Roma: la città nonostante tutto continua a sorprendere!

Nonostante la cattiva (pessima) gestione del sindaco Aledanno, capita ancora a volte di ritrovare qualche bel motivo per abitare a Roma: capita di passeggiare per il centro storico, in pieno pomeriggio mentre i turisti cenano o pranzano e ci si imbatte in un vero talento musicale che affascina e porta gli animi dei più molto lontano, suonando uno strano strumento.
L'artista di cui parliamo si chiama Luca Bertelli che suona una specie di chitarra che chitarra non è e che si chiama HANG.
A Stilinga quella specie di campana schiacciata o wok rovesciato ha fatto subito un certo effetto: è geniale ed è incredibile come Luca Bertelli la sappia far vibrare.
Ecco che allora ci si riconcilia col mondo e con la città di Roma tanto vituperata da Aledanno malefico e dai suoi sodali perfidi.

Mamma mia il Macro!

 Stilinga ha approfittato della settimana della cultura e ha visitato a gratis il Macro di Roma e per fortuna che lo visitato senza pagare...

Il fatto è che avendo già perlustrato, come del resto molte altre persone, le vette artistico-spirituali del Maxxi, sempre a Roma, del Guggenheim di Bilbao e di New York, della Tate Modern di Londra, inoltrarsi al Macro con delle aspettative è come andarsi a schiantare contro un muro di cemento.

Si avverte come un'aria di museo di piccola provincia: poche opere degne del panorama internazionale oppure opere minori (anche non esposte al meglio) di grandi artisti.


Se poi volessimo spendere due parole sull'organizzazione, allora si dovrebbe dire che sono quasi  più i custodi che i visitatori, sono quasi più le telecamere di sicurezza che le opere, sono quasi più gli spazi sprecati che non quelli azzeccati, sono sicuramente inutili le terrazze nere senza altra prospettiva che bollire durante la bella stagione e sono più i motivi che  impediranno a Stilinga di andare nuovamente là, di quelli che ce la porteranno.

Insomma se si vuole fare un giro d'arte contemporanea a Roma, meglio partire dal Macro (se proprio si vuole) e poi approdare al Maxxi.
Fare in contrario è esporsi a terribili delusioni.