tag:blogger.com,1999:blog-87158102024-03-13T00:54:30.360+01:00Il diario di una Stilinga - the diary of StilingaThis is the fashion blog of Stilinga, a fashion designer who works from home. She is from Rome, Italy and she writes about trends, things she loves to do in Rome and art.
Questo è il fashion blog, e non solo, di stilinga (una stilista che lavora da casa - è una stilista-casalinga) e che spesso tra una creazione di moda e l'altra, tra ricerche e fiere, si occupa anche del suo quotidiano e del contesto in cui vive.footweardesignerhttp://www.blogger.com/profile/15970307266192733119noreply@blogger.comBlogger696125tag:blogger.com,1999:blog-8715810.post-21061877198845467052022-10-19T16:58:00.004+02:002022-10-19T17:16:01.490+02:00"Come si finanziano i virus mortali" di Fabrizio Gatti. Gain of function? better gain of disfunction!<h1 style="text-align: left;"><br /></h1><p><span style="background-color: white; font-size: 18px;"><span style="color: #0d0d0d; font-family: Serif Text, Georgia, Times, Times New Roman, serif;">da </span></span></p><p><span style="background-color: white; font-size: 18px;"><span style="color: #0d0d0d; font-family: Serif Text, Georgia, Times, Times New Roman, serif;"><a href="https://www.today.it/salute/virus-esperimento-fauci-covid.html#_ga=2.234359710.1604226930.1666190066-341867118.1666190066">https://www.today.it/salute/virus-esperimento-fauci-covid.html#_ga=2.234359710.1604226930.1666190066-341867118.1666190066</a></span></span></p><p><span style="background-color: white; color: #0d0d0d; font-family: "Serif Text", Georgia, Times, "Times New Roman", serif; font-size: 18px;">Joe Biden deve risolvere un'altra grana con l'opposizione repubblicana, in vista delle elezioni di novembre per il Congresso. Gliel'ha procurata involontariamente il suo consigliere medico</span><a href="https://www.today.it/persone/anthony-fauci/" style="box-sizing: inherit; font-family: "Serif Text", Georgia, Times, "Times New Roman", serif; font-size: 18px; outline: 0px; text-decoration-color: rgb(217, 217, 217); text-underline-offset: 2px;"> Anthony Fauci</a><span style="background-color: white; color: #0d0d0d; font-family: "Serif Text", Georgia, Times, "Times New Roman", serif; font-size: 18px;">: <b>l'istituto scientifico di cui Fauci è direttore ha infatti finanziato le ricerche con cui l'Università di Boston ha creato in laboratorio una</b></span><b><span style="background-color: white; color: #0d0d0d; font-family: "Serif Text", Georgia, Times, "Times New Roman", serif; font-size: 18px;"> </span><a href="https://www.today.it/attualita/covid-variante-letale.html" style="box-sizing: inherit; font-family: "Serif Text", Georgia, Times, "Times New Roman", serif; font-size: 18px; outline: 0px; text-decoration-color: rgb(217, 217, 217); text-underline-offset: 2px;">variante di coronavirus</a></b><span style="background-color: white; color: #0d0d0d; font-family: "Serif Text", Georgia, Times, "Times New Roman", serif; font-size: 18px;"><b>, che è</b> in grado di <b>aggirare i vaccini Pfizer e Moderna e ha una letalità dell'80 per cento su cellule polmonari e topi.</b></span></p><p style="background-color: white; box-sizing: inherit; color: #0d0d0d; font-family: "Serif Text", Georgia, Times, "Times New Roman", serif; font-size: 18px; margin: 0px 0px 1rem; overflow-wrap: break-word;">La notizia dell'esperimento è contenuta in uno studio pubblicato il 14 ottobre sul sito specializzato <em style="box-sizing: inherit;"><a href="https://www.biorxiv.org/content/10.1101/2022.10.13.512134v1.full" style="box-sizing: inherit; outline: 0px; text-decoration-color: rgb(217, 217, 217); text-underline-offset: 2px;">bioRxiv</a> </em>e tuttora in attesa delle dovute verifiche. </p><p style="background-color: white; box-sizing: inherit; color: #0d0d0d; font-family: "Serif Text", Georgia, Times, "Times New Roman", serif; font-size: 18px; margin: 0px 0px 1rem; overflow-wrap: break-word;">Immediate le critiche, per il rischio che la fabbricazione di agenti patogeni che non hanno antidoto possa provocare nuove pandemie, in caso di contaminazione accidentale dei ricercatori o rilascio del virus nell'ambiente.</p><h2 style="background-color: white; box-sizing: inherit; color: #0d0d0d; font-family: var(--font-sans-grotesk); font-size: 1.5rem; line-height: calc(1em + 4px); margin-bottom: 0.75rem; margin-top: 0px; padding-top: 1rem;">La protesta degli scienziati</h2><p style="background-color: white; box-sizing: inherit; color: #0d0d0d; font-family: "Serif Text", Georgia, Times, "Times New Roman", serif; font-size: 18px; margin: 0px 0px 1rem; overflow-wrap: break-word;">Una parte della comunità scientifica internazionale ha infatti colto con grande preoccupazione la nuova ricerca americana, indicandola come chiaro esempio di esperimento di gain of function, cioè di aumento di funzione in un pericoloso agente patogeno, e di ePPP, sigla inglese che significa “potenziamento di patogeni potenzialmente pandemici”. Anche se gli autori non usano mai queste definizioni nel loro articolo scientifico.</p><p style="background-color: white; box-sizing: inherit; color: #0d0d0d; font-family: "Serif Text", Georgia, Times, "Times New Roman", serif; font-size: 18px; margin: 0px 0px 1rem; overflow-wrap: break-word;">Andre Goffinet, professore emerito dell'Istituto di neuroscienze dell'Università di Lovanio, in Belgio, è stato tra i primi in Europa a dare l'allarme, con il suo gruppo che raccoglie oltre centocinquanta scienziati da tutto il mondo. “Si tratta letteralmente di ricerche di gain-of-function - scrivono alcuni professori del gruppo di Goffinet - questi esperimenti irresponsabili vanno fermati”.</p><p style="background-color: white; box-sizing: inherit; color: #0d0d0d; font-family: "Serif Text", Georgia, Times, "Times New Roman", serif; font-size: 18px; margin: 0px 0px 1rem; overflow-wrap: break-word;">L'origine della pandemia di Covid19 in Cina non è stata ancora spiegata e il ruolo dell'Istituto di virologia di Wuhan, finanziato fino al 2020 tra gli altri dalla stessa struttura governativa di Anthony Fauci, non è stato chiarito. Questo rende ancor più critici i commenti sugli esperimenti fatti negli Stati Uniti.</p><h2 style="background-color: white; box-sizing: inherit; color: #0d0d0d; font-family: var(--font-sans-grotesk); font-size: 1.5rem; line-height: calc(1em + 4px); margin-bottom: 0.75rem; margin-top: 0px; padding-top: 1rem;">I finanziamenti di Anthony Fauci</h2><p style="background-color: white; box-sizing: inherit; color: #0d0d0d; font-family: "Serif Text", Georgia, Times, "Times New Roman", serif; font-size: 18px; margin: 0px 0px 1rem; overflow-wrap: break-word;">Anthony Fauci è il direttore del National Institute of Allergy and Infectious Disease, tra gli enti che hanno finanziato le ricerche dell'Università di Boston. Lo sarà fino a dicembre 2022. Oltre che consigliere medico del presidente Biden, Fauci è stato anche consigliere scientifico di Donald Trump nella gestione della pandemia. L'estate del 2021, incalzato dal senatore repubblicano Rand Paul, aveva dichiarato davanti al Congresso che né la sanità americana né il suo istituto avevano mai finanziato esperimenti di gain of function sui virus a Wuhan.</p><p style="background-color: white; box-sizing: inherit; color: #0d0d0d; font-family: "Serif Text", Georgia, Times, "Times New Roman", serif; font-size: 18px; margin: 0px 0px 1rem; overflow-wrap: break-word;">Già in uno studio pubblicato dagli scienziati di Wuhan il <a href="https://journals.plos.org/plospathogens/article?id=10.1371/journal.ppat.1006698" style="box-sizing: inherit; outline: 0px; text-decoration-color: rgb(217, 217, 217); text-underline-offset: 2px;">30 novembre 2017</a>, però, si parla di fabbricazione di chimere di laboratorio partendo dai coronavirus dei pipistrelli imparentati con la prima epidemia di Sars in Cina nel 2003. E quello studio cinese era stato finanziato, tra gli altri, dall'istituto di Fauci e dall'agenzia americana per lo sviluppo Usaid. Nelle 27 pagine della ricerca mai veniva usata l'espressione “aumento di funzione”: ma a Wuhan erano stati comunque clonati virus in grado di infettare cellule polmonari, che fino a quel momento non esistevano in natura.</p><p style="background-color: white; box-sizing: inherit; color: #0d0d0d; font-family: "Serif Text", Georgia, Times, "Times New Roman", serif; font-size: 18px; margin: 0px 0px 1rem; overflow-wrap: break-word;">Spesso la giustificazione degli esperimenti, che hanno sempre lo scopo dichiarato di prevenire le prossime pandemie, si basa su dettagli formali. L'Università di Boston, finita al centro delle polemiche per la nuova variante mortale più contagiosa, ha precisato che il nuovo studio non si inserisce in quel “filone di ricerca che viene definito gain of function, che consiste nel dotare i microorganismi di proprietà aggiuntive. Non ha ampliato le proprietà del ceppo di Washington del virus SarsCoV2 o lo ha reso più pericoloso - sostiene Ronald B. Corley, direttore del laboratorio in cui si sono svolti gli esperimenti -. Lo studio è stato fatto su un particolare tipo di topo che è altamente suscettibile. L'80-100 per cento degli animali infetti muore a causa della malattia causata dal ceppo originario”.</p><h2 style="background-color: white; box-sizing: inherit; color: #0d0d0d; font-family: var(--font-sans-grotesk); font-size: 1.5rem; line-height: calc(1em + 4px); margin-bottom: 0.75rem; margin-top: 0px; padding-top: 1rem;">L'evoluzione tradita</h2><p style="background-color: white; box-sizing: inherit; color: #0d0d0d; font-family: "Serif Text", Georgia, Times, "Times New Roman", serif; font-size: 18px; margin: 0px 0px 1rem; overflow-wrap: break-word;">Quello che però gli scienziati dell'Università di Boston, con la collaborazione dell'Harvard School of Medicine e di due università tedesche, dichiarano nel loro lavoro è di avere codificato nel virus originale della pandemia la proteina spike di Omicron: cioè la "chiave" di accesso alle cellule che rende questa variante molto più contagiosa, anche se meno aggressiva. Il risultato è quindi un virus – denominato Omi-S – letale come il primo ceppo della pandemia, ma contagioso come la versione al momento più diffusa nel mondo. Nella sostanza, l'esperimento ha fornito al virus originale capacità di trasmissione che non aveva.</p><p style="background-color: white; box-sizing: inherit; color: #0d0d0d; font-family: "Serif Text", Georgia, Times, "Times New Roman", serif; font-size: 18px; margin: 0px 0px 1rem; overflow-wrap: break-word;">“Mentre Omicron provoca infezioni blande e non mortali, [Omi-S] genera una malattia grave, con un tasso di mortalità dell'80 per cento”, scrivono infatti gli autori nel loro studio. Secondo l'Università di Boston la contagiosità acquisita non è aumento di funzione. Secondo gli scienziati critici, sì.</p><p style="background-color: white; box-sizing: inherit; color: #0d0d0d; font-family: "Serif Text", Georgia, Times, "Times New Roman", serif; font-size: 18px; margin: 0px 0px 1rem; overflow-wrap: break-word;">L'evoluzione naturale, come di solito accade nelle pandemie, ci aveva aiutati in questi tre anni selezionando, nel mondo e anche in Italia, una variante più contagiosa ma meno aggressiva come Omicron. Gli scienziati di Boston hanno invece riportato indietro l'orologio evolutivo, fabbricando un virus che sui topi e sulle colture cellulari è sia altamente contagioso, sia aggressivo. Un tipo di virus che la natura aveva scartato. E l'uomo, interferendo con la biologia, ha rimesso in gioco.</p><p style="background-color: white; box-sizing: inherit; font-family: "Serif Text", Georgia, Times, "Times New Roman", serif; font-size: 18px; margin: 0px 0px 1rem; overflow-wrap: break-word;"><span style="color: #38761d;">COMMENTO:</span></p><p style="background-color: white; box-sizing: inherit; font-family: "Serif Text", Georgia, Times, "Times New Roman", serif; font-size: 18px; margin: 0px 0px 1rem; overflow-wrap: break-word;"><span style="color: #38761d;">Se queste notizie sulla creazione di una variante del coronavirus, altamente letale e infettivo, creato in laboratorio tramite gian of function, fossero vere, si può dire che l'umanità non è mai stata tanto malvagia, miope e pazza come adesso! </span></p><p style="background-color: white; box-sizing: inherit; font-family: "Serif Text", Georgia, Times, "Times New Roman", serif; font-size: 18px; margin: 0px 0px 1rem; overflow-wrap: break-word;"><span style="color: #38761d;">Non sono bastati oltre 6 milioni di morti da coronavirus a livello mondiale? per non parlare dei costi economici. </span></p><p style="background-color: white; box-sizing: inherit; font-family: "Serif Text", Georgia, Times, "Times New Roman", serif; font-size: 18px; margin: 0px 0px 1rem; overflow-wrap: break-word;"><span style="color: #38761d;">In un mondo sempre più allo sbando dal punta di vista climatico, dell'inquinamento e delle gravissime diseguagliante e siamo anche in guerra, cosa significa continuare con il gain of function? Qui bisogna fare il contrario: il gain of disfunction!</span></p><p style="background-color: white; box-sizing: inherit; font-family: "Serif Text", Georgia, Times, "Times New Roman", serif; font-size: 18px; margin: 0px 0px 1rem; overflow-wrap: break-word;"><span style="color: #38761d;">Bisogna rispettare maggiormente la natura e dimenticare di infilarsi in scenari tanto gravosi di dolore quanto assurdi se autocreati dalla stessa umanità! </span></p><p style="background-color: white; box-sizing: inherit; font-family: "Serif Text", Georgia, Times, "Times New Roman", serif; font-size: 18px; margin: 0px 0px 1rem; overflow-wrap: break-word;"><span style="color: #38761d;">Il gain of function è finalizzato a scopi di potere, sicuramente. </span></p><p style="background-color: white; box-sizing: inherit; font-family: "Serif Text", Georgia, Times, "Times New Roman", serif; font-size: 18px; margin: 0px 0px 1rem; overflow-wrap: break-word;"><span style="color: #38761d;">Ma il mondo deve fermare questo scempio! </span></p><p style="background-color: white; box-sizing: inherit; margin: 0px 0px 1rem; overflow-wrap: break-word;"><span style="color: #38761d; font-family: Serif Text, Georgia, Times, Times New Roman, serif; font-size: 18px;"><br /></span></p><p style="background-color: white; box-sizing: inherit; margin: 0px 0px 1rem; overflow-wrap: break-word;"><span style="color: #38761d; font-family: Serif Text, Georgia, Times, Times New Roman, serif; font-size: 18px;">Qui di seguito una petizione su change.org in merito alla questione</span></p><p style="background-color: white; box-sizing: inherit; margin: 0px 0px 1rem; overflow-wrap: break-word;"><span style="color: #38761d; font-family: Serif Text, Georgia, Times, Times New Roman, serif; font-size: 18px;"><a href="https://chng.it/S8rypPmnkg">https://chng.it/S8rypPmnkg</a></span></p><p style="background-color: white; box-sizing: inherit; font-family: "Serif Text", Georgia, Times, "Times New Roman", serif; font-size: 18px; margin: 0px 0px 1rem; overflow-wrap: break-word;"><span style="color: #38761d;"><br /></span></p>footweardesignerhttp://www.blogger.com/profile/15970307266192733119noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8715810.post-46394081284423241602022-03-30T11:18:00.003+02:002022-03-30T11:18:25.943+02:00Università Roma Tre, rettore Luca Pietromarchi si dimette: “Troppe tensioni, c’è un clima divisivo” <p> continua su: https://www.fanpage.it/roma/universita-roma-tre-rettore-luca-pietromarchi-si-dimette-troppe-tensioni-ce-un-clima-divisivo/ https://www.fanpage.it/</p><p><br /></p><p>Nelle prime ore di questa mattina il rettore dell'Università degli Studi di Roma Tre, Luca Pietromarchi, ha fatto sapere tramite un'email di aver inviato una lettera di dimissioni alla ministra dell'Università e della Ricerca, Maria Cristina Messa. L'email di congedo è stata inviata a tutte le figure che fanno parte degli organi centrali dell'ateneo, per salutarli e ringraziarli per gli anni difficili che hanno passato insieme: quelli della pandemia.</p><p><br /></p><p>Proprio in questo periodo così difficile, quello che ha portato al cambiamento della didattica dovuta al coronavirus, ha spesso utilizzato metafore nautiche per esprimere la situazione vissuta dall'ateneo e, secondo quanto appreso da Fanpage.it, anche stavolta ha aperto la lettera con questo riferimento: "Ritengo giunto il momento di fare un punto nave. Ovvero per dirvi dove siamo."</p><p><br /></p><p>La lettera di dimissioni del rettore Pietromarchi</p><p>Sono molteplici i fattori che hanno convinto Luca Pietromarchi a rassegnare le dimissioni. Oltre ad alcuni problemi legati alla propria salute, infatti, il rettore di Roma Tre nella sua lettera di congedo fa spesso riferimento al clima divisivo, di tensioni, che si è insinuato nell'ateneo negli ultimi mesi e che continua ad essere presente nonostante lui stesso abbia tentato più volte un'opera di mediazione: "Due proposte di mediazione presentate, con il mio accordo, da due prorettori, sul progetto del Tecnopolo la prima e e sulla distribuzione delle risorse la seconda, sono state respinte dagli organi competenti."</p><p>Non nasconde, inoltre, di non essere più sostenuto dalla maggioranza: "Siamo, s'intende, nella più legittima dinamica del gioco democratico. Ma intendo anche che la mia linea di governo e di progettazione non è più sostenuta dalla fiducia della maggioranza negli organi decisionali."</p><p><br /></p><p>Ormai, infatti, secondo lui sono venute a mancare le condizioni politiche per continuare: "Ne concludo pertanto e, inevitabilmente, che non ci sono più le condizioni politiche per proseguire un'azione di conciliazione – ha dichiarato nella lettera – Queste tensioni mi impediscono di svolgere l'azione di governo in quella forma condivisa, dialogante e collegiale che è stata la base del mio programma rettorale."</p><p><br /></p><p>Dimissioni del rettore di Roma Tre</p><p>Luca Pietromarchi, professore da professore di Lingua e Traduzione Francese e Letteratura Francese, è stato eletto rettore dell'Università degli Studi di Roma Tre nel 2017 dopo che anche il suo predecessore, Mario Panizza, aveva rassegnato le proprie dimissioni. Anche in quel caso, alla base della scelta, c'erano stati dissidi all'interno del Consiglio di Amministrazione dell'ateneo.</p><p><br /></p><p>continua su: https://www.fanpage.it/roma/universita-roma-tre-rettore-luca-pietromarchi-si-dimette-troppe-tensioni-ce-un-clima-divisivo/</p><p>https://www.fanpage.it/</p><p>continua su: https://www.fanpage.it/roma/universita-roma-tre-rettore-luca-pietromarchi-si-dimette-troppe-tensioni-ce-un-clima-divisivo/</p><p>https://www.fanpage.it/</p>footweardesignerhttp://www.blogger.com/profile/15970307266192733119noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8715810.post-17031928325437398972022-03-30T11:13:00.000+02:002022-03-30T11:13:49.908+02:00La Parentopoli di Roma Tre e la carriera lampo di Basilicata Jr<p>di <a href="https://roma.repubblica.it/cronaca/2022/03/30/news/la_parentopoli_di_roma_tre_e_la_carriera_lampo_di_basilicata_jr-343352644/" target="_blank">Arianna Di Cori</a></p><div class="viafoura" style="--background-color: var(--default-color, #fff); --base-font-size: 0.625rem; --dark-text-on-background-color: var(--dark-text-on-default-color, #000); --light-text-on-background-color: var(--light-text-on-default-color, rgba(0,0,0,0.6)); background-color: white; box-sizing: border-box; font-family: var(--primary-font, Roboto,sans-serif); font-size: 14px; line-height: 1.3; margin: 0px; padding: 0px;"><div class="vf-tray-widget vf-tray--modal-override" data-vf-id="3" style="box-sizing: inherit; margin: 0px; overflow-wrap: break-word; padding: 0px; word-break: break-word;"></div></div><p><span style="background-color: white; font-family: "Eugenio Text", Georgia, Times, "Times New Roman", serif; font-size: 18px;">Nell'Università di Roma Tre del "Magnifico" dg</span><span style="background-color: white; font-family: "Eugenio Text", Georgia, Times, "Times New Roman", serif; font-size: 18px;"> </span><span style="background-color: white; box-sizing: border-box; font-family: "Eugenio Text", Georgia, Times, "Times New Roman", serif; font-size: 18px;">Pasquale Basilicata</span><span style="background-color: white; font-family: "Eugenio Text", Georgia, Times, "Times New Roman", serif; font-size: 18px;">, rimasto l'unico uomo al comando dopo le clamorose dimissioni anticipate del rettore</span><span style="background-color: white; font-family: "Eugenio Text", Georgia, Times, "Times New Roman", serif; font-size: 18px;"> </span><span style="background-color: white; box-sizing: border-box; font-family: "Eugenio Text", Georgia, Times, "Times New Roman", serif; font-size: 18px;">Luca Pietromarchi</span><span style="background-color: white; font-family: "Eugenio Text", Georgia, Times, "Times New Roman", serif; font-size: 18px;">, vige la legge del più forte. Una legge rafforzata da "coincidenze". Anche quando si tratta di assunzioni di figli e nipoti della gente che conta, alla faccia dei conflitti d'interesse.</span></p><p> <span style="background-color: white; font-family: "Eugenio Text", Georgia, Times, "Times New Roman", serif; font-size: 18px;">Un nome tra tutti: </span><span style="background-color: white; box-sizing: border-box; font-family: "Eugenio Text", Georgia, Times, "Times New Roman", serif; font-size: 18px;">Luca Basilicata</span><span style="background-color: white; font-family: "Eugenio Text", Georgia, Times, "Times New Roman", serif; font-size: 18px;">. Figlio del "vero rettore" - così viene soprannominato Basilicata senior all'interno dell'ateneo - è entrato all'università nei primi mesi del 2020. Dalla classe C, ovvero quella di "impiegato di concetto", per il quale serve solo il diploma, il giovane Basilicata ha fatto passi da gigante: una carriera lampo, tanto che, alla fine dello scorso anno, ha partecipato a un concorso per il grado di Ep, ovvero "elevata professionalità", il grado secondo solo alle figure dirigenziali, saltando il normale iter che prevede il passaggio nel ruolo di funzionario semplice.</span></p><p><span style="background-color: white; font-family: "Eugenio Text", Georgia, Times, "Times New Roman", serif; font-size: 18px;">Gli esiti del concorso sono stati pubblicati il 27 gennaio: nessuna delle delibere porta la firma del padre, ma è difficile pensare che non fosse a conoscenza della scalata del giovane rampante. E soprattutto è impossibile che non conoscesse la legge vigente, che è molto chiara in materia di assunzioni di "figli di": non possono partecipare a concorsi pubblici, in un ateneo, coloro che abbiano una "parentela o affinità, fino al quarto grado compreso, con un professore appartenente al dipartimento o alla struttura che effettua la chiamata ovvero con il rettore, il direttore generale o un componente del consiglio di amministrazione".</span></p><p><span style="background-color: white; font-family: "Eugenio Text", Georgia, Times, "Times New Roman", serif; font-size: 18px;">Lo dice proprio la legge Gelmini, quella che ha di fatto sdoganato la gestione aziendalistica dell'università e che ha permesso a Basilicata di amministrare indisturbato centinaia di milioni di euro all'anno, elargendo favori alla sua "fazione", acquistando terreni e immobili.</span></p><p style="background-color: white; box-sizing: border-box; font-family: "Eugenio Text", Georgia, Times, "Times New Roman", serif; font-size: 18px; margin: 0px 0px 16px; padding: 0px;">Basilicata jr è arrivato secondo sotto a <span style="box-sizing: border-box;">Domenico Barbaro</span> - fedelissimo del dg, componente del Cda - ma è comunque risultato "idoneo non vincitore". E tanto è bastato a garantirgli la promozione e l'assunzione al suo nuovo ruolo, di spicco, con uno stipendio tra i 40 e i 50mila euro annui, nell'ufficio gestione delle attività sportive. A lui sarebbe probabilmente toccata l'amministrazione del nuovo centro sportivo di Ateneo, ossia i campi di padel da realizzare nell'edificio abbandonato soprannominato il "bidet", davanti piazza dei Navigatori, spuntato nell'ultima previsione di bilancio e destinato ad essere acquistato per 7 milioni di euro da Roma Tre.</p><p style="background-color: white; box-sizing: border-box; font-family: "Eugenio Text", Georgia, Times, "Times New Roman", serif; font-size: 18px; margin: 0px 0px 16px; padding: 0px;">Luca Basilicata non è l'unico: c'è <span style="box-sizing: border-box;">Chiara Colapietro</span>, figlia del consigliere di amministrazione e professore <span style="box-sizing: border-box;">Carlo Colapietro</span>, anche lui esponente di spicco del "team Basilicata". Non solo, c'è anche un terzo <span style="box-sizing: border-box;">Colapietro </span>all'ateneo, <span style="box-sizing: border-box;">Giuseppe</span>, zio di Chiara e dirigente. Poi c'è il vicedirettore generale <span style="box-sizing: border-box;">Luciano Sacchi</span>, con la figlia <span style="box-sizing: border-box;">Federica </span>neoassunta in un ruolo amministrativo, la professoressa <span style="box-sizing: border-box;">Vittoria Cajola</span>, es prorettrice vicaria, anche lei con un figlio assunto da poco, e il professor <span style="box-sizing: border-box;">Paoloni</span>, di studi aziendali (tra i dipartimenti "fedeli" al Dg), che ha piazzato il figlio <span style="box-sizing: border-box;">Niccolò </span>come ricercatore a giurisprudenza e <span style="box-sizing: border-box;">Jacopo </span>tra il personale amministrativo di ingegneria. E si tratta solo dei nomi più in vista in quella che, giorno dopo giorno, si rivela essere la rete di potere a capo dell'ateneo da 27 anni a questa parte.</p><p style="background-color: white; box-sizing: border-box; font-family: "Eugenio Text", Georgia, Times, "Times New Roman", serif; font-size: 18px; margin: 0px 0px 16px; padding: 0px;">da <a href="https://roma.repubblica.it/cronaca/2022/03/30/news/la_parentopoli_di_roma_tre_e_la_carriera_lampo_di_basilicata_jr-343352644/">https://roma.repubblica.it/cronaca/2022/03/30/news/la_parentopoli_di_roma_tre_e_la_carriera_lampo_di_basilicata_jr-343352644/</a></p>footweardesignerhttp://www.blogger.com/profile/15970307266192733119noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8715810.post-10032306644547197192022-03-01T10:54:00.002+01:002022-03-01T10:54:15.609+01:00Milano Fashion Week 2022 sostenibile?<span style="font-family: verdana;"><br />Dopo aver visto le passerelle di Milano piene di paillettes e sbrilluccichii per un evidente inno alla rinascita, dopo la pandemia, e un inno a risplendere (nonostante la guerra in Ucraina) ci si chiede: ma i capi sono sostenibili? <br /><br />Visto che sulla stampa il concetto sostenibilità non è stato contemplato nella descrizione delle sfilate. </span><div><span style="font-family: verdana;"><br /></span></div><div><span style="font-family: verdana;">Mentre il tutto ancora è stato comunicato al pubblico, in termini di evocazione di sogni, di affermazione di tratti di personalità e di forte impatto emotivo, continuando ad avallare il legame della moda con l'impulso all'acquisto, alla immediatezza, insomma ad una soddisfazione istantanea senza pensieri. </span></div><div><span style="font-family: verdana;"><br /></span></div><div><span style="font-family: verdana;">Ma i pubblico non è consapevole dei disastri ecologici a cui la moda contribuisce? Non ha coscienza? Non ha maturato valori ecologici forti?<br /></span><div><span style="font-family: verdana;"><br /></span><div><span style="font-family: verdana; font-size: small;">Controllando su Vogue si trova questo articolo: </span><span style="font-family: verdana;"><a href="https://www.vogue.it/moda/article/milano-fashion-week-2022-moda-sostenibile">https://www.vogue.it/moda/article/milano-fashion-week-2022-moda-sostenibile</a> </span><span style="font-family: verdana;">in cui si parla di brand emergenti che praticano progetti sostenibili. </span></div><div><span style="font-family: verdana;"><br /></span></div><div><span style="font-family: verdana;">Non si parla di top player che di fatto non hanno comunicato questa importante leva commerciale nella narrazione dei loro outfit. </span></div><div><span style="font-family: verdana;"><br /></span></div><div><span style="font-family: verdana;">Si assiste ad una forte amnesia comunicativa da parte dei migliori brand della moda? </span></div><div><span style="font-family: verdana;"><br /></span></div><div><span style="font-family: verdana;">Oppure l'eco-design è una mera utopia negli uffici stile?</span></div><div><span style="font-family: verdana;"><br /></span></div><div><span style="font-family: verdana;">Viene da pensare al Bla Bla Bla di Greta Thunberg ed è sconfortante vedere come ancora il mondo faccia fatica ad abbracciare questa necessaria rivoluzione culturale e valoriale.</span></div><div><span style="font-family: verdana;"><br /></span></div><div><span style="font-family: verdana;">Si può concludere che per ora la sostenibilità rimane alla periferia del mondo della moda. </span></div><div><span style="font-family: verdana;"><br /></span></div><div><span style="font-family: verdana;">Eppure tanti passi da parte dei produttori di materiali sono stati fatti.</span></div><div><span style="font-family: verdana;"><br /></span></div><div><span style="font-family: verdana;">Quando il fashion marketing utilizzerà la sostenibilità, come da sempre fa col glamour, per vendere i prodotti moda?</span></div><h1 class="BaseWrap-sc-TURhJ BaseText-fFzBQt SplitScreenContentHeaderHed-fxVOKs eTiIvU jrkRka fOuMTo" data-testid="ContentHeaderHed" style="--type-token: consumptionEditorial.hed-standard; background-color: white; box-sizing: border-box; font-family: DomaineDisplay, Georgia, serif; font-feature-settings: normal; font-size: 56px; font-weight: 400; line-break: auto; line-height: 1.16667em; margin: 0px; max-width: 500px; overflow-wrap: normal; padding: 2rem 0px; text-align: center;"><br /></h1><h1 class="BaseWrap-sc-TURhJ BaseText-fFzBQt SplitScreenContentHeaderHed-fxVOKs eTiIvU jrkRka fOuMTo" data-testid="ContentHeaderHed" style="--type-token: consumptionEditorial.hed-standard; background-color: white; box-sizing: border-box; font-family: DomaineDisplay, Georgia, serif; font-feature-settings: normal; font-size: 56px; font-weight: 400; line-break: auto; line-height: 1.16667em; margin: 0px; max-width: 500px; overflow-wrap: normal; padding: 2rem 0px; text-align: center;"><br /><br /></h1></div></div>footweardesignerhttp://www.blogger.com/profile/15970307266192733119noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8715810.post-65635164943025847512022-02-22T10:09:00.000+01:002022-02-22T10:09:21.639+01:00“Il sistema fiscale italiano è regressivo, contribuisce alle disuguaglianze. Per correggerlo serve una tassa sul 5% più ricco”<p> </p><h1 class="title-article" style="background-color: white; border: 0px; box-sizing: inherit; font-family: "Playfair Display", serif; font-size: 2rem; font-stretch: inherit; font-variant-east-asian: inherit; font-variant-numeric: inherit; line-height: 2.5rem; margin: 0.9375rem 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Lo studio: <a href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2022/02/22/lo-studio-il-sistema-fiscale-italiano-e-regressivo-contribuisce-alle-disuguaglianze-per-correggerlo-serve-una-tassa-sul-5-piu-ricco/6501975/" target="_blank">“Il sistema fiscale italiano è regressivo, contribuisce alle disuguaglianze. Per correggerlo serve una tassa sul 5% più ricco”</a></h1><picture class="main-image-article" style="background-color: white; box-sizing: inherit; display: block; font-family: "Playfair Display", serif; margin: 0.9375rem 0px; width: 1050px;"><img alt="Lo studio: “Il sistema fiscale italiano è regressivo, contribuisce alle disuguaglianze. Per correggerlo serve una tassa sul 5% più ricco”" class="attachment-ifq-primo-piano size-ifq-primo-piano wp-post-image" height="551" src="https://st.ilfattoquotidiano.it/wp-content/uploads/2022/02/21/tassa-1200-1050x551.jpg" style="border: 0px; box-sizing: inherit; font: inherit; height: auto; margin: 0px; max-width: 100%; padding: 0px; vertical-align: baseline;" title="Lo studio: “Il sistema fiscale italiano è regressivo, contribuisce alle disuguaglianze. Per correggerlo serve una tassa sul 5% più ricco”" width="1050" /></picture><div class="article-wrapper" style="background-color: white; border: 0px; box-sizing: inherit; font-family: "Playfair Display", serif; font-stretch: inherit; font-variant-east-asian: inherit; font-variant-numeric: inherit; line-height: inherit; margin: 0px auto; max-width: 42.8125rem; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><section class="catenaccio" style="border: 0px; box-sizing: inherit; font-family: "TT Norms Pro Regular Italic", sans-serif; font-size: 1rem; font-stretch: inherit; font-style: italic; font-variant: inherit; line-height: 1.625rem; margin: 1.875rem 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><p style="border: 0px; box-sizing: inherit; font: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Le conclusioni di un paper cofirmato da Andrea Roventini della Scuola superiore Sant'Anna e Alessandro Santoro dell'Università di Milano Bicocca. Per il 5% della popolazione che ha i redditi più alti la tassazione risulta regressiva. E se si osserva l'andamento delle aliquote medie all'aumentare della ricchezza netta, la regressività riguarda l'intera architettura. Per invertire la rotta, è la proposta, servono una tassa personale progressiva (eliminando quindi le flat tax sui redditi da capitale) e una wealth tax dell'1% oltre i 600mila euro</p></section><google-read-aloud-player data-ad-tag-url="https://pubads.g.doubleclick.net/gampad/ads?iu=%2F22141773216%2C22265506341%2Filfattoquotidiano.it_preroll_audio&tfcd=0&npa=0&ad_type=audio&sz=1x1&gdfp_req=1&output=vast&unviewed_position_start=1&env=instream&impl=s&vad_type=linear&description_url=https%3A%2F%2Fwww.ilfattoquotidiano.it%2F2022%2F02%2F22%2Flo-studio-il-sistema-fiscale-italiano-e-regressivo-contribuisce-alle-disuguaglianze-per-correggerlo-serve-una-tassa-sul-5-piu-ricco%2F6501975%2F&correlator=5263979624017957810&ad_rule=1" data-api-key="AIzaSyBYZ7BK9ojqp7cQy5vfm2tcilwxxSiWhbw" data-foreground-color="#009999" data-icon="https://st.ilfattoquotidiano.it/wp-content/plugins/ifq-read-aloud/assets/img/audioplay.png" data-intro="https://st.ilfattoquotidiano.it/wp-content/plugins/ifq-read-aloud/assets/audio/audioplay.mp3" data-layout-style="style3" data-locale="it" data-title-text="AudioPlay" data-tracking-ids="UA-168915890-12,UA-51142630-3" data-url="https://www.ilfattoquotidiano.it/2022/02/22/lo-studio-il-sistema-fiscale-italiano-e-regressivo-contribuisce-alle-disuguaglianze-per-correggerlo-serve-una-tassa-sul-5-piu-ricco/6501975/" data-voice="it-it-f-1" style="box-sizing: inherit;"><div aria-label="Lettore con lettura ad alta voce" class="top-container screen-call-to-action playback-unstarted dockable layout-branded icon-style-small progress-full-wave draggable" id="top-container" style="-webkit-border-image: initial; -webkit-box-align: initial; -webkit-box-decoration-break: initial; -webkit-box-direction: initial; -webkit-box-flex: initial; -webkit-box-ordinal-group: initial; -webkit-box-orient: initial; -webkit-box-pack: initial; -webkit-box-reflect: initial; -webkit-font-smoothing: initial; -webkit-highlight: initial; -webkit-hyphenate-character: initial; -webkit-line-break: initial; -webkit-line-clamp: initial; -webkit-locale: initial; -webkit-mask-box-image: initial; -webkit-mask-composite: initial; -webkit-mask: initial; -webkit-perspective-origin-x: initial; -webkit-perspective-origin-y: initial; -webkit-print-color-adjust: initial; -webkit-rtl-ordering: initial; -webkit-ruby-position: initial; -webkit-tap-highlight-color: initial; -webkit-text-combine: initial; -webkit-text-decorations-in-effect: initial; -webkit-text-emphasis-position: initial; -webkit-text-emphasis: initial; -webkit-text-fill-color: initial; -webkit-text-orientation: initial; -webkit-text-security: initial; -webkit-text-stroke: initial; 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Norme sulla privacy"><div class="google-policy-icon" style="-webkit-mask: var(--svg-info) no-repeat center/contain; background-color: var(--title-text-color); mask: var(--svg-info) no-repeat center/contain;"></div></a></div><div class="main-elements-container" style="align-items: center; background: var(--background-color); display: flex; flex-direction: row; height: 90.9219px; width: 685px;"><button aria-label="Riproduci" class="play-button" style="align-items: center; background: 50% center / 50% no-repeat transparent; border-radius: 50%; border: none; cursor: pointer; display: flex; height: 48px; justify-content: center; margin: 0px 12px; min-width: 48px; padding: 0px; width: 48px;" title="Riproduci"><div class="play-button-icon" style="-webkit-mask: var(--svg-play) no-repeat center/contain; background-attachment: initial; background-clip: initial; background-color: var(--foreground-color); background-image: initial; background-origin: initial; background-position: 50% center; 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y="7"></rect><rect class="audio-wave-svg-bar bar-state-unplayed" height="32" rx="1.5" width="3" x="180" y="0"></rect><rect class="audio-wave-svg-bar bar-state-unplayed" height="25" rx="1.5" width="3" x="186" y="4"></rect><rect class="audio-wave-svg-bar bar-state-unplayed" height="29" rx="1.5" width="3" x="192" y="2"></rect><rect class="audio-wave-svg-bar bar-state-unplayed" height="18" rx="1.5" width="3" x="198" y="7"></rect><rect class="audio-wave-svg-bar bar-state-unplayed" height="11" rx="1.5" width="3" x="204" y="11"></rect><rect class="audio-wave-svg-bar bar-state-unplayed" height="11" rx="1.5" width="3" x="210" y="11"></rect><rect class="audio-wave-svg-bar bar-state-unplayed" height="18" rx="1.5" width="3" x="216" y="7"></rect><rect class="audio-wave-svg-bar bar-state-unplayed" height="29" rx="1.5" width="3" x="222" y="2"></rect><rect class="audio-wave-svg-bar bar-state-unplayed" height="25" rx="1.5" width="3" x="228" y="4"></rect><rect class="audio-wave-svg-bar bar-state-unplayed" height="32" rx="1.5" width="3" x="234" y="0"></rect><rect class="audio-wave-svg-bar bar-state-unplayed" height="18" rx="1.5" width="3" x="240" y="7"></rect><rect class="audio-wave-svg-bar bar-state-unplayed" height="11" rx="1.5" width="3" x="246" y="11"></rect><rect class="audio-wave-svg-bar bar-state-unplayed" height="18" rx="1.5" width="3" x="252" y="7"></rect><rect class="audio-wave-svg-bar bar-state-unplayed" height="29" rx="1.5" width="3" x="258" y="2"></rect><rect class="audio-wave-svg-bar bar-state-unplayed" height="25" rx="1.5" width="3" x="264" y="4"></rect><rect class="audio-wave-svg-bar bar-state-unplayed" height="32" rx="1.5" width="3" x="270" y="0"></rect><rect class="audio-wave-svg-bar bar-state-unplayed" height="18" rx="1.5" width="3" x="276" y="7"></rect><rect class="audio-wave-svg-bar bar-state-unplayed" height="18" rx="1.5" width="3" x="282" y="7"></rect><rect class="audio-wave-svg-bar bar-state-unplayed" height="32" rx="1.5" width="3" x="288" y="0"></rect><rect class="audio-wave-svg-bar bar-state-unplayed" height="25" rx="1.5" width="3" x="294" y="4"></rect><rect class="audio-wave-svg-bar bar-state-unplayed" height="29" rx="1.5" width="3" x="300" y="2"></rect><rect class="audio-wave-svg-bar bar-state-unplayed" height="18" rx="1.5" width="3" x="306" y="7"></rect><rect class="audio-wave-svg-bar bar-state-unplayed" height="11" rx="1.5" width="3" x="312" y="11"></rect><rect class="audio-wave-svg-bar bar-state-unplayed" height="6" rx="1.5" width="3" x="318" y="13"></rect><rect class="audio-wave-svg-bar bar-state-unplayed" height="11" rx="1.5" width="3" x="324" y="11"></rect><rect class="audio-wave-svg-bar bar-state-unplayed" height="18" rx="1.5" width="3" x="330" y="7"></rect><rect class="audio-wave-svg-bar bar-state-unplayed" height="29" rx="1.5" width="3" x="336" y="2"></rect><rect class="audio-wave-svg-bar bar-state-unplayed" height="25" rx="1.5" width="3" x="342" y="4"></rect><rect class="audio-wave-svg-bar bar-state-unplayed" height="32" rx="1.5" width="3" x="348" y="0"></rect><rect class="audio-wave-svg-bar bar-state-unplayed" height="18" rx="1.5" width="3" x="354" y="7"></rect><rect class="audio-wave-svg-bar bar-state-unplayed" height="18" rx="1.5" width="3" x="360" y="7"></rect><rect class="audio-wave-svg-bar bar-state-unplayed" height="32" rx="1.5" width="3" x="366" y="0"></rect><rect class="audio-wave-svg-bar bar-state-unplayed" height="25" rx="1.5" width="3" x="372" y="4"></rect><rect class="audio-wave-svg-bar bar-state-unplayed" height="29" rx="1.5" width="3" x="378" y="2"></rect><rect class="audio-wave-svg-bar bar-state-unplayed" height="18" rx="1.5" width="3" x="384" y="7"></rect><rect class="audio-wave-svg-bar bar-state-unplayed" height="32" rx="1.5" width="3" x="390" y="0"></rect><rect class="audio-wave-svg-bar bar-state-unplayed" height="25" rx="1.5" width="3" x="396" y="4"></rect><rect class="audio-wave-svg-bar bar-state-unplayed" height="29" rx="1.5" width="3" x="402" y="2"></rect><rect class="audio-wave-svg-bar bar-state-unplayed" height="18" rx="1.5" width="3" x="408" y="7"></rect><rect class="audio-wave-svg-bar bar-state-unplayed" height="11" rx="1.5" width="3" x="414" y="11"></rect><rect class="audio-wave-svg-bar bar-state-unplayed" height="11" rx="1.5" width="3" x="420" y="11"></rect><rect class="audio-wave-svg-bar bar-state-unplayed" height="18" rx="1.5" width="3" x="426" y="7"></rect><rect class="audio-wave-svg-bar bar-state-unplayed" height="29" rx="1.5" width="3" x="432" y="2"></rect><rect class="audio-wave-svg-bar bar-state-unplayed" height="25" rx="1.5" width="3" x="438" y="4"></rect><rect class="audio-wave-svg-bar bar-state-unplayed" height="32" rx="1.5" width="3" x="444" y="0"></rect><rect class="audio-wave-svg-bar bar-state-unplayed" height="18" rx="1.5" width="3" x="450" y="7"></rect><rect class="audio-wave-svg-bar bar-state-unplayed" height="11" rx="1.5" width="3" x="456" y="11"></rect><rect class="audio-wave-svg-bar bar-state-unplayed" height="18" rx="1.5" width="3" x="462" y="7"></rect><rect class="audio-wave-svg-bar bar-state-unplayed" height="29" rx="1.5" width="3" x="468" y="2"></rect><rect class="audio-wave-svg-bar bar-state-unplayed" height="25" rx="1.5" width="3" x="474" y="4"></rect><rect class="audio-wave-svg-bar bar-state-unplayed" height="32" rx="1.5" width="3" x="480" y="0"></rect><rect class="audio-wave-svg-bar bar-state-unplayed" height="18" rx="1.5" width="3" x="486" y="7"></rect><rect class="audio-wave-svg-bar bar-state-unplayed" height="18" rx="1.5" width="3" x="492" y="7"></rect><rect class="audio-wave-svg-bar bar-state-unplayed" height="32" rx="1.5" width="3" x="498" y="0"></rect><rect class="audio-wave-svg-bar bar-state-unplayed" height="25" rx="1.5" width="3" x="504" y="4"></rect><rect class="audio-wave-svg-bar bar-state-unplayed" height="29" rx="1.5" width="3" x="510" y="2"></rect><rect class="audio-wave-svg-bar bar-state-unplayed" height="18" rx="1.5" width="3" x="516" y="7"></rect><rect class="audio-wave-svg-bar bar-state-unplayed" height="11" rx="1.5" width="3" x="522" y="11"></rect><rect class="audio-wave-svg-bar bar-state-unplayed" height="6" rx="1.5" width="3" x="528" y="13"></rect><rect class="audio-wave-svg-bar bar-state-unplayed" height="11" rx="1.5" width="3" x="534" y="11"></rect><rect class="audio-wave-svg-bar bar-state-unplayed" height="18" rx="1.5" width="3" x="540" y="7"></rect></svg></div><div class="time-remaining" style="color: var(--foreground-color); display: block; font: 400 13px Roboto, sans-serif; grid-area: time-remaining / time-remaining / time-remaining / time-remaining; min-width: 36px; opacity: 0.8; text-align: right !important;">-6:05</div></div><button aria-label="Apri Selezione velocità 1.0" class="speed-open-button" style="align-items: center; background-color: transparent; border-radius: 96px 0px 0px 96px; border: none; box-sizing: border-box; color: var(--foreground-color); cursor: pointer; display: flex; font: 400 14px sans-serif; height: 40px; justify-content: center; letter-spacing: 0px; margin: 0px 0px 0px 12px; min-width: 60px; padding: 0px; position: relative; width: 60px; word-break: normal;" title="Cambia velocità">1.0x</button><a aria-label="Powered by Google - Norme sulla privacy" class="google-policy" href="https://policies.google.com/privacy" style="background-color: transparent; border: none; display: grid;" target="_blank" title="Powered by Google
Norme sulla privacy"><div class="google-policy-icon" style="-webkit-mask: var(--svg-info) no-repeat center/contain; mask: var(--svg-info) no-repeat center/contain;"></div></a></div></div></div><div class="placeholder"></div></google-read-aloud-player><div class="social-article-wrapper" style="-webkit-box-align: center; align-items: center; border-bottom-color: rgb(242, 242, 242); border-bottom-style: solid; border-image: initial; border-left-color: initial; border-left-style: initial; border-right-color: initial; border-right-style: initial; border-top-color: rgb(242, 242, 242); border-top-style: solid; border-width: 1px 0px; box-sizing: inherit; display: flex; flex-wrap: wrap; font: inherit; margin: 0.9375rem 0px; padding: 0.9375rem 0px; vertical-align: baseline;"><div class="wrapper-info-article" style="-webkit-box-flex: 1; border: 0px; box-sizing: inherit; color: rgba(0, 0, 0, 0.4); flex: 1 1 0%; font: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><cite style="border: 0px; box-sizing: inherit; font: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><a href="https://www.ilfattoquotidiano.it/blog/cbrusini/ptype/articoli/" rel="author" style="border: 0px; box-sizing: inherit; color: rgba(0, 0, 0, 0.4); font-family: "TT Norms Pro Medium", sans-serif; font-size: 0.875rem; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: 500; line-height: 1.25rem; margin: 0px; padding: 0px; text-decoration: none; vertical-align: baseline;">di Chiara Brusini</a></cite><span> </span><span class="date" style="border: 0px; box-sizing: inherit; font-family: "TT Norms Pro Medium", sans-serif; font-size: 0.875rem; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: 500; line-height: 1.25rem; margin: 0px; padding: 0px 0px 0px 0.3125rem; text-transform: uppercase; vertical-align: baseline;">| 22 FEBBRAIO 2022</span></div><ul class="item-info-share" comments-identifier="6501975" style="-webkit-box-pack: end; border: 0px; box-sizing: inherit; display: flex; font: inherit; justify-content: flex-end; list-style: none; margin: 0px 1.875rem 0px 0px; padding: 0px; position: relative; vertical-align: baseline;"><li class="bookmark" data-color="" data-selected="false" data-type="" style="border: 0px; box-sizing: inherit; color: rgba(0, 0, 0, 0.4); font-family: inherit; font-size: 0.75rem; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: inherit; line-height: inherit; margin: 0.3125rem; padding: 0px; position: relative; vertical-align: baseline;"><a aria-label="icon bookmark" href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2022/02/22/lo-studio-il-sistema-fiscale-italiano-e-regressivo-contribuisce-alle-disuguaglianze-per-correggerlo-serve-una-tassa-sul-5-piu-ricco/6501975/#" style="border: 0px; box-sizing: inherit; color: inherit; display: block; font: inherit; margin: 0px; padding: 0px 5px 0px 0px; text-decoration: none; vertical-align: baseline;"><span class="icon-bookmark" style="-webkit-font-smoothing: antialiased; border: 0px; box-sizing: inherit; font-family: iconifq !important; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: 400; line-height: 1; margin: 0px; padding: 0px; speak: none; text-transform: none; vertical-align: baseline;"></span></a></li><li class="share-count-item" style="border: 0px; box-sizing: inherit; color: rgba(0, 0, 0, 0.4); font-family: inherit; font-size: 0.75rem; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: inherit; line-height: inherit; margin: 0.3125rem; padding: 0px; position: relative; vertical-align: baseline;"><a aria-label="icon share" href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2022/02/22/lo-studio-il-sistema-fiscale-italiano-e-regressivo-contribuisce-alle-disuguaglianze-per-correggerlo-serve-una-tassa-sul-5-piu-ricco/6501975/#" style="border: 0px; box-sizing: inherit; color: inherit; display: block; font: inherit; margin: 0px; padding: 0px 5px 0px 0px; pointer-events: none; text-decoration: none; vertical-align: baseline;"><span class="icon-share" style="-webkit-font-smoothing: antialiased; border: 0px; box-sizing: inherit; font-family: iconifq !important; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: 400; line-height: 1; margin: 0px; padding: 0px; speak: none; text-transform: none; vertical-align: baseline;"></span></a></li><li class="comments-count-item" data-count-comments="" id="comments-identifier-6501975" style="border: 0px; box-sizing: inherit; color: rgba(0, 0, 0, 0.4); font-family: inherit; font-size: 0.75rem; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: inherit; line-height: inherit; margin: 0.3125rem 0px 0.3125rem 0.3125rem; padding: 0px; position: relative; vertical-align: baseline;"><a aria-label="Commenta questo articolo" href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2022/02/22/lo-studio-il-sistema-fiscale-italiano-e-regressivo-contribuisce-alle-disuguaglianze-per-correggerlo-serve-una-tassa-sul-5-piu-ricco/6501975/#cComments" style="border: 0px; box-sizing: inherit; color: inherit; display: block; font: inherit; margin: 0px; padding: 0px 5px 0px 0px; text-decoration: none; vertical-align: baseline;"><span class="icon-comment" style="-webkit-font-smoothing: antialiased; border: 0px; box-sizing: inherit; font-family: iconifq !important; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: 400; line-height: 1; margin: 0px; padding: 0px; speak: none; text-transform: none; vertical-align: baseline;"></span></a></li></ul></div><section class="article-body" id="article-body-6501975" style="border: 0px; box-sizing: inherit; display: block; font-family: Georgia, serif; font-size: 1.1875rem; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: inherit; line-height: 1.8125rem; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><section class="article-content" style="border: 0px; box-sizing: inherit; display: block; font: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><p style="border: 0px; box-sizing: inherit; font-family: Georgia, serif; font-size: 1.125rem; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: inherit; line-height: 1.75rem; margin: 0.9375rem 0px; max-width: 42.8125rem; padding: 0px; vertical-align: baseline; word-break: normal;">Il<strong style="border: 0px; box-sizing: inherit; font-family: inherit; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: 700; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span> </span>sistema fiscale italiano</strong><span> </span>sembra disegnato apposta per aumentare le<span> </span><strong style="border: 0px; box-sizing: inherit; font-family: inherit; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: 700; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">disuguaglianze</strong>. Per il<span> </span><strong style="border: 0px; box-sizing: inherit; font-family: inherit; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: 700; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">5%<span> </span></strong>della popolazione che ha i<strong style="border: 0px; box-sizing: inherit; font-family: inherit; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: 700; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span> </span>redditi più alti</strong><span> </span>risulta addirittura<span> </span><strong style="border: 0px; box-sizing: inherit; font-family: inherit; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: 700; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">regressivo</strong>: in pratica l’aliquota media pagata da quei contribuenti<span> </span><strong style="border: 0px; box-sizing: inherit; font-family: inherit; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: 700; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">diminuisce</strong><span> </span>all’aumentare del loro reddito, con il risultato che per chi guadagna più di<span> </span><strong style="border: 0px; box-sizing: inherit; font-family: inherit; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: 700; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">500mila euro</strong><span> </span>si ferma intorno al 37%. Meno di quella applicata a chi sta nelle fasce più basse della piramide. Se poi si osserva l’andamento delle aliquote medie all’<strong style="border: 0px; box-sizing: inherit; font-family: inherit; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: 700; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">aumentare della ricchezza netta</strong>, si scopre che la<span> </span><strong style="border: 0px; box-sizing: inherit; font-family: inherit; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: 700; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">regressività</strong><span> </span>riguarda l’intera architettura: più si sale nella classifica del patrimonio posseduto, più diminuisce l’aliquota media dovuta. Sono i risultati – eclatanti – di un paper pubblicato dall’Istituto di Economia della<strong style="border: 0px; box-sizing: inherit; font-family: inherit; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: 700; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span> </span>Scuola Superiore Sant’Anna</strong><span> </span>e firmato da<span> </span><strong style="border: 0px; box-sizing: inherit; font-family: inherit; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: 700; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Andrea Roventini</strong><span> </span>dell’ateneo pisano,<span> </span><strong style="border: 0px; box-sizing: inherit; font-family: inherit; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: 700; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Alessandro Santoro</strong><span> </span>dell’Università di Milano Bicocca (consigliere del Tesoro e presidente della commissione che scrive la relazione annuale sull’<strong style="border: 0px; box-sizing: inherit; font-family: inherit; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: 700; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">evasione fiscale</strong>) e dai ricercatori<span> </span><strong style="border: 0px; box-sizing: inherit; font-family: inherit; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: 700; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Demetrio Guzzardi</strong><span> </span>ed<span> </span><strong style="border: 0px; box-sizing: inherit; font-family: inherit; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: 700; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Elisa Palagi</strong>. La conclusione del lavoro è che per correggere la rotta – considerato che la regressività è in contrasto con l’articolo 53 della Costituzione – “occorrono<span> </span><strong style="border: 0px; box-sizing: inherit; font-family: inherit; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: 700; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">misure radicali come una tassa sulla ricchezza</strong>“.<img alt="" class="wp-image-6502195 aligncenter" height="367" src="https://st.ilfattoquotidiano.it/wp-content/uploads/2022/02/21/progressivita.png" style="border: 0px; box-sizing: inherit; display: block; font: inherit; height: auto; margin: 1.875rem auto; max-width: 100%; padding: 0px; vertical-align: baseline;" width="480" /></p><p style="border: 0px; box-sizing: inherit; font-family: Georgia, serif; font-size: 1.125rem; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: inherit; line-height: 1.75rem; margin: 0.9375rem 0px; max-width: 42.8125rem; padding: 0px; vertical-align: baseline; word-break: normal;">Il lavoro presenta nuove evidenze sulla distribuzione dei redditi in Italia, ottenute riconciliando per la prima volta dati macro e microeconomici, usando informazioni più accurate sui consumi e migliorando le stime sui<span> </span><strong style="border: 0px; box-sizing: inherit; font-family: inherit; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: 700; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">redditi da capitale</strong><span> </span>che sono usualmente molto sottorappresentati. Il risultato è una<span> </span><strong style="border: 0px; box-sizing: inherit; font-family: inherit; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: 700; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">revisione al rialzo</strong><span> </span>dei numeri che descrivono le disuguaglianze nella Penisola: la<span> </span><strong style="border: 0px; box-sizing: inherit; font-family: inherit; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: 700; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">concentrazione</strong><span> </span>di reddito nelle fasce che comprendono il 10%, l’1% e lo 0,1% di contribuenti con introiti maggiori risulta più alta di una percentuale tra il 2 e il 3% e la quota di reddito nazionale in mano a quelle fasce è sempre cresciuta dalla crisi finanziaria del 2008. Al contrario il<span> </span><strong style="border: 0px; box-sizing: inherit; font-family: inherit; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: 700; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">50% più povero</strong><span> </span>tra 2004 e 2015 ha visto via via<span> </span><strong style="border: 0px; box-sizing: inherit; font-family: inherit; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: 700; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">ridursi la propria quota di reddito</strong><span> </span>nazionale al lordo delle tasse, ad un ritmo maggiore che negli Usa. “La disuguaglianza di reddito prima delle tasse è cresciuta lasciano indietro i poveri, mentre la quota dei redditi aumentava costantemente”. I più danneggiati dall’allargamento dei divari sono i soliti: gli<span> </span><strong style="border: 0px; box-sizing: inherit; font-family: inherit; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: 700; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">under 35</strong>, le<span> </span><strong style="border: 0px; box-sizing: inherit; font-family: inherit; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: 700; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">donne</strong>, gli<span> </span><strong style="border: 0px; box-sizing: inherit; font-family: inherit; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: 700; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">abitanti del Meridione.</strong></p><p style="border: 0px; box-sizing: inherit; font-family: Georgia, serif; font-size: 1.125rem; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: inherit; line-height: 1.75rem; margin: 0.9375rem 0px; max-width: 42.8125rem; padding: 0px; vertical-align: baseline; word-break: normal;">Partendo dai nuovi dati gli autori calcolano le aliquote effettive pagate dai contribuenti in base a reddito e distribuzione della ricchezza. Trovando che al crescere dei redditi l’aliquota “è solo moderatamente progressiva fino al<strong style="border: 0px; box-sizing: inherit; font-family: inherit; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: 700; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span> </span>95esimo percentile</strong><span> </span>circa” per poi rivelarsi addirittura regressiva. Un chiarimento è d’obbligo, visto che sulla carta l’imposizione è ovviamente crescente al salire del reddito (lo era fino allo scorso dicembre e lo rimane dopo il taglio delle aliquote da cinque a quattro con<span> </span><a href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2021/12/27/riforma-irpef-uil-lufficio-parlamentare-di-bilancio-sbugiarda-il-governo-ai-dirigenti-risparmi-per-368-euro-agli-operai-solo-162/6438620/" style="border: 0px; box-sizing: inherit; color: rgb(0, 0, 0) !important; font-family: Georgia, serif; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; opacity: 1; padding: 0px; text-decoration: underline; transition: opacity 0.2s ease-in-out 0s; vertical-align: baseline;">la<span> </span><strong style="border: 0px; box-sizing: inherit; font-family: inherit; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: 700; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">riforma Irpef</strong><span> </span>entrata in vigore a gennaio,</a><span> </span>di cui lo studio non tiene conto): l’aliquota media dipende in maniera cruciale dal<span> </span><strong style="border: 0px; box-sizing: inherit; font-family: inherit; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: 700; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">tipo</strong><span> </span>di introito e dall’incidenza dei<span> </span><strong style="border: 0px; box-sizing: inherit; font-family: inherit; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: 700; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">contributi sociali</strong>, che sono regressivi così come le imposte indirette sui consumi (Iva). Per chi guadagna<strong style="border: 0px; box-sizing: inherit; font-family: inherit; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: 700; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span> </span>oltre 78mila euro l’anno</strong>, cioè il top 5%, il sistema diventa regressivo perché in quella fascia fino al<span> </span><strong style="border: 0px; box-sizing: inherit; font-family: inherit; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: 700; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">45% del reddito</strong><span> </span>deriva dal possesso di strumenti finanziari e aziendali e di conseguenza<strong style="border: 0px; box-sizing: inherit; font-family: inherit; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: 700; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span> </span>non è soggetto all’Irpef</strong><span> </span>bensì gode di<span> </span><strong style="border: 0px; box-sizing: inherit; font-family: inherit; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: 700; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">aliquote piatte<span> </span></strong>come quella sui<span> </span><strong style="border: 0px; box-sizing: inherit; font-family: inherit; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: 700; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">dividendi</strong>, al<strong style="border: 0px; box-sizing: inherit; font-family: inherit; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: 700; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span> </span>26%</strong>. E sopra non ci si pagano contributi. Risultato: il gruppo a più alto reddito,<strong style="border: 0px; box-sizing: inherit; font-family: inherit; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: 700; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span> </span>sopra i 500mila euro,</strong><span> </span>si vede applicare “le<span> </span><strong style="border: 0px; box-sizing: inherit; font-family: inherit; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: 700; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">aliquote stimate più basse</strong>, intorno al<span> </span><strong style="border: 0px; box-sizing: inherit; font-family: inherit; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: 700; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">37%</strong>“.</p><aside class="wrapper-custom-correlato full-correlato" style="-webkit-box-align: center; -webkit-box-direction: normal; -webkit-box-orient: horizontal; align-items: center; border-bottom-color: rgb(242, 242, 242); border-bottom-style: solid; border-image: initial; border-left-color: initial; border-left-style: initial; border-right-color: initial; border-right-style: initial; border-top-color: rgb(242, 242, 242); border-top-style: solid; border-width: 1px 0px; box-sizing: inherit; display: flex; flex-direction: row; float: none; font: inherit; margin: 0.9375rem 0px; padding: 0.9375rem 0px; position: relative; vertical-align: baseline; width: 685px;"><div class="image" style="border: 0px; box-sizing: inherit; font: inherit; margin: 0px 20px 0px 0px; max-width: 20.625rem; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><a class="link-correlato " href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2022/01/05/lappello-il-governo-consideri-una-piccola-imposta-sulla-ricchezza-finanziaria-con-i-proventi-puo-assumere-1-milione-di-giovani/6445119/" style="border: 0px; box-sizing: inherit; color: rgb(0, 0, 0) !important; font-family: Georgia, serif; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: 400 !important; line-height: inherit; margin: 0px; opacity: 1; padding: 0px; text-decoration: underline; transition: opacity 0.2s ease-in-out 0s; vertical-align: baseline;"><img alt="L’appello: “Il governo consideri una piccola imposta sulla ricchezza finanziaria. Con i proventi può assumere 1 milione di giovani”" class="lazyload loaded" data-src="https://st.ilfattoquotidiano.it/wp-content/uploads/2022/01/04/ricchi-1200-330x173.jpg" data-was-processed="true" height="173" src="https://st.ilfattoquotidiano.it/wp-content/uploads/2022/01/04/ricchi-1200-330x173.jpg" style="border: 0px; box-sizing: inherit; display: block; font: inherit; height: auto; margin: 0px; max-width: 100%; min-width: auto; padding: 0px; vertical-align: baseline; width: auto;" width="330" /></a></div><div class="text" style="-webkit-box-direction: normal; -webkit-box-flex: 1; -webkit-box-orient: vertical; border: 0px; box-sizing: inherit; display: flex; flex-direction: column; flex: 1 1 0%; font: inherit; margin: 0px; padding: 0px; text-align: right; vertical-align: baseline;"><h6 style="border: 0px; box-sizing: inherit; color: #8e0000; font-family: "TT Norms Pro Medium", sans-serif; font-size: 0.75rem; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: 500; line-height: inherit; margin: 0px 0px 0.625rem; padding: 0px; text-transform: uppercase; vertical-align: baseline;">LEGGI ANCHE</h6><h3 style="border: 0px; box-sizing: inherit; font-family: "TT Norms Pro Regular", sans-serif; font-size: 1rem; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: 400; line-height: 1.375rem; margin: 0.125rem 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><a class="link-correlato" href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2022/01/05/lappello-il-governo-consideri-una-piccola-imposta-sulla-ricchezza-finanziaria-con-i-proventi-puo-assumere-1-milione-di-giovani/6445119/" style="border: 0px; box-sizing: inherit; color: rgb(0, 0, 0) !important; font-family: Georgia, serif; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: 400 !important; line-height: inherit; margin: 0px; opacity: 1; padding: 0px; text-decoration: underline; transition: opacity 0.2s ease-in-out 0s; vertical-align: baseline;">L’appello: “Il governo consideri una piccola imposta sulla ricchezza finanziaria. Con i proventi può assumere 1 milione di giovani”</a></h3></div></aside><p style="border: 0px; box-sizing: inherit; font-family: Georgia, serif; font-size: 1.125rem; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: inherit; line-height: 1.75rem; margin: 0.9375rem 0px; max-width: 42.8125rem; padding: 0px; vertical-align: baseline; word-break: normal;"></p><p style="border: 0px; box-sizing: inherit; font-family: Georgia, serif; font-size: 1.125rem; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: inherit; line-height: 1.75rem; margin: 0.9375rem 0px; max-width: 42.8125rem; padding: 0px; vertical-align: baseline; word-break: normal;">L’evidenza dell’iniquità è ancora più schiacciante quando si ordinano gli individui in base alla ricchezza netta: “Visto che i redditi da capitale sono proporzionali alla ricchezza”, spiega il paper, “<strong style="border: 0px; box-sizing: inherit; font-family: inherit; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: 700; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">maggiore è la ricchezza più alto è il flusso di redditi tassati in maniera proporzionale</strong>“, cioè non soggetti all’Irpef ma ad un’aliquota piatta. “Questo porta a una complessiva regressività del sistema nel suo complesso, quando si considera la ricchezza”. Cosa che, secondo gli autori, “fornisce ulteriore supporto per l’introduzione di<span> </span><a href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2021/09/19/fisco-lo-studio-ridurre-le-tasse-ai-ricchi-non-genera-crescita-ne-lavoro-e-negli-usa-fioccano-le-proposte-di-patrimoniale-in-nome-dellequita/6325205/" style="border: 0px; box-sizing: inherit; color: rgb(0, 0, 0) !important; font-family: Georgia, serif; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; opacity: 1; padding: 0px; text-decoration: underline; transition: opacity 0.2s ease-in-out 0s; vertical-align: baseline;">una tassa sulla ricchezza in linea con il lavoro di<span> </span><strong style="border: 0px; box-sizing: inherit; font-family: inherit; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: 700; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Saez</strong><span> </span>e<span> </span><strong style="border: 0px; box-sizing: inherit; font-family: inherit; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: 700; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Zucman</strong>“</a>.</p><p style="border: 0px; box-sizing: inherit; font-family: Georgia, serif; font-size: 1.125rem; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: inherit; line-height: 1.75rem; margin: 0.9375rem 0px; max-width: 42.8125rem; padding: 0px; vertical-align: baseline; word-break: normal;">Dalle simulazioni risulta del resto che anche introducendo una<span> </span><strong style="border: 0px; box-sizing: inherit; font-family: inherit; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: 700; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">tassa personale progressiva</strong><span> </span>applicabile a tutte le fonti di reddito (cioè eliminando le tasse piatte sui redditi da capitale) non si otterrebbe una sensibile riduzione della progressività. L<strong style="border: 0px; box-sizing: inherit; font-family: inherit; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: 700; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">‘unica strada</strong><span> </span>per garantire perlomeno un sistema di tassazione<span> </span><strong style="border: 0px; box-sizing: inherit; font-family: inherit; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: 700; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">proporzionale</strong><span> </span>per i redditi più alti, è la conclusione dello studio, consiste nell’affiancare alla tassa personale progressiva “una<span> </span><strong style="border: 0px; box-sizing: inherit; font-family: inherit; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: 700; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">wealth tax solo sul top 5%</strong><span> </span>della distribuzione della ricchezza”. L’ipotesi è quella di un<span> </span><strong style="border: 0px; box-sizing: inherit; font-family: inherit; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: 700; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">prelievo dell’1% oltre i 600mila euro</strong><span> </span>di ricchezza netta: in questo modo si colpirebbe il 10% più ricco ma “l’incidenza sarebbe significativa solo per il<strong style="border: 0px; box-sizing: inherit; font-family: inherit; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: 700; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span> </span>5% più ricco</strong>” e si otterrebbe una<span> </span><strong style="border: 0px; box-sizing: inherit; font-family: inherit; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: 700; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">lieve progressività</strong><span> </span>lungo tutta la distribuzione dei redditi. Oltre ad un aumento del gettito stimato in<strong style="border: 0px; box-sizing: inherit; font-family: inherit; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: 700; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span> </span>27,5 miliardi.</strong><span> </span>“Questi nuovi risultati dovrebbero essere tenuti in conto nell’attuale dibattito sulla<span> </span><strong style="border: 0px; box-sizing: inherit; font-family: inherit; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: 700; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">riforma del sistema fiscale italiano</strong>“, auspicano gli autori.</p><p style="border: 0px; box-sizing: inherit; font-family: Georgia, serif; font-size: 1.125rem; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: inherit; line-height: 1.75rem; margin: 0.9375rem 0px; max-width: 42.8125rem; padding: 0px; vertical-align: baseline; word-break: normal;">Lo stato della discussione non promette nulla di buono: l’esame della riforma in commissione Finanze alla Camera è in stallo, con il centrodestra sulle barricate contro la<span> </span><strong style="border: 0px; box-sizing: inherit; font-family: inherit; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: 700; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">revisione del catasto</strong><span> </span>descritta come una<span> </span><strong style="border: 0px; box-sizing: inherit; font-family: inherit; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: 700; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">patrimoniale occulta<span> </span></strong>(anche se<span> </span><a href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2022/01/20/catasto-il-centrodestra-contro-la-riforma-ma-ne-ha-votata-una-uguale-nel-2014-e-la-stangata-non-ce-usare-i-valori-di-mercato-andrebbe-a-vantaggio-di-chi-vive-in-periferia/6458685/" style="border: 0px; box-sizing: inherit; color: rgb(0, 0, 0) !important; font-family: Georgia, serif; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; opacity: 1; padding: 0px; text-decoration: underline; transition: opacity 0.2s ease-in-out 0s; vertical-align: baseline;">nel 2014 ne ha votata una identica)</a>. Dall’ipotesi di qualsiasi intervento sulle ricchezze, pure<span> </span><a href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2021/04/03/fmi-alzare-le-tasse-ai-ricchi-e-ridurle-ai-poveri-per-fronteggiare-la-pandemia-il-covid-ha-esacerbato-le-preesistenti-diseguaglianze/6153520/" style="border: 0px; box-sizing: inherit; color: rgb(0, 0, 0) !important; font-family: Georgia, serif; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; opacity: 1; padding: 0px; text-decoration: underline; transition: opacity 0.2s ease-in-out 0s; vertical-align: baseline;">raccomandato anche dal Fondo monetario internazionale</a>, il Parlamento<a href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2021/07/02/anche-sul-fisco-ad-esultare-sono-la-lega-e-forza-italia-nel-documento-finale-delle-camere-sparisce-la-patrimoniale-citata-nelle-bozze-resta-la-mini-flat-tax-e-spunta-labolizione-dellirap-cara/6248992/" style="border: 0px; box-sizing: inherit; color: rgb(0, 0, 0) !important; font-family: Georgia, serif; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; opacity: 1; padding: 0px; text-decoration: underline; transition: opacity 0.2s ease-in-out 0s; vertical-align: baseline;"><span> </span>ha deciso di tenersi ben lontano<span> </span></a>e il<span> </span><strong style="border: 0px; box-sizing: inherit; font-family: inherit; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: 700; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">governo</strong><span> </span>ne ha preso atto. Con le elezioni politiche in calendario nel 2023, è materia radioattiva.</p><p style="border: 0px; box-sizing: inherit; font-family: Georgia, serif; font-size: 1.125rem; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: inherit; line-height: 1.75rem; margin: 0.9375rem 0px; max-width: 42.8125rem; padding: 0px; vertical-align: baseline; word-break: normal;">da:<a href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2022/02/22/lo-studio-il-sistema-fiscale-italiano-e-regressivo-contribuisce-alle-disuguaglianze-per-correggerlo-serve-una-tassa-sul-5-piu-ricco/6501975/" target="_blank"> https://www.ilfattoquotidiano.it/2022/02/22/lo-studio-il-sistema-fiscale-italiano-e-regressivo-contribuisce-alle-disuguaglianze-per-correggerlo-serve-una-tassa-sul-5-piu-ricco/6501975/</a></p></section></section></div>footweardesignerhttp://www.blogger.com/profile/15970307266192733119noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8715810.post-9678150224238831592019-11-18T19:08:00.000+01:002019-11-18T19:09:39.769+01:00Quelle fabbriche di invisibili che fanno ricca la nostra moda<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div class="summary" itemprop="description" style="background: 0px 0px rgb(255, 255, 255); border-bottom-color: initial; border-bottom-style: initial; border-image: initial; border-left-color: initial; border-left-style: initial; border-right-color: initial; border-right-style: initial; border-top-color: rgb(221, 221, 221); border-top-style: solid; border-width: 1px 0px 0px; clear: both; color: #111111; font-family: Georgia, Times, "Times New Roman", serif; font-size: 20px; font-stretch: normal; font-style: italic; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: 26px; margin-bottom: 20px; outline: 0px; padding: 20px 0px 0px; vertical-align: baseline;">
Lo sfruttamento è la regola dentro garage e laboratori. Ancora oggi l’eccellenza italiana viene prodotta qui</div>
<span class="author" itemprop="author" itemscope="" itemtype="http://schema.org/Person" style="background-color: white; background-position: 0px 0px; border: 0px; clear: both; color: #252525; display: block; font-family: "arial" , "helvetica neue" , "helvetica" , sans-serif; font-size: 14px; font-stretch: normal; line-height: 20px; margin: 0px 0px 20px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span itemprop="name" style="background: 0px 0px; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">di ROBERTO SAVIANO</span></span><span class="author" itemprop="author" itemscope="" itemtype="http://schema.org/Person" style="background-color: white; background-position: 0px 0px; border: 0px; clear: both; color: #252525; display: block; font-family: "arial" , "helvetica neue" , "helvetica" , sans-serif; font-size: 14px; font-stretch: normal; line-height: 20px; margin: 0px 0px 20px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span itemprop="name" style="background: 0px 0px; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">da </span><a href="https://www.repubblica.it/cronaca/2019/11/18/news/quelle_fabbriche_di_invisibili_che_fanno_ricca_la_nostra_moda-241292783/?ref=RHPPLF-BH-I241297200-C8-P6-S1.8-T1">https://www.repubblica.it/cronaca/2019/11/18/news/quelle_fabbriche_di_invisibili_che_fanno_ricca_la_nostra_moda-241292783/?ref=RHPPLF-BH-I241297200-C8-P6-S1.8-T1</a></span><br />
<br />
L'Italia fonda una parte rilevante della sua qualità manifatturiera sul lavoro schiavizzato in distretti industriali che, per tradizione ormai di oltre mezzo secolo, si occupano di realizzare in nero e in condizioni spesso disumane confezioni, cuciture, rifiniture, ma anche scarpe, abiti, cinture, prodotti dell'alta moda. È una verità italiana. Cos'e la verità italiana? L'ho scoperto proprio studiando i laboratori in nero, per cui ogni riflessione con sindacalisti o lavoratori si chiudeva sempre con il commento "ma questa è una verità... italiana".<br />
<br />
Ho imparato che si definisce verità italiana qualcosa che tutti sanno, le cui prove sono a portata di sguardo, ma che è impronunciabile: non solo, se si volesse denunciare, le prove e i testimoni scomparirebbero dinanzi a qualsiasi tribunale, ma, cosa ancor più terribile, questa verità danneggerebbe soprattutto gli sfruttati.<br />
<br />
Una verità italiana è la notizia della scoperta di 43 operai segregati in un locale chiuso da una porta blindata, senza finestre e senza bagni, fatta dai Carabinieri dei Nas a Melito di Napoli. Probabilmente non l'avrete incontrata sugli account social dei leader politici né l'avrete sentita commentare. I carabinieri stavano ispezionando un laboratorio e avevano trovato 14 lavoratori non in regola su 35, ma non si sono fermati al primo riscontro: dietro a un palco di pelli e strumenti hanno scovato un'immensa porta blindata che dava accesso a un vero e proprio caveau, uno spazio impenetrabile simile ai luoghi in cui i gioiellieri proteggono i preziosi o che le aziende usano per mettere al sicuro merci e liquidità. Quando invece i carabinieri hanno aperto la porta blindata, hanno scoperto che il caveau era pieno di persone, 43 operai irregolari.<br />
<br />
La ditta si chiama Moreno srl: è una azienda il cui laboratorio dista venti minuti da Napoli e che si occupa di pelletteria rifornendo marchi dell'alta moda. I macchinari e il materiale in lavorazione sequestrati durante l'operazione ammontano a 2.5 milioni di euro.<br />
<br />
<br />
Vi risulta strano immaginare degli operai rinchiusi in un caveau? Non dovevano semmai essere custodite le pelli più costose in quello spazio? Eppure, la merce da non far identificare ai carabinieri, la merce pregiata, erano proprio loro, le operaie e gli operai, e le loro competenze, più preziose di qualsiasi pelle. Tra i 43 operai scoperti nel caveau c'erano anche due minorenni e una donna incinta.<br />
<br />
Sono cresciuto in aree dove qualsiasi garage o sottoscala si trasformava in un laboratorio che produceva camicie, scarpe, jeans, giacche, persino abiti da sposa. Il lavoro nero in Campania, a Melito, Sant'Antimo, Sant'Arpino, Villaricca, Frattamaggiore, Caivano), o in Puglia, a Barletta, Tricase, Martina Franca, Terlizzi, Molfetta, Foggia (e ho citato solo una piccola parte), è ossigeno e veleno per migliaia di famiglie.<br />
<br />
<b>"Eccellenza" è il sostantivo speso quando si parla di moda italiana; "eccellenza" è anche il sostantivo che descrive il lavoro delle operaie e degli operai di queste fabbriche in nero, che lavorano per le passerelle di moda di tutto il mondo con un salario che va da 1 a 3 euro all'ora.</b><br />
<br />
Il motivo per cui l'alta moda si affida a questi laboratori e non trasferisce tutto il lavoro in India, Romania o Bangladesh, come avviene per la produzione ordinaria, è in questa parola: eccellenza.<br />
<br />
<b>La qualità del lavoro non si apprende con un corso di intensivo di tre giorni come accade alle operaie indiane o pakistane.</b><br />
<br />
Non si tratta solo di realizzare una cucitura o un'asola, ma di applicare una cura nella realizzazione e un controllo del risultato che fanno la differenza sul prodotto.<br />
<br />
<b>Una qualità pagata pochissimo, una qualità che per mantenersi deve scendere a costi bassissimi.</b><br />
<br />
<b></b>Alcune ragazze napoletane che lavoravano in queste fabbriche, alla domanda su che tipo di professione svolgessero, rispondevano: "<b>Faccio la cinese</b>".<br />
<br />
Il razzismo involontario di questa risposta vuole semplicemente mostrare che i salari sono al livello delle fabbriche cinesi.<br />
<br />
<b>Qui muore il concetto che talento, bellezza e capacità siano capitali che sempre si rinnovano e sempre salvano vite e territori. Nel caso specifico, i lavoratori della moda possiedono questi capitali, ma per proteggerli vedono i loro salari diminuire e le loro condizioni peggiorare.</b><br />
<br />
La tradizione manifatturiera organizzata in laboratori e case ha origini lontane. Negli anni '70 non esisteva scarpa, pantalone, gonna o tappeto che non fosse realizzato anche grazie al lavoro a domicilio: le fabbriche mandavano il materiale a donne (e in alcuni casi uomini) che a casa propria realizzavano, confezionavano o rifinivano ricevendo un mensile. Questo meccanismo esiste ancora oggi. Esternalizzare è conveniente soprattutto per le aziende che possono realizzare il proprio prodotto in una serie di fasi che non necessitano di elevata tecnologia. Queste filiere di lavoro domiciliare, che la sociologa Tania Toffanin ha definito efficacemente "fabbriche invisibili", trovano una evoluzione nei laboratori. Il principale problema del lavoro a domicilio, infatti, sono i macchinari: accade sempre più spesso che non si abbia spazio in casa per poterlo ospitare; così, soprattutto nelle zone rurali, i laboratori vengono ricavati da lacerti di abitazioni o spazi abusivi. Inoltre, dal momento che la moda segue i veloci ritmi del gusto, si affida volentieri a canali che non hanno né limiti di orario né pretese economiche.<br />
<br />
<b>Il lavoro italiano schiavizzato</b> è stato totalmente rimosso dal dibattito pubblico sovranista perché andrebbe a smontare il suo principale cavallo di battaglia ideologico, svelando che non sono gli immigrati clandestini che arrivano in Italia a far abbassare il prezzo del lavoro e quindi a reintrodurre la schiavitù.<br />
Da più di cinquant'anni in molte zone del Meridione d'Italia (ma anche in Veneto) esiste un sistematico sfruttamento della manodopera di qualità da parte di tutto il sistema della moda, ma nonostante articoli, reportage, denunce e impegno dei sindacati, non si riesce in alcun modo a mutare la situazione.<br />
Gli operai di Melito rinchiusi nel caveau lasceranno spazio ad altri operai rinchiusi in qualche altro sottoscala. Molti si chiederanno: ma perché questi laboratori non mettono in regola i lavoratori? Mettere in regola significa garantire salari minimi, orari, ferie e spazi di lavoro che costringerebbero molti laboratori ad uscire dal mercato e altrettanti padroncini a rinunciare ai loro guadagni. Inoltre, regolarizzare spesso è solo una finzione: magari il lavoratore è assunto, ma metà della sua busta paga la deve dare poi al padroncino del laboratorio. Oppure, un trucco attraverso cui le aziende regolarizzano il lavoro è proprio con i contratti "a domicilio": l'operaio riceve il pagamento per il prodotto ultimato e non per le ore impiegate a realizzarlo, e a conti fatti il pagamento sarà di circa 1 euro all'ora.<br />
<br />
Quando vengono alla luce storie come quella di Melito, emerge solo il nome dell'azienda produttrice, ma restano segreti i nomi dei marchi per cui lavorava.<br />
<br />
Perché l'alta moda non viene coinvolta nei processi fatti ai laboratori? <b>Semplice: l'alta moda formalmente non c'entra nulla, perché esiste un meccanismo (che di fatto le deresponsabilizza) di appalti a società che poi a loro volta affidano a società che subappaltano ad altre società.</b><br />
<br />
<b></b>Ma la responsabilità di molte aziende dell'alta moda è totale: sono consapevoli - anche se legalmente al riparo - <b>che la qualità della loro merce è frutto di condizioni di lavoro terribili e di uno sfruttamento costante. </b><br />
<br />
Solo da loro possono venire scelte in grado di cambiare questa situazione. Il populismo tace per convenienza, i riformisti temono di far scappare le aziende, quindi i salari, quindi i voti. Insomma, la solita verità italiana. Anche per quanto riguarda l'alta moda, le parole del poeta genovese sono la sintesi migliore: per quanto voi vi crediate assolti, siete per sempre coinvolti.<br />
Da: <a href="https://www.repubblica.it/cronaca/2019/11/18/news/quelle_fabbriche_di_invisibili_che_fanno_ricca_la_nostra_moda-241292783/?ref=RHPPLF-BH-I241297200-C8-P6-S1.8-T1">https://www.repubblica.it/cronaca/2019/11/18/news/quelle_fabbriche_di_invisibili_che_fanno_ricca_la_nostra_moda-241292783/?ref=RHPPLF-BH-I241297200-C8-P6-S1.8-T1</a><br />
<br />
<i>Commento di Stilinga:</i><br />
<div>
<i><b>Lo schiavismo italiano</b> dei lavoratori di alta moda italiana può essere combattuto anche non comprando prodotti che non siano realizzati in modo equo e solidale e certificati. </i></div>
<div>
<i><br /></i></div>
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<i>Ogni grande brand di alta moda dovrebbe sottoscrivere la tracciabilità della sua filiera produttiva e finalmente destinare i quattrini a pagare soprattutto la manifattura e non solo la comunicazione. </i></div>
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<i><br /></i></div>
<div>
<i>Siamo quasi nel 2020 e non più nel 1820. Qualcuno se lo ricorda? </i></div>
<div>
<i><br /></i></div>
<div>
<i>Inoltre, possibile che la moda che fa sognare, abbagliando i consumatori con immagini fantastiche e comunicando valori importanti, poi nel retrobottega si comporta da Mr Hide? E dove sono i controlli? in questo caso ci sono stati, ma il danno ai distretti produttivi italiani è stato costante e lacerante, e non è un caso che il PIL italiano sia asfittico. </i></div>
<div>
<i><br /></i></div>
<div>
<i>Bisogna ringraziare i furbissimi manager e i più intelligentoni CEO dei grandi brand di moda se il Made in Italy è ormai un pallido ricordo, in più quello attuale è quasi criminale, senza generalizzare ovviamente, ma a pensar male, purtroppo ci si azzecca. E non doveva andare così!</i></div>
</div>
footweardesignerhttp://www.blogger.com/profile/15970307266192733119noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8715810.post-20992976994707381302018-11-01T09:44:00.001+01:002018-11-01T09:44:51.559+01:00Fanghi di depurazione nelle terre agricole? Futuri idrocarburi nel piatto!<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div class="title-article" style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #5f656c; font-family: "Helvetica Neue", Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 14px; margin-bottom: 20px;">
<h1 class="title" style="box-sizing: border-box; font-family: "PT Sans", sans-serif; font-size: 28px; line-height: 35px; margin: 0px 0px 15px; max-width: 800px;">
<a href="https://www.nextquotidiano.it/toninelli-fanghi-idrocarburi-decreto/" target="_blank">Il grosso guaio di Toninelli sui fanghi con idrocarburi nel decreto Genova</a></h1>
<div class="article-info" style="box-sizing: border-box; font-family: "PT Serif", serif; font-size: 13px; font-style: italic; line-height: 17px;">
<a class="by-author" href="https://www.nextquotidiano.it/author/giovanni-drogo/" rel="author" style="background: 0px 0px; box-sizing: border-box; color: #c54545; text-decoration-line: none; transition: color 0.3s ease-in-out 0s;">@Giovanni Drogo </a>| <time class="entry-date" datetime="15 ottobre 2018" style="box-sizing: border-box;">15 ottobre 2018</time></div>
<div class="article-info" style="box-sizing: border-box; font-family: "PT Serif", serif; font-size: 13px; font-style: italic; line-height: 17px;">
<time class="entry-date" datetime="15 ottobre 2018" style="box-sizing: border-box;">da:<a href="https://www.nextquotidiano.it/toninelli-fanghi-idrocarburi-decreto/">https://www.nextquotidiano.it/toninelli-fanghi-idrocarburi-decreto/</a></time></div>
<div class="post-share" style="box-sizing: border-box; margin-top: 15px;">
<ul style="box-sizing: border-box; list-style: none; margin-bottom: 10px; margin-top: 0px; padding-left: 0px;">
<li class="post-share-menu-item" style="box-sizing: border-box; display: inline-block; font-family: "PT Sans", sans-serif; line-height: 0; margin-right: 10px; vertical-align: middle;"><div class=" fb_reset" id="fb-root" style="background: none; border-spacing: 0px; border: 0px; box-sizing: border-box; color: black; cursor: auto; direction: ltr; font-family: "lucida grande", tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 11px; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: 1; margin: 0px; overflow: visible; padding: 0px; text-shadow: none; visibility: visible; word-spacing: normal;">
<div style="box-sizing: border-box; height: 0px; overflow: hidden; position: absolute; top: -10000px; width: 0px;">
<div style="box-sizing: border-box;">
<br /></div>
</div>
</div>
</li>
</ul>
</div>
</div>
<article style="box-sizing: border-box; font-family: "Helvetica Neue", Helvetica, Arial, sans-serif; margin-bottom: 10px;"><div id="post-thumbnail" style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #5f656c; font-size: 14px;">
<img alt="diossina decreto genova fanghi toninelli - 5" class="img-responsive wp-post-image" height="391" id="image_5bdab7bf22aa8" src="https://static.nexilia.it/nextquotidiano/2018/10/decreto-genova-fanghi-toninelli-5-750x391.png" style="border: 0px; box-sizing: border-box; display: block; height: auto; margin: 0px auto; max-width: 100%; vertical-align: middle; width: 616.656px;" width="750" /></div>
<span style="background-color: white; color: #5f656c; font-size: 14px; justify-content: center; width: 616.656px;"><div class="adv_center hidden-xs hidden-sm" style="box-sizing: border-box; display: flex; flex-direction: column; justify-content: center; margin-top: 20px; width: 616.656px;">
</div>
</span><div class="content-article" style="box-sizing: border-box; padding: 20px 0px;">
<div style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: black; font-family: "PT Sans", sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; margin-bottom: 10px;">
Venerdì scorso il leader dei verdi <span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;">Angelo Bonelli</span> <a href="https://www.facebook.com/permalink.php?story_fbid=1921646521217178&id=141260049255843&__tn__=K-R" rel="noopener" style="background: 0px 0px; box-sizing: border-box; color: red; text-decoration-line: none; transition: color 0.3s ease-in-out 0s;" target="_blank">ha denunciato su Facebook</a> che nel <b>Decreto Genova era stata inserita una norma «che aumenta i limiti di idrocarburi pesanti C10 a C40 di 20 volte per quanto riguarda i fanghi di depurazione sia civili che industriali che possono essere sparsi sui suoli agricoli». </b>La notizia <a href="https://www.nextquotidiano.it/idrocarburi-decreto-genova/" rel="noopener" style="background: 0px 0px; box-sizing: border-box; color: red; text-decoration-line: none; transition: color 0.3s ease-in-out 0s;" target="_blank">è poi stata ripresa da Repubblica </a>e da altri giornali che hanno parlato dei veleni nel decreto Genova, quello “scritto col cuore” dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Danilo Toninelli.</div>
<h2 style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: inherit; font-family: "PT Sans", sans-serif; font-size: 25px; line-height: 25px; margin-bottom: 10px; margin-top: 0px;">
<span style="box-sizing: border-box;">Le giustificazioni dei ministri Toninelli e Costa</span></h2>
<div style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: black; font-family: "PT Sans", sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; margin-bottom: 10px;">
Il concentrato Toninelli non ha perso tempo e ieri <a href="https://www.facebook.com/danilotoninelli.m5s/posts/1188807291257366?__tn__=-R" rel="noopener" style="background: 0px 0px; box-sizing: border-box; color: red; text-decoration-line: none; transition: color 0.3s ease-in-out 0s;" target="_blank">ha pubblicato un post </a>dal titolo “I veleni di Repubblica” dove ricorda che quella contro i fanghi di depurazione (ovvero i sottoprodotti del processo di depurazione delle fogne) è una battaglia nella quale è personalmente impegnato da anni. Secondo il ministro l’articolo 41 del decreto emergenze<span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;"> costituisce una soluzione in emergenza</span> e non definitiva. Il governo starebbe lavorando a risolvere la questione dei fanghi, come<a href="https://www.facebook.com/SergioCostaMinistroAmbiente/posts/479217925921925?__tn__=K-R" rel="noopener" style="background: 0px 0px; box-sizing: border-box; color: red; text-decoration-line: none; transition: color 0.3s ease-in-out 0s;" target="_blank"> ha spiegato</a> il ministro dell’Ambiente Costa, ma nel frattempo c’era la necessità di risolvere in fretta un problema: le tonnellate di fanghi accumulate soprattutto nelle regioni del Nord nei depositi di stoccaggio dei fanghi industriali. La colpa però per Toninelli è di Repubblica che ha dato la notizia (per altro riprendendo il comunicato di Bonelli).</div>
<div style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: black; font-family: "PT Sans", sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; margin-bottom: 10px;">
<img alt="decreto genova fanghi toninelli - 2" class="size-full wp-image-267883 aligncenter" height="497" sizes="(max-width: 489px) 100vw, 489px" src="https://static.nexilia.it/nextquotidiano/2018/10/decreto-genova-fanghi-toninelli-2.png" srcset="https://static.nexilia.it/nextquotidiano/2018/10/decreto-genova-fanghi-toninelli-2.png 489w, https://static.nexilia.it/nextquotidiano/2018/10/decreto-genova-fanghi-toninelli-2-295x300.png 295w" style="border: 0px; box-sizing: border-box; display: block; height: auto !important; margin: 0px auto; max-width: 100%; vertical-align: middle;" width="489" /></div>
<div class="adv-inside-content" style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #5f656c; font-size: 14px;">
<aside class="adv-inside-text" id="adv-inside-text-1" style="box-sizing: border-box; display: flex; flex-direction: column; justify-content: center; padding: 1em 0px; width: 616.656px;"></aside></div>
<div style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: black; font-family: "PT Sans", sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; margin-bottom: 10px;">
<br /></div>
<div style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: black; font-family: "PT Sans", sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; margin-bottom: 10px;">
Ma in quella notizia non c’è niente di falso o di “velenoso” <b>perché è vero che nel Decreto Genova l’articolo 41 porta il limite degli idrocarburi derivanti dai processi di depurazione (e quindi contenuti nei fanghi) che possono essere sparsi sui suoli agricoli, da 50 mg per Kg a 1000 mg per Kg. </b></div>
<div style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: black; font-family: "PT Sans", sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; margin-bottom: 10px;">
Quel limite di 50mg per Kg era stato stabilito da una sentenza del TAR della Lombardia che dopo il ricorso da parte di 64 comuni del lodigiano annullava la delibera n. X/7076 dell’11 settembre 2017. <b>Il limite massimo è stato desunto in base alla legge 156/2006 che però riguarda la presenza di metalli nel terreno e non nei fanghi stessi.</b></div>
<figure class="wp-caption aligncenter" id="attachment_267878" style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #5f656c; font-size: 14px; margin: 0px; max-width: 100%; padding: 2em 0px; width: 362px;"><img alt="decreto genova fanghi toninelli - 1" class="size-full wp-image-267878" height="358" sizes="(max-width: 362px) 100vw, 362px" src="https://static.nexilia.it/nextquotidiano/2018/10/decreto-genova-fanghi-toninelli-1.png" srcset="https://static.nexilia.it/nextquotidiano/2018/10/decreto-genova-fanghi-toninelli-1.png 362w, https://static.nexilia.it/nextquotidiano/2018/10/decreto-genova-fanghi-toninelli-1-300x297.png 300w" style="border: 0px; box-sizing: border-box; display: block; height: auto !important; margin: 0px auto; max-width: 100%; vertical-align: middle;" width="362" /><figcaption class="wp-caption-text" style="box-sizing: border-box; margin-top: 1em; text-align: center;"><a href="http://www.gazzettaufficiale.it/eli/gu/2018/09/28/226/sg/pdf" rel="noopener" style="background: 0px 0px; box-sizing: border-box; color: red; text-decoration-line: none; transition: color 0.3s ease-in-out 0s;" target="_blank">Fonte</a></figcaption></figure><div style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: black; font-family: "PT Sans", sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; margin-bottom: 10px;">
A favore della sentenza del TAR e dell’annullamento della delibera regionale (su questa materia la competenza è in capo alle regioni) si era espresso a luglio <span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;">il M5S lombardo </span>in un articolo <a href="http://www.lombardia5stelle.it/2018/07/20/fanghi-il-tar-da-ragione-ai-comuni-regione-lombardia-deve-annullare-la-delibera/" rel="noopener" style="background: 0px 0px; box-sizing: border-box; color: red; text-decoration-line: none; transition: color 0.3s ease-in-out 0s;" target="_blank">dove spiegava</a> che «<span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;">l’innalzamento dei valori di idrocarburi nei fanghi</span>, <b>oltre al rischio di contaminazione ambientale, porta con sé quello di contaminazione alimentare, pericolosi per la salute».</b> </div>
<div style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: black; font-family: "PT Sans", sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; margin-bottom: 10px;">
Secondo <span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;">Patrizia Gentilini</span> di <span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;">Isde-</span>Medici per l’ambiente: <b>«Applicando questa norma si finirebbe per spargere, <span style="box-sizing: border-box;">nel giro di tre anni, 75 chili di idrocarburi per ettaro</span> sui suoli agricoli italiani. Senza distinguere tra idrocarburi che arricchiscono il terreno e idrocarburi che lo inquinano».</b></div>
<h2 style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: inherit; font-family: "PT Sans", sans-serif; font-size: 25px; line-height: 25px; margin-bottom: 10px; margin-top: 0px;">
<span style="box-sizing: border-box;">#Noninfanghiamoci: ovvero quando il M5S combatteva contro i fanghi in agricoltura</span></h2>
<div style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: black; font-family: "PT Sans", sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; margin-bottom: 10px;">
<a href="http://www.lombardia5stelle.it/wp-content/uploads/2018/07/La-delibera.pdf" rel="noopener" style="background: 0px 0px; box-sizing: border-box; color: red; text-decoration-line: none; transition: color 0.3s ease-in-out 0s;" target="_blank">La delibera della Regione Lombardia</a> voluta dall’ex assessore all’Ambiente datata 11/09/2017 aveva innalzato di 200 volte il limite massimo per gli idrocarburi contenuti nei fanghi destinati all’agricoltura <a href="https://brescia.corriere.it/notizie/cronaca/18_luglio_30/stop-fanghi-depuratori-terreni-agricoli-b90ee594-93cc-11e8-827e-24bcbc32092b.shtml?refresh_ce-cp" rel="noopener" style="background: 0px 0px; box-sizing: border-box; color: red; text-decoration-line: none; transition: color 0.3s ease-in-out 0s;" target="_blank">portandolo</a> da 50 a 10mila milligrammi per chilo. L’attuale assessore regionale all’Agricoltura e al cibo Fabio Rolfi aveva dichiarato che i fanghi da depurazione utilizzati in agricoltura «Hanno un alto potenziale inquinante e dobbiamo tutelare la nostra filiera agricola e alimentare» e imposto lo stop alla delibera in attesa di un decreto più restrittivo da parte del Ministero dell’Ambiente. Il Decreto Genova stabilisce sì dei limiti più bassi rispetto alla delibera lombarda ma sono in ogni caso <span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;">venti volte superiori</span> a quanto stabilito dal TAR.</div>
<figure class="wp-caption aligncenter" id="attachment_267886" style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #5f656c; font-size: 14px; margin: 0px; max-width: 100%; padding: 2em 0px; width: 489px;"><img alt="decreto genova fanghi toninelli - 3" class="size-full wp-image-267886" height="844" sizes="(max-width: 489px) 100vw, 489px" src="https://static.nexilia.it/nextquotidiano/2018/10/decreto-genova-fanghi-toninelli-3.png" srcset="https://static.nexilia.it/nextquotidiano/2018/10/decreto-genova-fanghi-toninelli-3.png 489w, https://static.nexilia.it/nextquotidiano/2018/10/decreto-genova-fanghi-toninelli-3-174x300.png 174w" style="border: 0px; box-sizing: border-box; display: block; height: auto !important; margin: 0px auto; max-width: 100%; vertical-align: middle;" width="489" /><figcaption class="wp-caption-text" style="box-sizing: border-box; margin-top: 1em; text-align: center;">Quando Toninelli lottava contro l’uso dei fanghi</figcaption></figure><div style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: black; font-family: "PT Sans", sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; margin-bottom: 10px;">
Ora il governo, oltre a puntare il dito contro i giornali che hanno dato la notizia, spiega che ha così evitato una situazione “ben peggiore”. <span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;">Ammettendo implicitamente che anche i limiti attuali non sono migliorativi</span>.</div>
<div style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: black; font-family: "PT Sans", sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; margin-bottom: 10px;">
Ma dove è il problema? </div>
<div style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: black; font-family: "PT Sans", sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; margin-bottom: 10px;">
Da una parte è vero che per gli impianti di depurazione <span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;">è molto più conveniente</span> far diventare i fanghi fertilizzanti per l’agricoltura (è una pratica concessa anche dalle norme europee) come concime che smaltirli in discarica o negli inceneritori (che in ogni caso al M5S non piacciono). Nel primo caso infatti gli impianti di depurazione devono pagare in media 110 euro a tonnellata. </div>
<div style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: black; font-family: "PT Sans", sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; margin-bottom: 10px;">
<b>Lo smaltimento dei fanghi costituisce una delle voci di spesa più importante per gli impianti di depurazione e la conversione del fango in fertilizzante costituisce una forma di contenimento dei costi.</b> </div>
<div style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: black; font-family: "PT Sans", sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; margin-bottom: 10px;">
Proprio contro l’utilizzo e lo spandimento dei fanghi il M5S Lombardia <a href="http://www.lombardia5stelle.it/2016/03/09/noninfanghiamoci-il-m5s-lancia-liniziativa-per-i-comuni-contro-lo-spandimento-fanghi/" rel="noopener" style="background: 0px 0px; box-sizing: border-box; color: red; text-decoration-line: none; transition: color 0.3s ease-in-out 0s;" target="_blank">conduce da anni</a> una dura battaglia sulla quale era molto impegnata <span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;">la deputata pentastellata Iolanda Nanni</span>, morta il 27 agosto scorso.</div>
<h2 style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: inherit; font-family: "PT Sans", sans-serif; font-size: 25px; line-height: 25px; margin-bottom: 10px; margin-top: 0px;">
<span style="box-sizing: border-box;">Il consigliere M5S lombardo che spiega che è colpa della Lega</span></h2>
<div style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: black; font-family: "PT Sans", sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; margin-bottom: 10px;">
Una settimana prima che la notizia finisse sui giornali il consigliere regionale M5S lombardo <span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;">Simone Verni</span> <a href="https://www.facebook.com/SimoneVerniM5S/photos/a.391211237956702/532851490459342/?type=3&permPage=1" rel="noopener" style="background: 0px 0px; box-sizing: border-box; color: red; text-decoration-line: none; transition: color 0.3s ease-in-out 0s;" target="_blank">su Facebook spiegava che</a> «il testo proposto dal Sottosegretario Gava (Lega) alla Conferenza Stato Regioni il 01/08/18 era il c.d. “decreto Galletti (PD)” che non avrebbe mai risolto le ricadute negative ai danni dell’ambiente e della salute». Verni però aggiungeva anche che «relativamente all’art.41, segnalo che <span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;">il testo proposto dal M5S era differente da quello che è poi stato depositato e inserito nel c.d. “Decreto Genova” ed era decisamente migliore</span>, ossia più restrittivo e più attento all’ambiente e alla salute dei cittadini».</div>
<div style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: black; font-family: "PT Sans", sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; margin-bottom: 10px;">
<img alt="decreto genova fanghi toninelli - 4" class="size-full wp-image-267902 aligncenter" height="459" sizes="(max-width: 484px) 100vw, 484px" src="https://static.nexilia.it/nextquotidiano/2018/10/decreto-genova-fanghi-toninelli-4.png" srcset="https://static.nexilia.it/nextquotidiano/2018/10/decreto-genova-fanghi-toninelli-4.png 484w, https://static.nexilia.it/nextquotidiano/2018/10/decreto-genova-fanghi-toninelli-4-300x285.png 300w" style="border: 0px; box-sizing: border-box; display: block; height: auto !important; margin: 0px auto; max-width: 100%; vertical-align: middle;" width="484" /></div>
<div style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: black; font-family: "PT Sans", sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; margin-bottom: 10px;">
Una versione dei fatti che si discosta non poco da quella fornita dai ministri Toninelli e Costa che peraltro<span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;"> non hanno spiegato in base a quali criteri o studio scientifico sia stato stabilito il limite dei 1000 mg di idrocarburi per chilo</span>. Ma Verni ci dice anche qualcosa di più: «purtroppo il Sottosegretario Gava e l’on. Lucchini (entrambi Lega) <span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;">non hanno voluto accettare il testo proposto dal M5S</span> e, in sintesi, il Ministro ha dovuto trovare una soluzione di compromesso». Secondo la versione del consigliere lombardo il M5S ha dovuto quindi accettare la visione della Lega (ovvero lo stesso partito che aveva emanato la delibera contestata dal TAR sulla quale comuni e m5s lombardo avevano dato battaglia). </div>
<div style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: black; font-family: "PT Sans", sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; margin-bottom: 10px;">
<b>Mettendo a confronto le dichiarazioni di Verni con quelle dei ministri sembra quindi che il M5S abbia dovuto chinare la testa alla Lega. </b></div>
<div style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: black; font-family: "PT Sans", sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; margin-bottom: 10px;">
<b>Per quale motivo?</b> Un’ipotesi la si può fare proprio partendo dalla Lombardia, regione governata dalla Lega con il centrodestra, che è uno dei principali utilizzatori (assieme a Emilia Romagna e Veneto) dei fanghi da depurazione (provenienti anche dalla Liguria) in agricoltura. Il comparto dove vengono maggiormente utilizzati – <a href="https://www.youtube.com/watch?v=vvOtrW_1Qbk" rel="noopener" style="background: 0px 0px; box-sizing: border-box; color: red; text-decoration-line: none; transition: color 0.3s ease-in-out 0s;" target="_blank">raccontava lo scorso anno</a> su Rai Tre il servizio <em style="box-sizing: border-box;">La terra dei fanghi – </em><span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;">è quello della risicoltura</span>.<a href="https://www.nextquotidiano.it/riso-cambogiano-salvini/" style="background: 0px 0px; box-sizing: border-box; color: red; text-decoration-line: none; transition: color 0.3s ease-in-out 0s;"> Da qualche tempo</a> proprio il ministro dell’Interno Matteo Salvini si è schierato a fianco dei risicoltori italiani contro il riso straniero.</div>
<div style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: black; font-family: "PT Sans", sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; margin-bottom: 10px;">
<br /></div>
<h2 style="box-sizing: border-box; font-family: "PT Sans", sans-serif; line-height: 25px; margin-bottom: 10px; margin-top: 0px;">
<span style="background-color: white; color: #351c75; font-size: small;">Quindi stiamo combinati malissimo! I fanghi non possono essere usati per concimare le terre, quando invece le inquinano e basta. </span></h2>
<h2 style="box-sizing: border-box; font-family: "PT Sans", sans-serif; line-height: 25px; margin-bottom: 10px; margin-top: 0px;">
<span style="background-color: white; color: #351c75; font-size: small;">Terre inquinate producono cereali, verdure e frutta inquinati che produrranno uomini e donne inquinati e di conseguenza migliaia di malati oncologici che peseranno sul sistema nazionale sanitario portandolo al collasso, ma questo è un aspetto solo economico. </span></h2>
<h2 style="box-sizing: border-box; font-family: "PT Sans", sans-serif; line-height: 25px; margin-bottom: 10px; margin-top: 0px;">
<span style="background-color: white; color: #351c75; font-size: small;">Il vero dramma è il dolore fisico e spirituale, il lutto a cui saranno costrette intere generazioni, qualora questa legge non venga cancellata.</span></h2>
<div>
<b style="background-color: white;"><span style="color: #351c75;">A che serve o meglio a chi serve inquinare la terra? Coloro che hanno avallato tale norma non sono al sicuro manco un po' (e tanto meno i loro cari). </span></b></div>
<div>
<b style="background-color: white;"><span style="color: #351c75;"><br /></span></b></div>
<div>
<span style="background-color: white;"><span style="color: #351c75;"><b>Sono tutti consumatori di prodotti agricoli (che diventeranno in realtà idrocarburi nel piatto) e quindi se gli va bene</b><b> saranno curati con l'atroce chemioterapia, se gli va male moriranno prima .</b></span></span></div>
</div>
</article></div>
footweardesignerhttp://www.blogger.com/profile/15970307266192733119noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8715810.post-84936378521327102722018-08-15T18:49:00.001+02:002018-08-15T18:49:45.038+02:00«Viadotto della Magliana fuorilegge: mai collaudato, alto rischio di crolli»<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div class="chapter clearfix" style="background-color: white; border: 0px; box-sizing: border-box; clear: both; float: left; font-stretch: inherit; font-variant-east-asian: inherit; font-variant-numeric: inherit; line-height: inherit; margin: 0px 0px 0px 63.375px; padding: 22px 44px 22px 32px; position: relative; vertical-align: baseline; width: 591.609px;">
<h2 class="article-subtitle" style="border: 0px; box-sizing: border-box; font-stretch: inherit; font-variant-east-asian: inherit; font-variant-numeric: inherit; line-height: 1.375em; margin: 0px; padding: 0px 0px 0.9375em; vertical-align: baseline;">
<span style="color: #333333; font-family: main-condensed_regular;"><span style="font-size: 18px; font-weight: 400;"><a href="https://roma.corriere.it/notizie/cronaca/18_agosto_14/viadotto-magliana-fuorilegge-mai-collaudato-alto-rischio-crolli-b09b31da-9feb-11e8-9437-bcf7bbd7366b.shtml">https://roma.corriere.it/notizie/cronaca/18_agosto_14/viadotto-magliana-fuorilegge-mai-collaudato-alto-rischio-crolli-b09b31da-9feb-11e8-9437-bcf7bbd7366b.shtml</a></span></span></h2>
<h2 class="article-subtitle" style="border: 0px; box-sizing: border-box; color: #333333; font-family: main-condensed_regular; font-size: 1.125em; font-stretch: inherit; font-variant-east-asian: inherit; font-variant-numeric: inherit; font-weight: normal; line-height: 1.375em; margin: 0px; padding: 0px 0px 0.9375em; vertical-align: baseline;">
Intervista a Remo Calzona</h2>
<h2 class="article-subtitle" style="border: 0px; box-sizing: border-box; color: #333333; font-family: main-condensed_regular; font-size: 1.125em; font-stretch: inherit; font-variant-east-asian: inherit; font-variant-numeric: inherit; font-weight: normal; line-height: 1.375em; margin: 0px; padding: 0px 0px 0.9375em; vertical-align: baseline;">
L’esperto, per decenni docente di Tecnica delle costruzioni alla Sapienza, è stato allievo di Morandi. Per prevenire tragedie simile a quella di Genova esorta il Campidoglio «a chiudere immediatamente il ponte rispettando la normativa»</h2>
<div class="web_widget_giornalista rs_skip" style="border: 0px; box-sizing: border-box; color: #222222; float: left; font-family: main-regular, Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 16px; font-stretch: inherit; font-variant-east-asian: inherit; font-variant-numeric: inherit; height: 60px; line-height: inherit; margin: 0px 0px 10px; padding: 0.5em 0px 1.375em; vertical-align: baseline;">
</div>
<div class="chapter-paragraph" style="border: 0px; box-sizing: border-box; color: #222222; font-family: title-regular; font-size: 16px; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: inherit; line-height: 24px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
«Ero allievo di Morandi, e accompagnai l’ingegnere a Maracaibo per studiare il bellissimo ponte di quella città che ha ispirato la struttura fatta poi a Genova». Il professor Remo Calzona, per decenni docente di Tecnica delle costruzioni a La Sapienza, è colpito dalla tragedia del capoluogo ligure. Ma mantiene la freddezza dello studioso. «Era previsto che succedesse. Se i ponti necessitano di manutenzione e aggiornamenti ci sarà pure un motivo. Come tutte le strutture, risentono della “fatica dei materiali”, un fenomeno conosciuto e studiato. Inoltre, il ponte di Genova ha presentato subito una “difettosità intrinseca”che meritava un controllo permanente». Ora Remo Calzona rilancia l’allarme, come ha già fatto a gennaio in un convegno, sul ponte della Magliana.</div>
</div>
<div class="chapter clearfix" style="background-color: white; border: 0px; box-sizing: border-box; clear: both; color: #222222; float: left; font-family: main-regular, Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 16px; font-stretch: inherit; font-variant-east-asian: inherit; font-variant-numeric: inherit; line-height: inherit; margin: 0px 0px 0px 63.375px; padding: 22px 44px 22px 32px; position: relative; vertical-align: baseline; width: 591.609px;">
<div class="chapter-paragraph" style="border: 0px; box-sizing: border-box; font-family: title-regular; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: inherit; line-height: 24px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<span style="border: 0px; box-sizing: border-box; font-family: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: bold; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">«Questa struttura presenta da tempo gravi difetti</span>. Intanto, non è mai stata collaudata. Non sono state fatte prove di carico e di tensione. È un ponte fuorilegge da quando è stato aperto, nel 1950». A metà anni Settanta il Comune si accorse delle condizioni fin d’allora critiche del ponte della Magliana e creò una commissione d’inchiesta: al termine della sua indagine, sostanzialmente sostenne che la struttura non andava utilizzata. Ma poi, come racconta il professor Calzona, non ne seguì nulla: il ponte era molto utile a snellire il traffico nel quadrante sud-ovest della città. Il progettista, Carlo Cestelli Guidi, aveva dovuto seguire la vita tormentata di un programma di lavori avviato nel 1938 e sospeso poi per la guerra. L’opera fu ripresa e ultimata alla fine del primo decennio post-bellico.</div>
</div>
<div class="chapter-paragraph" style="background-color: white; border: 0px; box-sizing: border-box; color: #222222; font-family: title-regular; font-size: 16px; font-stretch: inherit; font-variant-east-asian: inherit; font-variant-numeric: inherit; line-height: inherit; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
</div>
<div style="background-color: white; border: 0px; box-sizing: border-box; color: #222222; font-family: title-regular; font-size: 16px; font-stretch: inherit; font-variant-east-asian: inherit; font-variant-numeric: inherit; line-height: inherit; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
</div>
<div class="chapter" style="background-color: white; border: 0px; box-sizing: border-box; color: #222222; float: left; font-family: main-regular, Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 16px; font-stretch: inherit; font-variant-east-asian: inherit; font-variant-numeric: inherit; line-height: inherit; margin: 0px 0px 0px 63.375px; padding: 22px 44px 22px 32px; position: relative; vertical-align: baseline; width: 591.609px;">
<div class="chapter-paragraph" style="border: 0px; box-sizing: border-box; font-family: title-regular; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: inherit; line-height: 24px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<span style="border: 0px; box-sizing: border-box; font-family: inherit; font-stretch: inherit; font-variant: inherit; font-weight: bold; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Senza enfasi emotive, con la lucidità dello scienziato, Calzona </span>indica al Campidoglio la strada da prendere per evitare tragedie come quella di Genova: «Il ponte della Magliana ha oggi elevate possibilità di un crollo. Il rischio di collasso è nell’ordine delle cose. Ha superato di quasi vent’anni il termine della vita di questo tipo di strutture, e sono anni che i danni subiti sono sotto gli occhi di tutti». Non è detto che il ponte debba crollare in questi giorni, è la scienza stessa a non fissare perentoriamente dei termini. La «fatica dei materiali» può avere sviluppi diversi a seconda dei casi e delle circostanze ambientali. Ma prevenire è meglio che provvedere, quindi il professor Calzona ammonisce: «Il Campidoglio dovrebbe immediatamente chiudere il ponte ricordandosi che non è mai stato collaudato e che presenta da tempo forti segni di rischio crollo. Si tratta semplicemente di applicare la legge». La possibilità di lasciare la circolazione ad un traffico leggero è una subordinata irrinunciabile, se proprio non si è in grado di assumere decisioni drastiche. Nel 2000 l’allora sindaco Rutelli, impegnato nel rinnovo della città in occasione del Grande Giubileo, pensò che il raggiungimento dei cinquant’anni suggerisse la sostituzione del ponte della Magliana con uno nuovo, «dei Congressi». Lanciò un bando per la progettazione, ma questa struttura non è stata ancora realizzata. La giunta attuale ha di recente sostenuto l’opportunità di mantenere in esercizio il ponte della Magliana inquadrandone la gestione in un ampio piano di collegamenti stradali che riguarda il quadrante sud-ovest.</div>
</div>
<div class="chapter" style="background-color: white; border: 0px; box-sizing: border-box; float: left; font-family: main-regular, Arial, Helvetica, sans-serif; font-stretch: inherit; font-variant-east-asian: inherit; font-variant-numeric: inherit; line-height: inherit; margin: 0px 0px 0px 63.375px; padding: 22px 44px 22px 32px; position: relative; vertical-align: baseline; width: 591.609px;">
<div class="chapter-paragraph" style="border: 0px; box-sizing: border-box; color: #222222; font-family: title-regular; font-size: 16px; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: inherit; line-height: 24px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<span style="border: 0px; box-sizing: border-box; font-family: inherit; font-stretch: inherit; font-variant: inherit; font-weight: bold; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Nel convegno dello scorso inverno il preside della facoltà di Ingegneria </span>della Sapienza, D’Ambra, ha in parte ridimensionato l’allarme lanciato in quell’occasione da alcuni studiosi. La necessità di intervenire con un significativo restauro della struttura non è stata però smentita. Il professor Calzona ha costruito decine di ponti, anche all’estero. Ricorda con orgoglio il suo ponte strallato sull’Adige, presso Trento, e il ponte automobilistico lungo un chilometro lanciato sul Po in prossimità di Caorso. Ha pubblicato studi sui terremoti sostenendo che se non sono prevedibili, sono assolutamente calcolabili i loro effetti distruttivi. Che possono essere fortemente ridotti, se non annullabili, applicando speciali tecniche di costruzione, come ormai da anni si fa in Giappone.</div>
<div class="chapter-paragraph" style="border: 0px; box-sizing: border-box; color: #222222; font-family: title-regular; font-size: 16px; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: inherit; line-height: 24px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<br /></div>
<div class="chapter-paragraph" style="border: 0px; box-sizing: border-box; font-family: title-regular; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; line-height: 24px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<span style="color: blue; font-size: large;"><b>E facciamo un appello al sindaco di Roma, Virginia Raggi:</b></span></div>
<div class="chapter-paragraph" style="border: 0px; box-sizing: border-box; font-family: title-regular; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; line-height: 24px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<span style="color: blue; font-size: large;"><b>vuole chiudere il viadotto per evitare un crollo simile a quello di Genova? </b></span></div>
<div class="chapter-paragraph" style="border: 0px; box-sizing: border-box; font-family: title-regular; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; line-height: 24px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<span style="color: blue; font-size: large;"><b>Vuole garantire la sicurezza della città di Roma e dei suoi abitanti?</b></span></div>
<div class="chapter-paragraph" style="border: 0px; box-sizing: border-box; font-family: title-regular; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; line-height: 24px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<span style="color: blue; font-size: large;"><b>Che aspetta? che ci siano i morti? Daje!</b></span></div>
<div class="chapter-paragraph" style="border: 0px; box-sizing: border-box; color: #222222; font-family: title-regular; font-size: 16px; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: inherit; line-height: 24px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<br /></div>
</div>
</div>
footweardesignerhttp://www.blogger.com/profile/15970307266192733119noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8715810.post-29737273870319956972018-07-06T12:49:00.000+02:002018-07-06T12:49:58.761+02:00Euro, trappola da riformare: colpa di Berlino»<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<h1 class="article-title" style="background-color: white; border: 0px; box-sizing: border-box; color: #333333; font-family: title-bold; font-size: 36px; font-stretch: inherit; font-variant-east-asian: inherit; font-variant-numeric: inherit; font-weight: normal; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 6px 0px 0.625em; text-decoration-skip-ink: none; vertical-align: baseline;">
<a href="https://www.corriere.it/esteri/18_luglio_06/r-iformare-l-euro-responsabilita-ferrera-offe-2ad07584-8091-11e8-841c-47290107a48c.shtml" target="_blank">Euro, trappola da riformare: colpa di Berlino»</a></h1>
<br />
<br /><br />I due politologi dibattono del ruolo della Germania nell’Unione Europea: ; «Durante la crisi la Germania ha abdicato alle proprie responsabilità. Insistere su criteri validi a prescindere a volte riflette l’interesse di chi ne è favorito»<br /><br /><br />di Maurizio Ferrera con Claus Offe<br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br />MAURIZIO FERRERA — Di recente hai scritto molto sull’Europa e sei anche uno dei pochi influenti intellettuali tedeschi che criticano apertamente le politiche europee della Germania. Vedi un nesso tra le disfunzionalità dell’Unione monetaria e la crisi sociale e politica, specialmente nell’Europa meridionale?<br /><br />CLAUS OFFE — Certamente. L’Unione monetaria è divisiva: alcuni Paesi vincono, altri perdono e il divario si allarga. <b>L’euro lega le mani dei Paesi del Sud, che sono costretti ad adattarsi alle sfide della competitività attraverso svalutazioni «interne», ossia comprimendo i salari e le spese sociali.</b> Ma ciò rischia di essere dannoso per la crescita, l’occupazione e la riduzione del debito pubblico attraverso il cosiddetto dividendo fiscale. <b>Le condizioni di vita delle famiglie sono marcatamente peggiorate, dando origine a un malcontento e a una protesta sempre più rabbiosa, anche se spesso mal indirizzata. </b>I Paesi perdenti non possono più stabilire un loro specifico obiettivo di inflazione, ora fissato dalla Bce. Allo stesso tempo, i bassissimi tassi di interesse, anch’essi determinati dalla Bce, avvantaggiano i Paesi vincitori rendendo meno costoso il loro debito pubblico.<br /><br />MAURIZIO FERRERA — Questo però è vero anche per i Paesi del Sud. In realtà la Germania si lamenta dei bassi livelli dei tassi d’interesse…<br /><br />CLAUS OFFE — <b>Ma omette di riconoscere che dal 2007 ad oggi ha risparmiato 294 miliardi di euro di interessi sul debito, una cifra che vale quanto un intero anno di spese federali. Un altro vantaggio per i Paesi vincitori è che il cambio fisso dell’euro funziona come sussidio alle loro esportazioni.</b> <b>Non stupisce che la Germania non mostri alcuna inclinazione a condividere i frutti che le regole dell’euro hanno generato per la propria economia con quei Paesi che invece da queste stesse regole sono stati indirettamente penalizzati.</b><br /><br />MAURIZIO FERRERA — Già nel tuo libro del 2012 avevi parlato di una «Europa in trappola». <b>Da allora gli effetti della crisi hanno provocato una profonda e allarmante questione sociale, dalla quale è molto difficile uscire.</b><br />CLAUS OFFE — Viene in mente la metafora del «mulino satanico», coniata dallo storico Karl Polanyi: ossia quell’ «abisso di degradazione umana» che si verificò agli albori del capitalismo europeo. Ciò che rende il mulino di oggi particolarmente «satanico» è che nessuno può razionalmente decidere di abbandonare l’euro. A dispetto della propaganda demagogica, un’ uscita unilaterale provocherebbe enormi danni. A meno che non si trovi un modo per riformare le regole e introdurre forme di compensazione per i perdenti, rimarremo tutti intrappolati nel «mulino». E più a lungo dura la trappola, più diventa politicamente difficile intraprendere un serio percorso di riforma. La riforma dell’ unione monetaria e l’attivazione di investimenti transazionali su larga scala finanziati dai Paesi vincitori rimane l’unica via di uscita collettivamente razionale. Ma il tempo per avviare un simile percorso si sta rapidamente esaurendo.<br /><br />MAURIZIO FERRERA — Come Stato membro più grande e come maggiore potenza economica dell’Europa, ci si aspetterebbe che la Germania svolgesse le funzioni di un «egemone benevolo», capace di riconciliare i propri interessi nazionali con quelli degli altri Paesi e, più in generale, con la sostenibilità economica e politica di lungo periodo dell’Unione europea in quanto tale.<br /><br />CLAUS OFFE — Durante la crisi la Germania ha largamente abdicato alle proprie responsabilità in Europa e per l’Europa. Ha cercato di imporre il proprio modello economico e sociale, in base a quella che definirei la «teoria dei vasi di fiori». Le regole che hanno funzionato così bene a casa «nostra» — così la predica tedesca — sarebbero vantaggiose anche per «voi», se solo foste in grado di rispettarle, come peraltro vi chiede la Ue. Basta usare gli stessi semi e lo stesso fertilizzante e nasceranno gli stessi fiori anche in vasi diversi. <b>La tesi è sbagliata perché ignora o nega l’interdipendenza sistemica: la Germania è la Germania perché ha potuto trarre vantaggi, senza condividerli, dal sistema Ue e dalle interdipendenze fra Paesi</b> — l’opposto dei vasi di fiori separati.<br /><br />MAURIZIO FERRERA — Il mantra delle élite tedesche e nordeuropee durante la crisi è stato pacta sunt servanda. Un principio più che ragionevole. Ma il diritto romano prevedeva anche la clausola rebus sic stantibus: agli obblighi di un patto si può derogare in caso di mutamenti significativi delle circostanze ...<br /><br />CLAUS OFFE — Le regole istituzionali non sono mai «date»; sono sempre frutto di decisioni umane. Seguire la routine consente di evitare decisioni scomode o difficili. Ma gli attori sociali possono anche decidere di infrangere le regole, e talvolta ci sono buone ragioni per farlo, per esempio quando non si applica la clausola da te ricordata. <b>A un certo punto le regole possono avvantaggiare una sola delle parti a cui si applicano; oppure la persistenza di regole uniformi finisce per creare disparità di condizioni. </b>Certo, in assenza di buone ragioni è corretto rispettare i patti. Ma l’applicazione di una regola può fallire, o può comportare la violazione di altre regole. Tutto dipende da come valutiamo la qualità delle ragioni che ciascuna parte adduce. Per evitare rotture, in certi casi è opportuno piegare o sospendere temporaneamente le regole. Ma insistere su criteri validi «a prescindere» a volte riflette l’interesse di chi ne è favorito piuttosto che un atteggiamento genuinamente ispirato al principio secondo cui le regole vanno rispettate.<br /><br />MAURIZIO FERRERA— Un’altra massima speso ripetuta è che non possiamo separare «controllo» e «responsabilità»: chi decide autonomamente una azione deve essere ritenuto responsabile delle sue conseguenze. Mi chiedo fino a che punto, <b>in un sistema complesso come l’Unione economica e monetaria, sia davvero possibile determinare tutte le conseguenze delle azioni di ciascun governo e attribuire responsabilità univoche…</b> Ovviamente, non sto negando che esistano le responsabilità nazionali, ci mancherebbe. Ma non credi che la retorica dei «santi» e dei «peccatori» sposata dalle élite tedesche sia cresciuta oltre i limiti dell’accettabilità politica, etica e persino epistemica (oltre un certo punto, non siamo più in grado di distinguere cause e effetti)?<br /><br />CLAUS OFFE — Non potrei essere più d’accordo. I vincitori tendono ad attribuire il proprio successo a talento e impegno, mentre i perdenti preferiscono incolpare le circostanze avverse. I vincitori accusano i perdenti di non aver obbedito ai precetti della prudenza e della coerenza morale, mentre i perdenti considerano i vincitori come baciati dalla fortuna o li accusano di aver tratto vantaggi a spese altrui. Queste due narrazioni vanno valutate nel merito specifico, ma bisogna evitare che le narrative dei vincitori prevalgano: il rischio è alto in una sfera pubblica multilingue e quindi frammentata come quella dell’Ue. Per usare un noto aneddoto di Bertolt Brecht, «dove niente sta al posto giusto, c’è disordine». Dal che sembra discendere logicamente che «dove al posto giusto non c’è niente, lì c’è ordine» (l’ordine, il valore assoluto degli ordoliberali!). L’ossessione dottrinaria per l’applicazione delle regole può essere devastante. Lasciami finire con una battuta, tratta da un commento del Financial Times (6 maggio 2018). <b>Nel 1989 un esempio emblematico di probità fiscale e austerità, ovvero il dittatore rumeno Nicolae Ceausescu, si vantava per il fatto che il suo Paese aveva un avanzo di bilancio pari a 9 miliardi di dollari. Entro la fine di quell’anno il suo regime era improvvisamente collassato e lui stesso non era più tra i vivi.</b><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Dopo la lettura di questa intervista, sorgono tre riflessioni: <br /><br /></span><ol style="text-align: left;">
<li><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">parlare di Paesi Vincitori e Paesi Perdenti dell'Unione Europea è una sconfitta vera e propria per tutta l'Europa, che non è certamente sorta con questa visione miope di lotta tra Paesi. </span></li>
<li><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">iniziano finalmente a circolare pensieri critici, da parte di intellettuali tedeschi su quanto ottenuto dai capitalisti tedeschi e dal patto realizzato con i loro politici (servi).</span></li>
<li><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">la crisi dei Paesi europei del sud è stata evidentemente organizzata e pianificata e vuole essere mantenuta tale secondo una visione alterata dei media dei Paesi europei del nord e dell'est (che assoldati, propagandano vere e proprie fake visions su determinati membri della UE) per chiari vantaggi economici e politici (vedi questione immigrazione, mai davvero affrontata in modo europeo, e trattato di Dublino, considerato inviolabile) di solo una parte (evidentemente indecente e truffaldina) di questa Unione Europea tutta sghemba.</span></li>
</ol>
</div>
footweardesignerhttp://www.blogger.com/profile/15970307266192733119noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8715810.post-9867314290653920602018-07-04T11:47:00.000+02:002018-07-04T11:47:25.110+02:00Avanza il nuovo Made in Italy: cinese!<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiJcanwJfp3QoT0GW0SkjmIWIabMeCin-Ci-DwPFlvVf31ElfTYHv3oHRrlrlfVC9BeqsPq2Vi0vSMv-aoDb-C7EAx4lcs4PV_a8dHBrkQC-nwjd6x7M9K9i0kBsQR1eUTlOswG/s1600/fendi+cinese.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1020" data-original-width="1600" height="408" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiJcanwJfp3QoT0GW0SkjmIWIabMeCin-Ci-DwPFlvVf31ElfTYHv3oHRrlrlfVC9BeqsPq2Vi0vSMv-aoDb-C7EAx4lcs4PV_a8dHBrkQC-nwjd6x7M9K9i0kBsQR1eUTlOswG/s640/fendi+cinese.jpg" width="640" /></a></div>
<br />
Esempio di calzature di marca, italiane, di base a Roma, realizzate in Cina, come da foto presa da Instagram.<br />
<br />
Il fornitore si vanta di nuovi stili che stanno arrivando (da Roma) e che sta producendo.<br />
<br />
Quindi, da una parte il brand romano produce il Made in Italy in Cina e il suo fornitore cinese ne ha svelato in anteprima i modelli, seguendo la filosofia della sua cultura millenaria.<br />
<br />
A quanto saranno vendute queste scarpe? 600,00/800,00 euro?<br />
<br />
ma la vera domanda è: quanto valgono?<br />
<br />
E i clienti sono contenti di spendere cifre importanti per comprare il made in Italy cinese?<br />
<br /></div>
footweardesignerhttp://www.blogger.com/profile/15970307266192733119noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8715810.post-78918457574520536972018-06-04T18:51:00.000+02:002018-06-04T18:51:03.465+02:00Gli Usa: “Istituto problematico” Deutsche Bank crolla in Borsa<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<span style="background-color: white; font-family: sans-serif; font-size: 16px;">da: </span><span style="font-family: sans-serif;">https://www.ilfattoquotidiano.it/premium/articoli/gli-usa-istituto-problematico-deutsche-bank-crolla-in-borsa/</span><br />
<span style="background-color: white; font-family: sans-serif; font-size: 16px;"><br /></span>
<span style="background-color: white; font-family: sans-serif; font-size: 16px;">Paura - Titolo vicino al minimo: ha bruciato l’aumento di capitale 2017 La banca è in rosso e la Fed la ritiene pericolosa: se salta, salta l’euro</span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<br />
<span style="background-color: white; font-family: serif; font-size: 20px;">Deutsche Bank, in un report inviato a clienti e investitori istituzionali a fine 2017, citava le elezioni in Italia tra “i fattori di rischio per i mercati finanziari”. La più grande banca d’Europa e tra le più grandi del mondo ha dimenticato di citare se stessa come rischio assai maggiore: ieri l’istituto – seduto su […]</span><br />
<span style="font-family: serif;"><span style="font-size: 20px;"><span style="color: #990000;"><br /></span></span></span>
<span style="color: #990000; font-family: Courier New, Courier, monospace; font-size: x-large;"><b>GERMEXIT???? </b></span><br />
<span style="color: #990000; font-family: Courier New, Courier, monospace; font-size: x-large;"><b>GERXIT????</b></span><br />
<span style="color: #990000; font-family: Courier New, Courier, monospace; font-size: x-large;"><b>DEUTSCHANG????</b></span><br /><span style="background-color: white; font-family: serif; font-size: 20px;"></span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi8hwEa49sZjdtpjHbkpiQe4M0WzgrbFmzhOaAKGzITYPWDC-wyC7VK-pfndR6kKkdfzjUmRB8VquvxcCjiKJGpqt_UdBEGKBRMxs7K13XNaWUUM9G6HOSEKdUX57pWYV5MAFpB/s1600/IMG_0001.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1216" data-original-width="1600" height="486" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi8hwEa49sZjdtpjHbkpiQe4M0WzgrbFmzhOaAKGzITYPWDC-wyC7VK-pfndR6kKkdfzjUmRB8VquvxcCjiKJGpqt_UdBEGKBRMxs7K13XNaWUUM9G6HOSEKdUX57pWYV5MAFpB/s640/IMG_0001.jpg" width="640" /></a></div>
</div>
footweardesignerhttp://www.blogger.com/profile/15970307266192733119noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8715810.post-74593131582987475852018-05-29T16:27:00.001+02:002018-05-29T16:27:50.277+02:00Governo, il commissario Ue Oettinger: “I mercati insegneranno agli italiani a votare in modo giusto”<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div style="-webkit-tap-highlight-color: transparent; background-color: white; color: #292929; font-family: Georgia, serif; font-size: 18px; margin-bottom: 1em !important; padding: 0px;">
da: https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/05/29/governo-il-commissario-ue-oettinger-i-mercati-insegneranno-agli-italiani-a-votare-in-modo-giusto/4389942/</div>
<div style="-webkit-tap-highlight-color: transparent; background-color: white; color: #292929; font-family: Georgia, serif; font-size: 18px; margin-bottom: 1em !important; padding: 0px;">
<br /></div>
<div style="-webkit-tap-highlight-color: transparent; background-color: white; color: #292929; font-family: Georgia, serif; font-size: 18px; margin-bottom: 1em !important; padding: 0px;">
Lunedì <span style="-webkit-tap-highlight-color: transparent; font-weight: 700;">Angela Merkel</span> aveva messo in parallelo lo stallo politico e istituzionale italiano con la crisi che ha stritolato la <span style="-webkit-tap-highlight-color: transparent; font-weight: 700;">Grecia</span> nel 2015. </div>
<div style="-webkit-tap-highlight-color: transparent; background-color: white; color: #292929; font-family: Georgia, serif; font-size: 18px; margin-bottom: 1em !important; padding: 0px;">
Oggi <span style="-webkit-tap-highlight-color: transparent; font-weight: 700;">Gunther Oettinger</span> scommette su un ruolo “educativo” che la finanza internazionale potrà avere nel consigliare gli italiani alle prossime elezioni politiche: “I <span style="-webkit-tap-highlight-color: transparent; font-weight: 700;">mercati </span>insegneranno agli italiani a <span style="-webkit-tap-highlight-color: transparent; font-weight: 700;">votare</span> in modo giusto”, ha detto il commissario europeo per il bilancio e le risorse umane<span style="-webkit-tap-highlight-color: transparent; font-weight: 700;"> </span>– tedesco, esponente dell’<em style="-webkit-tap-highlight-color: transparent;">Unione Cristiano Democratica</em> della cancelliera<span style="-webkit-tap-highlight-color: transparent; font-weight: 700;"> </span>– durante un’intervista all’emittente <em style="-webkit-tap-highlight-color: transparent;">Deutsche Welle News</em> che andrà in onda questa sera alle 21. Oettinger ha ritwittato l’anticipazione fatta su <em style="-webkit-tap-highlight-color: transparent;">Twitter</em> dal corrispondente da Bruxelles <span style="-webkit-tap-highlight-color: transparent; font-weight: 700;">Bernd Thomas Riegert</span>, che ha realizzato l’intervista, per poi <span style="-webkit-tap-highlight-color: transparent; font-weight: 700;">cancellare</span> il <em style="-webkit-tap-highlight-color: transparent;">tweet</em>.</div>
<div style="-webkit-tap-highlight-color: transparent; background-color: white; color: #292929; font-family: Georgia, serif; font-size: 18px; margin-bottom: 1em !important; padding: 0px;">
<em style="-webkit-tap-highlight-color: transparent;">“Abbiamo fiducia nel Presidente italiano, il quale ha richiamato i partner di coalizione del possibile governo ai loro diritti e doveri, che derivano dall’adesione all’Unione Europea e all’Eurozona”, </em>è il virgolettato attribuito a Oettinger nell’articolo della Deutsche Welle<em style="-webkit-tap-highlight-color: transparent;">. “Allo stesso modo (il commissario, ndr) si è detto fiducioso anche verso il nuovo governo tecnocratico – </em>si legge ancora<em style="-webkit-tap-highlight-color: transparent;"> – Oettinger non condivide il timore che i partiti populisti possano diventare ancora più forti nelle eventuali nuove elezioni e che ciò potrebbe portare all’uscita dall’Italia dall’Eurozona o addirittura dalla stessa Ue. Il Commissario si aspetta piuttosto che i mercati e l’andamento dell’economia italiana possano essere un<span style="-webkit-tap-highlight-color: transparent; font-weight: 700;"> segnale </span>per gli elettori: non votare i populisti di sinistra o di destra. Già ora, ad esempio, l’andamento dei titoli di stato è negativo”.</em></div>
<div class="" data-ad-unit="FattoQ_300x250_First_Art" data-sizes="[[300,250],"fluid",[336,280]]" id="adv-intext-0" style="-webkit-tap-highlight-color: transparent; margin: 7px auto 15px; max-width: 430px; position: relative; text-align: center;">
<div id="videoincontent" style="-webkit-tap-highlight-color: transparent;">
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<div style="-webkit-tap-highlight-color: transparent; background-color: white; color: #292929; font-family: Georgia, serif; font-size: 18px; margin-bottom: 1em !important; padding: 0px;">
<em style="-webkit-tap-highlight-color: transparent;">“Nell’intervista – </em>si legge ancora nell’articolo<em style="-webkit-tap-highlight-color: transparent;"> – Oettinger si è mostrato allo stesso tempo ottimista sul fatto <b>che l’Italia continuerà a essere un contributore netto, pagando cioè più soldi all’Ue di quanti non gliene tornino indietro. </b>Innanzitutto, molte imprese hanno beneficiato del mercato unico. Inoltre, l’Ue sta fornendo sempre più risorse all’Italia, per esempio per i <span style="-webkit-tap-highlight-color: transparent; font-weight: 700;">terremotati</span> o per la gestione delle <span style="-webkit-tap-highlight-color: transparent; font-weight: 700;">frontiere</span>“. “Ciò significa – </em>ha detto il commissario<em style="-webkit-tap-highlight-color: transparent;"> – che stiamo adeguando sempre più il nostro bilancio proprio alle esigenze dell’Italia”.</em></div>
<div style="-webkit-tap-highlight-color: transparent; background-color: white; color: #292929; font-family: Georgia, serif; font-size: 18px; margin-bottom: 1em !important; padding: 0px;">
<em style="-webkit-tap-highlight-color: transparent;">“In generale, il commissario Ue sostiene che l’accettazione dell’Ue da parte della popolazione è in aumento significativo”. “Ciò ha a che fare con Erdogan, con Trump e con la Brexit – ha proseguito Oettinger – la gente sa che si è in grado di agire come Team europeo”. Soprattutto in una “disputa commerciale prevedibile” con gli Stati Uniti, i vantaggi di essere una comunità sarebbero ovvi: “Cosa sarebbe un paese come l’Italia da solo? O come la Germania da sola? Ma come mercato unico europeo, come Unione, abbiamo l’opportunità di reagire a Trump”.</em></div>
<div class="" data-ad-unit="FattoQ_Art_Intext" data-sizes="[[300,250],"fluid",[336,280]]" id="adv-intext-1" style="-webkit-tap-highlight-color: transparent; margin: 7px auto 15px; max-width: 430px; position: relative; text-align: center;">
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<div style="-webkit-tap-highlight-color: transparent; background-color: white; color: #292929; font-family: Georgia, serif; font-size: 18px; margin-bottom: 1em !important; padding: 0px;">
<em style="-webkit-tap-highlight-color: transparent;">Sebbene i rapporti con il governo del presidente Donald Trump siano tesi, l’America rimane il partner e amico più vicino dell’Europa. Tuttavia, se Trump aumentasse i dazi sui prodotti europei, allora bisognerebbe restare uniti, indipendentemente da quale sia lo stato più colpito: “Se le auto fossero interessate, tutti dovrebbero aiutare. Se il Bordeaux fosse interessato o se i prodotti dall’Italia fossero interessati, gli altri dovrebbero aiutare. Dobbiamo farci vedere come un’Unione, se lasciamo uno solo sotto la pioggia, alla fine saremo tutti svantaggiati “</em>.</div>
<div style="-webkit-tap-highlight-color: transparent; background-color: white; color: #292929; font-family: Georgia, serif; font-size: 18px; margin-bottom: 1em !important; padding: 0px;">
Su <em style="-webkit-tap-highlight-color: transparent;">Twitter</em> Riegert ricostruisce così i contenuti dell’intervista: <b>“I mercati e un outlook negativo (“darkened”) insegnerà agli elettori italiani a non votare per i partiti populisti alle prossime elezioni, mi ha detto il commissario Oettinger nella mia intervista esclusiva a Strasburgo.</b> “Posso solo sperare che questo giocherà un ruolo nella campagna elettorale”.Il <em style="-webkit-tap-highlight-color: transparent;">tweet</em> era stato retwittato dallo stesso Oettinger, che poi ha cancellato il post. Riegert ha quindi fatto un altro <em style="-webkit-tap-highlight-color: transparent;">tweet</em>, in cui attribuisce al commissario un virgolettato molto più conciliante: “Abbiamo fiducia nel nuovo governo italiano”.</div>
<div style="-webkit-tap-highlight-color: transparent; background-color: white; color: #292929; font-family: Georgia, serif; font-size: 18px; margin-bottom: 1em !important; padding: 0px;">
Lunedì i commenti dei leader degli altri Paesi Ue alla <a href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/05/27/governo-mattarella-nessuno-puo-dirmi-che-ho-ostacolato-governo-non-posso-subire-imposizioni/4385848/" style="-webkit-tap-highlight-color: transparent; background: 0px 0px; color: #6384f7; transform: translate3d(0px, 0px, 0px); transition: all 0.1s ease-in-out;">decisione di <span style="-webkit-tap-highlight-color: transparent; font-weight: 700;">Sergio Mattarella</span> di non dare seguito alla formazione del governo Lega-M5s</a> erano stati più cauti, ma la cancelliera tedesca, dopo aver premesso di voler “collaborare con tutti i governi”, aveva ammonito sul fatto che “ci sono anche dei <span style="-webkit-tap-highlight-color: transparent; font-weight: 700;">principi</span><span style="-webkit-tap-highlight-color: transparent; font-weight: 700;">nell’eurozona</span>” ed evocato il caso della Grecia, ricordando: “Anche all’epoca, con la <span style="-webkit-tap-highlight-color: transparent; font-weight: 700;">Grecia</span> di Tsipras, ci furono problemi, e poi <span style="-webkit-tap-highlight-color: transparent; font-weight: 700;">ci siamo accordati</span>“.</div>
<div style="-webkit-tap-highlight-color: transparent; background-color: white; color: #292929; font-family: Georgia, serif; font-size: 18px; margin-bottom: 1em !important; padding: 0px;">
<span style="-webkit-tap-highlight-color: transparent; font-weight: 700;">Pierre Moscovici,</span> commissario agli Affari economici, dal canto suo ha detto: “La mia posizione la conoscete già: è il <span style="-webkit-tap-highlight-color: transparent; font-weight: 700;">rispetto delle regole democratiche</span> dei ritmi democratici, gli italiani hanno il destino nelle loro mani e sono loro che lo definiscono, tutti come europei siamo attaccati all’idea dell’Italia pienamente europea, al cuore dell’Europa al cuore della zona euro, e ci auguriamo che questa situazione politica trovi la migliore soluzione”.</div>
<div style="-webkit-tap-highlight-color: transparent; background-color: white; color: #292929; font-family: Georgia, serif; font-size: 18px; margin-bottom: 1em !important; padding: 0px;">
<br /></div>
<div style="-webkit-tap-highlight-color: transparent; background-color: white; color: #292929; font-family: Georgia, serif; font-size: 18px; margin-bottom: 1em !important; padding: 0px;">
<b>BISOGNA DAVVERO RINGRAZIARE OETTINGER PER QUESTO SLANCIO DI VERITA'. </b></div>
<div style="-webkit-tap-highlight-color: transparent; background-color: white; color: #292929; font-family: Georgia, serif; font-size: 18px; margin-bottom: 1em !important; padding: 0px;">
<b>ANCHE IL M5S E LA LEGA DEBBONO RINGRAZIARE IL COMMISSARIO UE PER AVER RILANCIATO LA LORO CAMPAGNA ELETTORALE.</b></div>
<div style="-webkit-tap-highlight-color: transparent; background-color: white; color: #292929; font-family: Georgia, serif; font-size: 18px; margin-bottom: 1em !important; padding: 0px;">
<b>IL SUO PUNTO DI VISTA SGOMBRA LA STRADA DALLE FALSE ILLUSIONI, ORMAI E' CHIARO, L'EUROPA POLITICA NON ESISTE, ESISTE SOLO L'EURO E LA SPECULAZIONE FINANZIARIA.</b></div>
<div style="-webkit-tap-highlight-color: transparent; background-color: white; color: #292929; font-family: Georgia, serif; font-size: 18px; margin-bottom: 1em !important; padding: 0px;">
<b>GLI ITALIANI ORA SI STANNO RICOMPATTANDO, SONO ANCORA PIU' UNITI CHE MAI E IL DISAMORE PER IL GUSCIO VUOTO EUROPEO CHE HA PRODOTTO SOLO MALESSERE, POVERTA' E INEGUAGLIANZE E' SEMPRE IN CRESCITA.</b></div>
<div style="-webkit-tap-highlight-color: transparent; background-color: white; color: #292929; font-family: Georgia, serif; font-size: 18px; margin-bottom: 1em !important; padding: 0px;">
<b>BRAVO OETTINGER, CAPIAMO CHE LA GERMANIA CI CONSIDERA MALE E INVECE NOI GIA' SIAMO ALLA FINESTRA AD ASPETTARE CHE GLI SCHELETRI NEGLI ARMADI DEI TEDESCHI E FRANCESI VENGANO ESPOSTI.</b></div>
</div>
footweardesignerhttp://www.blogger.com/profile/15970307266192733119noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8715810.post-76748386557527924062018-05-02T16:20:00.000+02:002018-05-02T16:20:17.743+02:00Cina, bufera sulla fabbrica di scarpe di Ivanka: sfrutta gli operai<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<br />
<div id="social-share-top" style="background: rgb(255, 255, 255); border: 0px; color: #252525; font-family: Arial, "Helvetica Neue", Helvetica, sans-serif; font-size: 14px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; position: absolute; right: 0px; top: -40px; vertical-align: baseline;">
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<div class="gs-sharebar-cell" style="background: transparent; border: 0px; float: left; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: none !important; vertical-align: baseline;">
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</div>
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<article class="shared-detail mini-apertura" role="main" style="background: rgb(255, 255, 255); border: 0px; color: #252525; float: left; font-family: arial, "helvetica neue", helvetica, sans-serif; margin: 0px 30px 0px 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline; width: 642px;"><header style="background: transparent; border: 0px; margin: 0px 0px 30px; outline: 0px; padding: 0px; position: relative; vertical-align: baseline; width: 642px; zoom: 1;"><h1 style="background: transparent; border-bottom-color: rgb(221, 221, 221); border-bottom-style: solid; border-width: 0px 0px 1px; color: black; font-stretch: normal; line-height: 48px; margin: 0px 0px 20px; outline: 0px; padding: 0px 0px 20px; vertical-align: baseline;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-weight: normal;">L</span>'azienda che produceva la linea di calzature della figlia di Trump ha delocalizzato in Etiopia: i dipendenti denunciano condizioni di lavoro al limite della schiavitù</span></h1>
<span class="author" itemprop="author" itemscope="" itemtype="http://schema.org/Person" style="background: none; border: 0px; clear: both; display: block; font-size: 14px; font-stretch: normal; line-height: 20px; margin: 0px 0px 20px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span itemprop="name" style="background: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">dal nostro corrispondente FILIPPO SANTELLI</span></span><span class="author" itemprop="author" itemscope="" itemtype="http://schema.org/Person" style="background: none; border: 0px; clear: both; display: block; font-size: 14px; font-stretch: normal; line-height: 20px; margin: 0px 0px 20px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span itemprop="name" style="background: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">da: <a href="http://www.repubblica.it/esteri/2018/05/02/news/cina_scandalo_fabbrica_scarpe_ivanka-195305767/?ref=RHPPBT-BH-I0-C4-P2-S1.4-T1">http://www.repubblica.it/esteri/2018/05/02/news/cina_scandalo_fabbrica_scarpe_ivanka-195305767/?ref=RHPPBT-BH-I0-C4-P2-S1.4-T1</a></span></span></header><div class="main-content" style="background: transparent; border: 0px; float: left; font-size: 14px; margin: 0px 15px 0px 0px; outline: 0px; padding: 0px; position: relative; vertical-align: baseline; width: 642px; zoom: 1;">
<div class="toolbar" style="background: transparent; border-bottom-color: rgb(221, 221, 221); border-bottom-style: solid; border-image: initial; border-left-color: initial; border-left-style: initial; border-right-color: initial; border-right-style: initial; border-top-color: rgb(221, 221, 221); border-top-style: solid; border-width: 1px 0px; font-size: 13px; font-stretch: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: 16px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 5px 0px; vertical-align: baseline; zoom: 1;">
<div class="utility" id="utility-email_gig_containerParent" style="background: transparent; border: 0px; float: left; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<div gigid="showShareBarUI" id="utility-email" style="background: transparent; border-bottom-color: initial; border-bottom-style: initial; border-image: initial; border-left-color: initial; border-left-style: initial; border-right-color: rgb(221, 221, 221); border-right-style: solid; border-top-color: initial; border-top-style: initial; border-width: 0px 1px 0px 0px; float: left; margin: 0px 5px 0px 0px; outline: 0px; padding: 0px 5px; vertical-align: baseline; visibility: visible;">
<div class="gig-bar-container gig-share-bar-container layout-default" style="background: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline; width: auto !important;">
<table cellpadding="0" cellspacing="0" style="background: none; border-collapse: collapse; border-radius: 0px; border-spacing: 0px; border: none; color: #4d4d4d; float: none; font-family: arial; font-size: 10px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline; width: auto;"><tbody style="background: none; border-radius: 0px; border: none; float: none; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline; width: auto;">
<tr style="background: none; border-radius: 0px; border: none; float: none; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline; width: auto;"><td class="gig-button-container-count-none-td gig-button-container-email-td gig-button-container-email-count-none-td gig-button-container-horizontal-td" style="background: none; border-radius: 0px; border: none; float: none; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: bottom; white-space: nowrap; width: auto; zoom: 1;"><div class="gig-button-container gig-button-container-count-none gig-button-container-email gig-button-container-email-count-none gig-share-button-container gig-button-container-horizontal" style="background: none; border-radius: 0px; border: none; display: inline-block; float: none; margin: 0px 0px 5px; outline: 0px; padding: 0px 5px 0px 0px; vertical-align: top; width: auto;">
<div alt="Invia per email" class="gig-button-up" id="utility-email-reaction0" style="background: none; border-radius: 0px; border: none; float: none; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline; width: auto;" title="Invia per email">
</div>
</div>
</td></tr>
</tbody></table>
</div>
</div>
<div gigid="showShareBarUI" id="utility-print" style="background: transparent; border: 0px; float: left; margin: 0px 5px 0px 0px; outline: 0px; padding: 0px 5px; vertical-align: baseline; visibility: visible;">
<div class="gig-bar-container gig-share-bar-container layout-default" style="background: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline; width: auto !important;">
<table cellpadding="0" cellspacing="0" style="background: none; border-collapse: collapse; border-radius: 0px; border-spacing: 0px; border: none; color: #4d4d4d; float: none; font-family: arial; font-size: 10px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline; width: auto;"><tbody style="background: none; border-radius: 0px; border: none; float: none; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline; width: auto;">
<tr style="background: none; border-radius: 0px; border: none; float: none; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline; width: auto;"><td class="gig-button-container-count-none-td gig-button-container-print-td gig-button-container-print-count-none-td gig-button-container-horizontal-td" style="background: none; border-radius: 0px; border: none; float: none; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: bottom; white-space: nowrap; width: auto; zoom: 1;"><div class="gig-button-container gig-button-container-count-none gig-button-container-print gig-button-container-print-count-none gig-share-button-container gig-button-container-horizontal" style="background: none; border-radius: 0px; border: none; display: inline-block; float: none; margin: 0px 0px 5px; outline: 0px; padding: 0px 5px 0px 0px; vertical-align: top; width: auto;">
<div alt="" class="gig-button-up" id="utility-print-reaction0" style="background: none; border-radius: 0px; border: none; float: none; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline; width: auto;" title="">
</div>
</div>
</td></tr>
</tbody></table>
</div>
</div>
<div class="utility-bookmark" style="background: transparent; border: 0px; float: left; margin: 0px 0px 0px 335px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
</div>
</div>
<time content="2018-05-02" datetime="2018-05-02" itemprop="datePublished" style="background: transparent; border-bottom-color: initial; border-bottom-style: initial; border-image: initial; border-left-color: rgb(221, 221, 221); border-left-style: solid; border-right-color: initial; border-right-style: initial; border-top-color: initial; border-top-style: initial; border-width: 0px 0px 0px 1px; color: #777777; float: right; line-height: 18px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px 0px 0px 10px; vertical-align: baseline;">02 maggio 2018</time><br />
<div id="share-actions" style="background: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
</div>
</div>
<div class="body-text" style="background: transparent; border: 0px; float: right; font-size: 16px; font-stretch: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: 23px; margin: 20px 0px 30px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline; width: 558px;">
<br />
<figure class="sidebar-img" style="background: transparent; border: 0px; float: left; margin: 0px 20px 10px 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline; width: 300px;"><br /><img alt="Cina, bufera sulla fabbrica di scarpe di Ivanka: sfrutta gli operai" height="300" src="https://www.repstatic.it/content/nazionale/img/2018/05/02/104332342-7a651ccb-ad99-476b-98a6-f6efd8cc848e.jpg" style="background: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;" width="300" /><figcaption style="background: transparent; border-bottom-color: rgb(221, 221, 221); border-bottom-style: solid; border-image: initial; border-left-color: initial; border-left-style: initial; border-right-color: initial; border-right-style: initial; border-top-color: initial; border-top-style: initial; border-width: 0px 0px 1px; color: #666666; font-family: Georgia, Times, "Times New Roman", serif; font-size: 14px; font-stretch: normal; font-style: italic; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: 20px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 2px 5px; vertical-align: baseline;">(afp)</figcaption></figure><br />
<div itemprop="image" itemscope="" itemtype="https://schema.org/ImageObject" style="background: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
</div>
<span itemprop="articleBody" style="background: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><strong style="background: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">PECHINO </strong>- Produceva le scarpe disegnate da <strong style="background: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Ivanka Trump</strong>, prima che il padre diventasse presidente degli Stati Uniti costringendola a cambiare fornitore. È una delle star di<em style="background: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Amazing China</em>, il documentario di propaganda voluto dal governo cinese per celebrare le glorie dell'economia nazionale.<br /><br />Ma ora si scopre che il successo del colosso cinese Huajian, il primo produttore di scarpe e articoli di pelletteria nel mondo, nasconde una realtà di sfruttamento. I suoi lavoratori in Etiopia, dove l'azienda ha delocalizzato buona parte degli impianti, hanno denunciato all'<em style="background: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Associated Press</em> di essere pagati 51 dollari al mese, maltrattati dai capi e costretti a turni interminabili, senza la possibilità di costituire organizzazioni sindacali.<br /><br />"Non mi resta nulla alla fine del mese", dice <strong style="background: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Ayelech Geletu</strong>, 21 anni, operaio dello stabilimento alle porte di Addis Abeba. A cui fanno eco diversi colleghi: "Ci sono agenti chimici che feriscono mani e occhi, non ti forniscono guanti protettivi e se rifiuti di lavorare senza ti licenziano". Una versione molto diversa dai grandi sorrisi e i pollici all'insù mostrati dagli stessi lavoratori nelle immagini di <em style="background: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Amazing China</em>, con tanto di sottotitolo sul "meraviglioso futuro dell'umanità".<br /><br />Un bell'imbarazzo per gli autori del documentario pensato per esaltare i successi della Cina di <strong style="background: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Xi Jinping</strong> (che compare 30 volte in 90 minuti), rilasciato non a caso pochi giorni prima della modifica costituzionale che lo ha reso presidente a vita e pompato al botteghino costringendo tutti gli iscritti al partito e i dipendenti delle aziende di Stato ad andare a vederlo.<br /><br />Il motivo per cui Huajian abbia scelto di produrre in Etiopia, dove non esiste un salario minimo, non è un mistero. È lo stesso per cui tante aziende italiane, nei primi anni 2000, hanno spostato i loro stabilimenti in Ci</span><span style="background-color: transparent;">na: risparmiare. Eppure la propaganda ufficiale del Dragone presenta i suoi investimenti in Africa nell'ambito della nuova Via della seta come un modello di inclusione e sviluppo condiviso.</span><br />
<span itemprop="articleBody" style="background: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><br />Il regista del documentario<strong style="background: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"> Wei Tie </strong>ha spiegato che non era al corrente delle controversie sulle condizioni di lavoro nello stabilimento che ha filmato, e ha spiegato che il motivo per cui lo ha scelto è che Huajian sta "portando l'esperienza cinese della prosperità in Africa". La realtà sembra parecchio diversa<br />.</span></div>
</div>
</article></div>
footweardesignerhttp://www.blogger.com/profile/15970307266192733119noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8715810.post-18192774611932465112018-03-28T12:52:00.002+02:002018-03-28T12:58:51.899+02:00Robot e invecchiamento, una miscela micidiale<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<br />
<br />
<header style="background: 0px 0px rgb(255, 255, 255); border: 0px; font-family: Arial, Helvetica, "Lucida Grande", sans-serif; font-size: 16px; margin: 0px 0px 30px; max-height: 1e+06px; outline: 0px; padding: 0px; position: relative; vertical-align: baseline; width: 642px; zoom: 1;"><h1 itemprop="headline name" style="background: 0px 0px; border-bottom-color: rgb(221, 221, 221); border-bottom-style: solid; border-image: initial; border-left-color: initial; border-left-style: initial; border-right-color: initial; border-right-style: initial; border-top-color: initial; border-top-style: initial; border-width: 0px 0px 1px; font-family: lato-bold, Arial, "Helvetica Neue", Helvetica, sans-serif; font-size: 44px; font-stretch: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-weight: normal; line-height: 48px; margin: 0px 0px 20px; max-height: 1e+06px; outline: 0px; padding: 0px 0px 20px; vertical-align: baseline;">
Robot e invecchiamento, una miscela micidiale</h1>
<div>
da: <a href="http://www.repubblica.it/economia/miojob/lavoro/2018/03/28/news/i-192304578/?ref=RHPPBT-BH-I0-C4-P1-S1.4-T1">http://www.repubblica.it/economia/miojob/lavoro/2018/03/28/news/i-192304578/?ref=RHPPBT-BH-I0-C4-P1-S1.4-T1</a></div>
<div class="summary" itemprop="description" style="background: 0px 0px; border: 0px; color: #111111; font-family: Georgia, Times, "Times New Roman", serif; font-size: 20px; font-stretch: normal; font-style: italic; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: 26px; margin-bottom: 20px; max-height: 1e+06px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
Demografia e automazione nel giro di dieci anni cambieranno l'economia Usa. Il risulatato sarà un calo del Pil. Uno studio di Karen Harris, managing director di Bain&Company, mostra uno scenario inquietante. E suggerisce a imprese e investitori di farsi una domanda: "Chi saranno i miei clienti futuri?"</div>
<span class="author" itemprop="author" itemscope="" itemtype="http://schema.org/Person" style="background: 0px 0px; border: 0px; clear: both; display: block; font-family: "arial" , "helvetica neue" , "helvetica" , sans-serif; font-size: 14px; font-stretch: normal; line-height: 20px; margin: 10px 0px 20px; max-height: 1e 06px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span itemprop="name" style="background: 0px 0px; border: 0px; margin: 0px; max-height: 1e+06px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">di BARBARA ARDU'</span></span></header><br />
<div class="main-content" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: 0px 0px; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; float: left; margin: 0px 15px 0px 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline; width: 642px; zoom: 1;">
<div class="toolbar" style="background: 0px 0px; border-bottom-color: rgb(221, 221, 221); border-bottom-style: solid; border-top-color: rgb(221, 221, 221); border-top-style: solid; border-width: 1px 0px; font-family: arial, "helvetica neue", helvetica, sans-serif; font-size: 13px; font-stretch: normal; line-height: 16px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 5px 0px; vertical-align: baseline; zoom: 1;">
<time content="2018-03-28" datetime="2018-03-28" itemprop="datePublished" style="background: 0px 0px; border-bottom-color: initial; border-bottom-style: initial; border-image: initial; border-left-color: rgb(221, 221, 221); border-left-style: solid; border-right-color: initial; border-right-style: initial; border-top-color: initial; border-top-style: initial; border-width: 0px 0px 0px 1px; color: #777777; float: right; line-height: 18px; margin: 0px; max-height: 1e+06px; outline: 0px; padding: 0px 0px 0px 10px; vertical-align: baseline;">28 marzo 2018</time><br />
<div id="share-actions" style="background: 0px 0px; border: 0px; margin: 0px; max-height: 1e+06px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
</div>
</div>
<div class="social-content" style="background: 0px 0px; border: 0px; float: left; font-family: arial, helvetica, "lucida grande", sans-serif; font-size: 16px; margin: 0px 30px 0px -5px; outline: 0px; padding: 0px; position: relative; vertical-align: baseline; width: 54px;">
<div class="sticky" id="social-bar-detail" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; margin: 20px 0px 0px; max-height: 1e+06px; outline: 0px; padding: 0px; position: absolute; top: 0px; vertical-align: baseline; zoom: 1;">
<div id="gs-social-sharebutton-float-comments" style="background: 0px 0px; border: 0px; margin: 0px; max-height: 1e+06px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
</div>
<div class="gs-custom-cols-6 gs-custom-theme-default" id="gs-social-sharebutton-float" style="background: 0px 0px; border: 0px; margin: 0px; max-height: 1e+06px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<div class="gs-sharebar" style="background: 0px 0px; border: 0px; margin: 0px; max-height: 1e+06px; outline: 0px; padding: 0px; transition: none !important; vertical-align: baseline;">
<div class="gs-sharebar-cell" style="background: 0px 0px; border: 0px; margin: 0px; max-height: 1e+06px; outline: 0px; padding: 0px; transition: none !important; vertical-align: baseline;">
<div class="gig-button-container gs-custom gig-button-container-vertical gs-custom-facebook gig-button-container-count-top gig-button-container-gs-custom-customtpl-facebook" style="background: 0px 0px; border-bottom-color: rgb(255, 255, 255); border-bottom-style: solid; border-image: initial; border-left-color: initial; border-left-style: initial; border-right-color: initial; border-right-style: initial; border-top-color: initial; border-top-style: initial; border-width: 0px 0px 1px; display: inline-block; margin: 0px 0px 5px; max-height: 1e+06px; outline: 0px; padding: 0px 0px 15px; transition: none !important; vertical-align: top; width: 65px;">
<span class="share-count gs-count" style="background: rgb(59 , 84 , 137); border-radius: 3px 3px 0px 0px; border: 1px solid rgb(67 , 96 , 156); color: white; display: block; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 12px; font-stretch: normal; line-height: 23px; margin: 0px; max-height: 1e 06px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: center; transition: none; vertical-align: baseline;">118</span><span class="share-text" style="background: rgb(67 , 96 , 156); border-radius: 0px 0px 3px 3px; border: 1px solid rgb(67 , 96 , 156); color: white; display: block; font-size: 45px; line-height: 23px; margin: 0px; max-height: 1e 06px; outline: 0px; padding: 0px; speak: none; text-align: center; text-shadow: rgba(0 , 0 , 0 , 0.3) 0px 2px 3px; transition: none; vertical-align: baseline; width: auto;"></span></div>
</div>
<div class="gs-sharebar-cell" style="background: 0px 0px; border: 0px; margin: 0px; max-height: 1e+06px; outline: 0px; padding: 0px; transition: none !important; vertical-align: baseline;">
<div class="gig-button-container gs-custom gig-button-container-vertical gs-custom-twitter gig-button-container-count-none gig-button-container-gs-custom-customtpl-twitter" style="background: 0px 0px; border-bottom-color: rgb(255, 255, 255); border-bottom-style: solid; border-image: initial; border-left-color: initial; border-left-style: initial; border-right-color: initial; border-right-style: initial; border-top-color: initial; border-top-style: initial; border-width: 0px 0px 1px; display: inline-block; margin: 0px 0px 5px; max-height: 1e+06px; outline: 0px; padding: 0px 0px 15px; transition: none !important; vertical-align: top; width: 65px;">
<a class="share gs-link" href="https://twitter.com/share?url=http%3A%2F%2Fwww.repubblica.it%2Feconomia%2Fmiojob%2Flavoro%2F2018%2F03%2F28%2Fnews%2Fi-192304578%2F&lang=it-IT&via=repubblica&text=Robot%20e%20invecchiamento%2C%20una%20miscela%20micidiale" style="max-height: 1e+06px; text-decoration-line: none; transition: none !important;"><span class="share-text" style="background: rgb(60 , 206 , 255); border-radius: 3px; border: 1px solid rgb(60 , 206 , 255); color: white; display: block; font-size: 45px; line-height: 23px; margin: 0px; max-height: 1e 06px; outline: 0px; padding: 0px; speak: none; text-align: center; text-shadow: rgba(0 , 0 , 0 , 0.3) 0px 2px 3px; transition: none; vertical-align: baseline; width: auto;"></span></a></div>
</div>
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<figure class="sidebar-img" style="background: 0px 0px; border: 0px; float: left; font-family: arial, "helvetica neue", helvetica, sans-serif; font-size: 16px; margin: 0px 20px 10px 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline; width: 300px;"></figure><div style="background-color: initial; font-size: 16px;">
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<div itemprop="image" itemscope="" itemtype="https://schema.org/ImageObject" style="background: 0px 0px; border: 0px; font-family: arial, "helvetica neue", helvetica, sans-serif; font-size: 16px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
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<br /><br /><div style="font-family: Verdana, sans-serif; text-align: justify;">
ROMA - Metti insieme cambiamenti demografici e automazione e ne verrà fuori una miscela pericolosa. Specchio di un'economia destinata a calare piano piano, portandosi dietro quella classe media che fino a oggi è stata la forza trainante trainante di produzione e consumi. Ciò che ci attende, secondo un'analisi di Karen Harris, managing director di Bain&Company (nota azienda di consulenza statunitense) è una crescita della diseguaglianza e una diminuzione della domanda. L'analisi presenta nei giorni scorsi alla Strategic Investment Conference a San Diego, California, è sconsolante, ma visto che il futuro è difficile da leggere di questi tempi, l'ipotesi elaborata da Harris non è molto distante da quanto sta accadendo e da quanto sostengono molto economisti: l'automazione distruggerà posti di lavoro. Sui dati demografici poi c'è poco da discutere: si sa già il numero di vivi, morti, anziani. Non c'è molto che possa essere predetto da qui ai prossimi dieci anni, tranne i nati, ma il trend non dovrebbe distanziarsi molto da quello attuale e sull'aspettativa di vita, a meno di clamorose scoperte scientifiche, non ci saranno grandi avanzamenti.</div>
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<br /></div>
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“Labor 2030: The Collision of Demographics, Automation, and Inequality.” E' questo il titolo dello studio di Harris che secondo l'autrice cambierà non solo la vita delle persone, ma anche in modo in cui è intesa l'economia, che sarà vincolata alla domanda (e non più all'offerta). La forza lavoro, secondo la Harris, è destinata a dimuniure e se a ciò si aggiunge l'impatto di una automazione sempre più efficiente, la domanda di beni e servizi è destinata a diminuire mettendo un freno alla crescita economica. Un passaggio che non sarà indolore. Che colpirà soprattutto le classi medie e che inizierà a osservarsi tra una decina di anni.</div>
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<br /></div>
<div style="font-family: Verdana, sans-serif; text-align: justify;">
Sarà un processo lento. E' iniziato negli anni Ottanta e secondo la Harris il punto di rottura, che lei chiama "Wile E. Coyote", si manifestrerà nei prossimi dieci anni appunto, anche se è difficile individuare quando. Un processo che lascerà molti cadaveri sul terreno perché avrà enormi implicazioni sociali, ma anche finanziarie. A esserne colpiti in modo più duro saranno i lavoratori a basso salario, i più deboli nella scala sociale, perché l'impatto dell'automazione sarà diseguale. Qualcuno pagherà molto, qualcun altro poco o nulla. Saranno i lavoratori con i salari più elevati e incassare i maggiori guadagni, mentre a sostenere i costi maggiori toccherà a chi ha salari bassi, questo almeno nel breve periodo. Senza contare che dal 2020 anche i baby boomers inizieranno a diminuire la loro spesa.</div>
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Una situazione che per Harris è non solo "socialmente instabile", ma finirà per ripercuotersi sulle stesse aziende che hanno sposato l'automazione. Quella che sembrerebbe un domanda banale la Harris se la pone: chi acquisterà i prodotti fatti dai robot? Non certo la classe media, scivolata verso il basso, né tantomeno i più poveri. La spesa totale dunque diminuirà e il risultato sarà che la crescita economica sarà "limitata alla domanda". Che visto come staranno le cose sarà ben più bassa. Ci sarà dunque, secondo l'allarme lanciato dalla Harris, una contrazione della domanda, dunque del Pil. Cosa che non farà piacere nemmeno alle aziende. E che si ripercuoterà anche sui mercati finanziari. Nello scenario disegnato la Harris suggerisce a imprese e investitori di porsi una domanda: "Chi saranno i miei clienti tra un decennio?". Lei, a quanto pare, ha iniziato a farsela.</div>
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<br /></div>
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<br /><br /><br /><br /><br /><br /><span style="background-color: white;"><span style="color: blue; font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">E Stilinga pensa che se i produttori sostituiranno i lavoratori con i robot forse produrranno merci che non venderanno proprio, ma che ammasseranno nei vituperati magazzini, andando falliti in quanto non è saggio sottrarre lavoro e guadagni ai lavoratori che di fatto sono i veri big spenders. Non certo i pochissimi ricchi che hanno già tutto.</span></span><div style="font-size: 16px;">
<span style="background-color: white;"><span style="color: blue; font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><span style="background-color: initial; color: blue; font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;"><br /></span>
<span style="background-color: initial; color: blue; font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;">Del resto la globalizzazione, concetto che ha fatto da livellatore mentale in ogni economista mondiale, per cui non si immagina nessuna alternativa, e concetto che ha determinato la cancellazione della classe media, l'impoverimento dei paesi occidentali, la mancanza di qualità in ogni prodotto, l'invasione di merci che attraversano oceani sulle 60.000 navi degli armatori (veri vincitori del teorema Global) per distruggere la produzione autoctona, è stata concepita per schiavizzare gli animi prima e i corpi dopo e per realizzare un balzo indietro verso l'800, bruciando ogni diritto umano e creando le diseguaglianze per cui 1% del mondo si erge su miliardi di poveri. Una mentalità nazista.</span></span></span></div>
<div style="font-size: 16px;">
<span style="background-color: white;"><span style="color: blue; font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><span style="background-color: initial; color: blue; font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;"><br /></span>
<span style="background-color: initial; color: blue; font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;">Stilinga si augura che il deliro di onnipotenza dell'1% del mondo gli torni indietro come un boomerang e che i ricchissimi paghino il 99% di tasse in ogni paese dove cerchano di approdare per eludere il fisco.</span></span></span></div>
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<br /></div>
<div style="background-color: initial; font-size: 16px;">
<span itemprop="articleBody" style="background: 0px 0px; border: 0px; color: blue; font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><br /></span>
</div>
<div style="background-color: initial; font-family: arial, "helvetica neue", helvetica, sans-serif; font-size: 16px;">
<span itemprop="articleBody" style="background: 0px 0px; border: 0px; margin: 0px; max-height: 1e+06px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><br /></span></div>
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footweardesignerhttp://www.blogger.com/profile/15970307266192733119noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8715810.post-79854733463161714832018-02-21T13:54:00.001+01:002018-02-21T13:54:50.090+01:00The original and high end "It-bag", the Saddle Bag by Hearth.biz<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-family: Courier New, Courier, monospace;">The "It-bag", the Saddle Bag by Hearth.biz</span></div>
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<span style="font-family: Courier New, Courier, monospace;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-family: Courier New, Courier, monospace;">Handmade in Italy</span></div>
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<span style="font-family: Courier New, Courier, monospace;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-family: Courier New, Courier, monospace;">Real one</span></div>
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<span style="font-family: Courier New, Courier, monospace;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-family: Courier New, Courier, monospace;">Real high end leather and accessories</span></div>
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<span style="font-family: Courier New, Courier, monospace;"><br /></span></div>
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<span style="font-family: Courier New, Courier, monospace;">Original design</span></div>
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<span style="font-family: Courier New, Courier, monospace;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-family: Courier New, Courier, monospace;">One of a kind item</span></div>
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<br /></div>
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<a href="https://www.hearth.biz/" target="_blank"><span style="font-family: Courier New, Courier, monospace;">https://www.hearth.biz/</span></a></div>
<br />
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.blogger.com/video.g?token=AD6v5dxnskB2kqny-T_DL1v7eBwm2PcGgi3XwfheHQ1FktWrdQ-oOKXUUUAapNEsn1oXe1sBVsoR8mIV3uw' class='b-hbp-video b-uploaded' frameborder='0'></iframe></div>
Quartetto <a href="https://it-it.facebook.com/Alkemia-Quartet-954512251304968/" target="_blank">Alkemia</a> accompagnato dal trio del mitico fisarmonicista <a href="http://www.vinceabbracciante.com/" target="_blank">Vincenzo Abbracciante </a>di fama internazionale.<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.blogger.com/video.g?token=AD6v5dwbhohv7LOqdXEpv1YK4FZ1xUSmEnevq0EywAO2DOCGOkpBUkG1TMSOFvfJRi-UvH4y1KYz9HoUVX8' class='b-hbp-video b-uploaded' frameborder='0'></iframe></div>
Per approfondire:<br />
<a href="https://youtu.be/IrGaIv12ue0" target="_blank">https://youtu.be/IrGaIv12ue0 </a></div>
footweardesignerhttp://www.blogger.com/profile/15970307266192733119noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8715810.post-91849822374746956942018-02-08T18:24:00.000+01:002018-02-08T18:24:03.771+01:00Modus String Quartet, un'eccellenza italiana<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.blogger.com/video.g?token=AD6v5dzfRkJWwNSKTqyZjP5nTIyXC-PXqcoHu8Ob2jEwENSus9T18Roj2qHcnS43DY217NisBc-RNsvYquI' class='b-hbp-video b-uploaded' frameborder='0'></iframe></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<span style="background-color: white; color: #1d2129; font-family: Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 14px;">Concerto del <a href="https://www.facebook.com/modusstringquartet/" target="_blank">Modus Quartet </a>a Roma presso palazzo Baldassini</span><br />
<span style="background-color: white; color: #1d2129; font-family: Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 14px;"><br /></span>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.blogger.com/video.g?token=AD6v5dwhg0UBQ6xMT2jd22PjRduHRmDx3zDTiDmxyv43KUUvgufWYhppE05YEzAwZwtz9yd3L-Z_7SkxxZA' class='b-hbp-video b-uploaded' frameborder='0'></iframe></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://www.amazon.it/Filippo-Trajetta-musicista-italiano-America/dp/B01CGE5YF8">https://www.amazon.it/Filippo-Trajetta-musicista-italiano-America/dp/B01CGE5YF8</a></div>
</div>
footweardesignerhttp://www.blogger.com/profile/15970307266192733119noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8715810.post-47555080960366455622018-01-29T11:58:00.002+01:002018-01-29T11:58:40.046+01:00La crisi fa le scarpe al settore calzaturiero: -33% di imprese in 20 anni<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<span style="background-color: white; font-family: Lato; font-size: 16px;">(Teleborsa) - </span><span style="background-color: white; box-sizing: border-box; font-family: Lato; font-size: 16px; font-weight: 700;">La crisi ha fatto le scarpe al settore calzaturiero che ha subito una profonda crisi negli ultimi anni.</span><span style="background-color: white; font-family: Lato; font-size: 16px;"> Una crisi che si è attenuata da un paio di anni, ma che andrebbe arginata con provvedimenti legislativi adeguati. Dal 1996 ad oggi le imprese del settore moda (che comprende tessile-abbigliamento, pelli e calzature) sono diminuite del -33%; in circa 30 anni la produzione di calzature è diminuita ben del -75% e nel 2016 si è toccato il minimo storico di 188 milioni di paia di scarpe prodotte, dalle 531 milioni di paia del 1986. </span><br style="background-color: white; box-sizing: border-box; font-family: Lato; font-size: 16px;" /><br style="background-color: white; box-sizing: border-box; font-family: Lato; font-size: 16px;" /><span style="background-color: white; box-sizing: border-box; font-family: Lato; font-size: 16px; font-weight: 700;">In Senato per la prima volta insieme tutte le parti sociali</span><span style="background-color: white; font-family: Lato; font-size: 16px;"> (Confindustria, Confartigianato, Cna, Cgil, Cisl, Uil) </span><span style="background-color: white; box-sizing: border-box; font-family: Lato; font-size: 16px; font-weight: 700;">chiedono a gran voce un segnale forte dalla politica</span><span style="background-color: white; font-family: Lato; font-size: 16px;">: accelerare la ripresa del comparto attraverso un'efficace politica industriale a sostegno del Made in Italy. Nel periodo 2010-2016 sono stati colpiti i principali distretti delle calzature che hanno perso centinaia di migliaia di calzaturifici localizzati in Italia: </span><span style="background-color: white; box-sizing: border-box; font-family: Lato; font-size: 16px; font-weight: 700;">Campania -8%; Emilia Romagna -19%; Lombardia -11%; Marche -17%, Puglia -24%; Toscana -16%; Veneto -19%.</span><span style="background-color: white; font-family: Lato; font-size: 16px;">Una crisi non circoscritta alle calzature, visto che l'intero sistema moda in tre anni ha lasciato sul campo 33 mila addetti.</span><br />
<span style="background-color: white; font-family: Lato; font-size: 16px;"><a href="https://finanza.repubblica.it/News/2017/11/24/la_crisi_fa_le_scarpe_al_settore_calzaturiero_33percento_di_imprese_in_20_anni-97/" target="_blank">https://finanza.repubblica.it/News/2017/11/24/la_crisi_fa_le_scarpe_al_settore_calzaturiero_33percento_di_imprese_in_20_anni-97/</a></span></div>
footweardesignerhttp://www.blogger.com/profile/15970307266192733119noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8715810.post-6880658927300393342018-01-23T19:37:00.001+01:002018-01-23T19:37:31.410+01:00Caserta, la clamorosa sceneggiata della cliente al centro commerciale: «Mi avete venduto il vestito cinese»<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<h1 class="article-title" style="background-color: white; border: 0px; box-sizing: border-box; color: #333333; font-family: title-bold; font-size: 37px; font-stretch: inherit; font-variant-east-asian: inherit; font-variant-numeric: inherit; font-weight: normal; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 6px 0px 0.625em; vertical-align: baseline;">
Caserta, la clamorosa sceneggiata della cliente al centro commerciale: <a href="http://video.corriere.it/caserta-clamorosa-sceneggiata-cliente-centro-commerciale-mi-avete-venduto-vestito-cinese/7f1189fa-004c-11e8-9961-f20884a97d4b?vclk=video3CHP%7Ccaserta-clamorosa-sceneggiata-cliente-centro-commerciale-mi-avete-venduto-vestito-cinese" target="_blank">«Mi avete venduto il vestito cinese»</a></h1>
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<br /></div>
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E ora ci si accorge che siamo inondati solo da prodotti cinesi?</div>
<div>
<br /></div>
<div>
Svegliatevi, gente! Bisogna tornare al vero made in Italy, magari prodotto dai sarti italiani, in modo da arginare la marea dei prodotti asiatici che affamano gli italiani e non solo, in quanto veri monopolisti. Basta affamarli: non comprando i prodotti realizzati fuori dall'Italia.</div>
<div>
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</div>
footweardesignerhttp://www.blogger.com/profile/15970307266192733119noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8715810.post-32708869121452999442018-01-08T15:37:00.001+01:002018-01-08T15:37:14.564+01:00Nel 2017 i ricchi sempre più ricchi, i poveri sempre più poveri<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjxbPyRX_3LdfNbJHdefTT16D64LEuBNT7XTKLtmjL4E4wwRByKePhyphenhyphen6PnOa7TfBA_orkWxvtTCsbhxCo2adVNVpzFjkSijbxSoz9XVo8hi21IyNmMS0LDhFwsnj_zktMHerMIQ/s1600/IMG.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1334" data-original-width="1600" height="332" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjxbPyRX_3LdfNbJHdefTT16D64LEuBNT7XTKLtmjL4E4wwRByKePhyphenhyphen6PnOa7TfBA_orkWxvtTCsbhxCo2adVNVpzFjkSijbxSoz9XVo8hi21IyNmMS0LDhFwsnj_zktMHerMIQ/s400/IMG.jpg" width="400" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
da il Fatto Quotidiano, 3-1-18</div>
<br /></div>
footweardesignerhttp://www.blogger.com/profile/15970307266192733119noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8715810.post-35271812335600193022017-11-16T10:32:00.000+01:002017-11-16T10:32:05.573+01:00I conti veri si faranno dopo le elezioni<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div align="left" style="background-color: white; box-sizing: border-box; margin-bottom: 1.1em; margin-top: 1.1em;">
<span style="box-sizing: border-box;"><span style="box-sizing: border-box;"><span style="font-family: Liberation Serif; font-size: medium;">http://contropiano.org/news/news-economia/2017/11/13/state-tranquilli-potete-conti-veri-si-le-elezioni-097630</span></span></span></div>
<div align="left" style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #333333; font-family: Roboto, sans-serif; font-size: 15px; margin-bottom: 1.1em; margin-top: 1.1em;">
<span style="box-sizing: border-box; color: black; font-size: medium;"><span style="box-sizing: border-box; font-family: "Liberation Serif";">Tutto va bene, madama la marchesa… A patto di stare a sentire soltanto i Tg o leggere gli editoriali di <i style="box-sizing: border-box;">Repubblica</i>. <b>Se invece si prova a guardare ai dati e agli accordi internazionali, il quadro per l’Italietta renziana e post-elezioni si rovescia completamente.</b></span></span></div>
<div align="left" style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #333333; font-family: Roboto, sans-serif; font-size: 15px; margin-bottom: 1.1em; margin-top: 1.1em;">
<span style="box-sizing: border-box; color: black;"><span style="box-sizing: border-box; font-family: "Liberation Serif";"><span style="box-sizing: border-box; font-size: medium;">Partiamo dalle sirene ufficiali. Stamattina il</span></span><span style="box-sizing: border-box; font-family: "Liberation Serif";"><span style="box-sizing: border-box; font-size: medium;"> Fmi, </span></span><span style="box-sizing: border-box; font-family: "Liberation Serif";"><span style="box-sizing: border-box; font-size: medium;">nel suo </span></span><span style="box-sizing: border-box; font-family: "Liberation Serif";"><span style="box-sizing: border-box; font-size: medium;"><i style="box-sizing: border-box;">Regional Economic Outlook </i></span></span><span style="box-sizing: border-box; font-family: "Liberation Serif";"><span style="box-sizing: border-box; font-size: medium;">per l’Europa, </span></span><span style="box-sizing: border-box;"><span style="box-sizing: border-box; font-family: "Liberation Serif";"><span style="box-sizing: border-box; font-size: medium;">conferma la ripresa dell’Italia:</span></span></span><span style="box-sizing: border-box; font-family: "Liberation Serif";"><span style="box-sizing: border-box; font-size: medium;"> quest’anno </span></span><span style="box-sizing: border-box; font-family: "Liberation Serif";"><span style="box-sizing: border-box; font-size: medium;">chiuderà </span></span><span style="box-sizing: border-box; font-family: "Liberation Serif";"><span style="box-sizing: border-box; font-size: medium;">a +1,5%. </span></span><span style="box-sizing: border-box; font-family: "Liberation Serif";"><span style="box-sizing: border-box; font-size: medium;">Del resto </span></span><span style="box-sizing: border-box; font-family: "Liberation Serif";"><span style="box-sizing: border-box; font-size: medium;">l’accelerazione </span></span><span style="box-sizing: border-box; font-family: "Liberation Serif";"><span style="box-sizing: border-box; font-size: medium;">italiana avviene </span></span><span style="box-sizing: border-box; font-family: "Liberation Serif";"><span style="box-sizing: border-box; font-size: medium;">in un contesto </span></span><span style="box-sizing: border-box; font-family: "Liberation Serif";"><span style="box-sizing: border-box; font-size: medium;">positivo, </span></span><span style="box-sizing: border-box; font-family: "Liberation Serif";"><span style="box-sizing: border-box; font-size: medium;">di crescita rafforzata in Europa e nell’Eurozona </span></span><span style="box-sizing: border-box; font-family: "Liberation Serif";"><span style="box-sizing: border-box; font-size: medium;">(che però è molto sueriore: 2,4% nel 2017, in rialzo rispetto al +1,7% del 2016, per poi rallentare al +2,1%)</span></span><span style="box-sizing: border-box; font-family: "Liberation Serif";"><span style="box-sizing: border-box; font-size: medium;">. </span></span></span></div>
<div align="left" style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #333333; font-family: Roboto, sans-serif; font-size: 15px; margin-bottom: 1.1em; margin-top: 1.1em;">
<span style="box-sizing: border-box; color: black;"><b><span style="box-sizing: border-box; font-family: "Liberation Serif";"><span style="box-sizing: border-box; font-size: medium;">Ma il rallentamento nella crescita arriverà subito dopo: i</span></span><span style="box-sizing: border-box; font-family: "Liberation Serif";"><span style="box-sizing: border-box; font-size: medium;">l pil italiano </span></span><span style="box-sizing: border-box; font-family: "Liberation Serif";"><span style="box-sizing: border-box; font-size: medium;">è previsto in crescita</span></span><span style="box-sizing: border-box; font-family: "Liberation Serif";"><span style="box-sizing: border-box; font-size: medium;">dell’1,1% nel 2018 e </span></span><span style="box-sizing: border-box; font-family: "Liberation Serif";"><span style="box-sizing: border-box; font-size: medium;">appena </span></span><span style="box-sizing: border-box; font-family: "Liberation Serif";"><span style="box-sizing: border-box; font-size: medium;">dello 0,9% nel 2019. </span></span><span style="box-sizing: border-box; font-family: "Liberation Serif";"><span style="box-sizing: border-box; font-size: medium;">Non ne vengono naturalmente spiegate le ragioni, ma sono intuibilmente connesse alla scarsa produttività dei settori in cui questa crescita avviene (tramite lavoro semi-gratuito, precario, poco qualificato, part time, ecc), con scarsissimi investimenti e alta intensità di lavoro.</span></span></b></span></div>
<div align="left" style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #333333; font-family: Roboto, sans-serif; font-size: 15px; margin-bottom: 1.1em; margin-top: 1.1em;">
<span style="box-sizing: border-box; color: black;"><span style="box-sizing: border-box; font-family: "Liberation Serif";"><span style="box-sizing: border-box; font-size: medium;">Almeno un effetto temporaneamente positivo ci sarebbe: </span></span><span style="box-sizing: border-box; font-family: "Liberation Serif";"><span style="box-sizing: border-box; font-size: medium;">le stime </span></span><span style="box-sizing: border-box; font-family: "Liberation Serif";"><span style="box-sizing: border-box; font-size: medium;">del Fmi </span></span><span style="box-sizing: border-box; font-family: "Liberation Serif";"><span style="box-sizing: border-box; font-size: medium;">per la disoccupazione </span></span><span style="box-sizing: border-box; font-family: "Liberation Serif";"><span style="box-sizing: border-box; font-size: medium;">dicono</span></span><span style="box-sizing: border-box; font-family: "Liberation Serif";"><span style="box-sizing: border-box; font-size: medium;"> che calerà all’11,4% nel 2017, </span></span><span style="box-sizing: border-box; font-family: "Liberation Serif";"><span style="box-sizing: border-box; font-size: medium;">ma naturalmente l’istituto di Washington non vede differenza tra lavori stabili ben retribuiti e lavoretti precari pagati un tozzo di pane. E sappiamo dall’Istat che l’occupazione che cresce è fatti di contratti a termine, quando va bene..</span></span><span style="box-sizing: border-box; font-family: "Liberation Serif";"><span style="box-sizing: border-box; font-size: medium;">.</span></span></span></div>
<div align="left" style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #333333; font-family: Roboto, sans-serif; font-size: 15px; margin-bottom: 1.1em; margin-top: 1.1em;">
<span style="box-sizing: border-box; color: black;"><span style="box-sizing: border-box; font-family: "Liberation Serif";"><span style="box-sizing: border-box; font-size: medium;">Le raccomandazioni del Fmi concernono come sempre il debito pubblico da ridurre, specie ora che c’è una congiuntura moderatamente positiva. Q</span></span><span style="box-sizing: border-box; font-family: "Liberation Serif";"><span style="box-sizing: border-box; font-size: medium;">uest’anno </span></span><span style="box-sizing: border-box; font-family: "Liberation Serif";"><span style="box-sizing: border-box; font-size: medium;">è</span></span><span style="box-sizing: border-box; font-family: "Liberation Serif";"><span style="box-sizing: border-box; font-size: medium;"> atteso al 133%, </span></span><span style="box-sizing: border-box; font-family: "Liberation Serif";"><span style="box-sizing: border-box; font-size: medium;">ma dovrebbe </span></span><span style="box-sizing: border-box; font-family: "Liberation Serif";"><span style="box-sizing: border-box; font-size: medium;">scendere al 131,4% nel 2018 e al 128,8% nel 2019. </span></span><span style="box-sizing: border-box; font-family: "Liberation Serif";"><span style="box-sizing: border-box; font-size: medium;">Vero è che non siamo gli unici in condizioni pessime (l’elenco del Fmi comprende anche Belgio, Francia, Portogallo, Spagna e Regno Unito), ma diversi analisti ricordano <b>che – senza la recente modifica dei criteri di calcolo, che hanno introdotto anche “l’economia </b></span></span><b><span style="box-sizing: border-box; font-family: "Liberation Serif";"><span style="box-sizing: border-box; font-size: medium;">sommersa</span></span><span style="box-sizing: border-box; font-family: "Liberation Serif";"><span style="box-sizing: border-box; font-size: medium;">”, insomma droga, prostituzione, ecc – oggi staremmo al </span></span></b><span style="box-sizing: border-box; font-family: "Liberation Serif";"><span style="box-sizing: border-box; font-size: medium;"><b>155%</b>. </span></span></span></div>
<div align="left" style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #333333; font-family: Roboto, sans-serif; font-size: 15px; margin-bottom: 1.1em; margin-top: 1.1em;">
<span style="box-sizing: border-box; color: black;"><span style="box-sizing: border-box; font-family: "Liberation Serif";"><span style="box-sizing: border-box; font-size: medium;">E naturalmente la Grecia ha sperimentato la “cura” della Troika quando è arrivata a toccare il 140%. Insomma, siamo in una zona comunque pericolosa che dovrebbe escludere ottimismi…</span></span></span></div>
<div align="left" style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #333333; font-family: Roboto, sans-serif; font-size: 15px; margin-bottom: 1.1em; margin-top: 1.1em;">
<span style="box-sizing: border-box; color: black;"><span style="box-sizing: border-box; font-family: "Liberation Serif";"><span style="box-sizing: border-box; font-size: medium;">Ma siamo in vista delle elezioni. I partiti di governo e quelli del centrodestra sono accomunati dallo stesso interesse tattico: nessun allarmismo sul prossimo futuro, al massimo un po’ di polemichetta sul “abbiamo fatto miracoli” </span></span><span style="box-sizing: border-box; font-family: "Liberation Serif";"><span style="box-sizing: border-box; font-size: medium;">contrapposto al “non avete fatto le cose giuste”.</span></span></span></div>
<div align="left" style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #333333; font-family: Roboto, sans-serif; font-size: 15px; margin-bottom: 1.1em; margin-top: 1.1em;">
<span style="box-sizing: border-box; color: black;"><span style="box-sizing: border-box; font-family: "Liberation Serif";"><span style="box-sizing: border-box; font-size: medium;">Da questo interesse comune discende una legge di stabilità – in discussione in Parlamento – considerata “leggera”, ovvero concentrata su poche tasse </span></span><span style="box-sizing: border-box; font-family: "Liberation Serif";"><span style="box-sizing: border-box; font-size: medium;">subito</span></span><span style="box-sizing: border-box; font-family: "Liberation Serif";"><span style="box-sizing: border-box; font-size: medium;"> e mo</span></span><span style="box-sizing: border-box; font-family: "Liberation Serif";"><span style="box-sizing: border-box; font-size: medium;">l</span></span><span style="box-sizing: border-box; font-family: "Liberation Serif";"><span style="box-sizing: border-box; font-size: medium;">te rinviate a “dopo”, un numero non esagerato (ma egualmente doloroso) di tagli alla spesa pubblica, </span></span><span style="box-sizing: border-box; font-family: "Liberation Serif";"><span style="box-sizing: border-box; font-size: medium;">numeri flessibili e non traumetici.</span></span></span></div>
<div align="left" style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #333333; font-family: Roboto, sans-serif; font-size: 15px; margin-bottom: 1.1em; margin-top: 1.1em;">
<span style="box-sizing: border-box; color: black; font-family: "Liberation Serif"; font-size: medium;">Su questo c’è il consenso pieno dell’Unione Europea, certificato da numerose dichiarazioni ufficiali da parte degli stessi “controllori”. Nessuno a Bruxelles sente infatti bisogno di un altro paese sotto incertezza politica in vista delle elezioni. Tanto quel che ci sarà da fare “dopo” è già stato stabilito e tutti i “concorrenti” alla poltrona di Palazzo Chigi lo sanno bene. Anzi, sanno tutti che per la Ue si deve andare a votare il prima possibile dopo l’approvazione della legge di stabilità (che ha come scadenza Natale, al massimo Capodanno), <b>proprio perché le “misure vere” – a partire da una “manovra correttiva” durissima dovranno essere varate il prima possibile.</b></span></div>
<div align="left" style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #333333; font-family: Roboto, sans-serif; font-size: 15px; margin-bottom: 1.1em; margin-top: 1.1em;">
<span style="box-sizing: border-box; color: black; font-family: "Liberation Serif"; font-size: medium;">Il punto su cui la Germania – più ancora della Ue – non è disposta a transigere è infatti il taglio drastico del debito pubblico, altrimenti non è pensabile che l’Italia possa stare nella prima fascia della “Ue a due velocità”. Formalmente, per una “ragione nobile”: portarsi dietro un problema di queste dimensioni sarebbe una zavorra che rischia di far naufragare subito una zattera d’emergenza.</span></div>
<div align="left" style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #333333; font-family: Roboto, sans-serif; font-size: 15px; margin-bottom: 1.1em; margin-top: 1.1em;">
<span style="box-sizing: border-box; color: black;"><span style="box-sizing: border-box; font-family: "Liberation Serif";"><span style="box-sizing: border-box; font-size: medium;">Ai fini pratici, per una ragione assai meno ammissibile, </span></span><span style="box-sizing: border-box; font-family: "Liberation Serif";"><span style="box-sizing: border-box; font-size: medium;">articolata – spiega </span></span><span style="box-sizing: border-box; font-family: "Liberation Serif";"><span style="box-sizing: border-box; font-size: medium;"><i style="box-sizing: border-box;">Scenari Economici</i></span></span><span style="box-sizing: border-box; font-family: "Liberation Serif";"><span style="box-sizing: border-box; font-size: medium;"> – in almeno tre obiettivi</span></span><span style="box-sizing: border-box; font-family: "Liberation Serif";"><span style="box-sizing: border-box; font-size: medium;">: <b>“</b></span></span><b><span style="box-sizing: border-box; font-family: "Liberation Serif";"><span style="box-sizing: border-box; font-size: medium;"><i style="box-sizing: border-box;">appropriarsi degli attivi italici fatti di aziende e risparmio privato, rendere di fatto l’Italia una colonia che acquista i prodotti eurotedeschi e soprattutto abbattere il principale alleato USA non anglosassone in Europa, ricordando che ormai Berlino ha sfidato apertamente Washington volendosi sostituire agli americani al comando del Vecchio Continente</i></span></span><span style="box-sizing: border-box; font-family: "Liberation Serif";"><span style="box-sizing: border-box; font-size: medium;">”.</span></span></b></span></div>
<div class="western" style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #333333; font-family: Roboto, sans-serif; font-size: 15px; margin-bottom: 1.1em; margin-top: 1.1em;">
<span style="box-sizing: border-box; color: black;"><span style="box-sizing: border-box; font-family: "Liberation Serif";"><span style="box-sizing: border-box; font-size: medium;">In effetti l’Italia ha parecchi </span></span><span style="box-sizing: border-box; font-family: "Liberation Serif";"><span style="box-sizing: border-box; font-size: medium;"><i style="box-sizing: border-box;">asset</i></span></span><span style="box-sizing: border-box; font-family: "Liberation Serif";"><span style="box-sizing: border-box; font-size: medium;"> ancora interessanti, un sacco di risparmio affidato a banche pericolanti e una stolida servilità agli Usa (tollerabile fino alla caduta del Muro, ma progressivamente sempre meno compatibile con la costruzione di un soggetto imperialista “europeo”). Dunque la correzione sistemica che questo paese deve subire è di grandi dimensioni, dolorosa ovviamente <b>per il mondo del lavoro – che ha già subito un rovesciamento totale delle condizioni di vita, perdendo tutte le conquiste ottenute tra la fine degli anni ‘60 e la fine dei ‘70 – ma anche per la </b></span></span><b><span style="box-sizing: border-box; font-family: "Liberation Serif";"><span style="box-sizing: border-box; font-size: medium;"><i style="box-sizing: border-box;">classe media </i></span></span><span style="box-sizing: border-box; font-family: "Liberation Serif";"><span style="box-sizing: border-box; font-size: medium;">propriamente detta.</span></span></b></span></div>
<div class="western" style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #333333; font-family: Roboto, sans-serif; font-size: 15px; margin-bottom: 1.1em; margin-top: 1.1em;">
<span style="box-sizing: border-box; color: black;"><span style="box-sizing: border-box; font-family: "Liberation Serif";"><span style="box-sizing: border-box; font-size: medium;">Del resto, racimolare 400 miliardi – questa la cifra che circola tra gli analisti – richiede un allargamento sostanziale della platea dei “tosabili”. Non a caso, entro questa prospettiva, la famosa </span></span><span style="box-sizing: border-box; font-family: "Liberation Serif";"><span style="box-sizing: border-box; font-size: medium;"><i style="box-sizing: border-box;">tassa patrimoniale</i></span></span><span style="box-sizing: border-box; font-family: "Liberation Serif";"><span style="box-sizing: border-box; font-size: medium;"> – sempre considerata, non del tutto a torto, come una “tassa di sinistra” se orientata a riequilibrare il prelievo fiscale tra le diverse classi sociali – diventa una possibilità concreta. Ma pensata e agita da Bruxelles, o meglio da Berlino, e dunque non certo a fini di </span></span><span style="box-sizing: border-box; font-family: "Liberation Serif";"><span style="box-sizing: border-box; font-size: medium;"><i style="box-sizing: border-box;">redistribuzione della ric</i></span></span><span style="box-sizing: border-box; font-family: "Liberation Serif";"><span style="box-sizing: border-box; font-size: medium;"><i style="box-sizing: border-box;">c</i></span></span><span style="box-sizing: border-box; font-family: "Liberation Serif";"><span style="box-sizing: border-box; font-size: medium;"><i style="box-sizing: border-box;">hezza all’interno del paese</i></span></span><span style="box-sizing: border-box; font-family: "Liberation Serif";"><span style="box-sizing: border-box; font-size: medium;">.</span></span></span></div>
<div class="western" style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #333333; font-family: Roboto, sans-serif; font-size: 15px; margin-bottom: 1.1em; margin-top: 1.1em;">
<span style="box-sizing: border-box; color: black;"><span style="box-sizing: border-box; font-family: "Liberation Serif";"><span style="box-sizing: border-box; font-size: medium;">Diamo ancora la parola a </span></span><span style="box-sizing: border-box; font-family: "Liberation Serif";"><span style="box-sizing: border-box; font-size: medium;"><i style="box-sizing: border-box;">Scenari Economici</i></span></span><span style="box-sizing: border-box; font-family: "Liberation Serif";"><span style="box-sizing: border-box; font-size: medium;">:</span></span></span></div>
<div align="left" style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #333333; font-family: Roboto, sans-serif; font-size: 15px; margin-bottom: 1.1em; margin-top: 1.1em;">
<span style="box-sizing: border-box; color: black; font-family: "Liberation Serif"; font-size: medium;">l’EU è stata chiara, <b>o le leggi lacrime e sangue l’Italia se le fa da sola o arriva la troika.</b> E per “aiutare” il prossimo governo a prendere le decisioni “giuste” post elezione – o magari anche appena prima, per indirizzare il voto – <b>è già pronta una crisi del debito italiano per il 2018, tipo crisi dello spread versione 2011, crisi comunque sempre utile per far svalutare l’euro contro il dollaro ossia per aiutare gli esportatori tedeschi.</b></span></div>
<div align="left" style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #333333; font-family: Roboto, sans-serif; font-size: 15px; margin-bottom: 1.1em; margin-top: 1.1em;">
<span style="box-sizing: border-box; color: black; font-size: medium;"><span style="box-sizing: border-box; font-family: "Liberation Serif";"><i style="box-sizing: border-box;"><span style="box-sizing: border-box;">Ok, ma tale imposta sarà almeno risolutiva?</span><br style="box-sizing: border-box;" />Assolutamente no, sarà la prima di una discreta serie, diciamo che gli italiani devono mettere in conto imposte patrimoniali dichiarate o sotto mentite spoglie volute dall’Europa per circa 1000 miliardi nei prossimi 5-10 anni restando nell’euro. <b>Si perché tale provvedimento “patrimoniale” – se attuato – bloccherà i consumi ossia peggiorerà la crisi imponendo ulteriori e continui correttivi fiscali, ossia comporterà altri provvedimenti straordinari a maggior ragione vista la contingenza globale assai critica fatta di borse ai massimi con multipli insostenibili e nel bel mezzo di una guerra commerciale con gli USA, oltre a tassi inevitabilmente destinati a salire a termine. </b>Per tale ragione la versione Capaldo è la più gettonata, perché sposterebbe negli anni l’incasso mettendo per altro a garanzia asset reali, ossia le ipoteche sulle case degli italiani. A tale scopo il governo ha già previsto la cartolarizzazione delle imposte future per il tramite di un pool di banche internazionali che anticiperanno i flussi di cassa ed a cui resteranno in pancia le ipoteche dei cittadini. L’incredibile miglioramento del rating italiano da parte di S&P ottobre scorso, promozione assolutamente ingiustificata, deriva appunto dalla richiesta di Roma di scontare il meno possibile i flussi di tassazione futuri da parte delle banche in tale scenario. E per fare questo bisognava abbassare lo spread, cosa puntualmente avvenuta. <b>Faccio presente che nell’ipotesi sopra citata, a termine, gli italiani di fatto saranno a forte rischio di perdita della proprie abitazioni, che verranno messe a garanzia a favore delle banche internazionali per le imposte future che i cittadini dovranno pagare a termine, a maggior ragione se NON ci sarà crescita economica in Italia, scontato con una patrimoniale che toglierà qualsiasi residuo di ottimismo dal mercato interno.</b> Abbiamo già visto le “prove tecniche di cartolarizzazione” delle cartelle esattoriali dei cittadini alcune settimane fa con il provvedimento ritirato in extremis del governo: tutto fatto ad arte per introdurlo col botto al prossimo giro, oggi si voleva solo preparare la platea”.</i></span></span></div>
<div align="left" style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #333333; font-family: Roboto, sans-serif; font-size: 15px; margin-bottom: 1.1em; margin-top: 1.1em;">
<span style="box-sizing: border-box; color: black; font-size: medium;"><span style="box-sizing: border-box; font-family: "Liberation Serif";">Non è menzionato, ma si sa benissimo quale sia il trattato che ha incardinato questo meccanismo: il Fiscal Compact. Venti anni di riduzione del debito pubblico, nella misura del 5% annuo, per arrivare vivi – o preferibilmente morti – all’”appuntamento con la storia”. Quale storia non si sa, in fondo è solo una promessa…</span></span></div>
</div>
footweardesignerhttp://www.blogger.com/profile/15970307266192733119noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8715810.post-10422761818216528752017-08-17T17:18:00.000+02:002017-08-17T17:18:05.769+02:00Scuola, la rivolta dei docenti: "Stipendi uguali per tutti e in linea con quelli europei"<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<span itemprop="articleBody" style="background: rgb(255 , 255 , 255); border: 0px; color: #252525; font-family: "arial" , "helvetica neue" , "helvetica" , sans-serif; font-size: 16px; font-style: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: left; text-indent: 0px; text-transform: none; vertical-align: baseline; white-space: normal; word-spacing: 0px;"><span style="color: #111111; font-family: Georgia, Times, "Times New Roman", serif; font-size: 20px; font-style: italic;">Una doppia petizione, che in pochi giorni ha raccolto oltre cinquemila firme, rilancia il tema caldo delle buste paga degli insegnanti. Due le richieste: guadagnare quanto i colleghi della Ue e avere retribuzioni e ore di lavoro equiparate in ogni ordine di istituto. Compresa l'università.</span></span><br />
<span itemprop="articleBody" style="background: rgb(255 , 255 , 255); border: 0px; color: #252525; font-family: "arial" , "helvetica neue" , "helvetica" , sans-serif; font-size: 16px; font-style: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: left; text-indent: 0px; text-transform: none; vertical-align: baseline; white-space: normal; word-spacing: 0px;"><span class="author" itemprop="author" itemscope="" itemtype="http://schema.org/Person" style="background-attachment: initial !important; background-clip: initial !important; background-image: none !important; background-origin: initial !important; background-position: initial !important; background-repeat: initial !important; background-size: initial !important; border: 0px; clear: both; display: block; font-family: Arial, "Helvetica Neue", Helvetica, sans-serif; font-size: 14px; font-stretch: normal; line-height: 20px; margin: 0px 0px 20px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span itemprop="name" style="background: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">di ILARIA VENTURI</span></span><span class="author" itemprop="author" itemscope="" itemtype="http://schema.org/Person" style="background-attachment: initial !important; background-clip: initial !important; background-image: none !important; background-origin: initial !important; background-position: initial !important; background-repeat: initial !important; background-size: initial !important; border: 0px; clear: both; display: block; font-family: Arial, "Helvetica Neue", Helvetica, sans-serif; font-size: 14px; font-stretch: normal; line-height: 20px; margin: 0px 0px 20px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span itemprop="name" style="background: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><br /></span></span><span class="author" itemprop="author" itemscope="" itemtype="http://schema.org/Person" style="background-attachment: initial !important; background-clip: initial !important; background-image: none !important; background-origin: initial !important; background-position: initial !important; background-repeat: initial !important; background-size: initial !important; border: 0px; clear: both; display: block; font-family: Arial, "Helvetica Neue", Helvetica, sans-serif; font-size: 14px; font-stretch: normal; line-height: 20px; margin: 0px 0px 20px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span itemprop="name" style="background: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">da:http://www.repubblica.it/scuola/2017/08/17/news/scuoloa_la_rivolta_dei_maestri_vogliamo_stipendi_come_i_professori_di_liceo_e_gli_universitari_-173213106/?ref=RHPPLF-BH-I0-C4-P3-S1.4-T1</span></span></span><br />
<span itemprop="articleBody" style="background: rgb(255 , 255 , 255); border: 0px; color: #252525; font-family: "arial" , "helvetica neue" , "helvetica" , sans-serif; font-size: 16px; font-style: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: left; text-indent: 0px; text-transform: none; vertical-align: baseline; white-space: normal; word-spacing: 0px;"><br /></span>
<span itemprop="articleBody" style="background: rgb(255 , 255 , 255); border: 0px; color: #252525; font-family: "arial" , "helvetica neue" , "helvetica" , sans-serif; font-size: 16px; font-style: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: left; text-indent: 0px; text-transform: none; vertical-align: baseline; white-space: normal; word-spacing: 0px;">BOLOGNA - "Per insegnare occorre la laurea, abbiamo specializzazioni e master, al concorso ci chiedono competenze di informatica e di inglese. Eppure valiamo di meno in busta paga dei colleghi che insegnano alle medie, alle superiori e in università: non è giusto". E' la rivolta estiva dei maestri dell'infanzia e della primaria partita con due petizioni lanciate alla vigilia di Ferragosto e che in pochi giorni hanno già raccolto rispettivamente 4.300 e quasi 6.000 firme. Due le richieste. Una petizione, sostenuta da insegnanti di ogni ordine e grado, reclama </span><span itemprop="articleBody" style="background: rgb(255, 255, 255); border: 0px; color: #252525; font-family: "arial" , "helvetica neue" , "helvetica" , sans-serif; font-size: 16px; font-style: normal; letter-spacing: normal; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: left; text-indent: 0px; text-transform: none; vertical-align: baseline; white-space: normal; word-spacing: 0px;"><b>stipendi uguali ai colleghi europei</b></span><span itemprop="articleBody" style="background: rgb(255 , 255 , 255); border: 0px; color: #252525; font-family: "arial" , "helvetica neue" , "helvetica" , sans-serif; font-size: 16px; font-style: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: left; text-indent: 0px; text-transform: none; vertical-align: baseline; white-space: normal; word-spacing: 0px;">; l'altra vuole l'equiparazione delle buste paga e delle ore di lavoro tra chi sale in cattedra in Italia, dalla materna all'università. Una provocazione, quest'ultima - </span><span itemprop="articleBody" style="background: rgb(255, 255, 255); border: 0px; color: #252525; font-family: "arial" , "helvetica neue" , "helvetica" , sans-serif; font-size: 16px; font-style: normal; letter-spacing: normal; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: left; text-indent: 0px; text-transform: none; vertical-align: baseline; white-space: normal; word-spacing: 0px;"><b>maestri pagati come gli accademici</b></span><span itemprop="articleBody" style="background: rgb(255 , 255 , 255); border: 0px; color: #252525; font-family: "arial" , "helvetica neue" , "helvetica" , sans-serif; font-size: 16px; font-style: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: left; text-indent: 0px; text-transform: none; vertical-align: baseline; white-space: normal; word-spacing: 0px;"> - destinata a fare discutere. Si tratta comunque di un tema caldo, quello delle basse retribuzioni degli insegnanti italiani, che ora riemerge via social, raccoglie consensi e chiede attenzione al ministero all'istruzione, a cui sono rivolte le due raccolte di firme.<br /><br />"Vogliamo rivendicare il principio secondo cui è inaccettabile l'ingiusta distribuzione economica e di ore di servizio. </span><span itemprop="articleBody" style="background: rgb(255, 255, 255); border: 0px; color: #252525; font-family: "arial" , "helvetica neue" , "helvetica" , sans-serif; font-size: 16px; font-style: normal; letter-spacing: normal; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: left; text-indent: 0px; text-transform: none; vertical-align: baseline; white-space: normal; word-spacing: 0px;"><b>Non è possibile che chi più lavora (docenti dell'infanzia e della primaria) percepisce meno rispetto ai colleghi dei gradi d'istruzione superiore</b></span><span itemprop="articleBody" style="background: rgb(255 , 255 , 255); border: 0px; color: #252525; font-family: "arial" , "helvetica neue" , "helvetica" , sans-serif; font-size: 16px; font-style: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: left; text-indent: 0px; text-transform: none; vertical-align: baseline; white-space: normal; word-spacing: 0px;">", si legge nella prima petizione. "Nell'epoca in cui per accedere all'insegnamento di qualsiasi ordine e grado d'istruzione è prevista la laurea, in cui tutti i docenti sono laureati o addirittura in possesso di titoli post laurea non è pensabile né tollerabile questa diversità di trattamento, legata a vecchi schemi". A lanciare l'iniziativa è <strong style="background: transparent; border: 0px; font-size: 16px; font-weight: bold; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Ilenia Barca</strong>, 40 anni, originaria di Nuoro, docente alla primaria, con nove anni e mezzo di precariato alle spalle, e pedagogista. "Siamo un gruppo di insegnanti sparsi in tutta Italia - spiega - queste nostre richieste sono partite da una riflessione comune sul ruolo dei docenti in Italia e all'estero".<br /><br /><strong style="background: transparent; border: 0px; font-size: 16px; font-weight: bold; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">·Gli stipendi, il punto debole. </strong>A inizio carriera un insegnante di scuola primaria guadagna 22.394 euro lordi, a fine carriera arriva a 32.924, secondo dati che si riferiscono al 2013-14. I docenti di scuola media partono come i colleghi delle superiori: 24.141 euro a inizio carriera; ma i primi arrivano a 36.157 euro mentre i secondi raggiungono i 37.799 euro con 35 anni di contribuzione. Qui sta il gap da colmare, secondo i promotori della petizione, che ricordano le 24 ore settimanali di insegnamento previste per i maestri di scuola primaria contro le 18 per medie e superiori.</span><br />
<br />
<section class="inline-photo" id="inline_173215246" style="background: transparent; border: 0px; clear: both; display: block; font-size: 16px; margin: 30px -10px; outline: 0px; padding: 10px 10px 0px; position: relative; vertical-align: baseline; zoom: 1;"><img alt="Scuola, la rivolta dei docenti: "Stipendi uguali per tutti e in linea con quelli europei"" height="335" src="https://www.repstatic.it/content/nazionale/img/2017/08/17/104619499-3d8820a7-c4f6-4bb2-a9e6-77e8c87b410d.jpg" style="background: transparent; border: 0px; font-size: 16px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;" width="558" /><div class="gs-social-popup" style="background: transparent; border-bottom-color: initial; border-bottom-style: initial; border-image: initial; border-left-color: initial; border-left-style: initial; border-right-color: initial; border-right-style: initial; border-top-color: rgb(204, 204, 204); border-top-style: solid; border-width: 1px 0px 0px; font-size: 16px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; position: relative; vertical-align: baseline;">
<div class="share-button gs-social-popup-trigger preinitialized" data-sharebuttons="{"gsButtons":[{"provider":"email","iconImgUp":"http://www.repstatic.it/cless/main/nazionale/2013-v1/img/common/share/email-small.png","iconOnly":"true"},{"provider":"twitter","iconImgOver":"http://www.repstatic.it/cless/main/nazionale/2013-v1/img/detail/share-quote/tweet_hover@2x.png","iconImgUp":"http://www.repstatic.it/cless/main/nazionale/2013-v1/img/detail/share-quote/tweet@2x.png","iconOnly":"true"}],"gsOrderButtons":"facebook-like,twitter-tweet,google-plusone,email","gsImage":"https://www.repstatic.it/content/nazionale/img/2017/08/17/104619499-3d8820a7-c4f6-4bb2-a9e6-77e8c87b410d.jpg","gsDescription":"Una doppia petizione, che in pochi giorni ha raccolto oltre cinquemila firme, rilancia il tema caldo delle buste paga degli insegnanti. Due le richieste:","gsTitle":"Scuola, la rivolta dei docenti: "Stipendi uguali per tutti e in linea con quelli europei"","gsUrl":"http://www.repubblica.it/scuola/2017/08/17/news/scuoloa_la_rivolta_dei_maestri_vogliamo_stipendi_come_i_professori_di_liceo_e_gli_universitari_-173213106/#inline_173215246","containerID":"share-173215246"}" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-color: #efefef; background-image: url("https://www.repstatic.it/cless/main/nazionale/2013-v1/img/common/sprite-common.png"); background-origin: initial; background-position: 5px -2285px !important; background-repeat: no-repeat; background-size: initial; border: 0px; color: black; cursor: pointer; font-family: Arial, "Helvetica Neue", Helvetica, sans-serif; font-size: 12px; font-stretch: normal; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; height: auto; line-height: 15px; margin: 5px 0px 0px; outline: 0px; padding-bottom: 4px; padding-left: 20px !important; padding-right: 5px; padding-top: 4px; vertical-align: baseline; width: 66px;">
<span class="share-label" style="background: transparent; border: 0px; font-family: "arial" , "helvetica neue" , "helvetica" , sans-serif; font-size: 13px; font-stretch: normal; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; line-height: 13px; margin: 0px 0px 0px 5px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span class="gs-share-count-text" style="background: transparent; border: 0px; font-size: 13px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Condividi </span> </span></div>
<div class="share-balloon gs-social-popup-balloon" id="share-173215246" style="background: transparent; border: 0px; font-size: 16px; height: 0px; left: 0px; margin: 0px; outline: 0px; overflow: hidden; padding: 0px; position: absolute; top: 0px; vertical-align: baseline; width: 0px;">
</div>
</div>
</section><span itemprop="articleBody" style="background: rgb(255 , 255 , 255); border: 0px; color: #252525; font-family: "arial" , "helvetica neue" , "helvetica" , sans-serif; font-size: 16px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Ilenia Barca difende la scelta anche per un altro motivo: "Più piccoli sono gli alunni maggiori sono le responsabilità di formazione in capo ai docenti. Non si può disconoscere il valore educativo e didattico in generale in nessun ordine e grado dell'istruzione. Ma certo è che, come dimostrano recenti studi, la fascia di età più importante per lo sviluppo dei piccoli studenti di oggi e cittadini di domani è quella compresa tra i 3 e i 10 anni".<strong style="background: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"> Salvo Altadonna</strong>, portavoce del comitato Asi (area sostegno e inclusione), parla di "macroscopica lesione del diritto al salario di funzione che subiscono i docenti". Se la laurea è il titolo unico di accesso all’insegnamento per tutte le scuole di ogni ordine e grado, osserva in un approfondimento su Orizzonte Scuola, "non si comprende la sperequazione in atto tra docenti del primo e docenti del secondo ciclo di istruzione: una revisione del contratto sarebbe inevitabile".<br /><br /><strong style="background: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">·La comparazione tra insegnanti italiani ed europei</strong>. La seconda petizione riguarda un tema più volte sollevato: gli stipendi bassi dei professori italiani nella comparazione con quanto avviene in Europa. Nella tabella allegata sono evidenti le differenze: si va da un minimo per chi insegna alle superiori in Italia di 24.846 euro ai 33.887 che percepiscono i colleghi spagnoli, ai 34.286 in Svezia sino ai 40.142 euro in Germania.</span><div>
<span itemprop="articleBody" style="background: rgb(255 , 255 , 255); border: 0px; color: #252525; font-family: "arial" , "helvetica neue" , "helvetica" , sans-serif; font-size: 16px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><br /></span></div>
<div>
<span itemprop="articleBody" style="background: rgb(255 , 255 , 255); border: 0px; color: #252525; font-family: "arial" , "helvetica neue" , "helvetica" , sans-serif; font-size: 16px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">"<b>E' impensabile stare in Europa e assistere ad una sperequazione di trattamento economico tra docenti di nazionalità differenti - si legge nel testo - I nostri colleghi europei lavorano in media meno di noi italiani, ma percepiscono stipendi più alti, non vivono l'incubo del precariato come accade in Italia, non hanno l'accesso all'insegnamento veicolato dalle classi di concorso, godono di migliori possibilità di crescita professionale e di maggiori condizioni di tutela e promozione della salute"</b>. </span></div>
<div>
<span itemprop="articleBody" style="background: rgb(255 , 255 , 255); border: 0px; color: #252525; font-family: "arial" , "helvetica neue" , "helvetica" , sans-serif; font-size: 16px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><br /></span></div>
<div>
<span itemprop="articleBody" style="background: rgb(255 , 255 , 255); border: 0px; color: #252525; font-family: "arial" , "helvetica neue" , "helvetica" , sans-serif; font-size: 16px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Tante le reazioni. "<b>È arrivato il momento di dare il giusto valore a noi docenti Italiani</b>", scrive Pietro Lepore da Bari. <span class="dotdotdot" style="background: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">"Il trattamento economico dei docenti italiani mortifica e non riconosce la loro professionalità, la loro passione e il loro quotidiano impegno", il parere di Viria Capoluongo. "Nel mio cv ho dottorato, post-doc, assegni di ricerca all'università e presso fondazioni bancarie. Da antropologa culturale e museale ho svolto ricerche in Africa occidentale, ho stretto accordi universitari internazionali e coordinato progetti nazionali e locali. Pur apprezzando la libertà di insegnamento che in Italia è ancora salvaguardata, il salario non risulta adeguato al curriculum dei docenti", la testimonianza di Roberta Cafuri.</span></span><span style="background-color: white; color: #252525; font-family: "arial" , "helvetica neue" , "helvetica" , sans-serif; font-size: 16px;"></span><br />
<div id="fb-facepile" style="background: rgb(255, 255, 255); border: 0px; clear: both; color: #252525; font-family: Arial, "Helvetica Neue", Helvetica, sans-serif; font-size: 16px; margin: 40px 0px -10px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<div class="fb-like fb_iframe_widget" data-action="like" data-href="https://www.facebook.com/Repubblica" data-layout="standard" data-share="false" data-show-faces="true" fb-iframe-plugin-query="action=like&app_id=182234715127717&container_width=558&href=https%3A%2F%2Fwww.facebook.com%2FRepubblica&layout=standard&locale=it_IT&sdk=joey&share=false&show_faces=true" fb-xfbml-state="rendered" style="background: transparent; border: 0px; display: inline-block; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; position: relative; vertical-align: baseline;">
<span style="background: transparent; border: 0px; display: inline-block; height: 20px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; position: relative; text-align: justify; vertical-align: bottom; width: 450px;"></span></div>
</div>
</div>
</div>
footweardesignerhttp://www.blogger.com/profile/15970307266192733119noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8715810.post-49976914359317422042017-06-26T10:55:00.001+02:002017-06-26T10:55:47.416+02:00Barcelona, Berlin, Rome and Venice: The cities that are sick of tourists<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<a href="http://www.traveller.com.au/barcelona-berline-rome-and-venice-the-cities-that-are-sick-of-tourists-gwumm8">http://www.traveller.com.au/barcelona-berline-rome-and-venice-the-cities-that-are-sick-of-tourists-gwumm8</a><br />
<br />
by <span style="color: #333333; font-family: Merriweather, Arial, serif; font-size: 20px; font-weight: bold;">Ben Groundwater</span><br />
<br />
<div style="border: 0px; box-sizing: border-box; color: #333333; font-family: Merriweather, Arial, serif; font-size: 16px; font-stretch: inherit; font-variant-numeric: inherit; line-height: inherit; margin-bottom: 0.75em; padding: 0px; vertical-align: baseline; word-wrap: break-word;">
"Gaudi hates you."</div>
<div style="border: 0px; box-sizing: border-box; color: #333333; font-family: Merriweather, Arial, serif; font-size: 16px; font-stretch: inherit; font-variant-numeric: inherit; line-height: inherit; margin-bottom: 0.75em; padding: 0px; vertical-align: baseline; word-wrap: break-word;">
That's one of the more amusing pieces of graffiti that has appeared in Barcelona recently, one of a few pointed references to the fact the city's residents aren't exactly happy these days about living in one of the world's most popular tourist destinations. You might be visiting Barcelona because you love Gaudi, but would Gaudi love you?</div>
<div class="panel panel--related" style="border-bottom-color: rgb(230, 230, 230); border-bottom-style: solid; border-image: initial; border-left-color: initial; border-left-style: initial; border-right-color: initial; border-right-style: initial; border-top-color: rgb(230, 230, 230); border-top-style: solid; border-width: 1px 0px; box-sizing: border-box; color: #333333; font-family: Merriweather, Arial, serif; font-size: 16px; font-stretch: inherit; font-variant-numeric: inherit; line-height: inherit; margin: 1.25em 0px 1.5625em; max-width: 32.5em; overflow: hidden; padding: 0.625em 0.9375em; vertical-align: baseline;">
<br />
<header class="header" style="border: 0px; box-sizing: border-box; font-family: inherit; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><h2 class="heading" style="border: 0px; box-sizing: border-box; color: #444444; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 0.875rem; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; line-height: 1.7143; margin: 0px 0px 0.3125rem; padding: 0px; text-transform: uppercase; vertical-align: baseline;">
<br /></h2>
</header><ul style="border: 0px; box-sizing: border-box; font-family: inherit; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: inherit; line-height: inherit; list-style: none; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
</ul>
</div>
<br /><br />The famous Catalan architect might well be horrified to see what his elegant city has become thanks to the modern influx of tourists: the tacky T-shirt stores that crowd every corner; the hundreds of peddlers of those stupid glow-in-the-dark things you flick into the air; the food markets that are now filled not with discerning shoppers, but with gawking tourists fighting for selfie-stick room.<br /><br /><br />Maybe Gaudi would have hated that. What's more certain, however, is that some of Barcelona's current residents do.<br /><br /><br />You can see it in the graffiti. You can see it in the harsh laws attempting to halt the spread of services like Airbnb, a vain attempt to keep the stag-do crowd out of the suburbs, to keep the photo-taking foodies out of the locals-only bars. You can see it in the faces of the market sellers who have to contend with huge crowds of onlookers who don't want to buy anything.<br /><br /><br />No wonder there's a backlash. Surely people in Barcelona don't want to live in a tourist attraction, don't want to exist purely as a backdrop for Instagram photos. They want to live in a normal city, a place where they'll have the same neighbours next week and the week after, where they can go to the market and buy some jamon and not have to push past a group of hungover tour passengers taking photos of the tomatoes to get there.<br /><br /><br />And the Catalans aren't the only Europeans beginning to push back against the weight of the tourist hordes. There are signs that the Romans, too, have had enough. <b>There's now a "picnic ban" in the Eternal City, forbidding tourists from stopping to eat on top of well-known sights such as the Spanish Steps. Visitors will also be fined if they sit on the edge of historic fountains, including the Trevi, or, worse, attempt to dive into one for a hilarious novelty bath. </b><br /><br /><br /><img src="https://blogger.googleusercontent.com/img/proxy/AVvXsEjeGWHCKkOqpzxGq7L0B2NEF-eUc6g9FbUXNlxPQY8GyX72EicibsxLiI6pSkM3PSOipTpzVN_lyA-8g5slwhoLk1xa4wIE_aKkijssQl8VXjtKqhdSPSTjpSVoi51FSFNjuhyfzvQvPah7-IzDqXOCW_c5sQoAGNGKUkUDL_3Y31t4m5xy-q-PIiH1ZoLbGUl7DOH-9coq5M0YhOQhKJ-g88XcJ-wNUyzX0uI=" /><br /><br /><br />Spanish Steps, Rome. Photo: iStock<br /><br /><br />In Berlin there's a similar feeling of frustration. Rent is skyrocketing and suburbs are rapidly gentrifying, particularly neighbourhoods like Kreuzberg and Neukolln, thanks to the arrival of tourists and their money. Venice, too, has long felt more like a theme park that an actual living city.<br /><br /><br /><img src="https://blogger.googleusercontent.com/img/proxy/AVvXsEiX_rP35m0Ny2GfQjoW8FoSlM5Xw0FoZ0hzYjSP0JbFlp6XuYLR5UYSlgJFSiyPQFDQswz-hCckD-rEB2kSnxruXNiQu9SPN70GdI9hUGWbPz9AzIjjmbhtcZezeOvNMnDzrw1yWKvts6VZLQMwrZCeGAsUoiaWRyCkEsuulWB6o_WMDUzS0TDLi71_rusRhjRhitooijUAMZXuanrhZWFWGfMYR2_7FE9W33Q=" /><br /><br /><br />Kreuzberg, Berlin. Photo: iStock<br /><br /><br />It was inevitable that there would be an adverse reaction to this mass tourism, to the sheer weight of numbers crowding streets and famous monuments, to the changes tourists bring to the social fabric of these cities. It's also understandable.<br /><br /><br />As a traveller, this presents you with a dilemma. You want to see the world, of course; you want to visit these amazing places that everyone else is going to. But you also have to respect the fact that you're adding to a problem here. You can tell yourself as much as you like that you're a "traveller, not a tourist", but no one knows the difference when you're just another body adding to the crush in the Boqueria market, when you're just another face in the crowd around the Trevi Fountain.<br /><br /><br />In fact, "travellers" are a major part of the issue. They want to get off the beaten track, they want to see the "real" city – but in doing so they're breaking down the traditional tourist/local barriers, they're popping up in quiet neighbourhoods, invading locals-only havens in the name of seeing something authentic. At least the tourist crowd just congregates in one spot and can easily be avoided.<br /><br /><br />So what do you do? What's the solution? I love Barcelona. I don't want to stop going there. Same with Rome. I've got carbonara to eat. I love Berlin with a passion. And I'm also the sort of person who seeks out those locals-only neighbourhoods, who wants to feel that they're seeing a side of the city that others are missing out on.<br /><br /><br />It's a difficult one to balance. The only thing you as a traveller can do, really, if you still want to visit, is attempt to limit your impact when you're in these cities: learn some of the local language so you're not making a nuisance of yourself in bars and restaurants; treat Airbnb apartments (and your temporary neighbours) like they're your own from back home; buy food when you go to gawk at a local market; talk to people instead of just pointing your camera at them; in fact, put your camera away for a while and just live.<br /><br /><br />It's not a perfect solution. But at least it's a thoughtful way to lessen your impact while still being able to see the world. Surely Gaudi would appreciate that?<br /><br /><br />Do you think tourists are a problem in places like Barcelona and Rome? Is it understandable that locals are tired of it? What do you do to lessen your impact?</div>
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<a href="http://www.raiplay.it/video/2017/05/Indovina-chi-viene-a-cena-9e031764-9831-468b-8982-a931110a9703.html">http://www.raiplay.it/video/2017/05/Indovina-chi-viene-a-cena-9e031764-9831-468b-8982-a931110a9703.html</a><br />
<br />
<b>Pomo d'oro</b> è un racconto di Sabrina Giannini e Marcello Brecciaroli.<br />
<br />
Passata, pezzettoni, pelati: che pomodoro si nasconde nei barattoli che compriamo al supermercato? Il pomodoro da trasformazione non ha neanche più un nome, solo una sigla, quella del seme industriale da cui è prodotto.<br />
<br />
Un seme ibrido, almeno il 90% dei pomodori in commercio oggi, sia quelli da insalata che quelli per le salse, vengono realizzati con semi ibridi, nati da incroci a tavolino al servizio di maggiore produttività e resistenza.<br />
Un dato è certo: a forza di incroci in nome di maggiore produttività e resistenza il pomodoro europeo ha perso il sapore, è andato perduto il gene del gusto.<br />
<br />
E oggi si corre ai ripari, servendosi dei semi antichi. Ma di nuovo in laboratorio, per creare un nuovo ibrido 'gustoso'</div>
footweardesignerhttp://www.blogger.com/profile/15970307266192733119noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8715810.post-63613304786368717582017-05-13T17:01:00.000+02:002017-05-13T17:01:08.061+02:00Volete followers su Instagram? comprateli...<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
Molti non sanno che i followers su Instagram sono comprabili on line pure a prezzi economici, ecco qualche esempio:<br />
<br />
<a href="https://www.socialshop.co/instagram/buy-instagram-followers/">https://www.socialshop.co/instagram/buy-instagram-followers/</a><br />
<br />
<a href="http://buzzoid.com/">http://buzzoid.com/</a><br />
<br />
<a href="http://www.idigic.net/buy-instagram-followers/">http://www.idigic.net/buy-instagram-followers/</a><br />
<br />
<a href="http://profollower.com/">http://profollower.com/</a><br />
<br />
E non dimentichiamo che pure i like si possono comprare, insomma un tanto al kg!<br />
<br />
<a href="https://www.getmassfollowers.co.uk/product-category/instagram/">https://www.getmassfollowers.co.uk/product-category/instagram/</a><br />
<br />
Si potrebbe andare avanti ad elencare links per giorni, basti pensare che digitando su <a href="http://www%2Cgoogle.com/" target="_blank">google</a>:<br />
<i>buy followers instagram</i><br />
<br />
ci sono <span style="background-color: white; color: grey; font-family: arial, sans-serif; font-size: x-small; white-space: nowrap;">16.100.000 risultati</span><nobr style="background-color: white; color: grey; font-family: arial, sans-serif; font-size: small;"> circa </nobr><br />
<br />
Facile no?<br />
<br />
Si, facile e moralmente schifoso, infatti Stilinga non compra manco 100 followers ma scommette contro questa illusione virtuale, sperando forse ingenuamente che i social potranno pure essere un po' meritocratici, o no? (tutto sempre finto? tutto sempre pagabile?) e aspetta che ci siano seguaci in carne e ossa che decidano volontariamente di seguire l'account, seguaci sì ma solo quelli veri.<br />
<br />
In fondo solo i Real Followers contano. Il resto è fuffa fatturata.<br />
<br />
E questa consapevolezza fa cambiare totalmente idea rispetto alle regine di Instagram tipo Kim Kardashian West con i suoi 99 e rotti milioni (di robot?) di followers, o Selena Gomez con 117 milioni, etc, etc.<br />
Ecco un link dove controllare chi, tra le celebrities è più seguito su instagram:<br />
<a href="http://www.marieclaire.com/celebrity/a23863/most-followed-celebrities-on-instagram-in-2016/">http://www.marieclaire.com/celebrity/a23863/most-followed-celebrities-on-instagram-in-2016/</a></div>
footweardesignerhttp://www.blogger.com/profile/15970307266192733119noreply@blogger.com