Indiani sikh nell'agro pontino costretti a drogarsi per lavorare 15 ore al giorno nei campi

da: http://www.repubblica.it/solidarieta/immigrazione/2014/05/16/news/indiani_dopati-86281766/?ref=HREC1-6
La nuova frontiera della schiavitù invisibile, a due passi da Roma. A denunciare lo sfruttamento è un dossier della onlus In Migrazione, che ha intervistato i braccianti indiani della zona agricola in provincia di Latina

Dignità, valore che dovrebbe essere rafforzato nel popolo italiano

da: http://www.treccani.it/enciclopedia/dignita/

Dignità




La condizione di nobiltà ontologica e morale in cui l’uomo è posto dalla sua natura umana, e insieme il rispetto che per tale condizione gli è dovuto e che egli deve a sé stesso. La d. piena e non graduabile di ogni essere umano (il suum di ciascuno), ossia il valore che ogni uomo possiede per il semplice fatto di essere uomo e di esistere è ciò che qualifica la persona, individuo unico e irripetibile. Il valore dell’esistenza individuale è dunque l’autentico fondamento della d. umana.
Secondo Tommaso d’Aquino e la concezione cristiana, la d. dell’uomo sta nel suo essere creato a immagine e somiglianza di Dio e nella sua capacità di orientare le proprie scelte in una continua tensione etica verso Dio. Per I. Kant, la d. dell’uomo sta nel suo essere razionale e capace di vita morale, ed è ciò che gli impone di agire sempre «in modo da trattare l’uomo, così in te come negli altri, sempre anche come fine e mai solo come mezzo».
Sotto il profilo giuridico-ordinamentale, emerge un riferimento alla d. della persona come titolarità organica di interessi intrinsecamente legati alla natura umana, ossia come riconoscimento di un diritto costitutivo e inviolabile corrispondente alla qualità di uomo in quanto tale, dal concepimento alla morte naturale. Nella Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo del 1948 si legge che «l’unico e sufficiente titolo necessario per il riconoscimento della d. di un individuo è la sua partecipazione alla comune umanità». Il principio di uguaglianza e non discriminazione, fondato sul riconoscimento della pari d. ontologica di ciascun uomo, costituisce, infatti, il cardine della moderna civiltà giuridica e dello stato di diritto. Ogni persona, pertanto, è tutelata dal diritto in maniera diretta e immediata in virtù del valore autonomo e intrinseco della sua dignità. Per questo una società giusta può essere realizzata solo nel rispetto e nella promozione della d. di ogni persona, fine e valore in sé.
altri apporti: http://dizionari.corriere.it/dizionario_italiano/D/dignita.shtml

Questo valore è da rinvigorire sia nei vertici dello Stato (vedi trattativa Stato-mafia, vedi Alfano ed il Kazakistan, vedi Alfano e Genny 'a carogna, vedi Berlusconi e i giudici, vedi Renzi e Obama, etc. etc.) che in tutto il popolo italiano, troppo pronto a farsi servo e paurosamente voglioso di essere suddito e schiavo del tiranno o despota o personaggio carismatico del momento.

Prevenire le malattie: il cibo come cura! Cura, cura!

Alimentazione, tumori e altre malattie:

approfondimento utile per prevenire e curare (!) molte malattie da  le Iene