La crisi fa le scarpe al settore calzaturiero: -33% di imprese in 20 anni

(Teleborsa) - La crisi ha fatto le scarpe al settore calzaturiero che ha subito una profonda crisi negli ultimi anni. Una crisi che si è attenuata da un paio di anni, ma che andrebbe arginata con provvedimenti legislativi adeguati. Dal 1996 ad oggi le imprese del settore moda (che comprende tessile-abbigliamento, pelli e calzature) sono diminuite del -33%; in circa 30 anni la produzione di calzature è diminuita ben del -75% e nel 2016 si è toccato il minimo storico di 188 milioni di paia di scarpe prodotte, dalle 531 milioni di paia del 1986. 

In Senato per la prima volta insieme tutte le parti sociali (Confindustria, Confartigianato, Cna, Cgil, Cisl, Uil) chiedono a gran voce un segnale forte dalla politica: accelerare la ripresa del comparto attraverso un'efficace politica industriale a sostegno del Made in Italy. Nel periodo 2010-2016 sono stati colpiti i principali distretti delle calzature che hanno perso centinaia di migliaia di calzaturifici localizzati in Italia: Campania -8%; Emilia Romagna -19%; Lombardia -11%; Marche -17%, Puglia -24%; Toscana -16%; Veneto -19%.Una crisi non circoscritta alle calzature, visto che l'intero sistema moda in tre anni ha lasciato sul campo 33 mila addetti.
https://finanza.repubblica.it/News/2017/11/24/la_crisi_fa_le_scarpe_al_settore_calzaturiero_33percento_di_imprese_in_20_anni-97/

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E ora ci si accorge che siamo inondati solo da prodotti cinesi?

Svegliatevi, gente! Bisogna tornare al vero made in Italy, magari prodotto dai sarti italiani, in modo da arginare la marea dei prodotti asiatici che affamano gli italiani e non solo, in quanto veri monopolisti. Basta affamarli: non comprando i prodotti realizzati fuori dall'Italia.