci questo buco enorme, è stato consegnato all’INPS!! 

Come infine non essere sconvolti dall’ennesima e chiara dimostrazione di “follia” tipicamente italiana quella per la quale sono i più poveri e i più deboli a sopportare oggi con i propri contributi il peso di tutto ciò (le partite iva, i precari, i cococo, gli stranieri ecc.) con la promessa di vedersi restituire……nulla in futuro!!

La domanda infine sorge spontanea : ma la politica cosa fa? Come interviene? Perché resta “muta”? Perché non agisce?

Ormai da tempo come “laboratorio” ci stiamo battendo duramente per porre la questione previdenziale al centro della scena politica, stiamo “urlando nel deserto” e continueremo a farlo finchè avremo voce, dentro e fuori dal nostro stesso partito, perché la “questione previdenziale” non è una questione di partito o schieramento politico o ideologica e non possiamo più permetterci di affrontarla “domani”, nel futuro, ma è una questione d’oggi, del presente, è una questione che non può più essere procastinata e dev’essere affrontata con estrema urgenza!!!!