Piromane filmato nei boschi dalle telecamere mimetizzate della Forestale


da: http://bari.repubblica.it/cronaca/2014/07/24/news/piromane-92279112/


Le immagini non lasciano spazio all’immaginazione. La rete di microcamere - una decina in tutto - piazzate dagli uomini del Comando Forestale dello Stato di San Nicandro Garganico Bis nella pineta di Serracapriola, infatti, hanno immortalato il responsabile di almeno due incendi appiccati, volontariamente e ripetutamente, nel sottobosco di un’area boscata in località “Longara” nel comune di Serracapriola - luogo ricadente in parte nel Parco Nazionale del Gargano e sito d’interesse comunitario - dove da alcune settimane si registravano incendi e roghi di varia entità. A rispondere del reato di incendio boschivo doloso sarà un 36enne di San Severo, Daniele Gianluca Mennella, pregiudicato, colto sul fatto mentre con un accendino innescava il fuoco direttamente dalla sua autovettura. Almeno due i casi a lui riconducibili: un incendio risale al 14 giugno, l’altro al 19 luglio sempre nella stessa zona, ovvero sul ciglio di una strada interna alla pineta che porta ad alcuni stabilimenti balneari e quotidianamente frequentata da turisti. Nel primo caso, infatti, il rogo è stato interrotto quasi sul nascere da alcuni bagnanti che si sono adoperati per spegnere le fiamme con acqua, frasche o altri mezzi di fortuna. Il secondo incendio, invece, ha avuto conseguenze più gravi: le fiamme avevano raggiunto in breve tempo i due metri di altezza, trasformando pini d’Aleppo in enormi torce ed è stato quindi necessario l’intervento dei vigili del fuoco del comando provinciale di Foggia.

A rispondere del reato di incendio boschivo doloso sarà un 36enne di San Severo, Daniele Gianluca Mennella, pregiudicato, colto sul fatto mentre con un accendino innescava il fuoco direttamente dalla sua autovettura. Almeno due i casi a lui riconducibili: un incendio risale al 14 giugno, l’altro al 19 luglio sempre nella stessa zona, ovvero sul ciglio di una strada interna alla pineta che porta ad alcuni stabilimenti balneari e quotidianamente frequentata da turisti. Nel primo caso, infatti, il rogo è stato interrotto quasi sul nascere da alcuni bagnanti che si sono adoperati per spegnere le fiamme con acqua, frasche o altri mezzi di fortuna. Il secondo incendio, invece, ha avuto conseguenze più gravi: le fiamme avevano raggiunto in breve tempo i due metri di altezza, trasformando pini d’Aleppo in enormi torce ed è stato quindi necessario l’intervento dei vigili del fuoco del comando provinciale di Foggia.




Ecco l'iper idiota cosmico che distrugge la nostra terra (pure sua! sic!).