Le tendenze del prossimo inverno 2009-2010

A giudicare dalla primavera "invernale" almeno fino ad adesso, si può davvero prevedere che il filone dell'ecologia sarà dominante nelle prossime stagioni e allora parliamo della stagione Autunno-Inverno 2009-2010:
Angelo Uslenghi, ispirato ricercatore di tendenze, ha decretato" la normalità è la nuova eccentricità" cioè essere normali è eccentrico! (sono anni che lo penso...infatti sono anni che mi sono ritirata verso una vita fatta di semplicità, per nulla sex, drugs and rock 'n' roll, e in più sono stata considerata, dagli altri -evidentemente anormali- come strana ed eccentrica...).

Ma poi sempre l'Uslenghi ammette: "...purché sia una normalità attuale e creativa..." cioè purché si reinventi il concetto di classico, si accentuino i particolari e i dettagli di ogni capo, che solo apparentemente sembri classico, ma di fatto non lo è.

Riprendendo il discorso dell'ecologia, visto che la natura ci sta presentando il conto, ci sarà un'esplosione di materiali naturali, ma non tristi, anzi piuttosto ironici, festosi e fantasiosi. Quindi un filone ecologico non segnato da colori neutri e sobri ma caratterizzato da colori quali verdi e rosa, rosso ciliegia, giallo cromo...una palette forte per un inverno carico di aspettative!

Lo strudel di verdure

Dopo una notte insonne (in seguito ad una strana uscita della serata precedente), dopo una corposa manifestazione in piazza (oggi), con le occhiaie e la cera non proprio perfetta (ma i capelli da parrucco appena fatto), ho pensato bene di darmi da fare in cucina.

Sarà la primavera? Sarà che domani c'è un pic- nic per salvare il quartiere da un nuovo mostro in costruzione? e allora invece dei panini, uno strudel vegetale è più sostanzioso e gustoso?

Sarà che ero ancora troppo eccitata (mentalmente) dalla sera prima? cioè dalla troppa (?) vita, dalle troppe persone, dalle troppe considerazioni che mi ballavano in testa e che io non riuscivo a smaltire?

Comunque, ho messo mano a farina (in realtà di tre tipi: integrale, doppio 0 e di semola), 2 uova, un po' d'acqua e 3 cucchiai d'olio extra vergine d'oliva e ho iniziato ad impastare per una ventina di minuti circa.

Alla fine, ho posato la palla di pasta (morbida e liscia) nella terrina, l'ho coperta e l'ho nascosta al caldo nel forno spento, quindi ho pranzato e nel mentre ho cucinato anche le verdure (peperoni, zucchine, cipolle, porri, patate) al micro + forno (i forni sono 2 distinti altrimenti sarebbe impossibile).

Finito il pranzo e terminata la cottura delle verdure (tagliate grosse), ho preso un canovaccio, l'ho cosparso di farina di semola (avevo quella a portata di mano) e ho tirato col mattarello metà della pasta, fino a stenderla sottile, quasi trasparente, ma in modo che non si rompesse (fondamentale risultato! come pure ricordarsi di porre le verdure non troppo liquide altrimenti la pasta si rompe ed è un mezzo disastro).

Successivamente, ho spennellato d'olio la pasta e poi ho iniziato a spargere le verdure, la provola affumicata, il grana a scaglie, il pomodoro fresco e crudo, l'aglio sminuzzato, il peperoncino, un po' di sale e una volta finita la farcia (uniforme su tutta la pasta), ho iniziato ad arrotolare lo strudel, aiutandomi con il canovaccio (la semola non fa attaccare la pasta) e arrivata alla fine, si è materializzato il siluro ripieno di verdure e provola che ho infornato per 30-40 minuti a 180°.

Con il resto della pasta ho realizzato un secondo strudel-siluro simile al primo, che ho poi infornato.

Ora le due armi di distruzione di massa culinarie sono adagiate nei loro rispettivi tegami da forno, si stanno assestando. Contemporaneamente fanno bella mostra di sé in cucina.

L'odore racconta che gli strudel sono ottimi, anche perché (modestamente) sono una veterana dello strudel "veggie", ma dal gusto italianissimo e allora domani saprò che la fatica di oggi non è stata sprecata (il giorno dopo la cottura, lo strudel è anche più buono).

Le tendenze nei pellami della prossima stagione estiva 2010

Mentre faticosamente cerco di organizzarmi per incontrare le amiche di vecchia data e per ordinare il marasma di carte, documenti, progetti in cui annaspo, mi è arrivata via posta ordinaria una letterina da Anteprima in cui mi ricordano sinteticamente le tendenze della prossima stagione estiva per i pellami, allora mi sono detta, a pochi giorni da Lineapelle, vediamo di che si tratta:

-effetti leggermente vintage sia sul suede che sul pieno fiore
-effetti sfumati e profondi su pelli al naturale
-si parla tanto di scamosciato, di nubuk e di rettili (ancora?)
-materiali morbidi e talcati
-ancora intrecci e stampe effetto snake in tutte le forme
e in fine materiali semilucidi.

Allora adesso bisogna incrociare questi dati con quello che si trova in fiera. Per confermare o smentire le indicazioni dobbiamo aspettare metà aprile. Fino a quel momento io continuo ad ordinare gli spazi non solo fisici e mi preparo alla Pasqua.