Nicole Minetti sfila per Parah!


Stilinga è costernata: Nicole Minetti ha sfilato per il marchio Parah. Senza parole!
Che qualche barlume di buon senso scenda su questo stivale!

Sembra che la scia delle feste dei rampolli del PDL laziale sia risalita verso le sfilate milanesi, prego dare un'occhiata:

http://d.repubblica.it/rubriche/people-gossip/2012/09/23/foto/milano_moda_il_giorno_della_minetti-1273267/1/?ref=HRESS-1

Personalmente, Stilinga non comprerà mai un costume Parah!

L'economia cinese rallenta, finalmente!!!

 La Cina Rallenta e l’Europa si Blocca

Il rallentamento dell’economia cinese crea problemi maggiori di quelli creati dalla Grecia, soprattutto alla Germania le cui esportazioni sono fortemente dipendenti dall’andamento dell’economia orientale


20/09/2012 di Angelo Marelli da

http://www.professionefinanza.com/scheda.php?id=6824#.UFtAQKPYwX4.email


I MERCATI FINANZIARI e gli investitori continuano a monitorare lo sviluppo della crisi Europea e soprattutto l’evolversi della situazione economica dei paesi cosiddetti PIIGS (Portogallo, Irlanda, Italia, Grecia e Spagna) che rimangono al centro dell’attenzione e dei timori degli investitori.


LA LINEA DI AUSTERITY che continua a mantenere la Germania è in netto disaccordo con quello di cui necessiterebbero questi Paesi. Ora però neppure la Merkel dorme sonni tranquilli, soprattutto a seguito del pronunciato rallentamento economico del Celeste Impero ovvero la Cina che mette in crisi il terzo più grande paese esportatore al mondo, la Germania appunto.

LA FORTE DIMINUZIONE nella domanda dei macchinari, auto e altre componentistiche specializzate di alta qualità, vanto dell’industria tedesca, potrebbe mettere seriamente in difficoltà la locomotiva tedesca.

ANGELA MERKEL ha un piano ben preciso per tentare di ottenere la vittoria al prossimo turno elettorale, cioè quello di mirare a far crescere l’economia tedesca, piuttosto che puntare su un piano politico. La crescita del Paese è in calo e secondo stime Ocse potrebbe addirittura attraversare una lieve fase di recessione.

CON IL RALLENTAMENTO in corso e la crisi, che continuano a ridurre la domanda di beni e servizi dai vicini europei, è dunque fondamentale che la Cina continui ad acquistare, e sopperisca a questa minore domanda, a rischio di causare un brutto colpo per il sistema produttivo teutonico, attualmente in moto all’84% della capacità.

INTANTO NELL’EUROZONA la situazione spagnola continua a tenere i mercati con il fiato sospeso. Infatti ora Madrid dovrà decidere se richiedere il salvataggio e far scattare l'intervento della Bce con gli acquisti di debito spagnolo, solo dopo aver analizzato tutti i dettagli del piano di aiuti. Lo ha detto la vicepremier e portavoce del governo Rajoy, Soraya Saenz de Santamaria durante il question time in Parlamento, secondo quanto riferisce Bloomberg facendo riferimento al nodo delle condizioni imposte dall'Europa a Madrid per accedere al programma Bce.

E INFINE SECONDO il portavoce ha riferito che non ci sono "differenze" tra il punto di vista del presidente dell'Eurogruppo Jean-Claude Juncker e il commissario Ue agli affari economici Olli Rehn sul tipo di condizionalità da imporre alla Spagna qualora richiedesse l'attivazione dello scudo anti-spread

La scorta della Fornero entra con la pistola al GP di Monza


Da http://www.repubblica.it/politica/2012/09/14/news/fornero_gp-42510251/


"Fateci entrare in pista, siamo con la Fornero"
e al Gp di Monza spunta anche una pistola

Lite tra la scorta e gli addetti alla sicurezza. Protesta ufficiale di Ecclestone. Il direttore del circuito: è stato umiliante. E adesso si pensa allo stop per i politici. Il ministro: "Sempre comportati in modo ineccepibile" di MARCO MENSURATI


ROMA - Il punto di non ritorno è una pistola che spunta dalla fondina della guardia del corpo del ministro Elsa Fornero per intimorire l'addetto alla sicurezza dell'autodromo di Monza e permettere al codazzo al seguito dei politici di accedere alla griglia di partenza. "Quando ieri dall'Inghilterra mi hanno chiamato gli uomini di Bernie Ecclestone per lamentarsi dell'accaduto, ho provato un senso profondo di umiliazione", si sfoga il direttore del circuito, Enrico Ferrari. 

Che poi annuncia: "Non possiamo andare avanti così, ogni anno è sempre peggio. Ma la pistola è troppo. Per il futuro saremo costretti ad adottare il numero chiuso per i politici in griglia".

L'ultima vergogna del made in Italy va in scena domenica scorsa, pochi minuti prima dell'inizio del Gp. Quando gli ospiti della Fia (Federazione internazionale dell'automobilismo) si intruppano verso la griglia di partenza per la passeggiata di rito tra macchine pronte a scattare, meccanici intenti agli ultimi ritocchi, ragazze ombrello, fotografi e giornalisti di settore. Un momento topico, per il circus: molto glamour, sì, ma anche molta adrenalina e soprattutto nervi tesi. Per questo tutto deve funzionare alla perfezione, in quegli istanti. Per questo i pass per entrare sono pochissimi. Per dire: il governatore del Texas (il terzo uomo più potente d'America) non ha potuto portare con sé i due addetti alla sua sicurezza (si erano messi d'accordo il giorno prima con la security della pista per seguire a distanza 
il loro uomo). 

Lo stesso avrebbe dovuto accadere per gli accompagnatori (un gruppone che i testimoni quantificano in dieci-quindici persone) del ministro Elsa Fornero e del sottosegretario Staffan De Mistura. E invece no. 

Invece le cose sono andate molto diversamente. Stando a quanto contestato al direttore del circuito, due signori (descritti come addetti alla sicurezza) hanno provato a forzare il blocco con parole pesanti e spintoni. E di fronte alla gentile ma ferma opposizione degli uomini di Ecclestone, hanno mostrato la pistola, ottenendo così, immediatamente il via libera, del quale ha approfittato, lesto, l'intero gruppone. "Né la Fornero né De Mistura si sarebbero accorti di nulla - raccontano i testimoni alla scena - perché erano già avanti". 

"È stata la cosa più imbarazzante della mia vita" racconta un addetto del circuito trovando perfetta sintonia con le parole d'ira pronunciate ieri da Enrico Ferrari. "Ogni anno è sempre peggio. Nel 2010 sono stato minacciato io stesso, per un motivo identico. Sono scene da paese incivile. La Formula 1 fa il giro del mondo, e queste cose capitano solo in Italia".

La responsabilità di quanto accaduto, spiega Ferrari, è del circuito. "Perché il contratto è con noi. Ma io che ci posso fare se sono le forze dell'ordine le prime a non seguire le regole? Mi sono stufato di sentire le lamentele degli organizzatori e della Federazione". Successe lo stesso l'anno scorso, racconta Ferrari. "Identico. E ci fu pure un fuori programma. Per un "capriccetto" stavamo per fare una figura incredibile con il mondo intero. Il governo aveva incaricato il ministro Crimi di premiare il primo arrivato con la targa del "150° della Repubblica". Quando il ministro Romani ha saputo che avrebbe dovuto consegnare il secondo premio e non il primo, si è rifiutato di andare sul podio. E per poco non saltava la premiazione". 

Il fenomeno da debellare resta comunque quello dei "vip abusivi" in griglia: "Non ne posso più di tutta questa arroganza. Dal prossimo gran premio chiederò di limitare il numero di pass. È l'unica possibilità per evitarci questa umiliazione annuale". Dall'Inghilterra non infieriscono: "Sono episodi spiacevoli. Non vogliamo commentare pubblicamente", dicono gli uomini di Ecclestone con quella britannica eleganza che in certi casi suona come un insulto. 

Da parte sua, il ministro Fornero difende gli uomini della sua scorta, che a sui giudizio si sono sempre comportati in sua presenza in modo "ineccepibile". "Avevo accettato con piacere l'invito dell'Automobile Club d'Italia ad assistere al Gran Premio di Formula 1 nell'autodromo di Monza, per partecipare a una manifestazione che rappresenta un punto di eccellenza del nostro Paese. Le poche ore trascorse in un clima di entusiasmo alimentato dalla passione delle migliaia di tifosi presenti rischiano di essere rovinate da un episodio spiacevole. Un episodio riguardo al quale non posso far altro che esprimere il mio profondo rammarico, sebbene non sia stata né testimone né parte, come correttamente evidenziato dal cronista" dice il ministro in un comunicato. "Posso solo dire - aggiunge - che i militari che si occupano della sicurezza del Ministro del Lavoro non hanno mai tenuto, in mia presenza, comportamenti meno che ineccepibili e per parte mia ho sempre chiesto loro la massima correttezza e discrezione".
(14 settembre 2012)

Sacconi alla Fornero: fai qualcosa per i maestri di sci?



Non ci si crede! Sacconi si fa raccomandare in quanto il ddl Fornero forse colpisce la sua categoria di istruttore di sci!
Ed il resto dei comuni mortali che non ha occasione di incontrare la debilitata signora Fornero che poverina ha fatto poche vacanze??
Come dobbiamo fare noi italiani che non vogliamo subire il DDL Fornero? forse si deve divenire maestri di sci? e poi che gentaglia si aggira nella politica italiana? tutte personcine reclutate sui campi innevati?

Signora Fornero e signor Sacconi ma andate a vaff... in Cina! magari se vi esportiamo come ministri forse riuscite pure a farvi eleggere dai cinesi! altro giro altro parlamento! Insomma sparite dalla nostra vista!

Fuga dalla gestione separata

Fuga dalla gestione separata


Partecipa al primo seminario Acta per sapere
come uscire dalla gestione più onerosa di tutte.

A Milano il 2 ottobre o in streaming sul tuo pc: iscriviti subito.
Il 2 ottobre dalle ore 14 alle ore 18 a Milano in Via Santa Marta 18 ci sarà il primo seminario Acta “Fuga dalla gestione separata”.
Tutti noi vorremmo scappare dalla gestione pensionistica più iniqua della storia italiana.
Per alcune tipologie professionali è impossibile, in altre è possibile e può essere opportuno.
Nel seminario dapprima sarà spiegata la modalità di calcolo dei contributi e saranno fornite informazioni sui più recenti cambiamenti e prospettive relativamente alla gestione separata (aliquote, totalizzazione).
Il cuore del seminario sarà l’analisi delle opzioni alternative, con riferimento a Gestione Commercianti, Gestione Artigiana e Diritto d’autore, con alcuni cenni alla costituzione di una società.
Per ogni opzione saranno spiegate le condizioni professionali che le rendono coerenti/compatibili e saranno confrontati costi e benefici, rischi e vantaggi.
Docenti del seminario i commercialisti Alberto Acciaro Giuseppe Bonavia.
Il seminario è aperto a tutti: il contributo richiesto a copertura delle spese è di 30 euro per i soci e di 60 euro per i non soci. Se si volesse seguire il seminario via streaming il contributo è di 20 euro per i soci e 40 per i non soci.
Il versamento va fatto entro il 24 settembre 2012 per la partecipazione personale al seminario (sono disponibili 20 posti), entro il 30 settembre per la partecipazione via streaming.
Per iscriversi inviate una mail a amministrazione@actainrete.it, riceverete una mail di risposta che vi confermerà l’iscrizione e fornirà dettagli per il pagamento.
Se ci sarà richiesta adeguata, il seminario sarà replicato a Roma, Bologna e Venezia, oltre che a Milano

La previdenza è troppo onerosa per i senza albo

La previdenza è troppo onerosa per i senza Albo


“Ogni anno paghiamo quasi due miliardi di euro di contributi previdenziali all’Inps, molto di più di altri nostri colleghi professionisti. Il carico contributivo dei professionisti che non sono iscritti ad un Albo costituisce un tratto distintivo particolarmente oneroso che rischia di mettere fuori mercato moltissimi consulenti in un periodo caratterizzato da una gravissima crisi economica”.
La denuncia è dell’Ancot, associazione nazionale dei consulenti tributari, presieduta da Arvedo Marinelli. Sono tantissimi i professionisti italiani che non hanno un albo di riferimento e quindi devono ottemperare al pagamento dei contributi previdenziali alla Gestione Separata Inps. L’Ancot ha preso in esame i dati diffusi Coordinamento Generale Statistico Attuariale dell’Inps, relativo ai versamenti effettuati nel corso del 2010.
Dall’analisi emerge che in Italia sono 263.572 professionisti che versano i propri contributi alla Gestione Separata dell’Inps per un ammontare pari a 1.188.825.249. Stilando una graduatoria sulla base dei versamenti effettuati nelle diverse regioni emerge che al primo posto si colloca la Lombardia con 360.609.741 mentre la Campania arriva a 34.109.306.“In una fase caratterizzata da una gravissima crisi economica – dice il presidente nazionale dell’Ancot Arvedo Marinelli – appare sempre più difficile per tanti professionisti operare dovendo sostenere oneri contributivi così elevati”.
Proprio per analizzare l’attuale situazione dei professionisti che non hanno una propria cassa di riferimento il 19 Ottobre l’Ancot organizza una tavola rotonda dal titolo: “La Previdenza dei lavoratori autonomi nella Gestione Separata dell’Inps”.
I lavori saranno aperti dall’intervento del sindaco di Roma Gianni Alemanno e seguiranno le relazioni di Giuliano Cazzola (Pdl) – vice presidente della XI Commissione lavoro Camera; Tiziano Treu (Pd) – Vice Presidente XI Commissione lavoro Senato, giuslavorista ed ex Ministro del lavoro; Amedeo Ciccanti (parlamentare Udc): Francesca Perugini funzionaria Inps; Michele De Lucia, tesoriere dei Radicali Italiani e la vice presidente del Senato Emma Bonino. “In quella sede – conclude il presidente Ancot Arvedo Marinelli – saranno affrontati i problemi di fondo della nostra previdenza dei lavoratori autonomi dopo le recenti modifiche legislative che hanno introdotto nuove opportunità quali la totalizzazione, ma che hanno appesantito ulteriormente le aliquote contributive dal 27 per cento al 33 per cento.

Al Governo chiederemo una previdenza maggiormente equa perché è del tutto inaccettabile una situazione che vede professionisti che pagano il 33 per cento all’Inps, mentre altri versano alle loro Casse di Previdenza circa un 12 -15 per cento”.

I versamenti regionali
Lombardia 360.609.741
Lazio 142.750.353
Emilia Romagna 125.437.998
Veneto 109.557.385
Piemonte 93.384.295
Toscana 83.134.812
Liguria 37.795.670
Campania 34.109.306
Puglia 28.797.106
Friuli Venezia Giulia 28.487.784
Marche 27.324.528
Trentino Alto Adige 25.650.855
Sicilia 24.090.362
Sardegna 17.546.183
Umbria 16.426.670
Abruzzo 14.784.828
Calabria 7.023.407
Basilicata 4.661.390
Valle d’Aosta 4.520.373
Molise 2.732.205.
in Italia sono 263.572 i professionisti che versano contributi alla Gestione Separata dell’Inps

Monti: “Il governo ha aggravato la crisi per favorire una crescita duratura” - Il Fatto Quotidiano

Monti: “Il governo ha aggravato la crisi per favorire una crescita duratura” - Il Fatto Quotidiano

Un estratto del discorso del signor Monti all'inaugurazione della fiera tessile Milano Unica ha dell'incredibile e dell'increscioso per non dire scandaloso ed osceno:
(...) Monti ha detto che “casta siamo tutti noi cittadini italiani che ci siamo abituati a dare prevalenza al ‘particulare’ sul generale e poi ci lamentiamo se il generale funziona male”.

E Stilinga pensa che dire che la casta siamo tutti noi cittadini significa non aver capito nulla dell'Italia a livello storico, politico ed economico. 

La casta è lei Signor Monti e non generalizzi per sentirsi meno colpevole di far parte di una vera aristocrazia lontanissima dal popolo e dalla realtà che si vive oggi, come ieri, in Italia se non si è figli di..., sorelle di..., cugini di..., fratelli di..., amanti di...

Le dico che siamo stufi di un tecnico/teorico inconcludente come lei e siamo pure infastiditi al massimo dal suo governo!

Lei non è stato eletto, ma è stato calato dall'alto. 

Lei prima di questo incarico non viveva davvero in Italia e tanto meno pare che abbia mai girato in lungo e largo per il Paese se non per divertimento.

Ieri Signor Monti ha dichiarato di aver aggravato le condizioni economiche dello stivale, ma dica anche, e lo faccia chiaramente (e non chiedendo idee per aumentare la produttività ai sindacati con cui neanche voleva dialogare fino a ieri), dica che NON HA IDEA DI COME SI FA A CREARE RICCHEZZA!

Ormai è palese che non ha idea di come fare un piano industriale minimo e che non sa o forse non vuole, risolvere i veri problemi che affliggono i milioni di italiani che non fanno parte della casta: disoccupazione a tutte le età, costo della vita sempre più caro,  mancanze di prospettive per il presente e per il futuro.

Stilinga ha il fondato sospetto che lei sia stato mandato dall'alto e forse anche dalle sfere vaticane per massacrare quanto resta del povero Stato italiano dopo 150 anni, compiendo il disegno eversivo cattolico di ritorno al Papa Re.

Signor Monti se si sente un po' italiano ce lo dimostri!

Il caso Alcoa e i doveri di un governo - micromega-online - micromega

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Cara Signora Fornero,
torni sulla terra degli umani e abbandoni le posizioni da "cretinetti" e da alienata dall'umanità che evidentemente il Bilderberg Club le ha suggerito!