Povera Roma! cassonetti orridi, autobus che non passano e follia al Palatino

Questa povera Capitale d'Italia è ridotta maluccio:

- i cassonetti per la raccolta differenziata sono orridi (oltre che quasi sempre rotti), difficili da aprire per tutti, anziani (la maggior parte della popolazione) e giovani  e sempre controllati dai raccoglitori anonimi e ben organizzati, inoltre, pare che continueranno a occupare posti auto sulle strade e a mantenere in vita la corte dei miracoli che campa su di loro, nonostante a breve ogni condominio sarà rifornito di ulteriori cassonetti, ma stavolta più piccoli e più facili da aprire.

Quindi la domanda è: che ci facciamo con un mondo di cassonetti? cassonetti in casa per fare il compost dall'organico che però sono traforati e quindi infestati dai moscerini, uno schifo, buste-cassonetto per differenziare la raccolta, e va bene, ma quanto spazio sul balcone occupano? cassonetti condominiali e cassonetti per il quartiere: UN PIANETA OCCUPATO DA CASSONETTI.

Possibile che a nessuno è venuto in mente di coniugare il problema raccolta dei rifiuti con il decoro urbano ultra necessario? e nessuno si è fatto un giro nel mondo per vedere come fanno gli altri?

E poi paghiamo Tasi che urla vendetta, come disse una signora di Latina da Santoro: ma che ci mangiamo la immondizia visto quanto ci costa?

- gli autobus a Roma non passano: giovedì scorso per esempio il 30 era un desaparecido, 45 minuti d'attesa e nulla all'orizzonte! in compenso sono passati 5 autobus con scritto Atac o Deposito. Che servizio è? era una forma di sciopero?

-il  povero Palatino: ieri che era la prima domenica del mese, i musei erano gratuiti e allora tutto il mondo è andato in visita al Palatino per svagarsi (una signora sportiva faceva addirittura flessioni tra i marmi),  per fare picnic (che è vietato) sulle rovine e sui prati e per vendere abusivamente bibite!

Inoltre, la massa umana senza controllo ( i custodi sono si e no 20, quando va bene, per una zona archeologica immensa) si accalcava ovunque (ma i reperti e gli scavi sono delicati e perchè non si obbliga il turista a visitarli in gruppi ristretti e con la guida?) facendo quello che voleva.

Franceschini ha introdotto questa bella legge, ma possibile che non si riesca a organizzare al meglio le visite? soprattutto per quale motivo non si comunica che a Roma non esiste solo il Palatino? ma esistono Palazzo Altemps, le terme di Diocleziano (non c'è manco un cartello a Termini che le indichi! altra sciatteria sciagurata), Palazzo Massimo, il museo Etrusco, etc, etc.

Qua, al solito siamo disorganizzati al meglio, incuranti di quanto abbiamo e tristemente disordinati per un patrimonio che è esposto al pubblico in modo trasandato.

Questa trascuratezza e il pressappochismo sono il vero marchio di fabbrica della Capitale e noi che siamo i fruitori romani e non siamo spossati e spostati, oltre che indignati.