Workshop a Roma: Il lusso essenziale/1

Ieri e oggi si è svolto a Roma il workshop intitolato "Il lusso essenziale", nella cornice assai artistica e moderna del Macro Future.
Stilinga, da buona ricercatrice di tendenze, è andata ad ascoltare alcuni interventi della giornata di ieri.
In particolar modo, l'intuito le ha suggerito di non perdere l'intervento di Paolo Ferrarini, di Future Concept Lab e infatti, come al solito l'intuito non mente e manco l'esperienza, perché le presentazioni di questa società di ricerca tendenza sono molto belle, precise, antropologiche e sociologiche.

Paolo Ferrarini ha parlato di CONSUMAUTORI, cioè ogni individuo è autore di quello che indossa, di LUSSO ECOSOSTENIBILE, cioè ripensare al concetto lusso come ad un concetto che migliori la qualità della vita del consumautore, anche se non si parla di low price, ma di low cost (?), cioè il lusso dovrebbe incorporare il valore della giusta qualità-prezzo da riscontrare nei prodotti.
Sempre durante questo intervento, sono emerse delle parole chiave per le prossime stagioni (forse ere, visto che si parla di cambio di epoca e di era):
-eccellenza (rarità, unicità e a portata di mano, km zero)
-talento (saper fare, finalmente si riscopre il talento)
-essenzialità (semplificare i prodotti affinché siano riconoscibili ed identificativi di un brand)
-durabilità (prodotti che durino nel tempo, anche qui sottilineamo finalmente! erano anni che Stilinga si era stufata di roba usa e getta e che si bucava dopo tre volte che la indossi. Forse torna il vero Made in Italy? e quindi bye bye globalizzazione? ce lo auguriamo di cuore).

Anche il concetto di lusso si è esteso verso un'esperienza quotidiana, casalinga (Stilinga è in anticipo sui tempi sempre!) e privata e che si definisce su standard del tutto relativi alla singola persona, per cui non si parla più di un Paradiso generico a cui tendere ma di un Paradiso particolare, relativo e costruito ad immagine e somiglianza dell'individuo.

In questo contesto si muovono quattro generi di consumautori:

1-Linker people (i nativi digitali: il virtuale e il reale è la normalità, esplorano la rete e ugualmente esplorano le realtà urbane);

2-Normal Breakers (nuovi ribelli normalizzati ma molto attenti ai loro valori e che siano rispettati nei prodotti che acquistano);

3-Sense girls (donne tra 20 e 40 anni, con una sensualità e una raffinatezza spiccata, sono legate all'estetica asiatica e cercano prodotti in cui l'etica si coniughi con l'estetica: prediligono il low cost ma a patto che sia bellissimo);

4-Plesure growers (sessantenni che sono in sintonia con le Sense girls e che sono grandi viaggiatori: vacanze di lusso ma vita low cost).